Mimesis: Mimesis-Cinema
Il mockumentary. La fiction si maschera da documentario
Cristina Formenti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 182
Da quando il britannico Peter Watkins, con The War Game (ld., 1965), ha dato vita al primo vero e proprio mockumentary della storia del cinema, il finto documentario è andato dilagando sia sul grande sia sul piccolo schermo. Queste opere, affascinanti in quanto falsificano le estetiche del cinema del reale per raccontare vicende di finzione, in Italia sono ancora poco indagate. Il volume, che si propone di contribuire a colmare questo vuoto, condurrà il lettore alla scoperta di tali ibridi, delineandone anatomia, storia e funzionamento per mettere in luce come, più che un genere, il mockumentary sia uno stile narrativo trasversale a generi e poetiche autoriali, nonché a diversi media.
Abcinema: abbecedario della settima arte. Conversazioni sul cinema
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 182
Rapporto confidenziale. Percorsi tra cinema e arti visive
Marco Senaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 262
Solitamente ci si limita a citare la presenza di opere d'arte nel cinema e di immagini cinematografiche nell'arte, come se tanto bastasse per definire una sorta di categoria immaginaria di "film d'arte", o di arte che si rifa al cinema. Ma la realtà è alquanto diversa. Lo studio trasversale del cinema in rapporto alle arti visive insegna che il cinema non è più pensabile al di fuori delle arti - e che, reciprocamente, le arti contemporanee costituiscono un insieme linguisticamente complesso di cui fanno parte non solo pittura e scultura, ma anche video, installazione, memoria cinematografica. È in tal senso che fra cinema e arte si è venuto a creare, per riprendere il titolo di un celebre film di Orson Welles, un atipico "rapporto confidenziale".
Gli estremi dell'hard. Due saggi sul porno contemporaneo
Stephen Maddison, Federico Zecca
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 58
Tra le numerose conseguenze che ha avuto, la cosiddetta "svolta" digitale ha determinato anche l'irrefrenabile proliferazione della pornografia audiovisiva, portando la circolazione dei materiali hardcore a raggiungere un livello storicamente mai sfiorato in precedenza. Questo volume raccoglie due contributi che, da prospettive diverse ma complementari, indagano gli "estremi" del porno contemporaneo, con lo scopo di fornire al lettore alcune linee guida per orientarsi all'interno di questo magmatico panorama. In particolare, il volume si concentra sulle polarità linguistico-discorsive dominanti che caratterizzano l'odierna produzione a luci rosse, saggiando al contempo i limiti della rappresentazione pornografica del piacere.
Oscenità di brand. L'industria culturale della pornografia audiovisiva contemporanea
Enrico Biasin
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 71
Dopo l'avvento di Internet, l'immaginario pornografico audiovisivo ha assunto nuove e proteiformi caratteristiche. Tanto sul piano della produzione, quanto su quelli della distribuzione e del consumo, le immagini pornografiche in movimento hanno acquisito inedite dimensioni di estrinsecazione industriale. Tali immagini sono state infatti sottoposte a una rinnovata progettualità non solo ideativa, ma anche di definizione del prodotto in termini di branding strategy. Il presente volume intende offrire al lettore una descrizione dell'odierna filiera audiovisiva pornografica, restando fedele alla prospettiva teorica e metodologica propria dei film studies.
Recitare il porno. Il sesso e il corpo performante
Clarissa Smith
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 52
Cosa s'intende con il termine "recitare" quando si parla di pornografia? Le attrici (e gli attori) porno recitano? La concezione del porno come mera documentazione del sesso ha da sempre fugato ogni possibile dubbio al riguardo. Questo volume, piuttosto che limitarsi a considerare il sesso hardcore alla stregua di una proprietà "inerte" del processo filmico (o, viceversa condannarlo come una forma di violenza), sceglie di esaminare la scena sessuale nelle sue caratteristiche performative. Per dimostrare che, nel porno, un attore (e, a maggior ragione, un'attrice) in realtà compie un lavoro molto più complesso di quanto non siamo portati a credere.
Tetsuo: the Iron Man. La filosofia di Tsukamoto Shin'ya
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 163
Questo volume intende esplorare attraverso un'eterogeneità di sguardi e di approcci, le problematiche filosofiche scaturite da uno dei corpus cinematografici più dirompenti e densi di significati che sono apparsi negli ultimi decenni nel panorama mondiale, quello di Tsukamoto Shin'ya. Il suo cinema ha la potenza di porre delle domande che incrinano il fondamento stesso della nostra realtà e delle nostre vite riuscendo, con l'intensità e la violenza visiva che lo caratterizza, ad indicare anche delle nuove e possibili piste di esplorazione. Tutto ciò che emerge dai lavori del regista nipponico tocca così degli snodi cruciali con cui il pensiero contemporaneo deve, volente o nolente, fare i conti: i mille significati del corpo, l'ibrido dell'umano con il metallico, la potenza dell'inorganico, la figura femminile, i processi di trasformazione che da ogni parte ci attraversano ed infine lo spazio urbano, il luogo dove forse tutte queste tematiche finiscono per svilupparsi ed esplodere.
Cominciare dalla fine. Cinque studi su Genette e il cinema
Valentina Re
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
Il volo del cinema. Miti moderni nell'Italia fascista
Raffaele De Berti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 340
Nel periodo tra le due guerre il cinema - soprattutto hollywoodiano - è al centro dei consumi culturali. Il suo impatto è determinante sia nell'affermazione di una nuova cultura visiva che investe la stampa e la pubblicità, sia nella proposta di stili di vita inediti. La "nuova arte" opera nel profondo degli spettatori, anche al di là della propaganda del regime, facendosi veicolo di modelli non in linea con quelli sostenuti dal fascismo ma vicini piuttosto alla sensibilità e alla cultura popolare internazionale. Tuttavia, nelle varianti dei film adattati al mercato italiano, si tratta di una modernità sempre filtrata, rimodellata, adeguata a caratteristiche nazionali. Il cinema si fa specchio, in tal modo, di una modernizzazione immaginaria. Poco importa allora che nella vita quotidiana il cammino verso il compimento di un reale progresso sia incommensurabilmente più lungo, accidentato e faticoso. È in sala che si compie il balzo; è davanti allo schermo che si compie il volo del cinema.
I film pensano da soli. Saggi di estetica del cinema
Damiano Cantone
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
Pasolini e il cinema «inconsumabile». Una prospettiva critica della modernità
Alessandra Spadino
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 143
Il cinema di Pasolini si fa momento emblematico di confluenza fra pensiero cinematografico e filosofico in un focus sui film a cavallo del '68. Contro un consumismo che ammicca all'uomo medio con prodotti 'facili', un artista underground oppone l'inconsumabilità' dell'evento filmico: una battaglia feroce a quel potere neocapitalistico che deforma l'umanità, piegando le istanze ontologiche più profonde a una rassicurante omologazione. Ne emerge una prospettiva critica, forte e vitale che illumina e raffina lo sguardo sull'oggi.
Jean Renoir
André Bazin
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 253
"Non dovete contare su di me per presentare questo libro con pudore, discrezione e misura. André Bazin e Jean Renoir hanno avuto troppa importanza nella mia vita perché possa parlare di loro senza passione; questo "Jean Renoir" di André Bazin è quindi in modo del tutto naturale per me il miglior libro di cinema, scritto dal miglior critico sul miglior regista. André Bazin è morto a quarant'anni, l'undici novembre 1958. Prima di essere un "critico", era uno "scrittore di cinema", che si sforzava di descrivere i film più che di giudicarli; gli studi di Bazin su Bresson, Chaplin, Rossellini, Buhuel, Stroheim, Fellini sono stati tradotti in tutto il mondo, così come il magnifico piccolo libro su Orson Welles. La morte di Bazin ha interrotto i suoi due progetti più interessanti, prima di tutto questo libro sull'opera di Jean Renoir e poi un cortometraggio che voleva girare sulle chiese romaniche." (François Truffaut)