Lussografica: Storia e tradizioni di Sicilia
La città nell'Ottocento. Storia e cultura urbanistica a Caltanissetta
Giuseppe Giugno, Liborio Torregrossa
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2024
pagine: 304
Le vicende che mutano radicalmente il volto delle città siciliane nell’Ottocento hanno strette attinenze e relazioni con le riforme amministrative di iniziativa borbonica e con i primi atti del governo post-unitario. Si sviluppa, in tale contesto, un clima di rivolgimenti culturali e di fervida competizione tra le città sedi di funzioni governative, dal quale si innesca un processo di innovazione normativa e trasformazione dello spazio urbano. A Caltanissetta le fonti d’archivio proiettano l’immagine di una città in fermento. Rifulge uno spaccato urbano eterogeneo, che muta l’assetto fisico dell’abitato consolidatosi tra Quattro e Seicento con il governo dei Moncada, segnato dalla crescita dell’industria dello zolfo e dalla spinta demografica. Domina l’attenzione al decoro urbano e al tema delle facciate degli edifici su strada, ridisegnate secondo finalità celebrative con soluzioni architettoniche, in cui compaiono ricchi ornati e linguaggi ispirati alla cultura eclettica.
Il lessico di Camilleri. Dal dialetto di Vigata al dialetto di Niscemi
Gaetano Vincenzo Vicari
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2024
pagine: 320
Uno scrittore non può spersonalizzarsi a causa dell’uso non convinto del sistema linguistico che è chiamato a veicolare i messaggi narrativi. L’italiano standard, di cui Camilleri è un eccellente conoscitore, non può impedire la libera espressione dell’animo letterario di uno scrittore. Ed ecco che Camilleri, non potendo usufruire allo scritto del dialetto trinacrino normato, decussa i due codici glottologici creando istintivamente il suo sicitalianese. Il glossario rappresenta un compendio lessicale essenziale, dal punto di vista linguistico, formato da circa duemila lemmi, che costituiscono una cifra minima, ma quanto basta per consentire a chi legge di potere gustare le sfumature delle frasi dello scrittore empedoclino, pendenti verso il dialetto e tendenti a una resa più aderente al senso di un concetto, in particolare, e delle cose, in generale.
Storia della chiesa dell'Immacolata di Mazzarino e della sua Confraternita
Vincenzo Camilleri
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2024
pagine: 564
Come può una così modesta e contenuta Chiesa avere avuto una storia tanto gloriosa e degna di considerazione? La piccola Chiesa dell’Immacolata non può eguagliare gli altri luoghi santi di Mazzarino, sia per le sue dimensioni, ridotte rispetto a molti altri edifici di culto, sia per il ruolo che le altre Chiese, e le loro rispettive Confraternite, hanno durante le manifestazioni religiose. Tuttavia, nella sua modesta grandezza, le opere pittoriche e i beni custoditi dalla Confraternita sono più eloquenti di qualsiasi altro oggetto. La sua nascita, i suoi Rettori, i suoi beni e i suoi Confrati sono la testimonianza della sua nobiltà e splendore. Pur essendo di modeste dimensioni, infatti, la Chiesa ha custodito per secoli, senza farne mai parola con nessuno, segreti, voci, dialoghi, intrighi, accordi, vendite e una serie infinita di celebrazioni religiose. Dopo quattrocento anni e una lunga ricerca storica che ha abbracciato una incredibile vastità di documenti è venuta alla luce una gloriosa storia, degna di essere raccontata: quella della Chiesa dell'Immacolata Concezione di Mazzarino.
Aloisia Luna e i Moncada 1553-1620
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2024
pagine: 220
Nella Sicilia della seconda metà del Cinquecento, spicca una figura femminile di grande rilievo. In un’epoca in cui le donne non avevano alcun diritto di parola, la duchessa Aloisia De Luna e Vega, moglie e presto vedova del principe Cesare Moncada, ricoprì un ruolo particolarissimo nella società e nella vita politica di Caltanissetta e, in certo qual modo, della Sicilia intera. Riuscì ad ottenere dal re di Spagna il privilegio di gestire tutti gli Stati feudali dei Moncada e di avere la tutela del suo unico figlio Francesco. Riuscì anche ad organizzare intrecci matrimoniali e ad allacciare una rete di relazioni con i “grandi” del regno, in modo da portare la famiglia ad un livello di potere e di ricchezza ineguagliabili. Tutta la sua vita fu dedicata all’educazione del figlio, che crebbe come un principe rinascimentale con i migliori maestri dell’epoca; contemporaneamente, Donna Aloisia si occupava della gestione economica delle proprietà di cui teneva accuratissimi libri contabili.
Città moncadiane. Architettura potere e territorio
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2024
pagine: 244
Il volume offre al lettore uno sguardo sui territori governati dai Moncada in Sicilia, tra Cinque e Settecento, da Caltanissetta alle aree etnea e madonita sino alla realtà aretusea per poi arrivare verso il nucleo girgentano/saccense. Feudi e città rappresentavano gli elementi sui quali si reggeva e fondava l’esercizio del potere nell’isola. I Moncada, duchi di Montalto, di Bivona e principi di Paternò, oltre che conti di Caltanissetta, Adernò, Augusta, Caltabellotta, Collesano e Sclafani, e signori di altre terre, hanno lasciato i segni della loro committenza in opere che ne testimoniano ancor oggi la ricchezza. Impianti urbani di nuova fondazione, castelli, palazzi, torri, monasteri, conventi e luoghi della produzione sono sia espressione della gestione del territorio che attestazione del connubio tra architettura, arte e potere politico finalizzato a conferire al casato influenza nel Parlamento siciliano e i connotati della nobiltà urbana.
Palazzo Moncada a Caltanissetta. Architettura e scultura
Giuseppe Giugno, Paolo Dinaro
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2024
pagine: 128
Una delle conseguenze dell’accrescimento del prestigio politico dei Moncada in Sicilia fu la costruzione a Caltanissetta, nella metà del 600, di un nuovo e imponente Palazzo voluto dal principe Luigi Guglielmo. La sua realizzazione, andò avanti sino al 1662, quando i lavori della fabbrica furono interrotti, lasciando incompiuto l’ambizioso progetto architettonico del principe. La percezione di meraviglia, indotta dalla monumentalità delle dimensioni del Palazzo, viene ulteriormente esaltata dalla ricchezza dei suoi apparati decorativi e scultorei, costituita dai mensoloni, o gattoni, preludio a soluzioni ampiamente impiegate in Sicilia dopo il terremoto del 1693. La loro esecuzione si fonda su caratterizzazioni antropomorfe e zoomorfe, perlopiù, ispirate a figure allegoriche desunte dalla mitologia classica e dalle storie veterotestamentarie. Esse danno contenuto alla ‘teatralità’ del Palazzo, presentandosi come una sequenza ossessiva che cattura la vista del passante, quasi immerso in una teoria di volti orrendi e goffi di musici, elementi faunistici, animaleschi e satiri, espressione della perfetta sintesi del “mostruoso” e del “fantastico” propria del Barocco siciliano.
Sicilia da raccontare tra storia, architettura e territorio parlante
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2023
pagine: 200
La Sicilia centrale tra storia, architettura e territorio parlante - ha rappresentato un felice momento di ripresa dopo la pandemia da Covid-19 che ha segnato forme e modi della socializzazione e dei rapporti con lo spazio e i luoghi del vivere. Non a caso si è scelto di far “parlare” i documenti scritti, le immagini, le evidenze materiali, i nomi del le strade e delle contrade, per ritessere una comunicazione che, attraverso i secoli, ha dato forma e senso alle comunità urbane. Il testo si compone di tre parti: La città dal Medioevo all’Ottocento; Vicende nobiliari e territorio stratificato; La toponomastica parlata. Esse danno forma ad un itinerario di conoscenza che abbraccia i territori di Agrigento e Caltanissetta, portando in evidenza uno spacco storico inedito di cultura materiale e immateriale. Vengono, infatti, prese in esame non solo le emergenze architettoniche legate alla cultura del gesso, assieme alle maestranze coinvolte nei processi produttivi, ma anche gli aspetti toponomastici utili per descrivere il territorio a partire dalle sue caratterizzazioni geologiche e/o funzionali.
Capaci città nuova di fondazione. Dai Beccadelli di Bologna ai Piro (1517-1820)
Giuseppe Giugno
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2023
pagine: 132
Il volume affronta lo studio della genesi di Capaci sorta a inizio Cinquecento per volontà dei Beccadelli di Bologna. La sua formazione viene letta sia in riferimento al fenomeno delle città nuove di fondazione che alle dinamiche e strategie economicoterritoriali portate avanti dalla famiglia per accrescere nell’isola il suo prestigio. Lo studio ripercorre, pertanto, le fasi di costruzione ed espansione dell’abitato, attraverso il ricorso alla documentazione d’archivio e alla toponomastica, in costante relazione con le vicende feudali che ne segnano le tappe fondamentali dalla fondazione alla fine del Settecento. L’inquadramento di Capaci nell’orizzonte culturale delle città nuove, formate per consentire all’aristocrazia di acquisire un titolo che ne ampliasse prerogative e privilegi, evidenzia il ruolo esercitato dalla committenza feudale nella nuova fondazione e nelle trasformazioni attestate sino al XVIII secolo.
Fondazione e rifondazione di una città d'età moderna. Delia dai Lucchesi ai Gravina di Palagonia (1596-1812)
Giuseppe Giugno
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2020
pagine: 190
Mostrare la genesi di una nuova città, ripercorrendone la vicenda storica a partire dalla sua formazione, è il principale intento che si propone questo volume sulla storia di Delia. Estrema importanza ha sia il riferimento al modello fondativo adottato in fase di pianificazione urbana che la lettura del rapporto col territorio mediante lo studio dell’economia feudale. Delia, intesa in tal modo, non appare una realtà isolata, ma parte integrante di un sistema abitato ramificato che muta il volto del latifondo agricolo della Sicilia interna in una ‘terra di città’. È un processo animato tra Cinque e Seicento dalla famiglia Lucchesi, che affida alla fondazione della città la sua scalata sociale tra i ranghi dell’alta aristocrazia siciliana. Nel Settecento Delia passa sotto il controllo dei Gravina, principi di Palagonia, e viene interessata da numerose trasformazioni che determinano l’arrivo di architetti e plasticatori da altre realtà feudali, come Palagonia. Nell’Ottocento, la crisi della feudalità, si manifesta con l’affacciarsi della questione demanialista che avvicina Delia ad altri centri come Caltanissetta e Paternò.
La devozione alla Madonna della Catena a Caltanissetta
Andrea Gaetano Muscarella
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2020
pagine: 120
La chiesetta della Madonna della Catena, tanto cara a molti nisseni che la frequentano come luogo e meta di pellegrinaggio. La profonda devozione, manifestata dai fedeli verso la Madonna della Catena, venerata nel suo piccolo Santuario nisseno, invita ad approfondire l’origine del suo culto per conoscere lo sviluppo di un vivo sentimento religioso verso la Vergine, che, mediante la sua intercessione, spezza le catene, metaforicamente intese, e libera i devoti da varie opprimenti problematiche. Questo libro è un opera di ricerca e di studio, di ricomposizione e ricostruzione storico-annalistica, che risponde a una esigenza conoscitiva sulla chiesetta.
Ponti antichi di Sicilia. Dai greci al 1778
Luigi Santagati
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2018
pagine: 566
Catalogo ragionato comprendente anche i ponti acquedotti con un’appendice sui traghetti fluviali e marini e con note tecniche sulla datazione dei ponti. Questo libro smentisce il luogo comune di una Sicilia priva, nel suo passato, di vie di comunicazione ed obbliga ad una rilettura di buona parte della sua storia, in particolare quella dal XVI al XVIII secolo. L’intera isola di Sicilia è stata infatti servita, sin dall’antichità classica, da decine e poi da centinaia di ponti (in questo volume ne sono catalogati oltre 500) che, punti obbligati della viabilità antica, in larga parte sono riusciti ad arrivare sino ai tempi nostri; tra questi, almeno 80-90 ponti di possibile origine romana che ne fanno in assoluto la seconda regione, dopo il Lazio. Alla luce di questo studio, unico, oggi è possibile ricostruire, con accettabile precisione, la viabilità della Sicilia antica, medievale e feudale con quelle tolleranze date dal fluire del tempo e dall’intervento dell’uomo, in cui i ponti sono una componente che è stata sinora trascurata ma essenziale.
Trabia e i Lanza
Pasquale Sinesio
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2016
pagine: 248
Scrivere di storia, non è più mestiere esclusivo di studiosi motivati dallo spirito dell'indagine erudita ma anche di tanti piccoli dilettanti spinti dall'ansia di conoscere e di far conoscere l'oggetto dei propri studi. La povertà dei tempi e delle contraddizioni proprie dei periodi di transizione, infatti, spinge molti a ricercare nel passato quelle identità forti che il presente non riesce ad offrire. Il caso di P. Sinesio può essere considerato emblematico di questo fervido clima che ha prodotto innumerevoli studi o semplici cronache su temi o argomenti che la storiografia ufficiale ha spesso trascurato e che, tuttavia, meritano la massima considerazione. Sinesio, le cui pagine trasudano una forte passione per la sua città di elezione, tuffandosi nelle vicende della famiglia Lanza, con pazienza certosina, con uno sforzo compiuto quasi artigianalmente, e con non poco dispendio di energie, fa emergere le contestate origini dei Trabia aprendo, nel contempo, una finestra su quel tanto glorioso quanto oscuro periodo della Sicilia aragonese e spagnola che ha profondamente segnato la cultura dei siciliani.