Liguori: Formazione dei formatori
Pensarsi educatori
Pascal Perillo
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2012
pagine: 114
II volume focalizza la sua attenzione sullo studio dei processi educativi e rivolge il proprio sguardo prospettico ai tema della formazione degli educatori, collegandosi ad una tradizione dì ricerca internazionale che individua nella riflessività un costrutto teorico e un dispositivo educativo e autoformativo che, secondo una epistemologia riflessiva e trasformativa delle pratiche educative professionali, concorre alla strutturazione di un habitus professionale da adottare come meta-competenza per l'esercizio della professione educativa.
Una scuola condivisa. Il suo alfabeto: democratica, inclusiva, colta, solidale
Franco Frabboni
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2011
pagine: 127
"Una scuola condivisa" apre il cassetto dei ricordi degli ultimi quarant'anni della scuola italiana. I primi trenta sono stipati di prestigiosi modelli educativi: merito degli incontri, sempre più ravvicinati, tra pedagogia cattolica e laica, tra didattica accademica e popolare, tra teoria e prassi in educazione. Malauguratamente, nell'ultimo decennio il nostro sistema di istruzione passa dall'altare alla polvere. Quando un governo illiberale e padronale impone al sistema di istruzione l'abbandono del profetico altare della persona e della cultura per snaturarsi nell'immagine mefistofelica di palestra di competitività e di meritocrazia. Successivamente, il saggio apre il cassetto che ospita la scuola che vorremmo: "condivisa" nelle alternanze di Governo tra progressisti e conservatori nel nome di un'istruzione democratica e colta. Traguardo possibile assicurando le risorse necessarie per avvolgerla di variopinti colori didattici: i laboratori, l'interdisciplinarità, la ricerca, la creatività e la convivialità.
Lineamenti di pedagogia sociale
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2005
pagine: 228
Questo libro intende recuperare alla pedagogia sociale un primo piano sull'ambiente che, per un verso, si declina insieme a territorio e a contesto e, per un altro, si interpreta nella imprescindibile correlazione tra "natura" e "cultura", per un altro, ancora, propone il nesso ambiente-salute come contenuto di una pedagogia sociale in chiave ecologica. Ambiente come zona non franca della memoria, dell'attualità e dei progetti di convivenza umana e civile. Non franca perché ambiente chiede ai pedagogisti (come a tutti i soggetti che a tale conoscenza e concetto rivolgono lo sguardo conoscitivo) di fare i conti quotidianamente, criticamente, creativamente, con l'intero orizzonte di senso che si apre quando si tenti di interrogarlo e di interpretarlo. Società e ambiente non solo costituiscono fenomenologie co-implicate reciprocamente, ma vivono anche la stessa condizione di contesti altamente tecnologizzati, tessuti con le tecnologie. A tali questioni e ambiti di emergenza formativa è specificamente interconnessa una vera e propria priorità dell'agenda della formazione per il tempo presente e per quello futuro: l'alfabetizzazione debole.