Umorismo

La raccolta cronologica di tutte le strisce dei Peanuts prosegue per il biennio 1963-1964. In questo volume, Lucy tormenta Charlie Brown sottolineandone spietatamente tutti i difetti, Snoopy stringe le prime conoscenze piumate e la sua cuccia comincia ad assumere un'esistenza sempre più fantastica. L'introduzione al volume è firmata da Bill Melendez, grande amico di Charles M. Schulz e storico regista e produttore di gran parte degli speciali animati televisivi dei Peanuts.

Giocattoli modificati. Détournement. Anche come divertimento. Certo, la pratica situazionista è un ricordo. Graffiti, chissà, da e nella biblioteca. O nel boudoir. Non c’è l’intenzione, come potrebbe esserci? di rovesciare alcuna prospettiva della vita. «Non eravamo nati per rivoluzionare, ma per essere rivoluzionati» (Sanguineti). Le merci ci hanno resi glaciali, «scettico e perverso m’hanno fatto diventar» (De Filippis). Ha vinto il suicidio al rallentatore. La vita che disvive non la rovesci. Non puoi creare situazioni che afferrino, affermino la realtà dei nostri desideri attraverso questi fumettoidi. Neanche attraverso i fumetti, se è per questo. Poi, cosa ha fatto qui da quadro pompier su cui scagliare, per modificarlo, baffi e chiazze di colore? Le vignette, i comics? O le proposizioni dei filosofi? Parole non di rado pensate come piene di storica ineluttabilità, e che in "Effumazioni & Nebbie" ogni volta hanno preso il posto dell’originaria espressione demotic o lubrica (spesso e volentieri già a suo tempo parodica e irridente verso le family strips così estranee alla propensione erotica). Questi fumettoidi, comunque, forse aspirano almeno a provocare un modesto blackout nella rete concettuale del fruitore. Postfazione di Andrea Cortellessa.

Un saggio ironico che fotografa con sarcasmo, lucidità e affetto i paradossi della nostra quotidianità emotiva e sociale. Perfetto per chi ama ridere di sé e "sopravvivere" con intelligenza al mondo che ci circonda.

“Rosario ha bisogno (e queste pagine lo dimostrano con grande vividezza) di interrogarsi sulle ragioni della propria “inattualità”; e quindi del proprio disagio. Del proprio non sentirsi mai a casa in un mondo destinato a vedere il disegno e il “figurativo” quasi come colpe da espiare.” (Massimo Donà) “Per quanto mi riguarda, soprattutto lavorando su artisti come de Chirico e De Dominicis mi sono reso conto che il recupero “anacronico” della dimensione del disegno e della figurazione non esclude affatto la ricerca post-duchampiana oggi (ma ancora per quanto?) egemone. Io sono contrario a chi ideologicamente considera la pittura un linguaggio del passato (come, poniamo, la tragedia regolata in endecasillabi sciolti) ma sono contrario pure a chi ideologicamente considera Duchamp un impostore e il linguaggio che ne è derivato una truffa.” (Andrea Cortellessa)

Siete mai state assillate da un tipo al bar che non vi molla nonostante i vostri palesi tentativi di incenerirlo sul posto con lo sguardo? Avete mai provato il desiderio bruciante di torturare emotivamente l'amico del vostro ragazzo che monopolizza la conversazione parlando per ore di Fantacalcio? Avete mai dovuto, semplicemente, sopportare un maschio che ha deciso di dovervi spiegare il suo punto di vista sul mondo, sulla vita, sull'universo, sull'intero scibile umano senza che nessuno gliel'abbia mai chiesto? "Come far incazzare gli uomini" è un manuale imprescindibile che serve a disinnescare tutte queste tipologie di maschi inopportuni. 109 massime comiche, frasi, botte (letterali) e risposte per mandare in una profonda e definitiva crisi esistenziale anche il più implacabile dei mansplainer. A volte basta dargli del "cosplayer" quando si infila la maglietta del suo calciatore preferito per il calcetto del lunedì, oppure fargli i complimenti per la sicurezza con cui si atteggia e che di solito è propria invece degli uomini più alti di lui, o ancora dirgli che preferisci Google Maps al suo senso dell'orientamento. Tradotte dalla voce caustica e divertente di due autori d'eccezione come Edoardo Zaggia e Alberto Sacco, queste 109 frasi diventeranno il vostro scudo ma anche le armi micidiali per combattere al meglio ogni potenziale emergenza di mascolinità tossica che vi troverete ad affrontare, zittendo una volta per tutte, ora e per sempre, quegli uomini che non avete più alcuna voglia di ascoltare.

"Nuove storie zen a fumetti" di Luca Borriero unisce l'antica saggezza orientale allo stile fresco e vivace del fumetto. Attraverso vignette colorate e dialoghi profondi, il lettore viene trasportato nei paesaggi del Giappone, nei templi buddhisti e nei giardini zen, seguendo le orme dei grandi maestri illuminati. Ogni episodio, arricchito dalle perle di saggezza di Sergio Peterlini, offre momenti di ispirazione, ritmo e riflessione, con un tocco di umorismo. Adatto a tutte le età, il volume è un viaggio spirituale e divertente che fonde arte e filosofia, perfetto per chi cerca un momento di serenità nella frenesia quotidiana.

75 anni di Peanuts! Celebriamo il grande compleanno con le migliori storie di Snoopy e dei suoi amici. Le strisce più divertenti, appassionanti e coinvolgenti in un libro imperdibile che celebra i personaggi del fumetto più famoso al mondo.

Linus è una storica rivista italiana mensile di fumetti, fondata da Giovanni Gandini e pubblicata inizialmente dalla casa editrice Figure nell'aprile del 1965.

Naji al-Ali è il più grande vignettista della storia della Palestina. Con il suo inchiostro ha saputo raccontare l'orrore, la resistenza e la sofferenza del popolo palestinese. Ha criticato l'occupazione illegale israeliana, il governo palestinese e i regimi arabi, ha fatto della sua matita una spada. Naji ha realizzato oltre 40 mila vignette, un fumettista politico senza precedenti. Handala, un bambino sempre di spalle con le mani incrociate dietro la schiena, è diventato la sua firma. Un bambino scalzo e vestito di stracci, spettatore di una guerra lunga oltre 60 anni. Nessuno conosce il volto di Handala, in arabo erba amara, il suo viso sarà "rivelato solo quando i rifugiati palestinesi torneranno in patria". Grafite al servizio del popolo, Naji al-Ali è l'esempio di come una vignetta di pochi centimetri quadri possa servire più di un'intifada, fermare l'occupazione, e sventare il velo di menzogna che ricopre la Palestina.

Per te, che stringi tra le mani un volume di racconti memetici chiedendoti cosa ci troverai dentro. Ho sentito una barzelletta: un uomo va dal dottore, gli dice che è depresso, che la vita gli sembra dura e crudele, gli dice che si sente solo in un mondo minaccioso. Il dottore dice: «La cura è semplice, il grande libro dei pagliacci è in libreria! Lo vada a leggere, la dovrebbe tirar su!». L’uomo scoppia in lacrime: «Ma dottore… il libro dei pagliacci l’ho scritto io!». Buona questa. Tutti ridono. Rullo di tamburi. Sipario. I pagliacci: Giulio Armeni (Filosofia Coatta), Marianna Boiano (Crudelia Memon), Federico Gemma (0ni_giri), Lorenzo La Neve, Monica Magnani (Vabe RagaA), Filippo Marazzi (Piastrelle Sexy), Olmo Paoletti (Camicia Variopinta), Marzio Persiani (Relatable Roma Memes), Ravide.Domenico Emanuele Spagnuolo (Cyao Mamma).

Mafalda è tenera, impertinente e irresistibile. La bambina più iconica del fumetto internazionale, nata dalla penna di Quino, è stata la migliore amica per molte generazioni di lettori, e sempre rimane la migliore amica che desidereremmo per le nuove generazioni a venire.

Mafalda non è solo la bambina che avremmo voluto essere, ma la voce che tutti dovremmo essere da adulti. Lei, che non si ferma ai suoi problemi ma sente anche i grandi problemi del mondo, ci insegna a non chiudere gli occhi, ma soprattutto a non chiudere mai la bocca. E questo è il regalo più grande che il suo creatore, Quino, potesse farci.