Storia dell'arte: stili artistici
Premio di pittura Elena Tazzetti 2025
Libro
editore: Museo Civico Alpino Arnaldo Tazzetti del Comune di Usseglio
anno edizione: 2025
Quel lontano mar, quei monti azzurri. Il paesaggio di Osvaldo Licini e Tullio Pericoli
Libro
editore: Amalassunta edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 144
Rinascimento meridionale. Rivista annuale dell'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento meridionale. Volume Vol. 8
Libro: Libro in brossura
editore: Paolo Loffredo
anno edizione: 2025
pagine: 252
Rivista fondata nel 2010, diretta da Marco Santoro, è l’organo ufficiale dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento Meridionale costituito da Mario Santoro nel 1982 (www.rinascimentomeridionale.it). In linea con le più autentiche tradizioni culturali e con tutta l’attività dell’Istituto, la rivista, all’insegna della probità scientifica, intende promuovere rinnovati approfondimenti interdisciplinari sulla civiltà rinascimentale meridionale. Ciascun numero è articolato nelle seguenti sezioni: contributi, rassegne, bibliografia, vita dell’Istituto, segnalazioni. Fra gli autorevoli studiosi che finora hanno collaborato, si ricordano: Concetta Bianca, Marcello Ciccuto, Domenico Defilippis, Leonardo Di Mauro, Andrea Gareffi, Antonio Gargano, Cettina Lenza, Bienvenido Morros Mestres, Maria de la Nieves Muñiz Muñiz, Giovanni Muto, Matteo Palumbo, Rosanna Pettinelli, Paolo Procaccioli, Marco Santoro.
Le Sâr Péladan ou le serment de l'idéalité. Aux sources esthétiques et ésotériques de son œuvre
Emmanuel Dufour-Kowalski
Libro
editore: Arché
anno edizione: 2025
pagine: 390
Arte povera e identità italiana. Le mostre di Germano Celant 1981-1994
Silvia Maria Sara Cammarata
Libro
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2025
pagine: 270
Berardo Amiconi, pittore "vittoriano". La vita, le opere, la vicenda storica e personale di un grande pittore abruzzese dell'Ottocento
Emilio Amiconi
Libro: Libro rilegato
editore: Kirke
anno edizione: 2025
pagine: 104
Il profilo di Berardo Amiconi, pittore di origine abruzzese, viene rivalutato sul piano artistico, storico, comparativo e focalizzato nella lente della pittura inglese e italiana del secondo Ottocento. Ne scaturisce un quadro assolutamente inedito, la dimensione di un artista che, varcati i confini regionali e nazionali, fu protagonista nella Londra della tarda età vittoriana, rimasto semisconosciuto in Italia, ma assolutamente meritevole di un grande tributo per l’Arte che ci ha lasciato.
Stanze. Emanuele Gregolin. Opere dedicate al Vittoriale degli Italiani 2007 - 2025
Pengpeng Wang, Giordano Bruno Guerri, Vera Agosti
Libro
editore: A60
anno edizione: 2025
pagine: 56
Spike. Volume Vol. 8
Annamaria Di Giacomo
Libro: Libro o carta ripiegata
editore: Cratera
anno edizione: 2025
De Aetna Bombs è un progetto in cui il magma si trasforma in segno, la forza primordiale del vulcano in alfabeto visivo. Le “bombe” dell’Etna – solidificazioni impetuose dell’eruzione – diventano unità grafiche di un lessico fantastico e arcano, un linguaggio di cui l’essere umano può cogliere solo la dimensione evocativa e poetica. La sintesi grafica decostruisce l’idea di inventario scientifico e restituisce una visione “altra”: immaginifica, visionaria, dove ogni forma esplosa genera nuove morfologie visive, come una presenza che insiste, si ripete, si sovrappone. La matrice originaria si espande in configurazioni radiali, traducendo l’eco di un’esplosione in parola, come se il vulcano volesse comunicare con segni tangibili. Come segnali di fumo o un alfabeto Morse, le forme eruttive sembrano portare con sé un messaggio tanto urgente quanto indecifrabile. Il linguaggio dell’Etna è reale ma inaccessibile: un codice la cui grammatica sfugge, perché troppo antica, troppo complessa per essere compresa fino in fondo. In questo equilibrio sottile, tra rigore e immaginazione, si coglie l’anima del vulcano: imprevedibile, irripetibile, eppure riconoscibile nelle sue infinite metamorfosi. Le bombe vulcaniche, come frammenti di una lingua dimenticata, emergono dal caos lavico per raccontare un mondo di fuoco che pulsa nel cuore della terra. (Giuseppe Mendolia Calella)
Toulouse-Lautrec et l'art de l'affiche. L'oeuvre complet-And the art of the poster L'oeuvre complet. The complete work
Libro: Libro rilegato
editore: Dario Cimorelli Editore
anno edizione: 2025
pagine: 208
Il volume raccoglie l’intera produzione di manifesti realizzata da Henri de Toulouse-Lautrec, per la prima volta presentata nella sua totalità, grazie al fondo custodito presso il Musée Toulouse-Lautrec di Albi, qui interamente restaurato e riprodotto. In un percorso riccamente illustrato, le celebri affiche dell’artista dialogano con quelle di altri protagonisti della stagione del manifesto fin de siècle, come Jules Chéret e Alfons Mucha, insieme a schizzi e studi preparatori che ne svelano il processo creativo. I saggi di Fanny Girard, Phillip Dennis Cate e Jennifer Heim approfondiscono la tecnica litografica e il contesto culturale in cui esplose la fortuna del manifesto illustrato: mezzo di comunicazione, oggetto estetico, specchio di un’epoca.
Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre. Volume Vol. 19-20
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2025
pagine: 208
“Ancora una volta Zeusi presta attenzione a un binomio cruciale – com’è in un suo consueto schema – Materia e Memoria, reso indimenticabile da un famoso testo di Henri Bergson […] E lì dentro in quelle pagine: la necessità della materia; la durata della coscienza; la memoria del corpo come accumulo di ricordi; la memoria pura in quanto spirito e, dunque, metafisica; l’immagine come esperienza del mondo nella sua immediatezza e purezza. Scegliendo questo tema siamo dunque conficcati, non senza spargere sangue e patire lacerazioni, nel cuore delle arti e, in fondo, di alcune tra le nostre stesse dinamiche esistenziali. Benché Zeusi non faccia quasi mai recensioni, in questo doppio numero dà conto della Biennale di Venezia, anche considerando l’importanza dell’evento. Poi ragiona sull’arte italiana del Novecento, su alcune delle dinamiche che interessano quella vasta, fertile terra che da Umberto Boccioni arriva a Giorgio de Chirico, Antonio Donghi e Alberto Burri. Intercetta l’avido sguardo di fotografi eccezionali come Brassaï e Jeff Wall; l’astrazione – oggi attualissima – tutta gesti e segni di Carla Accardi e Willem de Kooning; gli immobili silenzi claustrali di Vilhelm Hammershøi agli antipodi della vocazione al viaggio di Francesco Clemente; le opere dolenti e magnifiche di artisti che di memorie se ne intendevano, soffrendone, come Edvard Munch, mentre immensi scultori, pur tanto diversi tra loro, come il giustamente celebre Henry Moore e l’ingiustamente dimenticato Girolamo Ciulla qui di nuovo ricordano che tutto può essere placato e protetto dentro uno scrigno, una forma inviolabile”. [dall’editoriale di Marco Di Capua]
Carola Mazot a Corrente. Il fattore umano. Catalogo della mostra (Milano, 24 settembre-12 novembre 2025)
Libro: Libro in brossura
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2025
pagine: 96
Catalogo della mostra presso Fondazione Corrente a Milano dal 24 settembre al 12 novembre 2025.
Aviero. Il labirinto della vita: la ricerca del Minotauro. Catalogo della mostra (Pistoia, 10 giugno-4 luglio 2025)
Maurizio Vanni
Libro: Libro in brossura
editore: Alvivo Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 96
Il labirinto è una leggendaria costruzione architettonica caratterizzata da una pianta così tortuosa da rendere difficile l’orientamento e, di conseguenza, l’uscita. È un simbolo molto antico che ricorre con frequenza nella storia dell’umanità e nella storia dell’arte. In generale, rappresenta i percorsi che conducono alla consapevolezza del sé e alla conoscenza. Nel labirinto non ci si perde, nel labirinto ci si ritrova. Per Aviero, il labirinto corrisponde a una struttura archetipica che riflette e determina il nostro modo di pensare il mondo, il nostro rapporto con le sfide della quotidianità, con la presa di coscienza di tutte le questioni e le problematiche che condizionano la nostra esistenza. È come se i suoi racconti visivi si mettessero in contatto diretto con il destino, con le logiche dei valori che disciplinano l’esistenza, con quella necessità espressiva che asseconda l’innata tensione verso le forme che prendono consistenza davanti ai nostri occhi e ci preparano ad esperienze estetiche sempre nuove.