LetteraVentidue: Compresse
Camouflage. Dalla città profonda alla città superficiale
Antonello Boschi, Jacopo Boschi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 100
Tre modi di esplorare il camouflage, tre legami con il mondo che ci circonda, tre tentativi di trovare uno spazio a misura d’uomo. Inizialmente legato al mondo della natura, il camouflage si è imposto sulla scena bellica grazie alla sua capacità di rendere un mezzo, una persona, un’arma potenzialmente invisibile. Da quel momento, si è continuato quasi ossessivamente a far scomparire corpi, oggetti, edifici, in una ricerca tecnica che è andata di pari passo con quella culturale. Nascondersi non è più solo una necessità, è un desiderio che coinvolge luoghi diversi e che viene affrontato in questo libro come un’avventura che dalle profondità del terreno porta verso la luce, dallo spazio nascosto allo spazio che sparisce. La città profonda e quella superficiale sono gli estremi di un viaggio che spazia tra arte, architettura, cinema, letteratura, fotografia, con uno sguardo attento a ciò che c’è ma non si vede.
L'umana arte. Pensieri intorno all'architettura
Raimondo Guidacci
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 100
Fare architettura significa dare forma a un pensiero. Questo breve testo raccoglie una serie di pensieri intorno all’architettura e ad altre forme artistiche. Prende le mosse dall’idea che l’architettura è una forma d’arte, al pari della pittura, della scultura, della musica, del cinema, della danza, della poesia. Attraverso alcune riflessioni, cerca di coglierne analogie e differenze. L’architettura è idea tradotta in forma costruita, quindi è fisicamente calata sulla Terra, esattamente come l’uomo. Per questo è la più fragile, la più sensibile. La più umana fra le arti.
Architettura come disciplina storica
Vittorio Pizzigoni
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 92
«Cosa è architettura?». Molti grandi architetti, da Ludwig Mies van der Rohe a Etienne-Louis Boullée, si sono posti questa domanda. Questo libro nasce da una riflessione personale sul lavoro di architetto e di fatto resta una raccolta di pensieri su come intendere l'architettura e il progetto di architettura. Non aspira a una trattazione esaustiva o sistematica. Tuttavia questi pensieri - sviluppati attraverso l'insegnamento - pur restando personali ambiscono a essere condivisi da altri. Il ragionamento ruota attorno al riconoscere la storia dell'architettura come la matrice identitaria dell'architettura. A partire da questa posizione ci s'interroga riguardo all'essenza dell'architettura e al progetto; ci si chiede come si possa insegnare e come si possa apprendere questa disciplina; ci si domanda cosa sia un testo di teoria della progettazione e cosa una ricerca di architettura. Il libro si rivolge a chi, al pari di uno studente di architettura, vuole «capire meglio».
Giancarlo Rosa. Insegnare semplice un saper fare complesso
Giovanni Tomassetti
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 136
Giancarlo Rosa, professore di Progettazione Architettonica e di Architettura degli Interni, ha da sempre perseguito i suoi obiettivi didattici con tenacia e costanza creando di fatto una "scuola" di docenti e architetti formati con i suoi insegnamenti. Nel testo si cerca di mostrare quanto sia attuale un metodo didattico verificato e testato dalle esperienze condotte con centinaia di studenti - ingegneri e architetti di vari corsi di laurea - che trae origine dall'eredità lasciata da alcuni dei fondatori della disciplina ed è stato definito da una paziente attività iniziata molto presto e lunga quasi settant'anni. Un metodo didattico basato su pochi fondamenti - la conoscenza profonda della storia dell'architettura, lo studio approfondito di un "maestro", la conoscenza della dimensione costruttiva dell'architettura - sufficienti a illuminare la difficile strada di chi decide di intraprendere il mestiere di architetto.
La musica contemporanea e il suo spazio
Andrea Branzi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 50
Riferendosi ad un vuoto progettuale di almeno 50 anni (con genesi nella dialettica tra Adorno e Benjamin degli anni Trenta, fino alla musica concettuale di John Cage di metà Novecento e agli esiti ultimi di Philip Glass), Andrea Branzi riconferma in questo saggio la propria posizione di sovvertitore delle logiche concettuali e spaziali del progetto: come fenomeno "inatteso", la Musica contemporanea genera nuovi prototipi urbani, compositivi, cognitivi inaspettati. L'inatteso, nello specifico, non è solo la musica come generativa di un nuovo layer urbano, ma è una terza via di pensiero sullo spazio in toto. Spazio che viene disassato dalle logiche compositive visive e oggettuali tipiche della modernità, matrice di una prassi monodirezionata, verso una dimensione più aperta, orizzontale, sensoriale: una nuova esperienza intellettuale e di immaginazione.
Casa Rebus
Giordana Ferri, Alessandro Scandurra
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 116
L'immaginario della casa corrisponde a uno standard fortemente radicato e difficile da scalfire; se le nostre abitudini, comportamenti, attività sono in continua e vertiginosa trasformazione, le nostre case no. Casa Rebus osserva la composizione classica degli ambienti domestici e immagina nuovi scenari dell'abitare. Partendo dai limiti che ci siamo imposti nella definizione degli ambienti della casa comune, il percorso prende avvio dalle prime riflessioni sull'alloggio minimo e si muove liberamente tra suggestioni d'autore e nuove soluzioni nel tentativo di tratteggiare il profilo di una casa comune contemporanea libera da vincoli rigidi. Tra le quattro mura domestiche, gli autori propongono una serie di esercizi di scomposizione e ricomposizione spaziale, a dimostrazione delle innumerevoli e variabili configurazioni della casa che abitiamo.
Adolf Loos. La mia scuola di architettura
Luigi Pellegrino
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 160
"In tempi di archi-star e di pubblicazioni scientifiche per la carriera, leggere qualcosa sull'architettura che ti appassiona è veramente raro. Ancor più raro trovare un libro il cui contenuto acquista un senso necessario rispetto al contesto. L'architettura ha inevitabili implicazioni ideologiche; certo un'ideologia trasversale che risponde al senso e al dettato della vita, dell'etica, dell'educazione, in sintesi del nostro grado di civiltà. E non è forse questo uno degli insegnamenti di Loos? Che Pellegrino ci indica come "la necessaria porta stretta attraverso la quale giungere all'architettura, alla Baukunst, l'arte del costruire, il mondo"; aggiungerei: l'arte del costruire per abitare il mondo che cambia. Ecco cosa ci serve per il nostro futuro: tanti piccoli-grandi Loos. Agli studenti dico: leggetelo tutto d'un fiato, poi andate a cercare e studiare le opere di Adolf Loos. Se ciò vi darà il senso di una direzione allora quella è la strada giusta." (dalla prefazione di Gianfranco Gianfriddo)
Le origini tecnologiche del paesaggio
Michael Jakob
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 140
Il paesaggio è oggigiorno un fenomeno di grande visibilità. Sul piano teorico, le sue origini vengono spiegate in due modi complementari: mentre da un lato, agli inizi, il paesaggio coincide con il genere artistico omonimo, cioè col paesaggio dipinto, dall'altro lato, e in un periodo molto più recente, corrisponde al paesaggio esperito, ovvero alla rappresentazione mentale di un ritaglio di natura. Il presente saggio propone una terza ipotesi: secondo Michael Jakob il fenomeno è dialetticamente anche il risultato di una serie di tecnologie moderne. La finestra, la cartografia, la prospettiva centrale e varie altre invenzioni dell'uomo hanno permesso di forgiare una immagine paesaggistica del mondo. Inquadrare uno scorcio di natura tramite lo sguardo è un fatto culturale, mediato da tecniche scopiche, e non una capacità che l'essere umano possiede a priori.
La misura urbana di Giuseppe Terragni
Matteo Moscatelli
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 120
L'opera di Giuseppe Terragni è stata oggetto in questi anni di interpretazioni che contribuiscono a decifrarne le logiche compositive e sintattiche interne ma non di esaurirne la complessità dell'approccio. Una traiettoria di ricerca fondamentale ma troppo presto abbandonata riguarda infatti quella che Enrico Mantero chiamava «l'anima della contestualizzazione», ovvero quell'appropriatezza rispetto a luoghi e usi che costituisce il più efficace principio di opposizione all'idea di omologazione della città che, anche in Italia, ha determinato le politiche urbane degli anni Venti e Trenta. Ripercorrere le vicende che hanno ispirato il Piano Regolatore di Como, il progetto per il risanamento del quartiere Cortesella, per la conservazione di Casa Vietti, per il Quartiere satellite di Rebbio e per la Casa del Fascio, le espressioni paradigmatiche di questa lungimirante visione, permette di riportare alla luce una declinazione tutt'altro che secondaria della poetica dell'architetto comasco, e uno dei temi che più chiaramente lo distingue sullo scenario delle coeve tendenze dell'avanguardia europea.
Palinsesto architettonico
Alberto Campo Baeza
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 128
Fare architettura significa mettere al centro il processo del progetto. L'architetto trasforma lo spazio fisico secondo un modello pedagogico in cui i "saperi" dell'innovazione e della tradizione si coniugano. Un approccio "rinascimentale" che sviluppa il rapporto tra tecnica e cultura, che interpreta la conoscenza e che non rinuncia mai alla dimensione poetica. Un modello che, se disancorato dal progetto come ricerca, come approccio unitario fondato su utilitas, firmitas e venustas, rischia di essere pura sperimentazione tecnologica. Fare architettura è fare ricerca, costruire percorsi, elaborare e sviluppare le idee. La bellezza dell'architettura non è una dimostrazione matematica, bensì l'intreccio di profonde conoscenze del mestiere e dell'arte di costruire. Un'opera di architettura non è pura creazione, piuttosto una costruzione dove si conservano le virtù del processo metodologico e la tendenza a ricercare ininterrottamente oltre l'opera stessa. Come Enea, Alberto si fa carico della storia e del futuro senza rifugiarsi in ciò che conosce già. Unisce le storie, i maestri, in un unico processo di modificazione per evitare che false illusioni possano indurre a pensare di poter, da soli, inventare il futuro.
I paesaggi di Elia Zenghelis
Paola Galante
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 128
Le dimensioni del tempo. Metasemie tra memorie, strutture, frammenti ...e altre manipolazioni dello spazio
Alberto Ulisse
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 176
Nella pratica tra pensiero e progetto, siamo spesso chiamati a ricomporre parti, a rileggere frammenti da risignificare e tessere – tra loro – una nuova rete di funzionamenti e di relazioni. L’immagine che si ricompone abbandona i limiti del passato e si fluidifica nella condizione contemporanea, a partire dal tempo che eredita dal presente, senza cancellarne l’accaduto. In queste strutture temporali si rintracciano radici e significati che tengono insieme lo spazio e il tempo. Un multiversum, una visione “dialettica a più strati” composta da differenti “dislivelli spaziali e temporali”, regolati da tempi plurali e ritmi della natura, della storia e dell’attività dell’uomo. Alcuni corpi hanno come dote una predisposizione della struttura dello spazio al mutamento: una metamorfosi che si attiva senza stravolgere il senso più profondo originario e senza scardinarne i propri caratteri identitari, come innata propensione alla trasmutazione del corpo, legata alla capacità dello spazio e della materia di accogliere le modificazioni. Rappresentano delle possibili metasemie dello spazio, nel tempo. Questo è il caso dell’ex Monastero benedettino di San Nicolò l’Arena a Catania, nel progetto di Giancarlo De Carlo.