LetteraVentidue: Compresse
Città della poesia. Una ricerca di [sopra]vivenza
Davide Vargas
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2012
pagine: 128
"Allora ho pensato alla poesia. L'unica cosa che tiene dentro il passato il presente e il futuro. Non mescolati, ma proprio tutt'uno. Quindi sono qui ed ora. La poesia ce lo fa vedere. È come quando uno di noi si mette davanti al mare e al massimo riesce a dire tre parole sensate. Montale davanti allo stesso mare tira fuori poesie indimenticabili. Chi è più dentro la realtà? E poi dicono che i poeti hanno la testa tra le nuvole. La poesia trasforma la realtà. Crea realtà. Unica. Altro non è che proiezione di sé. Quello che ci vuole per trasformare le città che viviamo. O fondarle. Che è la stessa cosa. La città della poesia è utopia e realtà al tempo stesso. Certamente una cosa concreta. Ogni uomo può attraversarla e viverla. In ogni uomo che sia vigile la città della poesia fa nascere il seme della costruzione. Nuovi pensieri. Nuovi stili di vita. Così si "realizza" la città della poesia. È un pensiero e un sentimento. Ogni uomo è poeta. Un po'. La città della poesia è ovunque."
Architectura simplex
Beniamino Servino
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2012
pagine: 112
"Rappresentazione per esempi di un [possibile] approccio semplice al progetto di architettura. Con brevi note didascaliche. Rivolto a chi ne ha [dell'architettura] una grande conoscenza. O nessuna. È un percorso a zigo zago tra gli estremi. Sulla trascrizione dei testi. Sulla tradizione e sulla traduzione. Ma soprattutto sul tradimento. È un racconto popolare trasmesso con le parole di un rapsòdo. Sugli archetipi e sulla geometria. Sulla forma, questa sconosciuta. Sulla scala degli oggetti e sugli elementi ricorrenti. Sul vocabolario privato e su un lessico familiare. Sulla autobiografia di un autore."
iSpace. Oltre i nonluoghi
Paolo Giardiello
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2012
pagine: 96
Prima erano i nonluoghi, incompresi, criticati, demonizzati. Poi si è assistito al loro proliferarsi e quindi alla richiesta sempre più pressante di luoghi, per quanto privi di identità e carattere, dove affermare il proprio diritto all'anonimato. Sono stati ribattezzati superluoghi, da alcuni, iperluoghi, da altri, dove le differenze di interpretazione non mettevano, in ogni caso, in dubbio l'opportunità di riconoscere e capire un fenomeno in atto ed in continua e pressante evoluzione. Oggi sono ovunque, non compresi davvero e privi di una definizione. Non hanno un nome condiviso ma sono sempre più complessi ed articolati, molto più densi ed efficienti dei super e degli iper, sono l'oggetto del desiderio di ogni consumatore, sono ciò che tutti sono obbligati ad attraversare per prendere un treno o un aereo, sono la meta domenicale di ogni famiglia media italiana. Cosa utilizzare oltre l'iper per poterli denominare nel mentre si sviluppano, crescono e cambiano? "iSpace" è il termine con cui si propone di chiamarli, affinché l'evoluzione, il futuro stesso dei nonluoghi, diventi consapevole, ragionato e programmato.
Breve corso di scrittura critica
Luigi Prestinenza Puglisi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2011
pagine: 64
Un sintetico corso di scrittura pensato per i critici, in particolare di architettura. Sono 39 brevi lezioni per evitare due errori: annoiare il lettore e rendere complesso l'inutile. La lettura di queste 56 pagine è obbligatoria per ricercatori e docenti universitari, in genere assai poco abili nel rendere appetibile il loro pensiero ma incalliti divoratori di foreste con pubblicazioni senza senso, soporifere, pagate dai fondi di dipartimento. La lettura è facoltativa ma vivamente consigliata a chi è impegnato nella critica letteraria, di costume, nel giornalismo o nei blog. Si suggeriscono infatti trucchi ed espedienti per essere brevi, afferrare l'attenzione, non essere fumosi, evitare marchette, non fare interviste in ginocchio. Non mancano consigli tecnici su come organizzare una bibliografia, sulle parole da evitare, sullo stile, sull'incipit più efficace.
Architettura realtà del divenire
Fabrizio Foti
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2010
pagine: 48
Questa è una riflessione, di un architetto, sull'eterno divenire delle cose. La realtà dei mortali: una continua trasformazione in sequenze temporali che, ciclicamente, rimescola le carte della storia dei luoghi e dei destini di chi li abita. La Sicilia, contesto iniziale prescelto e prediletta meta di tanti grandi viaggiatori, è la terra in cui tutto appare come una stratigrafia di questo lento, inesorabile e infinito panta rei. È proprio da un'antica città della Sicilia e dalla sua geografia che trae origine e ispirazione questo breve testo. Attraverso un itinerario raccontato, tra grandi fabbriche del passato da Siracusa a Roma, passando da Evora, Arles, Spalato, Sagunto e Gibellina emergono, tra passato e presente, gli eterni mutamenti dei luoghi. Nella realtà di questi luoghi il tempo si impone, sempre, come un "grande costruttore".
L'inventario del costruito recente. Forme ed usi del quotidiano in Sicilia
Chiara Rizzica
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2010
pagine: 64
La fotografia del paesaggio italiano contemporaneo restituisce un'immagine attualizzata dei territori in trasformazione che coincide con quella di uno straordinario repertorio di modificazioni successive della condizione "normale". Più della regola si prova a censire l'eccezione. Di questo mondo del "costruito recente", composito per natura e forma, le discipline dell'architettura e del paesaggio stentano ad elaborare una rappresentazione efficace. Per orientarsi in questo spazio frammentario e multiforme è utile costruirsi un punto di vista privilegiato capace di includere elementi, fonti e materiali eterodossi per renderli disponibili all'indagine. L'accumulazione di questi oggetti di curiosità scientifica, da studiare singolarmente o collocati in un'adeguata cornice, corrisponde ad una precisa proposta formale ed estetica: il ritorno all'esperienza del quotidiano come fonte primaria di conoscenza e l'inclusione sistematica del "fuori norma" delle pratiche nelle teorie dell'architettura e del paesaggio.