La Nuova Italia: Educatori antichi e moderni

Da quando psicologia e psicoanalisi si sono affermate come scienze dell'interiorità e della coscienza, è venuta smarrendosi, in pedagogia, tutta un'antica tradizione che si rivolgeva all'educazione della parte "invisibile" dell'individuo. Il libro intende riproporla, mostrando quanto sia la storia dell'idea dell'interiorità, sia le pratiche per coltivarla, posseggano un peculiare linguaggio simbolico e assumano tonalità diverse da cultura a cultura. Il volume si prefigge di ridare a pedagogisti, insegnanti ed educatori responsabilità e ruoli nelle attività di ascolto e interpretazione dei bisogni più nascosti della mente.

Perché le madri sopprimono i loro neonati? Chi sono le infanticide? Qual è la responsabilità dei padri e quella della società? Che cosa deve fare lo Stato per prevenire questo crimine? Quali forme di punizione possono essere adottate? Quale ruolo svolge l'educazione? Sono queste le domande che Pestalozzi pone in questo saggio del 1783, pubblicato oggi per la prima volta in edizione italiana. Nel Settecento in Europa molti autori presero in esame il tema dell'infanticidio, ma l'educatore svizzero fu tra i pochi che studiarono un delitto considerato tra i più efferati e punito con la pena di morte.