La nave di Teseo: Le isole
Scritti di viaggio
Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 880
Giuseppe Antonio Borgese è stato un attento viandante sempre in cammino, in perenne pellegrinaggio personale tra diverse città: da Polizzi Generosa a Palermo a Firenze a Napoli; da Berlino a Torino a Roma, poi a Milano; da New York, San Francisco e Chicago, nuovamente a Firenze, dove infine ritorna, oltre a un altrettanto lungo elenco di città visitate e contemplate in un continuo e infaticabile moto. Da questi viaggi nascono libri e resoconti che compongono un affascinante atlante letterario: da La nuova Germania (1909), ispirato dall’esperienza che gli schiude, al suo rientro in Italia, la cattedra universitaria di Letteratura tedesca, ai libri pubblicati alla metà degli anni venti, dopo aver intrapreso numerosi viaggi tra il Medio Oriente e l’Europa – Autunno di Costantinopoli (1929), Giro lungo per la primavera (1930) e Escursione in terre nuove (1931) – fino alle corrispondenze dagli Stati Uniti in parte confluite in Atlante americano (1936). È Borgese stesso a individuare nei diversi ‘viaggi e soggiorni in Germania, in Francia, in altri paesi’ la dimensione in cui si formò la sua coscienza umana e moderna e il suo ‘programma di vita e di lavoro’. Come è stato scritto, questi non sono solo diari di viaggio, ma opere di uno scrittore alla ricerca di nuove suggestioni e di nuovi spazi per l’immaginazione. Dalla prefazione di Gandolfo Librizzi.
Romanzi e racconti
Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
pagine: 1008
A fianco della sua estesa carriera di critico, saggista, poeta e drammaturgo, l’opera narrativa di Giuseppe Antonio Borgese si concentra in poco più di un decennio folgorante, dal 1921 al 1933, ma realizza esiti così sorprendenti da segnare in modo indelebile la storia letteraria del Novecento. Artefice della rinascita del romanzo – contro le prose eleganti dei circoli contemporanei, raccolti attorno alle riviste “La Voce” e “La Ronda” – Borgese narratore guarda al magistero di Verga e Tozzi ma dialoga già con Pirandello e D’Annunzio: nel suo romanzo d’esordio, Rubè, sovverte la figura dell’eroe in una vicenda che aiuta a comprendere, anche a distanza di anni, l’eterno fascismo italiano di cui parla Carlo Levi. I suoi personaggi preludono agli inetti e agli indifferenti che prenderanno forma, di lì a pochi anni, nelle pagine di Svevo, Moravia, Brancati e Piovene, e raccontano con precisione l’Italia tra le due guerre, sotto il giogo del ventennio che si afferma. Nei suoi racconti e novelle, Borgese prosegue l’implacabile ritratto di una nazione: sono “storie affollate da uomini e donne che appartengono alla borghesia, gelosi delle loro manie, prigionieri delle loro vite grigie tediose, desiderose di un lampo risolutorio, di una svolta decisiva... a un tratto però accade qualcosa, in queste esistenze si apre improvvisamente un varco: potrebbe cambiare tutto ma poi ogni cosa ritorna al suo posto”. Per la prima volta raccolti in un unico volume, i romanzi e i racconti di Giuseppe Antonio Borgese sono la mappa letteraria per esplorare una delle figure più poliedriche del Novecento italiano, un intellettuale non allineato e una voce libera che continua a parlare al nostro tempo.
Controstoria della filosofia
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
pagine: 208
Dopo molti, troppi anni di attesa, in cui il capolavoro di Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, era rimasto lettera morta, scoppiò infine il successo, in seguito alla recensione di uno studioso inglese dei Parerga e paralipomena. L’opera, delle stesse dimensioni del Mondo, di cui sviluppa temi supplementari, contiene molti saggi che spiccano per la loro originalità; ma è possibile che a innescare il successo siano stati i due saggi iniziali, “Schizzo di una storia della teoria dell’ideale e del reale” e “Frammenti di storia della filosofia”. In questi testi, qui tradotti e commentati da Sossio Giametta, si ricompatta, intorno ai temi indicati dai titoli, tutta la filosofia di Schopenhauer, il quale, per una volta, si fa storico della filosofia, con effetti dirompenti e sviluppi filosofici particolarmente mordenti, attentamente vagliati con un ampio commento da Giametta, il maggior traduttore di Schopenhauer in Italia oltre che di tutte le opere di Nietzsche, il quale vantava la sua discendenza da Schopenhauer come dal suo “unico e grande maestro”.
Opere. Con l'autografia d'un ritratto
Carmelo Bene
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
pagine: 1104
In questo volume: Autografia d’un ritratto, Lorenzaccio, Nostra Signora dei Turchi, Credito italiano V.E.R.D.I., da L’orecchio mancante, S.A.D.E., Ritratto di signora, Giuseppe Desa da Copertino, Pinocchio e Proposte per il teatro, Arden of Feversham, Il rosa e il nero, Riccardo III, Otello, Manfred, Egmont da La voce di Narciso, Sono apparso alla Madonna, Macbeth da L’Adelchi Lorenzaccio da A. de Musset, La ricerca teatrale nella rappresentazione di stato Pentesilea, Hamlet Suite, Fortuna critica e riferimenti bibliografici.
Scritti. 1910-1978. Romanzi, poesie, scritti teorici, critici, tecnici e interviste
Giorgio De Chirico
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
pagine: 2600
Il Pictor Optimus. Con questa insegna magniloquente si presenta al mondo Giorgio de Chirico, ma all’inizio del suo percorso la pittura è solo una delle frecce al suo arco. Caduta presto la passione per la musica, resta a fare da corteggio all’incedere della sua arte la musa della scrittura. Sin dall’arrivo a Parigi, de Chirico accompagna il proprio dipingere con testi dalla natura indefinibile: tra illuminazione lirica, affabulazione mitica, visionaria riflessione teorica e appassionata quanto risentita memoria personale. I primi e straordinari scritti degli anni dieci, che tanto ispireranno gli artisti a venire, sono uniti ai suoi disegni in un’affascinante compagine verbovisiva. Libri celebri e discussi, poi, si susseguiranno: dall’inclassificabile capolavoro Hebdomeros (qui dato anche nella prima versione in francese, e con le immagini aggiunte nel 1972), che nel 1929 sfida i rinnegati discepoli surrealisti sul loro terreno, al suo “seguito” polemico e didascalico, Il signor Dudron (uscito in forma integrale solo postumo, ma qui presente anche nelle sue versioni parziali), dal puntiglioso Piccolo trattato di tecnica pittorica alle piccanti Memorie della mia vita, sino a quella compiaciuta prestidigitazione che è la Commedia dell’arte moderna del 1945; nella quale de Chirico si scatena in una polemica, talora aspra e ingenerosa talaltra giocosa, contro la decadenza “tecnica” e spirituale della pittura del suo tempo, destinata a replicarsi sino alla fine dei suoi giorni in un’inesauribile attività di conferenziere, pubblicista e conversatore. Proprio il ricco corpus delle interviste, come quelle d’ineffabile ironia consegnate in tarda età alla televisione, è qui raccolto per la prima volta e rappresenta, insieme ai versi del cosiddetto Quaderno francese, allo sconosciuto canovaccio teatrale Le Ballet e alle enigmatiche pagine firmate “Benito”, una delle novità sorprendenti di questo volume: l’edizione più completa mai realizzata degli scritti di un protagonista assoluto del Novecento. Con i contributi di Fabio Benzi, Gioia Costa, Jole de Sanna, Elena Pontiggia, Katherine Robinson, Gabriele Simongini.
La semiosfera. L'asimmetria e il dialogo nelle strutture pensanti
Jurij Mihajlovic Lotman
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 336
Jurij M. Lotman, introdotto in Italia da Umberto Eco, Maria Corti, Cesare Segre, è stato uno dei geni della cultura russa, marginalizzato dal conformismo di regime da Mosca a Tartu (oggi in Estonia, allora ai confini dell'impero sovietico). Nato come studioso di letteratura, Lotman ha sviluppato un approccio capace di tenere insieme testi poetici, arti figurative, cinema, teatro, vissuti quotidiani, aprendo e definendo quello che poi è diventato un vero e proprio indirizzo degli studi contemporanei: la semiotica della cultura. Al centro di tale approccio sta tuttora l'idea di "semiosfera", coniata in dialogo con quella di "biosfera", per indicare che la cultura è un ambiente vivo, dinamico, dialogico, fatto di molteplici formazioni in costante relazione e traduzione. Un "corpo" che per conservarsi deve evolvere, creando nuovo pensiero e nuove informazioni. È nei saggi di questo volume fondativo - ora in una nuova edizione curata da Simonetta Salvestroni e Franciscu Sedda - che tale teoria prende compiutamente forma.
Catalogo Cavallini Sgarbi Portogruaro
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 384
La collezione Cavallini Sgarbi Caldes
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 358
Scritti filosofici e politici
Gianni Vattimo
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 2500
La vocazione filosofica di Gianni Vattimo, uscito dalla maturità come "proletario alfabetizzato", trova la sua radice in una educazione religiosa sensibile agli aspetti sociali e politici, in un contesto storico culturale, a metà degli anni '50 del secolo scorso, contrassegnato soprattutto dall'individualismo liberale e dal collettivismo marxista. Iscrivendosi alla facoltà di Filosofia dell'Università di Torino, Vattimo, sotto la guida di Luigi Pareyson, si pone l'obiettivo di "contribuire alla formazione di un nuovo umanesimo cristiano". Il suo percorso di ricerca, dopo gli imprescindibili Maritain e Mounier e i diversamente complementari aedi della Scuola di Francoforte, approda a Heidelberg, accanto a H. G. Gadamer, per una piena immersione nel nichilismo di Nietzsche e nell'esistenzialismo di Heidegger. Ambedue antimoderni e anticristiani, lo riconducono "paradossalmente alla fede cristiana o a qualcosa che le assomiglia molto", una fede, più propriamente, "secolarizzata", che si identifica con il principio della caritas. Gadamer, come già Pareyson, induce Vattimo ad approfondire il suo interesse per l'ermeneutica, un approccio interpretativo universale da applicare anche in campo politico. Vattimo darà risonanza al maestro e alla disciplina, anche nel nostro paese, con la traduzione di Verità e metodo (1972), ormai un classico. Delle decine di pubblicazioni, di cui le più importanti sono presenti in questa silloge, quella che ha destato più scalpore e ha dato a Vattimo un'ancora maggiore riconoscibilità internazionale è stato il volume collettaneo, curato con P. A. Rovatti, Il pensiero debole (1983), testo di riferimento del postmodernismo, la cui prima matrice è da ascriversi a Essere e tempo di Heidegger. Tout se tient. Questo volume raccoglie per la prima volta gli scritti filosofici e politici di Gianni Vattimo, presentati da Gaetano Chiurazzi con una introduzione di Antonio Gnoli, e ripercorre la traiettoria del suo pensiero, dalle riflessioni sui grandi maestri del Novecento alle nuove prospettive dell'ermeneutica filosofica e del pensiero debole.
Tutte le opere
Aldo Buzzi
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2020
pagine: 566
Dal Taccuino dell'aiuto-regista impaginato da Bruno Munari a Parliamo d'altro, passando per L'uovo alla kok, sono qui raccolte in un unico volume tutte le opere di Aldo Buzzi (1910-2009), "maestro nascosto" della nostra letteratura. Eclettico, (auto)ironico, imprevedibile, in oltre sessant'anni di scrittura Buzzi conduce il lettore dalla Roma del cinema di Fellini e Lattuada alla New York dell'amico Saul Steinberg, alla Russia di Cechov, in un montaggio serrato di tempi, luoghi, persone e stati d'animo. Condotta sulle carte dell'archivio personale di Buzzi, questa edizione comprende un'ampia scelta di scritti rari e inediti e una cronologia della vita e delle opere. "Aldo Buzzi fu un uomo che amava perdersi nei frammenti. Per questo adottò i generi più diversi: taccuini, viaggi, lettere, ricette, memoria. Fece della originalità il punto fondamentale dove il desiderio di svanire urtava con quello di esserci. Quel modo di raccontare che Buzzi amò somiglia a certi giardini pubblici: incolti e per questo liberi e incantevoli. Luoghi proibiti dove nessuno poteva avere accesso. Al massimo era permesso spiare il loro rigoglio disordinato attaccati alle sbarre di un cancello arrugginito." (dall'introduzione di Antonio Gnoli)
Tutte le opere
Ercole Patti
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2019
pagine: 3213
Narratore, commediografo, giornalista, sceneggiatore, critico cinematografico, Ercole Patti è stato uno scrittore poliedrico, già considerato un classico del Novecento. Luoghi dell'anima e metafora dell'universo, Catania e Roma, i due poli geografici del suo itinerario esistenziale e letterario, popolati da personaggi di accesa sensualità, ci restituiscono il variegato affresco di una stagione irripetibile, dagli anni venti a quelli del dopoguerra, del boom economico, della dolce vita, di cui è stato un protagonista di primo piano (con Brancati, Flaiano, Bartoli, De Feo, Cardarelli). Spaccato di un'intera epoca messo a fuoco grazie a un ricco materiale documentario e fotografico inedito. Dalla sua opera sono stati tratti film di successo (Un bellissimo novembre), mentre fino ad ora sconosciute, perché mai raccolte in volume, erano le cronache della sua lunga attività di critico cinematografico (per quasi un trentennio), inviato speciale ai festival di Cannes, Taormina, Venezia. Dai telefoni bianchi dell'epoca fascista al neorealismo, dal cinema d'autore, d'impegno civile, di polemica, d'inchiesta alla commedia all'italiana, ai gialli, ai vampiri, ai western-spaghetti, alla serie degli 007, ritroviamo i nomi dei maggiori registi, attori, sceneggiatori del tempo, indimenticabili o ingiustamente dimenticati. Con tono divertito, ironico, graffiante, Patti traccia ritratti eccentrici e gustosamente spietati, con una lente d'ingrandimento implacabile, di personaggi mitici di Hollywood come Liz Taylor e Richard Burton.
Cinema: il destino di raccontare
Giacomo Debenedetti
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2018
pagine: 381
Se si escludono le bellissime pagine su Charlie Chaplin, il suo attore-feticcio, nel Romanzo del Novecento, il grande affresco di Giacomo Debenedetti sulle forme narrative del secolo breve, manca un capitolo, quello sul cinema, un'esperienza ormai alle spalle. "Cinema: il destino di raccontare" ricompone il capitolo mancante, attingendo dalle riviste letterarie e cinematografiche, e dai quotidiani, un gran numero di interventi che delineano il ritratto inedito di uno dei pochissimi scrittori di cinema in cui il rapporto fra teoria e pratica è forte e incisivo, la concretezza dei riferimenti assolutamente estranea al compiaciuto estetismo dei letterati imprestati al cinema. Il suo territorio d'elezione è il cinema americano, dove la sceneggiatura è in grado di "mettere tutto in movimento". Se grazie alle prodigiose risorse della macchina produttiva tutto funziona, o quasi, il merito va anche agli attori e alle attrici. Sono loro che evocano le intermittenze del cuore. Soprattutto Katharine Hepburn che "ci fa toccare alcuni segni del Destino con la maiuscola. È andata lei personalmente, è andata lei per noi, così fragile e femminile e lieve, a parlare con la Sfinge. È una di quelle che si sono voltate indietro, e tuttavia ritornano a noi. Oh. Euridice!".