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Libri di Giorgio De Chirico

Giorgio de Chirico. Catalogo generale. Opere dal 1913 al 1976. Volume Vol. 3

Giorgio de Chirico. Catalogo generale. Opere dal 1913 al 1976. Volume Vol. 3

Maurizio Calvesi, Giorgio De Chirico, Paolo Picozza

Libro: Libro in brossura

editore: Maretti Editore

anno edizione: 1996

pagine: 472

La Fondazione è lieta di presentare il terzo volume del Catalogo generale delle opere di Giorgio de Chirico che costituisce un ulteriore fondamentale passo per la conoscenza dell’opera del Maestro. Come per i precedenti due volumi, si tratta di opere non pubblicate nella catalogazione originaria a cura di Claudio Bruni Sakraischik (1971-1987). Con questo terzo volume, la panoramica si estende oramai su un terreno visivo talmente vasto e ricco da considerarsi una pietra miliare per quello che riguarda lo studio dell’opera di Giorgio de Chirico. Mentre le opere pubblicate nel primo volume comprendono principalmente dipinti, acquerelli e disegni, nel secondo abbiamo una inusuale testimonianza della versatilità, curiosità e capacità tecnica dell’artista con un insieme di gioielli da lui ideati e disegnati, nonché una decina di raffinate miniature dipinte su avorio. Questo terzo volume ha una sua particolarità nell'accento posto sull'estensiva attività di de Chirico come scenografo e bozzettista per il teatro con la riproduzione di una scelta di scenografie, costumi e arredi scenici disegnati per sette diverse opere e balletti degli anni 1934-1942.
300,00

Metafisica dell'America

Metafisica dell'America

Giorgio De Chirico

Libro

editore: Henry Beyle

anno edizione: 2013

pagine: 44

25,00

Il signor Dudron

Il signor Dudron

Giorgio De Chirico

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2014

pagine: 144

"Dudron è un lògos, una struttura intesa a restituire conoscenza ed esperienza della qualità. Due sono gli interpreti che elargiscono i metodi, il pittore e la sua musa. La qualità è l'obiettivo finale. Il giovane studente di accademia è il destinatario dell'impresa. Questi è il terzo personaggio del romanzo nelle vesti del figlio fedifrago e dello scolaro al quale volano i pensieri pedagogici nelle fantasticherie di Dudron. Il lògos di Dudron è la paidèia, l'insegnamento, l'accademia. Mentre nella prima metafisica de Chirico rappresenta l'accademia come terreno della propria formazione, ora egli è docente. L'artista ha raggiunto la maturità (cinquant'anni circa) che ispira al pensiero la continuità nella conoscenza." (Dallo scritto di Jole de Sanna). Con uno scritto di Paolo Picozza.
19,00

Giorgio De Chirico. Catalogo generale. Opere dal 1910 al 1975. Ediz. italiana e inglese

Giorgio De Chirico. Catalogo generale. Opere dal 1910 al 1975. Ediz. italiana e inglese

Fabio Benzi, Giorgio De Chirico, Paolo Picozza

Libro: Libro rilegato

editore: Maretti Editore

anno edizione: 2015

pagine: 520

Il volume presenta un insieme di 478 opere ritenute autentiche dalla Fondazione. Come per la precedente edizione del 2014, sono incluse soltanto opere non presenti nella catalogazione storica di Claudio Bruni Sakraischik (1971-1987). A prova della poliedricità dei mezzi di espressione dell'.artista, questa nuova raccolta presenta, insieme alle opere di pittura e disegno, anche un insieme di miniature dipinte su avorio e di gioielli disegnati a partire dagli anni Quaranta. Le opere, qui riprodotte a colori e in bianco e nero, sono presentate in ordine cronologico dal 1910 al 1975. La presente archiviazione è il risultato di una continua e complessa ricerca filologica, analisi tecnica e studio dei temi iconografici e dei diversi periodi stilistici del lavoro del Pictor Optimus, svolta dalla Fondazione che tutela la personalità intellettuale e artistica del maestro. Il volume, composto da 520 pagine, include un saggio introduttivo di Fabio Benzi, una presentazione di Paolo Picozza - presidente della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, il testo "Il mestiere del pittore" di Giorgio de Chirico (1933), una breve biografia dell'artista e un riassunto delle attività della Fondazione.
300,00

Commedia dell'arte moderna

Commedia dell'arte moderna

Giorgio De Chirico, Isabella Far

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2017

pagine: 316

"Che l'arte sia la principale risorsa spirituale dell'uomo è la legittima presunzione di Giorgio de Chirico. Egli lo afferma nel 1945 con la Commedia dell'arte moderna. Sullo sfondo della guerra appena conclusa, la sceneggiatura della Commedia punta il dito su una cultura correa, a suo avviso, di una sciagura in cui l'umanità ha espiato, tra l'altro, lo sradicamento dell'arte dal seno della civiltà. La battaglia di de Chirico contro la funzione sviante delle scritture negative tese a screditare l'arte si svolge in parallelo ad esse e nei loro stessi contesti, come le riviste dada e surrealiste. Paradossalmente, le sedi sono le stesse nelle quali si edificava il mito di de Chirico metafisico, come «Littérature». Nel 1945, anno strategico per gli scritti di de Chirico (Memorie della mia vita, Une aventure de Monsieur Dudron, riedizione del Piccolo trattato di tecnica pittorica), la Commedia ricrea il percorso dell'artista in quanto critico e storico dell'arte moderna e antica, e rievoca gli scritti teorici sulla Metafisica. L'opera è divisa in due metà, firmate da Giorgio de Chirico e da Isabella Far, l'Altro de Chirico in aspetto di musa. Il celebre saggio-scandalo del 1942 Considerazioni sulla pittura moderna viene attribuito a «lei». Far è da phare, faro, e da far, lontano. Lontano significa nello stesso tempo distante nello spazio e distante nel tempo, futuro. La Commedia è un ritratto doppio e un doppio sguardo che avanza verso un tempo nuovo di paradigmi e costrutti metafisici. Una nuova storia sarà possibile per un mondo riportato alla scala reale, in dimensione umana." (Jole de Sauna)
31,00

Lettere (1909-1929)

Lettere (1909-1929)

Giorgio De Chirico

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2018

pagine: 448

Il volume raccoglie organicamente oltre 450 lettere di Giorgio de Chirico scritte nel ventennio - cruciale per l'arte contemporanea - che va dal 1909 al 1929. Le missive sono indirizzate ad artisti, scrittori e intellettuali come Apollinaire, Soffici, Papini, Carrà, Breton, Eluard e molti altri, ma anche a mercanti come Paul Guillaume e Léonce Rosenberg; a esse si affiancano lettere private ad Antonia (la fidanzata ferrarese), Raissa e Cornelia. Al di là del loro valore di documento - e spesso del loro valore letterario, perché de Chirico, nonostante il suo italiano all'epoca malcerto e intessuto di francesismi, ha un linguaggio asciutto, solido, architettonico nel periodare -, è come compiere un viaggio nella pittura del Novecento. È una sorta di "biografia" epistolare che può contribuire a far conoscere meglio, attraverso le sue stesse parole, la figura di un artista che è forse il più studiato tra i pittori italiani del Novecento, ma resta, come la sua opera, il più enigmatico.
25,00

Giorgio De Chirico. Catalogo generale. Opere dal 1913 al 1975. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 4

Giorgio De Chirico. Catalogo generale. Opere dal 1913 al 1975. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 4

Paolo Picozza, Lorenzo Canova, Giorgio De Chirico

Libro: Libro rilegato

editore: Maretti Editore

anno edizione: 2019

pagine: 512

Nel quarantesimo anno dalla scomparsa di Giorgio de Chirico vede la luce il quarto volume del Catalogo generale curato, come i precedenti, dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. Risultato straordinario - 1831 le opere pubblicate nei quattro volumi - che offre, unitamente al Catalogo generale stampato in bianco e nero da Claudio Bruni Sakraischik (che, sebbene dato, resta uno strumento certamente valido), una visione pressoché esaustiva della straordinaria arte dechirichiana. Questa quarta edizione presenta un insieme di altre 451 opere ritenute autentiche dalla Fondazione pubblicate in ordine cronologico dal 1913 al 1975. Come per le precedenti edizioni (Vol. 1/2014, Vol. 2/2015, Vol. 3/2016), sono incluse soltanto opere non presenti nella catalogazione storica di Claudio Bruni Sakraischik (1971-1987). I testi di questa pubblicazione portano le firme di Paolo Picozza (Presidente della Fondazione), Lorenzo Canova e lo stesso Giorgio de Chirico.
300,00

Piccolo trattato di tecnica pittorica

Piccolo trattato di tecnica pittorica

Giorgio De Chirico

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2019

pagine: 80

"Trattati sulla pittura ve ne sono parecchi di antichi e moderni; quelli antichi, per lo più oscuri e arzigogolati, sono poco pratici; nessun pittore antico si è dato la pena di raccontarci per filo e per segno come eseguiva un quadro, dal modo di preparare la tela o la tavola sino alla vernice finale. Più pratici sono i trattati moderni; i migliori, secondo me, sono quelli tedeschi; ma anche lì ci si affanna parecchio sin da cavarci qualcosa che possa realmente essere utile all'esecuzione d'un quadro; ciò dipende dal fatto che per la maggior parte tali trattati sono scritti da restauratori, quindi da gente che, per quanto in fatto di tecnica la sappia più lunga di molti pittori, pure considera detta tecnica da un punto di vista affatto speciale così che spesso si diffonde in discorsi eruditi e pieni d'interesse ma che poco insegnano al pittore avido di sapere qualcosa di pratico che lo aiuti nella delicata e grave fatica di menare il pennello sulla tela. Non ho la pretenzione di colmare, con il presente volumetto, tali lacune [...] mi sono accinto a raccontare quello che so, quello che ho imparato con la mia esperienza personale." Con una nota di Paolo Picozza.
13,00

La casa del poeta

La casa del poeta

Giorgio De Chirico

Libro: Copertina morbida

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2019

pagine: 387

Presentata per la prima volta integralmente in questo volume curato da Andrea Cortellessa, l'opera poetica di Giorgio de Chirico intrattiene con la sua produzione pittorica un dialogo stringente e fecondo, la cui lettura è imprescindibile per comprendere appieno il pensiero del 'pictor optimus'. Questi testi, concepiti nell'arco di più di trent'anni tra il 1911 e il 1942 e molti dei quali fino ad oggi inediti, esprimono la libertà artistica dell'autore a partire dalla forma varia in cui appaiono, tra liriche in versi e componimenti in prosa nell'alternanza di lingua italiana e francese, che qui leggiamo nella traduzione di Valerio Magrelli. Il sodalizio con Apollinaire, il rapporto con i miti classici e il pensiero di Nietzsche e Schopenhauer, i rapporti ostili con la critica del tempo: in queste pagine prende la parola il mondo silenzioso di Giorgio de Chirico, scoprendone la voce suadente e misteriosa. "Il viaggio nel tempo di de Chirico - dovremo ricordarcene sempre - si svolge attraverso la pittura, certo; ma, anche, attraverso la poesia. Il 'meccanismo del pensiero' di de Chirico trova la sua prima e più straordinaria formulazione in una sfrenata, spettacolare indeterminazione discorsiva nella quale la scrittura si fa di volta in volta, e insieme, saggio autobiografia e, appunto, lirica: senza alcuna distinzione fra versi e prosa." (dall'introduzione di Andrea Cortellessa)
20,00

Memorie della mia vita

Memorie della mia vita

Giorgio De Chirico

Libro: Libro in brossura

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2019

pagine: 430

Una nuova edizione aggiornata, con un apparato iconografico inedito, per il libro "assoluto" di Giorgio de Chirico: tra autobiografia, cronaca e manifesto d'artista, "Memorie della mia vita" è una straordinaria confessione letteraria, che ripercorre le intuizioni geniali, i tormenti e gli incontri decisivi di un maestro del Novecento. "Nelle Memorie della mia vita, Giorgio de Chirico racconta a volte puntigliosamente, con dovizia di particolari, la sua vita, le sue traversie, i rapporti con i familiari, le controversie con i critici e le sue conoscenze in genere, artisti e amici comuni o acquirenti delle sue opere. Le persone di cui ci parla diventano sempre e immediatamente personaggi. Poche righe, pochi aggettivi. La prosa di de Chirico è sottilmente carica di una direzione e quasi, meglio, di una meta: la perfezione che - sempre lo ribadisce - è lo scopo primario e definitivo dell'arte e di ogni vero artista nonostante egli sappia che quella meta, ovvero quella perfezione, mai sarà raggiunta." (Dall'introduzione di Franco Cordelli)
17,00

Ebdòmero

Ebdòmero

Giorgio De Chirico

Libro: Copertina morbida

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2019

pagine: 134

Composto negli anni venti durante il suo soggiorno a Parigi, "Ebdòmero" è il romanzo-mondo di Giorgio de Chirico, espressione letteraria del suo immaginario visivo e artistico. De Chirico inventa un modo nuovo del narrare, che guarda alla libertà del surrealismo e alla potenza del montaggio cinematografico, attinge al mito e all'introspezione mentre racconta di "generali, ministri, pittori" che abitano un mondo in cui i sogni hanno i colori della realtà. "La favola di Ebdòmero si estende come un labirinto proliferante, un edificio capace di riprodursi, di progettare nuove ali, quartieri, aditi ed esiti; dunque sarebbe vano cercare un inizio e una conclusione, culmini privilegiati, scoperte modali: in un edificio, uno spazio, una città morta e compatta, un tempio accuratamente fastosamente sconsacrato, ogni punto è nodale, inaugura e sigilla." (Giorgio Manganelli)
17,00

Un appuntamento mancato. Il cervello e la mano

Un appuntamento mancato. Il cervello e la mano

Giulio Paolini, Giorgio De Chirico

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2019

pagine: 104

"Les duels à mort s'intitola un quadro enigmatico del Pictor Ænigmaticus per antonomasia. Che allude forse a una fantasque escrime tutta interiore: quella, nel de Chirico anni Venti, fra il suo «ritorno al mestiere» contro la «dittatura dei modernisti», e la propria vocazione «metafisica», cioè la sua originaria ispirazione "filosofica" e "poetica". Prima che il Pictor quadrasse il suo cerchio, e inventasse l'autoironica Neometafisica dei suoi ultimi anni, nel 1958 si troverà a spiegare le ragioni della propria "svolta" - già esposte in una serie di occasioni polemiche - in una conferenza a Torino (la città d'Italia che più aveva contato nella sua formazione). Quella sera lo ascoltava un giovane destinato a un grande futuro, e che sul momento trovò vergognose le intemerate di de Chirico contro il «partito politico» dell'arte moderna; ma a posteriori Giulio Paolini finirà per far sua, a modo suo, la "metafisica" «ritirata» di quello che finirà per definire il proprio «illustre modello». Comincia così un'avventura, quella del duello a distanza dei due «Grandi Metafisici», che questo libro ricostruisce, accogliendo pure una ricca sezione di d'après del secondo dal primo. Alle considerazioni di Paolini su de Chirico fa riscontro una scelta di testi teorici di quest'ultimo, che mettono a fuoco la relazione fra concetto e tecnica, «cervello» e «mano»: primo «diaframma» che lega fra loro i due artisti. E che si concludono con la trouvaille delle parole dette da de Chirico quella sera a Torino: punto di congiunzione astronomica fra due dei massimi artisti della nostra modernità, che la modernità congiuntamente hanno messo a morte". (Andrea Cortellessa)
20,00

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