La Casa Usher: Oggi, del teatro
Lezioni su Molière
Louis Jouvet
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2023
pagine: 260
Louis Jouvet è stato uno dei più fecondi uomini di teatro del Novecento. Fin da giovane, quando era ancora solo un irrequieto farmacista, Jouvet aveva cercato in Molière il “padre” della sua vocazione: da quel momento lo eleggerà a compagno delle sue avventure teatrali. Nel 1939, all’apice della sua fama di grande attore e regista, dedicò a Molière un corso al Conservatoire National d’Art dramatique di Parigi. Il volume raccoglie la trascrizione di quelle lezioni, che presentano i nodi cruciali dell’apprendistato teatrale: i primi incerti passi degli allievi sulla terra sconosciuta che li separa dall’incontro con il personaggio, la metamorfosi delle parole in pura e viva realtà teatrale. Il volume è completato da un’ampia postfazione di Stefano Geraci che percorre la biografia artistica e gli scritti di Jouvet.
Uomini di scena, uomini di libri. La scena sulla coscienza
Ferdinando Taviani
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2023
pagine: 232
"Uomini di scena, uomini di libro" è un importante testo di Taviani, da tempo introvabile. Ha contribuito efficacemente, attraverso il racconto delle vicende del teatro italiano del Novecento, a mostrare la ricchezza delle relazioni tra letteratura drammatica e teatro. Avvalendosi della ricorrente anomalia italiana dove, diversamente dalle altre culture teatrali europee, la vita di palcoscenico e la composizione letteraria sono molto ravvicinate, assistiamo alle diverse manifestazioni del matrimonio del libro e della scena, all’erodersi dei recinti tra pagina scritta e teatro, ai mobili intrecci tra artigianato scenico e artigianato letterario. La vitalità di questo libro continua ad affiorare non solo da una proposta di studio divenuta esemplare per aver rifondato il canone novecentesco del teatro italiano (Pirandello, Viviani, De Filippo, Fo), ma da una riflessione più ampia sondata nella seconda parte del volume. Infatti Taviani individua nelle strategie letterarie di alcuni scrittori (Pasolini, Garboli, Macchia e Campanile) sguardi lungimiranti anch’essi in grado di far teatro e di costruirne un senso più in profondità delle artificiali visioni prospettiche offerte abitualmente ai lettori.
Scala e sentiero verso il Paradiso. Trent’anni di apprendistato teatrale attraversando l’università
Giuliano Scabia
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2021
pagine: 280
Questo libro racconta una storia straordinaria che attraversa dal 1971 al 2005 l’Alma Mater, l’Università di Bologna. Siamo al mitico DAMS agli inizi degli anni Settanta. Il regista Luigi Squarzina telefona al poeta e drammaturgo Giuliano Scabia e gli chiede di venire a insegnare, unendosi ai fondatori di questo corso di laurea rivoluzionario, che raccoglie maestri celebri o destinati a diventarlo e un gran numero di studentesse e studenti entusiasti. Scabia passa tre mesi a pensarci. Ha paura, non si sente all’altezza della grande Alma Mater. Teme di venire ingabbiato. Ma gli storici del teatro e i drammaturghi del DAMS insistono: «Vieni qui a fare le stesse cose che stai facendo, il tuo Teatro Vagante». Inizia così un viaggio attraverso l’università, un apprendistato teatrale che dura trent’anni. Ogni anno Scabia ha messo alla prova un modello di teatro e ha cercato di capire se funzionava e come. Ha chiesto agli studenti e alle studentesse di collaborare alla ricerca, impegnandoli a fondo, ascoltandoli, imparando da loro. Straordinari studenti compagni di viaggio. Il libro presenta una scala di trentatre gradini, da "I giganti del Po" (1971)... "Il Gorilla Quadrumano" (1973-75)... "Dire fare baciare lettera testamento" (1977-78)... "Le mongolfiere" (1977)... "L’orologio di Faust" (1982-83)... "La notte di Walpurga" (1989-90), fino al trentatreesimo gradino "Sentiero interno di bosco e bestie" (2004-05). Contributi di: Gianfranco Anzini, Francesca Gasparini, Massimo Marino, Vito Minoia, Paola Quarenghi. In coedizione con: Edizioni Nuove Catarsi.
Testi (1954-1998). Volume Vol. 2
Jerzy Grotowski
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2020
pagine: 264
Il secondo volume dell’edizione italiana degli scritti di Jerzy Grotowski, Testi 1954-1998, dal titolo Il teatro povero, raccoglie interventi, interviste e articoli rigorosamente inediti in Italia, risalenti al periodo tra il 1965 e il 1969. Sono anni questi dell’affermazione di Grotowski e del suo Teatro Laboratorio nel mondo, culminati, nel 1968, con l’opera più conosciuta del maestro polacco, Per un teatro povero, che diventerà uno dei manifesti del teatro contemporaneo. Oltre a fondamentali scritti metodologici, questo secondo volume include in una nuova traduzione dagli originali polacchi e, in alcuni casi, in una nuova versione, i testi canonici del grande drammaturgo polacco contenuti proprio nella storica edizione del 1968 di Towards a Poor Theatre, che uscì in lingua inglese grazie alla forte spinta del regista Eugenio Barba, fondatore del celebre Odin Teatret. Le nuove traduzioni svelano e mostrano una complessità inaspettata in testi considerati dei veri e propri capisaldi della storia del teatro del Novecento. Oltre a una serie di interviste e ad altri scritti notevoli, inediti e pressoché sconosciuti in Italia, il secondo volume contiene interventi fondamentali che risalgono alla fine degli anni Sessanta quando Jerzy Grotowski, da un lato, riassume – alla luce dei primi dieci anni di attività del Teatro Laboratorio – il senso e l’evoluzione delle sue ricerche, dall’altro lascia già intravedere una prospettiva che si estenderà ben oltre il teatro, concretizzandosi, negli anni Settanta, nella fase del parateatro e della cosiddetta “cultura attiva”.
Testi (1954-1998). Volume Vol. 3
Jerzy Grotowski
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2020
pagine: 272
Oltre il teatro è titolo del terzo volume dell’opera completa di Jerzy Grotowski, tradotto da Carla Pollastrelli per La casa Usher. Questo volume comprende un insieme eterogeneo, ma assai coerente, di testi risalenti dagli anni Settanta all’inizio degli anni Ottanta, quasi tutti inediti in Italia. Si tratta di una serie di trascrizioni, interviste, conferenze e interventi pubblici, oltre a presentazioni e documenti autografi. Il titolo assegnato al volume – Oltre il teatro – annuncia chiaramente che l’interesse di Grotowski, in quegli anni, ha ormai varcato i limiti linguistici e pratici associati al teatro. Le prospettive che si erano intraviste nei testi e nelle ricerche degli anni Sessanta trovano nelle pagine di questo libro la loro piena espressione: le dichiarazioni riunite in questo terzo e decisivo volume mostrano una presa di distanza netta e intransigente dal sistema produttivo spettacolare, al quale il maestro polacco sostituisce un sistema di pensiero che si fonda sull’affinità intellettuale tra le persone, sulla condivisione di esperienze autentiche e sull’incontro, che viene inteso nel senso più alto del termine. Tale attività si articolava inizialmente nel campo della “cultura attiva” – comunemente nota come parateatro o “teatro della partecipazione”, secondo la definizione che ne diede lo stesso Grotowski negli anni Novanta – e poi nell’ambito del Teatro delle Fonti. Fra i documenti qui raccolti, si segnalano in particolare Holiday e Teatro delle Fonti – due scritti che hanno il carattere di “manifesto” rispetto alla complessa fase post-teatrale di Jerzy Grotowski. Si tratta di una svolta decisiva, di cui i testi proposti, per la loro natura diretta e in molti casi dialogica, aiutano a comprendere le fondamenta filosofiche e gli sviluppi concreti, anche dal punto di vista della comunicazione.
Testi (1954-1998). Volume Vol. 4
Jerzy Grotowski
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2020
pagine: 176
Il quarto e ultimo volume della raccolta completa degli scritti di Jerzy Grotowski, Testi 1954-1998, raccoglie interviste, scritti e interventi compresi nel periodo tra il 1984 e il 1998 e che si riferiscono, a eccezione dei primi due testi, alla fertile e per molti aspetti straordinaria fase finale del percorso artistico di Grotowski – quella che Peter Brook definì brillantemente “arte come veicolo” – che si sviluppò a Pontedera, in Toscana. Qui, grazie all’iniziativa del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale, il maestro polacco ha dato vita nel 1986 al Workcenter of Jerzy Grotowski, tuttora attivo con la direzione artistica di Thomas Richards.
La mia vita nell'arte
Konstantin S. Stanislavskij
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2020
pagine: 446
"La mia vita nell’arte" del grande attore e regista russo Konstantin Stanislavskij è il più appassionante libro sul teatro del Novecento. L’esperienza di Stanislavskij coincide infatti con la grande stagione del Teatro dell’Arte di Mosca, uno dei maggiori centri mondiali del rinnovamento teatrale del secolo scorso, dove nacque la critica al modo enfatico e convenzionale del recitare. La celebre autobiografia di Stanislavskij offre un appassionante racconto diviso in quattro parti: infanzia artistica, adolescenza artistica, giovinezza artistica e maturità artistica. Quattro fasi segnate da una costante ricerca sul lavoro dell’attore e sui linguaggi teatrali, ma anche collocate in contesti storici cruciali: la Russia zarista, la rivolta del 1905, i luoghi dell’esilio e la Rivoluzione del 1917.
Testi (1954-1998). Volume Vol. 1
Jerzy Grotowski
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2015
pagine: 264
L'edizione italiana degli scritti di Jerzy Grotowski, "Testi 1954 - 1998", la prima a vedere la luce dopo l'edizione polacca del 2013, si articola in quattro volumi che comprendono interventi, articoli, saggi, conferenze, incontri pubblici, conversazioni e interviste: la biografia creativa e intellettuale di uno dei grandi maestri eretici e riformatori del teatro del Novecento attraverso le sue parole. I sottotitoli dei quattro volumi fanno riferimento alle tappe essenziali del percorso creativo di Grotowski e sono nell'ordine: "La possibilità del teatro", "Il teatro povero", "Oltre il teatro", "L'arte come veicolo". Il primo volume raccoglie interventi, articoli, reportage, scritti e interviste - in massima parte inediti pubblicati in Polonia nel periodo tra il 1954 e il 1964: testimonianza straordinaria di una riflessione radicale sulla funzione del teatro e dell'arte rispetto alla società e al destino dell'uomo. I testi giovanili permettono di conoscere da presso la pratica, il pensiero, le riflessioni e le idee di Grotowski non solo sul teatro e sull'arte, ma sui problemi politici, sociali, umani, etici con i quali si è misurato nel corso della vita. Costituisce una piccola rivelazione la serie di interventi politici che risalgono agli anni tra il 1955 e il 1957 e sorprendenti sono i primissimi scritti sul teatro del giovane Grotowski, studente dell'Accademia d'Arte Drammatica di Cracovia.
Artigiani di una tradizione vivente. L'attore e la pedagogia teatrale
Jacques Copeau
Libro
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2020
pagine: 288
A chi serve questa antologia, o meglio, per chi è stata concepita e creata? Per prima cosa essa è destinata ai giovani che amano il teatro, che lo studiano, che lo praticano. Ma vorrebbe pure essere utile a tutti coloro che sono attenti alla dimensione umana e pedagogica, individuale e collettiva del teatro: attori del teatro professionale o del teatro amatoriale, oppure insegnanti, operatori del teatro sociale e del teatro ragazzi. Vorrebbe non restare ignota a quegli amministratori pubblici che capiscono il valore inestimabile della cultura teatrale come bene collettivo. Questo libro è dedicato all'artigianato e alla tradizione del teatro, in particolare espressi nell'attore e nella sua presenza vivente al centro dell'esperienza teatrale. Esso non invita a servire l'arte diffidando della tecnica, ma vuole mettere in guardia contro il virtuosismo e l'artificio spinti all'abuso. Vuole in fondo riproporre oggi una vecchia storia, quella dell'umanità del teatro, e rendere così manifesto l'apporto che il teatro ha dato e che ancora può dare alla formazione e alla vita dell'uomo contemporaneo.
Testi (1954-1998). Volume Vol. 4
Jerzy Grotowski
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2016
pagine: 176
L'edizione italiana degli scritti di Jerzy Grotowski, “Testi 1954-1998”, la prima a vedere la luce dopo l'edizione polacca del 2013, si articola in quattro volumi che comprendono interventi, articoli, saggi, incontri pubblici, conferenze, conversazioni e interviste: la biografia creativa e intellettuale di uno dei grandi maestri eretici e riformatori del teatro del Novecento attraverso le sue parole. I sottotitoli dei quattro volumi fanno riferimento alle tappe essenziali del percorso creativo di Grotowski e sono nell'ordine: “La possibilità del teatro”, “Il teatro povero”, “Oltre il teatro”, “L'arte come veicolo”. Il quarto volume raccoglie interviste, scritti e interventi, compresi nel periodo tra il 1984 e il 1998.1 testi, a eccezione dei primi due, si riferiscono alla feconda fase finale del percorso artistico di Grotowski - quella definita da Peter Brook «arte come veicolo» - che egli ha sviluppato per oltre tredici anni a Pontedera, in Toscana, dove nel 1986 ha preso vita il Workcenter of Jerzy Grotowski. Diversi testi di questo volume hanno il carattere di compendio e riflessione critica su tutto il percorso creativo dell'autore. Dopo gli anni dell'intensa fase post-teatrale, Grotowski riprende i temi legati all'artigianato teatrale, alla sua trascorsa esperienza di regista, e - in alcuni passaggi - segnala quegli elementi dell'artigianato teatrale rilevanti nel lavoro che stava sviluppando sull'arte come veicolo, pur con un cambiamento significativo di prospettiva: il lavoro rigoroso sugli aspetti tecnici del mestiere e sulle antiche radici delle arti drammatiche non è più finalizzato allo spettacolo, all'«arte come presentazione», ma è veicolo dello sviluppo individuale, del lavoro su di sé.
Testi (1954-1998). Volume Vol. 3
Jerzy Grotowski
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2016
pagine: 269
L'edizione italiana degli scritti di Jerzy Grotowski, "Testi 1954-1998", la prima a vedere la luce dopo l'edizione polacca del 2013, si articola in quattro volumi che comprendono interventi, articoli, saggi, incontri pubblici, conferenze, conversazioni e interviste: la biografia creativa e intellettuale di uno dei grandi maestri eretici e riformatori del teatro del Novecento attraverso le sue parole. I sottotitoli dei quattro volumi fanno riferimento alle tappe essenziali del percorso creativo di Grotowski e sono nell'ordine: La possibilità del teatro, Il teatro povero, Oltre il teatro, L'arte come veicolo. Il terzo volume raccoglie interventi, documenti e interviste risalenti al periodo tra il 1970 e il 1984, in cui si sviluppò l'intensa fase post-teatrale dell'attività di Grotowski. Tale attività si articolava inizialmente nel campo della "cultura attiva" - comunemente nota come parateatro o "teatro della partecipazione", secondo la definizione che ne diede lo stesso Grotowski negli anni Novanta - e poi nell'ambito del Teatro delle Fonti. Fra i documenti qui raccolti, si segnalano in particolare Holiday e Teatro delle Fonti - due scritti che hanno il carattere di "manifesto" rispetto alla complessa fase post-teatrale di Jerzy Grotowski.
Testi (1954-1998). Volume Vol. 2
Jerzy Grotowski
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2015
pagine: 262
L'edizione italiana degli scritti di Jerzy Grotowski, "Testi 1954-1998", la prima a vedere la luce dopo l'edizione polacca del 2013, si articola in quattro volumi che comprendono interventi, articoli, saggi, incontri pubblici, conferenze, conversazioni e interviste: la biografia creativa e intellettuale di uno dei grandi maestri eretici e riformatori del teatro del Novecento attraverso le sue parole. Il secondo volume raccoglie scritti, interventi e interviste che risalgono al periodo tra il 1965 e il 1969, ovvero agli anni della maturità artistica di Grotowski e dell'affermazione del Teatro Laboratorio nel mondo. Il volume include, in una nuova traduzione dagli originali polacchi e, in alcuni casi, in una nuova versione, anche i testi canonici di Grotowski contenuti nella storica edizione del 1968 di "Towards a Poor Theatre", uscita in inglese per iniziativa di Eugenio Barba. Le nuove traduzioni rivelano una complessità inaspettata in testi che hanno fatto la storia del teatro del Novecento. Oltre a una serie di interviste e ad altri scritti, inediti in Italia, questo secondo volume contiene interventi fondamentali che risalgono alla fine degli anni Sessanta quando Grotowski, da un lato, riassume - alla luce dei primi dieci anni di attività del Teatro Laboratorio - il senso e l'evoluzione delle sue ricerche, dall'altro lascia già intravedere una prospettiva oltre il teatro che si concretizzerà, negli anni Settanta, nella fase del parateatro e della "cultura attiva".