Il Saggiatore: La cultura
Io ti salverò
Francis Beeding
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 288
Un maniero nell'Alta Savoia, arroccato su un monte impervio e ora trasformato in clinica psichiatrica per l'alta società; una dottoressa impressionabile ma decisa a dimostrare il proprio valore; un medico dai modi suadenti, che non è chi dice di essere: sullo sfondo di una vallata in cui il sole fatica a insinuarsi, fra le bizzarrie sinistre e raccapriccianti dei pazienti sempre più inquieti, si consuma la storia di una fascinazione pericolosa. Letale. Apparso per la prima volta nel 1927 e salutato come uno degli ultimi romanzi gotici di tradizione inglese - sulla scorta di Horace Walpole e del suo "Castello di Otranto" -, "Io ti salverò" colloca gli elementi tipici del genere, dalla fanciulla in pericolo al gusto per il macabro, in un intreccio serrato che ha il suo maggior punto di forza nella rappresentazione, allora pionieristica, delle teorie freudiane del rimosso e dell'inconscio. Quasi vent'anni più tardi, sarà questo aspetto a attirare l'attenzione di Alfred Hitchcock quando, alla ricerca di un soggetto di argomento psicoanalitico, deciderà di comprare i diritti del romanzo, che nella famosa intervista-confessione con François Truffaut avrebbe definito "melodrammatico e folle". Con "Io ti salverò", il Saggiatore continua la pubblicazione delle opere che colpirono il genio di Hitchcock risuonando con le sue personali, onnipresenti ossessioni...
Le corna del duca. La burrascosa vita di Cesare della Valle, lo iettatore che cambiò la storia
Giuliano Capecelatro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 294
Cesare della Valle, duca di Ventignano, è un personaggio bizzarro. Elegante aristocratico nella Napoli di fine Settecento, colto letterato e gran viveur, il duca è perseguitato da una fama sinistra: pare che semini disgrazie solo lanciando intorno il suo sguardo malevolo. Oltre all'amarezza di non veder confermato il proprio prestigio sociale al Gran ballo di Carnevale del re, ovunque vada il duca deve difendersi dalle calunnie rivolte contro la sua persona. Nel secolo dei Lumi, che vede in ogni scudisciata del potere l'impronta di un dominio nefasto, ogni evento, dall'incendio del San Carlo fino alla caduta del Regno delle Due Sicilie, sembra destinato a coprire di pregiudizio la sua figura. Perfino il mancato attentato alla persona del re da parte di uno scriteriato soldataccio ricade tra le responsabilità occulte del duca. Lazzi e scongiuri accolgono ogni sua apparizione, e ancora ne offuscano la memoria, con l'avallo di Alexandre Dumas, che con la sua opera rafforzò la celebrità dello jettatore, ma che pure ne scrisse senza mai menzionarlo, per evitare il malocchio. Giuliano Capecelatro prende spunto dalla travagliata esistenza del duca di Ventignano per raccontare con originalità cent'anni di Storia della città partenopea.
Ultima favola
Francesco Permunian
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 200
Una vecchia signora ha sintonizzato la sua antenna sull'Aldilà per ascoltare ogni sera i concerti dei defunti; muore il "Caruso del Tirolo" e non ci sono abbastanza soldi per una bara di prima mano; due coniugi inarrestabili collezionano memorabilia d'autore - le pastiglie di Penna, i sigari di Bo - da offrire agli ospiti; un intransigente educatore cattolico viene trovato nella stanza di un postribolo, in un lago di sangue: sono queste le notizie di cui scrive Ottavio sull'Eco delle Alpi, e questi i racconti che, dopo la morte dell'amata A. e su suggerimento del suo psicoanalista, annota in un diario, insieme ai ricorrenti incubi di madonne sanguinanti e uomini in nero che scavano buche sulla spiaggia. Ottavio è angustiato da un senso di colpa che corrompe qualsiasi esperienza, in particolare gli incontri con altre donne, immancabilmente consegnati dalle sue nevrosi a esiti improbabili e imbarazzanti; e soffre con acutezza una doppia prigionia: nel mondo chiuso e paludato della piccola provincia italiana tutta casa chiesa e conventicole superficialmente linda, inamidata, inappuntabile, ma in realtà avvelenata da meschini sotterfugi, odi, taciute perversioni - e in uno squallido lavoro giornalistico: all'Eco delle Alpi, anche un inserto a colori su una varietà di formaggio può trasformarsi in un catalizzatore di subdole ripicche. Per quanto doloroso, Ottavio trova requie solo nel ricordo di A. Nel suo ricordo e nel desiderio impossibile di vivere con lei un'ultima favola.
Una testa tagliata
Iris Murdoch
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 251
Sotto la superficie dell'agiatezza e di una consapevole virilità borghese, la vita del quarantenne Martin Lynch-Gibbon è divisa a metà: tra la nebbia giallastra e sulfurea che nella Londra dei primi anni sessanta rende ogni cosa inafferrabile e la tranquillità dorata di un matrimonio senza figli; tra la sensualità piena e matura della moglie Antonia e quella candida e scoppiettante di Georgie, giovane amante; tra il fruttuoso commercio di vini, che gli consente una vita serena, ma che non ha mai scelto, e lo studio della storia militare relegato a occasionale passatempo. Martin non fa che compiacersi di una bigamia vissuta spensieratamente, ma quando la moglie, di punto in bianco, gli annuncia di volerlo lasciare, si ritrova spiazzato. Da tempo Antonia ha una relazione con Palmer Anderson, psicanalista e amico di lunga data della coppia. Martin si trasferisce dal fratello Alexander, scultore di vaga fama e fascino discreto. È solo l'inizio di una lunga scia di separazioni, riconciliazioni e dolorose scoperte. Quel che solo l'illusione manteneva unito si lacera definitivamente, scandendo un percorso di sofferta rieducazione sentimentale che spingerà Martin ad abbandonare egoismi e protezioni. Sarà l'imponente sorellastra di Palmer la figura chiave: cupa e intrigante, lucida e diabolica, Honor Klein è come un angelo armato di una spada che dove si posa recide.
Bullismo omofobico. Conoscerlo per combatterlo
Ian Rivers
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 300
Il bullismo è una forma di disumanizzazione che serve a darsi importanza a spese di altri, a garantire e perpetuare il potere di un gruppo, il dominio di quelli che si credono e sono creduti "forti" su quelli che sono creduti, e troppo spesso si credono, "deboli". Rispetto ad altre forme di bullismo, quello omofobico presenta caratteristiche particolari. Non solo colpisce dimensioni profonde dell'identità, come quelle sessuale e di genere, ma mette anche la vittima nella condizione di aver paura di chiedere aiuto: farlo richiamerebbe inevitabilmente l'attenzione sulla propria sessualità, rinnovando così i sentimenti di ansia e di vergogna, e il timore di deludere le aspettative sociali. E poi, si sa, molti non si sentono di difendere i gay: "E se poi pensano che sono gay pure io?". Oggi, dopo vent'anni di studi e ricerche, sappiamo che il bullismo omofobico rappresenta un altissimo rischio per la continuità scolastica, provocando ansia, depressione e, come purtroppo testimonia la cronaca, comportamenti suicidari. Un dolore che in molti casi promuove resistenza, orgoglio e resilienza, ma anche affligge, con ripercussioni post-traumatiche fino all'età adulta, molti giovani alle prese con il riconoscimento, la comprensione o "semplicemente" l'espressione della propria identità. Ragazze e ragazzi che certo preferirebbero dedicarsi a questo compito vitale senza essere sottoposti a interferenze violente o umilianti...
La versione di Josh
James jr. Kirkwood
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 250
Non lontano dalla scintillante Hollywood di fine anni cinquanta, Josh, quindicenne pieno di certezze sul mondo e di dubbi su se stesso, vive con due cani, una scimmietta, un odioso pappagallo e la madre Rita Cydney, attrice decaduta che, oltre alla carriera, ha visto andare in frantumi tre o quattro matrimoni. Josh ha sofferto per anni, nel silenzio di una precoce consapevolezza, le grottesche catastrofi emotive di Rita, sempre abile a scegliere i più mediocri e incostanti tra i corteggiatori. Ben Nichols, affabilissimo sosia di Cary Grant, irrompe nella vita di entrambi un sabato, al luna park. E tutto cambia. In casa entra finalmente un po' di stabilità: è Ben il padre affettuoso che Josh non ha mai avuto? Si sposerà con Rita? Proprio quando il ragazzo si chiede se non abbia trovato la tanto agognata serenità familiare, la tragedia: è un grigio pomeriggio piovoso, e Ben è lì in giardino, con un buco alla tempia, il corpo ormai gelido che ondeggia sul dondolo a righe gialle. Per mesi Josh e la madre si ritrovano sulle prime pagine dei giornali, al centro dell'attenzione, tra poliziotti arroganti e approssimativi, curiosità morbose, pacche sulle spalle, amici di famiglia pittoreschi e spesso meschini. Ma più si susseguono i drammi e gli imprevisti, più Josh riesce ad affinare un'ironia deliziosa e malinconica, che lo aiuterà a fronteggiare la sorte con la confortevole sicurezza che un giorno tutto questo dolore gli sarà completamente inutile.
La scatola del signor Hulford
Giorgio Taschini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 286
Farid è un giornalista di origini irachene. Dopo anni di assenza torna a Baghdad per seguire le prime elezioni democratiche dopo la caduta di Saddam. Nel tentativo di recuperare una scatola sepolta nel giardino della sua vecchia casa, un suo amico viene ucciso. Shaimà sta attraversando il deserto diretta a Baghdad. Con sé ha un po' di soldi. È sicura che saranno sufficienti per trovare qualcuno disposto ad aiutarla, qualcuno in grado di liberarla dalla vita che porta in grembo. Tim è un soldato americano, tornato dall'Iraq a causa di una ferita riportata in un'esplosione. Un giorno riceve un'e-mail da un commilitone: un loro compagno gli ha spedito i nastri girati durante i pattugliamenti a Baghdad e si è impiccato. Tre personaggi, tre destini che si incrociano in una Baghdad da incubo e che si compiranno dall'altra parte del mondo, in un paesino sui monti Appalachi, dentro una vetrinetta del motel del signor Hulford, dove sono conservati alcuni cimeli dell'11 settembre. In una scatola di latta. Alcuni dicono che la scatola si mette a luccicare quando il signor Hulford la posa sul petto delle persone. A volte, quando dorme, il signor Hulford sogna che nel motel viene il diavolo per rubargli la scatola. È un uomo servizievole e gentile, il diavolo. Li voglio tutti, dice, dammi tutti i peccati che ci sono dentro quella scatola. Ma il signor Hulford non si spaventa mai, e sussurra al diavolo le parole di Dylan Thomas: "E la morte non avrà più dominio."
Liberazione animale. Il manifesto di un movimento diffuso in tutto il mondo
Peter Singer
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 304
Fin dalla sua pubblicazione nel 1975, questo libro di Peter Singer è diventato il testo di riferimento per il movimento animalista. Ha rivelato a milioni di persone le atroci sofferenze che le industrie alimentari e cosmetiche impongono agli animali. Ha convinto intere generazioni che porre fine allo sfruttamento delle altre specie e sperimentare nuovi sistemi di produzione alimentare sia una necessità improrogabile, anche per la sopravvivenza dell'uomo e dell'ambiente. "Liberazione animale", ormai un classico dell'etica applicata, è un appello a estendere al nostro rapporto con le altre specie i principi di decenza, equità e giustizia: una lettura tanto per i sostenitori dell'animalismo quanto per gli scettici.
Cronache mediorientali
Robert Fisk
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 368
Robert Fisk ha passato gli ultimi trent'anni sul fronte di un'unica, interminabile guerra di cui ha visto sfilare i protagonisti, cambiare vincitori e vinti, buoni e cattivi. Per Fisk, non si può raccontare il Medio Oriente senza parlare di orrore, ingiustizia e dolore, senza smascherare le bugie che da quasi un secolo hanno mandato a morire soldati e massacrato decine di migliaia di civili. Perché essere corrispondente di guerra non significa solo raccontare il chi, il dove, il come e il quando, ma indagare anche i perché. "Cronache mediorientali" è tutto questo. Non una cronologia dei conflitti, ma la narrazione di un'unica Storia scandita in diverse storie, una testimonianza di prima mano di una guerra moderna.
Gli strumenti del comunicare
Marshall McLuhan
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 336
Quando, nel 1967, "Gli strumenti del comunicare" apparve in Italia, parole come media erano praticamente ignote al di fuori della cerchia di specialisti. A distanza di diversi decenni, Marshall McLuhan è tuttora un autore tra i più controversi: ai molti che attribuiscono alle sue intuizioni un valore profetico si contrappongono coloro che criticano il suo pensiero per la mancanza di rigore specialistico o per la perentorietà di molte sue tesi. Non solo per quello che ci ha insegnato sui media, e in generale sui rapporti tra l'umanità e le tecnologie che essa produce, ma anche perché McLuhan è stato probabilmente il primo autore che ci ha invitati o riflettere non sulle rivoluzioni a venire, ma su quello che aveva già avuto luogo e della quale non ci eravamo accorti. McLuhan merita oggi di essere finalmente riconosciuto come un autore classico, che come tutti i classici ogni generazione tornerà a leggere a modo suo e con i suoi interrogativi: un autore insieme del suo tempo e del nostro.
La terra del rimorso. Contributo a una storia religiosa del Sud
Ernesto De Martino
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 457
Salento, "terra del rimorso", "terra del cattivo passato che torna e opprime col suo rigurgito". Qui, nel giugno 1959, un'équipe guidata da Ernesto De Martino e formata da uno psichiatra, uno psicologo, un musicologo e un sociologo condusse una ricerca etnografica per studiare il tarantismo, antico rito contadino caratterizzato dal simbolismo della taranta - il ragno che morde e avvelena - e dalla potenza estatica e terapeutica della musica e della danza. L'obiettivo era verificare se il tarantismo fosse una patologia medica specifica o, piuttosto, la manifestazione molto fisica di un rito di passaggio. Il gruppo di De Martino raccolse interviste a donne e uomini morsi dalla taranta, o che avevano avuto un congiunto a sua volta colpito, oltre ad assistere in prima persona al delirio dei tarantati. Dall'analisi dei dati e dal confronto tra le esperienze singole, De Martino colse alcuni elementi simbolici ricorrenti: il periodo della vita - la pubertà e, per le donne, il menarca - e l'ora del giorno, le dodici, in cui si consuma il primo morso; la recrudescenza ciclica, in alcuni casi annuale, dei suoi effetti; l'esorcismo e la visione di san Paolo, che annuncia ai posseduti l'imminente guarigione. Ogni elemento contribuisce a una rappresentazione liminale tra sacro e profano e avvalora la tesi del rito iniziatico, ripetuto nel tempo e ordinato da regole antichissime.
Il pensiero selvaggio
Claude Lévi-Strauss
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 320
"Pensiero selvaggio" è l'ossimoro, soltanto apparente, creato da Lévi-Strauss per indicare il vincolo che unisce la "società occidentale" alle popolazioni a lei più remote: è ciò che permette a un indiano americano di ritrovare una pista da indizi infinitesimali, a un nativo australiano di identificare le impronte su un sentiero, a un automobilista di muoversi con disinvoltura nel traffico metropolitano. Alla ricerca di universali capaci di accomunare ogni uomo in un'unica disposizione cognitiva, Lévi-Strauss individua una struttura, profonda e razionale, grazie alla quale tutte le società elaborano i propri miti e credenze, realizzano il radicamento territoriale e l'organizzazione sociale dei propri componenti, e sviluppano strumenti pratici e complesse tassonomie. La loro necessità, prettamente umana, è di trarre un ordine dal fluire indistinto del reale. Il Saggiatore ripropone oggi quest'opera capitale dello strutturalismo che, pur segnando un punto di svolta nel pensiero antropologico, ha saputo varcare i propri confini disciplinari intervenendo nel più ampio dibattito culturale del Novecento. A cominciare dal secco rifiuto di un universalismo astratto ed eurocentrico, evidente nella polemica contro "La critica della ragion dialettica" di Sartre, che, concepito al tramonto del colonialismo, non ha mai smesso di essere attuale.