Il Saggiatore: La cultura
Schumann. L'ultimo capitolo
Piero De Martini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 256
Da due anni, ormai, Robert Schumann vive nell'isolamento della clinica psichiatrica di Endenich, non vede più l'amata moglie Clara e solo le rare visite concesse dai medici al giovane amico Johannes Brahms allietano pomeriggi tutti identici, trascorsi a compilare elenchi sugli atlanti geografici e affrontare i demoni che insidiano la sua mente malata. A ossessionarlo è un Concerto per violino, che ha composto poco prima del ricovero. Che fine ha fatto? Perché non viene pubblicato? Perché Joseph Joachim, a cui è dedicato, non lo suona? Gli amici lo rassicurano con qualche promessa, con qualche mezza verità. Ma sono solo bugie pietose: non vogliono rovinare la reputazione del compositore con un'opera che non giudicano all'altezza, espressione di una mente già inabissata nella follia. È questa la dolorosa verità? Hanno ragione tutti coloro che, improvvisamente, a partire dal 1850, calano una scure d'indifferenza sulle opere del «genio malato»? Non è di questa opinione Piero De Martini, che, con l'accuratezza di un investigatore, è andato sui luoghi estremi del suo passaggio per riempire i vuoti, nella biografia e nella discografia. Scoprendo così opere messe troppo frettolosamente da parte da critici ed esecutori, di ieri e di oggi, che rappresentano un patrimonio importante e dimenticato di un autore che cercava di percorrere vie nuove senza essere compreso. "L'ultimo capitolo di Schumann" è una biografia che indaga la vita del compositore tedesco per capire meglio la sua opera. Perché mai come nel caso di Schumann la musica è specchio fedele della complessità di una natura geniale e poetica: l'urgenza con la quale si gettava nel comporre; il lacerante dualismo, élévation e ennui, che avvelena l'esistenza e arricchisce l'arte; la forza delle emozioni, l'amore sconfinato per Clara e la sconfinata malinconia; il sentimento di morte che mai lo ha abbandonato, fanno di questo eccezionale artista la quintessenza del Romanticismo in musica.
Vivono tra noi. Ritratti straordinari di insetti ordinari
Daniel Kariko
Libro: Libro rilegato
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 176
Corazze ricoperte di prismi scintillanti, corpi minuscoli ma capaci di prodezze fisiche fenomenali, affilati pungiglioni e rostri carichi di veleni letali, mandibole in grado di triturare ogni sostanza, ali che vibrano così veloci in aria da apparire immobili. Non sono creature aliene di un altro mondo o chimere di antichi bestiari: sono esseri molto più vicini a noi che abitano, spesso celati allo sguardo, nei nostri giardini e nelle nostre dimore. Il fotografo Daniel Kariko ha deciso di raccogliere e ritrarre gli insetti trovati dentro e vicino alla sua nuova casa, utilizzando una serie di microscopi elettronici per ingrandire e catturare i minimi dettagli dei suoi soggetti. Scarabei, mantidi, libellule, cimici, mosche e millepiedi appaiono in tutta la loro sfolgorante e aliena bellezza, mentre la luce che li illumina ricorda i quadri fiamminghi del periodo Barocco. “Vivono tra noi” raccoglie più di sessanta ritratti, accompagnati da illustrazioni e schede, da sfogliare, apprezzare e ammirare come vere e proprie opere d’arte.
La città degli untori
Corrado Stajano
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 232
Una città è un grumo di sangue e polvere. Una città è un quaderno di storie. Ma come si può raccontare un luogo come Milano, una metropoli che è stata così tante volte e in così tante forme cantata? Forse l'unico modo è cominciare proprio dal suo cuore di tenebra, dalle vie silenziose lungo le quali si diffuse la peste, dalle caserme-macellerie delle torture naziste, dai profili delle vittime dei terroristi disegnati col gesso sull'asfalto, dall'odore acre del tritolo tra le rovine di un edificio dilaniato da una bomba. È seguendo questo itinerario d'ombra che Corrado Stajano intraprende un viaggio nel lato oscuro di Milano, alla ricerca dei fili che tengono insieme il passato e il presente del capoluogo lombardo: dall'ultimo muro sopravvissuto del Lazzaretto manzoniano, nel cui recinto furono internati, accalcati gli uni sugli altri, decine di migliaia di appestati, all'aula della Statale di fronte alla quale fu assassinato il giudice Guido Galli; dalla Banca Centrale dell'Agricoltura di piazza Fontana, in cui il 12 dicembre 1969 proprio Stajano fu tra i primi a entrare dopo l'esplosione, al portico dell'Elefante nel Castello Sforzesco, dove ha trovato sede la lapide che ricorda la Colonna infame. Con lo sguardo dell'amante tradito in cerca di una verità sincera anche se dolorosa, Stajano affronta una dopo l'altra tutte le stazioni del contagio che ha trasformato la città lucente descritta da Bonvesin da la Riva nella vanitosa sede di un happy hour senza fine: la periferia operaia e orgogliosa, oggi alla mercé della speculazione edilizia da parte di padroni invisibili, come i luoghi dove si riuniva la borghesia più progressista d'Italia, tramutati ora nelle alcove della politica più corrotta e della finanza più crudele. "La città degli untori" è un affresco letterario allo stesso tempo intimo e oggettivo, che con il passo della grande narrazione svela lo scheletro degenerato e fraudolento di quella che un tempo fu la capitale morale del paese.
Perché i gatti cadono sempre in piedi e altri misteri della fisica
Gregory J. Gbur
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 320
Chi di noi non ha mai guardato un filmato di gatti sul web? Ammettiamolo, sono davvero carini, fanno acrobazie straordinarie e riescono ad atterrare sempre in piedi. Quest'ultima caratteristica è quasi proverbiale e ha contribuito non poco ad alimentare la leggenda delle loro nove vite. Eppure scienziati, matematici e pensatori hanno faticato a capire come fanno i gatti a compiere certi movimenti; le teorie che hanno proposto coinvolgono diverse branche della fisica e della biologia. Gregory J. Gbur ha ricostruito con precisione e arguzia la storia scientifica della sinuosa elasticità dei gatti: l'entusiasmo del XIX secolo - ben prima dell'odierna invasione sui social -, gli esperimenti temerari, il paradosso di Schrödinger, le ipotesi bizzarre e anche l'imbarazzata ammissione della comunità scientifica di non riuscire a comprendere la meccanica dei loro mirabolanti atterraggi. Nel 1969 questa elegante mossa felina (battezzata «piega e torci») è stata finalmente spiegata, ma il gatto ha continuato a far parlare di sé: come protagonista di ricerche sul movimento degli astronauti in assenza di gravità, come modello per la costruzione di robot in grado di rimettersi in piedi senza danni o persino come autore di articoli universitari. "Perché i gatti cadono sempre in piedi" è un'ode ai felini, alle loro misteriose doti fisiche e alle capacità straordinarie che hanno affascinato nei secoli pensatori e scienziati, contribuendo a graffianti rivelazioni sul funzionamento e sulla natura dell'universo.
Attraverso il paradiso
Sam Shepard
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 232
Deserti di polvere, asfalto nero, carrozzerie roventi di macchine lanciate a tutta velocità. Sudore sporco, stivali logori, bottiglie di birra vuote gettate ai margini delle highways. Cavalli stanchi, sombrero, sigarette consumate da bocche spigolose. Accenti strascicati, palpebre socchiuse, facce ostili scolpite dal sole come idoli di pietra. È l'America della frontiera, di ieri e di oggi: liminare ma profonda, gretta ma tragica, squallida ma epica. Un ragazzo si presenta davanti a un motel per recuperare il materasso su cui il padre è morto carbonizzato. Un attore disilluso attraversa il Texas e il confine con il Messico per girare un film impossibile. Un compratore all'ingrosso di carne di manzo si fa saltare le cervella nel bagno di un diner. Un bambino va a caccia di serpenti a sonagli con il padre alcolizzato. Sono questi i racconti ruvidi e le istantanee brucianti di "Attraverso il paradiso". Storie crude e malinconiche come i film di Sam Peckinpah, rese con una prosa aspra e spoglia come le distese brulle della California. Sam Shepard torna nello scenario della sua infanzia. È il West che ha plasmato l'epopea americana, che oggi ha la tristezza ostinata di un vecchio poster in un cinema dismesso. In un viaggio disperato nell'America più dura, guardiamo i titoli di coda di un mito che ci ha attratto come nessun altro, e che come nessun altro ha nutrito le nostre illusioni.
Riscrivere l'economia europea. Le regole per il futuro dell'Unione
Joseph E. Stiglitz
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 376
Il progetto sociale e politico dell'Unione europea è in crisi: il rallentamento della crescita, la recessione e la stagnazione dei salari negli ultimi anni hanno colpito duramente i paesi membri. Le difficoltà economiche hanno inasprito le tensioni sociali portando alla ribalta sentimenti e tendenze apertamente nazionaliste e antieuropeiste, delle quali il voto per la Brexit e la crisi dei migranti sono le espressioni più dirompenti. Per Joseph E. Stiglitz l'eccessiva ¬fiducia in un neoliberismo aggressivo e in mercati non regolamentati ha privilegiato un'industria finanziaria spericolata e ha portato a un aumento della disuguaglianza tra i cittadini. Se si vuole recuperare l'identità originale del progetto europeo e preservare i valori fondanti dell'Unione è necessario ripensare radicalmente le politiche economiche e la loro applicazione. In Riscrivere l'economia europea Stiglitz avanza le sue proposte di riforme possibili e ormai necessarie: spostare la politica monetaria della Banca centrale europea dal contenimento dell'inflazione alla priorità all'occupazione; dare spazio ad attività finanziarie che arricchiscano gli stati anziché inseguire guadagni immediati; regolamentare in modo efficiente la concorrenza tra le imprese e la proprietà intellettuale; intervenire sul mercato del lavoro e sulle norme previdenziali per istituire un sistema di protezione sociale a livello europeo che garantisca istruzione, alloggi e stipendi adeguati per tutti. Con "Riscrivere l'economia europea" Stiglitz traccia il solco da seguire per strappare l'Unione dallo stallo economico e sociale in cui versa e fare in modo che i valori fondanti del progetto europeo possano rifiorire, garantendo un futuro migliore ai cittadini e trasformando questo complesso organismo in una forza finalmente protagonista del mondo globalizzato.
Finzioni politiche
Joan Didion
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 304
Nel 1988 Joan Didion vola a Los Angeles e inizia a seguire la campagna presidenziale da una costa all'altra dell'America, raccogliendo le sue osservazioni sulle pagine della "New York Review of Books". A spingerla, la convinzione che la politica americana sia una grande fucina di narrazioni posticce e il desiderio di smascherarle. Nei suoi reportage, confluiti in "Finzioni politiche", Joan Didion viviseziona come un bisturi la politica estera degli Stati Uniti, il ruolo dei media nella costruzione del consenso, le campagne elettorali giocate sull'annullamento delle differenze fra i partiti in corsa. Un viaggio attraverso un'America sfuggente e ingannevole, tra i volti bifronti dei candidati e le astuzie dei campaign managers, tra crimini di guerra e insabbiamenti, scandali e impeachment, colpi bassi e moralismo da talk show. A tenere le ¬fila del racconto è la voce cruda e intensa di Joan Didion, il suo sguardo aguzzo e vivido che trapassa gli angoli oscuri e grotteschi della politica americana e ci indica le cancrene da cui tuttora stenta a guarire.
The Apocalypse Game. Scegli tu come far finire il mondo con Trump, Putin e Kim Jong-un
Rob Sears
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 170
Ops! Kim Jong-un ha appena fatto partire un missile nucleare contro New York. Vuoi provare a distruggerlo o far iniziare una guerra atomica, invitando anche Trump e Putin alla festa? Caspita, una misteriosa epidemia sta uccidendo milioni di persone rivoltandole come un calzino. Cerchi una cura per salvare l'umanità o lasci che la natura faccia il suo corso? Oddio, una creazione robotica di Elon Musk si è ribellata contro il suo artefice. Tenti di fermarla o le fai assoggettare il genere umano? E adesso ci mancava solo che un meme trasformasse in zombi assassini buona parte della popolazione mondiale. Vuoi trovare una soluzione o assistere (e, perché no, partecipare) alla carneficina? Sono queste le decisioni che prenderai in "The Apocalypse Game". Se avessi un minimo di buon senso faresti di tutto per salvarci, ma... sicuro che ce lo meritiamo? A te la scelta.
L'incanto degli animali. Bellezza ed evoluzione
Christiane Nüsslein Volhard
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 116
Siamo affascinati dalle geometrie illusorie sulla coda di un pavone, ci perdiamo scrutando le ali variopinte delle farfalle, la forma bizzarra dei pesci abissali ci suscita stupore. Ma che significato hanno, in realtà, le meravigliose creazioni del regno naturale, gli ornamenti sul corpo degli animali, i suoni che emettono e la varietà di colori e forme che li rendono peculiari? Come si originano, a chi e a che cosa servono? Christiane Nüsslein-Volhard ci introduce ai misteri dell'evoluzione spiegandoci passo dopo passo le tappe della vita. Un viaggio esotico che ci porta sul fondo dei mari, a contatto con i colori sgargianti del pesce zebra, o nelle foreste, seguendo gli imponenti palchi di corna dei cervi. Scopriamo così che il piumaggio degli uccelli serve durante il corteggiamento, che il mimetismo dei camaleonti aiuta nella caccia, che i motivi sul manto dei mammiferi segnalano la posizione sociale all'interno del branco. E infine troviamo che i processi con cui si formano peli, scaglie, squame e penne degli animali sono simili ai metodi utilizzati nell'arte umana: un'unione di biologia ed estetica che grazie all'osservazione delle altre specie racconta molto della nostra. "L'incanto degli animali" interroga il libro della natura e mette in discussione le certezze del nostro sguardo, facendoci riflettere su ciò che consideriamo gradevole o ripugnante, affascinante o respingente, e schiudendoci i segreti delle bizzarrie animali che abbiamo sempre visto nei documentari o durante le nostre passeggiate nei boschi. Becchi, carapaci, code, nervature di mille colori: la natura ci parla; sta a noi cogliere l'intimo significato di quanto ci dice.
La Dragunera
Linda Barbarino
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 192
Rosa farebbe di tutto per tornare nella sua casa di bambina, quando volava tra le braccia di suo padre e cantava su un terrazzino profumato di basilico. Ma Rosa non può tornare, perché la casa è in rovina e lei per sopravvivere è diventata la puttana del paese. Ogni sabato Paolo le manda un fischio alla finestra per comperare qualche ora del suo amore. Ogni sabato la porta di Rosa si apre per farlo entrare. Paolo lavora le vigne di famiglia ed è ossessionato da un'altra donna che odia e desidera con uguale ferocia, una donna che dovrebbe tenere lontano, perché è la moglie di suo fratello e fin dal nome evoca tempesta e sciagura. La Dragunera, così la chiamano, è una femmina sensuale e altera, i suoi capelli sono fili di vento, i suoi occhi ramarri lo visitano in sogno; c'è chi dice che sia una strega. Cammina annaccata sui tacchi fra la basole delle viuzze, il seno che pare disegnato sotto la vestina stretta, il volto senza vergogna e senza paura. La Dragunera è il racconto di una Sicilia ruvida e incantata, in cui si muovono personaggi dolcissimi e brutali, che hanno labbra vermiglie e unghie sporche di terra. Linda Barbarino canta una storia d'amore e di magia: la saga di una famiglia a un passo dalla fine, travolta da voracità e invidia.
Mozart. Scene dai viaggi in Italia
Sandro Cappelletto
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 350
Nel 1769 il tredicenne Wolfgang Amadeus Mozart si è già esibito davanti alle corti di mezza Europa nel corso di sfiancanti tournée in Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Svizzera. Il padre Leopold, tuttavia, è preoccupato: di enfant prodige ne nascono ogni anno e Wolfgang non è più un bambino. C'è bisogno di qualcosa di clamoroso, di eclatante, che suggelli il suo talento e faccia capire al mondo che non ha di fronte un musicista promettente, bensì un genio. Nasce così l'idea di un viaggio nella «patria della musica», l'Italia. Padre e figlio si mettono in cammino: attraversano le Alpi, soffrono il freddo in malconce taverne, le sveglie all'alba, gli spossanti trasferimenti in carrozza. Ma i giorni trionfali arrivano: Rovereto, Verona, Mantova, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e infine Venezia; ogni tappa è un successo, la folla ai concerti a volte è tale che la carrozza non riesce a passare. La nobiltà si innamora del giovane musicista di Salisburgo, ospita i Mozart in lussuosi palazzi, paga generosamente le esibizioni. Wolfgang si guarda intorno, apprezza i paesaggi, scopre le città, conosce compositori e cantanti, assimila, rielabora, giudica. Scrive moltissimo: tre opere - Mitridate, re di Ponto, Ascanio in Alba, Lucio Silla -, i primi sette quartetti per archi, sinfonie, arie da concerto, musica sacra, il mottetto Exsultate, jubilate. E sente nascere dentro di sé nuove esigenze espressive, che nel giro di qualche anno esploderanno nei capolavori della maturità. "Mozart. Scene dai viaggi in Italia" di Sandro Cappelletto non è solo il racconto del viaggio di formazione di uno straordinario musicista. È anche la storia di un padre e un figlio che a mano a mano, tra incomprensioni e affetto, scoprono il loro rapporto. Delle contraddizioni di un uomo, Leopold, diviso tra l'ambizione personale e la consapevolezza della propria missione: far conoscere a tutti il miracolo del giovane Wolfgang, un bambino che ha saputo trasformarsi in uno dei più grandi artisti che siano mai esistiti.
Le nozze di Figaro. Mozart massone e illuminista
Lidia Bramani
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 422
Cristallizzato nell'immagine del genio irriverente preso solo dalla sua arte, folle e sregolato nel suo inconsapevole talento, Wolfgang Amadeus Mozart è rimasto intrappolato per secoli nel mito del puer aetemus. Tuttavia Mozart non era svagato o ingenuo. D'indole brillante e multiforme, era perfettamente immerso nel suo tempo: sensibile ai fermenti che ispiravano gli ultimi fulgori del Secolo dei Lumi, aveva una biblioteca ricchissima con testi all'avanguardia e frequentava le personalità più illustri dell'epoca; era in sintonia con i princìpi riformatori dell'assolutismo illuminato dell'imperatore Giuseppe ii e manteneva intensi rapporti con le logge massoniche viennesi e tedesche, nutrendosi dei loro ideali di tolleranza etica, religiosa e politica, di uguaglianza fra i sessi e fra le classi, arrivando persino a progettare di fondare una società segreta ispirata agli stessi valori. Soprattutto, Mozart diede voce a questo afflato con lo strumento che meglio padroneggiava, la musica, attraverso capolavori come Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte e La clemenza di Tito. Le nozze di Figaro, in particolare - con la sua trama di una coppia di servi e una moglie che si oppongono a un padrone e marito dispotico e bugiardo -, grazie all'analisi di Lidia Bramani si rivela testimonianza massima della cultura europea di fine Settecento, vero e proprio manifesto illuminista, nonché critica serrata e implacabile alle forze più ottuse e conservatrici della società, di allora come di oggi. Leggere Le nozze di Figaro di Lidia Bramani significa immergersi nella biografia di una delle menti più straordinarie della storia, e poter fruire con nuova consapevolezza di quelle opere con cui Mozart sognava di cambiare il mondo - quelle opere con cui Mozart il mondo l'ha cambiato.