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Il Nuovo Melangolo: Università

Lo spirito del ritorno. Studi su concetto e rappresentazione in Hegel

Lo spirito del ritorno. Studi su concetto e rappresentazione in Hegel

Eleonora Caramelli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 180

Come si può restituire nel linguaggio concettuale il significalo dell'arte e della religione, più in generale della rappresentazione nel suo complesso, senza alcuna perdita di contenuto? I saggi di questo volume, come cinque variazioni sul tema, intendono mostrare che, per non ridurre il legame tra rappresentazione e concetto, se non a una cancellazione operata dal secondo sulla prima, a una irenica quanto insignificante convivenza, occorre fare della rappresentazione ciò in cui il pensiero reperisce la propria genesi e fa esperienza di sé. Anziché interrogarsi sull'eventuale perdita, pertanto, si tenta qui di riformulare la domanda stessa. Concentrandosi sul ruolo dell'arte nella filosofia della religione e della tragedia nella fenomenologia dello spirito, sulla matrice teologica di alcuni termini filosoficamente decisivi e sulle condizioni di una riconciliazione che muove da una riflessione sul rapporto tra Antico e Nuovo Testamento, i capitoli di cui è composto il libro indagano il modo in cui il pensiero, tornando sui propri passi, matura la capacità di mettere capo a una traduzione che produce un plus inedito e dunque un'emancipazione nella stessa misura in cui salvaguarda la reversibilità, revocando tuttavia la semplice ripetizione, tra la lingua di destinazione, quella del concetto, e la lingua di provenienza, quella dell'arte e della religione.
16,00

Politica e tragedia. La filosofia del giovane Nietzsche

Politica e tragedia. La filosofia del giovane Nietzsche

Pierandrea Amato

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 158

Il vortice di tensioni teoriche, estetiche, politiche e culturali che si libera dall'impressionante compattezza degli scritti giovanili di Nietzsche si proietta, secondo l'autore di questo volume, verso un orizzonte di questioni cruciali che guarda ben oltre lo stesso autore de "La nascita della tragedia". Da Socrate a Sloterdjik, esso investe il destino di un'intera cultura filosofica, all'interno della quale il giovane Nietzsche rappresenta al tempo stesso l'artefice e la vittima stupefacente di un universo che, trasfigurando le proprie coordinate tradizionali, sperimenta, anche e soprattutto attraverso la sua opera, l'invenzione di nuove configurazioni estetiche e culturali in grado di fare i conti con la dispersione del senso che caratterizza l'età moderna. Nella filosofia dionisiaca del giovane Nietzsche, infatti, si coagulano ipotesi concettuali che daranno i loro frutti più maturi solo nel Novecento, lungo direttrici identificabili nei nomi contrapposti di Heidegger e Deleuze e riassumibili nella prefigurazione di un'ontologia dell'evento da cui si sprigiona un'istanza politica radicale e una critica senza quartiere a qualsiasi declinazione della logica del fondamento. Attraverso una densa analisi dei nodi fondamentali della filosofia del giovane Nietzsche - dal dionisiaco come nome dell'urgenza di rappresentare, senza tradirla, l'irrappresentabile lacerazione dell'umano nella modernità, alla critica delle categorie tradizionali del sapere storico e delle sue implicazioni politiche.
15,00

Potenziamento e destino dell'uomo. Itinerari per una filosofia dell'enhancement

Potenziamento e destino dell'uomo. Itinerari per una filosofia dell'enhancement

Luca Lo Sapio

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2015

pagine: 125

Il dibattito sul potenziamento dell'uomo per mezzo di interventi biomedici è divenuto centrale nell'attuale scenario filosofico: da un lato i fautori della sua radicale trasformazione, con i transumanisti in prima linea, dall'altra i difensori della natura umana, che sarebbe minacciata dalla complessiva alterazione di tratti psicofisici essenziali. Il presente volume intende proporre un itinerario di riflessione che, andando alla radice del concetto di enhancement, si ponga al di là della contrapposizione tra bioprogressismo e bioconservatorismo. Un lavoro di scavo il cui obiettivo è contribuire a delineare e sviluppare i tratti specifici di un concetto che non va ricondotto interamente ad una logica di tipo quantitativo (enhancement come mera implementazione) ma, al contrario, possa proporsi quale fondamentale categoria ermeneutica in grado di inquadrare i cambiamenti in atto nelle scienze biomediche e la strutturale apertura dell'essere umano a possibilità d'essere sempre inedite.
14,00

Nietzsche nella rivoluzione conservatrice

Nietzsche nella rivoluzione conservatrice

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2015

pagine: 316

La Rivoluzione conservatrice costituisce uno snodo significativo della storia tedesca ed europea del primo Novecento. Il volume indaga il modo, assai problematico e paradossale, in cui il movimento rivoluzionario-consenatore rimodula alcune istanze tradizionali della destra a partire dal confronto con l'avvento della civiltà della tecnica e con l'irruzione delle masse sulla scena politico-sociale. Tale prospettiva, contraddistinta da una ripresa anti-moderna della modernità, viene approfondita in relazione ai suoi principali interpreti, tra i quali E. Jünger, F.-G. Jünger, A. Moeller van den Bruck e O. Spengler, e in relazione a pensatori come A. Baeumler, T. Mann, C. Schmitt e M. Heidegger. La categoria mediante la quale ci si propone di gettare luce su questo complesso fenomeno è la ricezione del pensiero di Friedrich Nietzsche. Il volume rappresenta quindi un'ulteriore occasione di confronto con l'eredità nietzschiana, nonché una discussione circa la collocazione del movimento rivoluzionario-conservatore rispetto al nazionalsocialismo.
20,00

Il demoniaco nella scrittura. Kierkegaard e lo specchio della pseudonimia

Il demoniaco nella scrittura. Kierkegaard e lo specchio della pseudonimia

Laura Liva

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2015

pagine: 85

Il carattere demoniaco attraversa come un filo rosso gran parte della letteratura kierkegaardiana, assumendo le forme più varie. Nonostante il filosofo danese non dia mai una definizione univoca di tale carattere, cenni più o meno espliciti al "demoniaco" in quanto "chiusura" o assenza di comunicazione si ritrovano in tutta la sua opera. Scrivere è rivelarsi e al contempo nascondersi, e in quest'arte Kierkegaard è stato un maestro indiscusso. La scrittura diventa parte di un processo creativo che va al di là della mera produzione letteraria e artistica, e l'uso della pseudonimia è profondamente radicato nell'ambiguità del carattere demoniaco. Il tentativo kierkegaardiano di unificare la moltitudine di voci pseudonime attraverso la rilettura dei propri scritti in chiave religiosa fa parte di questo stesso processo d'introspezione e autoriflessione. In una sorta di "autobiografia involontaria", i diversi "io" dell'autore vengono oggettivizzati nei vari pseudonimi, creando cosi nella scena letteraria un teatro di personaggi in cui può continuamente portare avanti il dialogo con se stesso.
12,00

De contemptu (Dallo Schelling tardo)

De contemptu (Dallo Schelling tardo)

Antonio Carulli

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2015

pagine: 120

C'è chi attende la liberazione dal sapere come un tempo si attese la venuta del Cristo: a corrispondere nei dettagli a questa che pare un'affermazione perlomeno strana è Carulli in questo suo nuovo densissimo scritto. Allora le nobili ovvietà che pimentano la civiltà sono inondate da una luce livida che ha per precedente il primo grande odio rimosso dalla civiltà stessa: quello provato dal Cristo sulla croce nei confronti del Padre. Da lì si dipartono e si intrecciano infiniti cammini che pensavamo essere privi di incroci tra loro. E che giungono sino a noi: la secolarizzazione, per azzardare una definizione di questo concetto confuso, diviene così l'età in cui il distacco dal Padre si sta producendo, ora, sotto i nostri occhi. Questo perché, e a questo serve allora questo saggio (che sceglie come guida, tra gli altri, l'ultimo Schelling), non v'è cosa più drammatica della contemporaneità a Cristo: essa è lo stigma della disfatta incombente che investe ed investirà sempre la storia, l'umanità tutta, la filosofia stancatasi una buona volta di sapere. Indovinare dove e come tenderà quella a prodursi ora, è facile come ai tempi dei re di Francia indovinare quale delle mazarinettes dovesse rimanere incinta per prima. Detestarla, invece, come ricusò il Figlio sulla croce, è l'atto più elementare.
15,00

Achille, o dell'attesa. Per una genealogia sovverziente dell'attesa, per un'attesa che sovverta

Achille, o dell'attesa. Per una genealogia sovverziente dell'attesa, per un'attesa che sovverta

Vincenzo Cariello

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 96

Molteplici parole, in tutti gli idiomi, nascono ovvero diventano ambivalenti. Ciascuna di queste parole si contraddistingue per avere almeno "un altro da sé", è sede quanto meno di due sé consistenti, gestiti dalla regola dell'alternanza, e, per questa ragione, le parole ambivalenti sono le più prossime agli esseri umani. "Attendere", e la sua sostantivazione "attesa" si dibattono in tale ambivalenza, la quale rimanda alla contrapposizione tra il sé, costruttivo ed evolutivo, dell'attesa che evidenzia i tratti cromosomici della perseveranza, della lentezza, della quiete, della pacatezza, della costanza, dell'accortezza, della pazienza e del mistero; e il sé, distruttivo e involutivo, dell'attesa la quale effigia i tratti fisionomici dell'angoscia, dell'esitazione, della paura, della in-azione paralizzante.
14,00

Lavoro e protezione. Quali scenari

Lavoro e protezione. Quali scenari

Guglielmo Giumelli

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 118

La fine della crescita economica ha intaccato il lavoro che la società industriale ci ha consegnato. Se ne va il lavoro-posto di lavoro che ha garantito per lungo tempo la quasi-piena occupazione e salario e protezione a chi ne era interessato. Ora, hanno sempre più spazio disoccupazione di massa e precarizzazione. Aumentano sempre più i senza-lavoro, le cui capacità sono giudicate socialmente improduttive. Se ne va anche la protezione legata a quel lavoro. Se la "nuova" efficienza economica e le "nuove" competenze sociali vanno pagate con l'esclusione di una parte consistente di lavoratori, è difficile parlare di appartenenza a una stessa società. Ci si deve chiedere se possa esistere una soglia di tolleranza di invalidazione sociale in una società democratica, come rimettere in gioco socialmente fasce di popolazione invalidate e battere la disaffezione che può incidere pesantemente sulla coesione sociale. La solidarietà è la base del patto sociale. È l'inclusione di tutti da perseguire poiché tutti possono e devono dare. Nessuno è inutile. Ciò richiede una rifondazione del concetto di "lavoro"' che ricomprenda in sé ogni attività umana socialmente utile agli altri.
16,00

Dialoghi eretici sulla filosofia, la cultura, l'arte e altre inattualità

Dialoghi eretici sulla filosofia, la cultura, l'arte e altre inattualità

Gianluca Giannini, Nicola Russo, Roberto Del Gaudio

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 190

Il presente volume raccoglie, in forma di 'saggi dialoganti', il precipitato ultimo e 'selezionato' di un serrato confronto avviato da diversi anni, in un orizzonte che spazia dalla cosiddetta 'questione universitaria' sino ai nuovi e inquietanti dibattiti sul realismo, passando per la più ampia e generale interrogazione sul ruolo e il valore della cultura in seno alla tradizione occidentale, nella convinzione che la filosofia, il far-filosofia, continui a essere al centro per ogni forma possibile.
15,00

Oggettività dell'impolitico. Riflessioni negative a partire da Walter Benjamin

Oggettività dell'impolitico. Riflessioni negative a partire da Walter Benjamin

Antonio Carulli

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 150

A parlare qui è una figura singolare, opposta allo studioso, il saggista: egli fa risalire l'improduttività della proposta politica di Benjamin nientemeno che al suo discorso sopra Kant e l'Idealismo tedesco; la stessa nozione di messianismo dalla correzione del concetto di esperienza avrebbe scontato la propria "inutilità". Impolitico è allora la prassi storico-vitale "inficiata" dalla teoresi. Chi tratta di Benjamin tratta di quello come pure quegli trattò l'imponente lascito di temi e problemi della tradizione (non da ultimo, quello cartesiano): come un "pretesto", fuori da ogni continuità storica. L'idea di Mann secondo cui lo spirito "non è" politica per l'essere impolitico per eccellenza, il tedesco, è tornata a visitarci sotto un'altra forma. Entro questa, il dire a tratti "sapienziale" del saggista decide di darne qualche esempio. Dopodiché si "finge" uno studio.
18,00

Coalescenza di Nietzsche con Guénon. Necessità del divenire II

Coalescenza di Nietzsche con Guénon. Necessità del divenire II

Paolo Poma

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 92

Preceduti da un saggio sul nichilismo, i paralipomeni di "Necessità del divenire" fanno i conti con "un nodo aporetico gigantesco: quello della distanza dell'individuo dal superuomo, ovvero della delusione che il nolente, colui che dice io e mio, non può non provare di fronte all'eterno ritorno dell'identico". Dal giudizio deduttivo sulla "tecnica iperontica" alla risoluzione della "psichicità contrastata", dal pronunciamento sull'impossibile iena" all'inferenza dell'"incubo similare", la vorticosa sequenza di queste note va a "locupletare" la posizione teoretica dell'autore.
15,00

La domanda del senso dell'esistere

La domanda del senso dell'esistere

Carlo Carrara

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 84

Il sentiero qui percorso, muovendo i primi passi verso la necessaria chiarificazione della semantica e della polivalenza del termine "senso", seguirà la via del senso come domanda radicale, per proseguire sulla via del senso come problema fondamentale, per raggiungere il senso come mistero avvolgente. Tre vie con un unico intento: ripassare la struttura ontologico-esistenziale dell'uomo. Riallacciandosi poi alla situazione propria dell'esistere umano contemporaneo, il cammino ripercorrerà le tappe della perdita della domanda del senso, per arrivare alla mancanza del senso e all'insensatezza effettiva dominante. Tre vie con un unico intento: ri-levare l'odierna condizione umana. Gli ultimi passi volgeranno nella direzione di una responsabile domanda e ricerca del senso dell'esistere da parte di ogni singolo uomo.
13,00

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