Giuntina: Fuori collana
La mia Torah. Devarìm. Deuteronomio
Anna Coen, Mirna Dell'Ariccia
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 142
Devarìm - Deuteronomio: quinto ed ultimo libro della Toràh, chiamato anche Mishnè Toràh, ripetizione della Legge. È un libro diverso dagli altri poiché è il grande profeta Moshè a rivolgersi al popolo in prima persona. Dopo i quaranta lunghi anni di peregrinazione nel deserto, quasi tutti gli ebrei usciti dalla schiavitù d'Egitto non ci sono più e Moshè stesso, come preannunciato dall'Eterno, non arriverà alla Terra Promessa, lasciando la guida a Yehoshua'. Prima di accomiatarsi dal suo popolo, ribadisce e raccomanda ai figli d'Israele tutte le leggi da rispettare ed i comportamenti corretti da condurre, con l'attenzione, la cura ed il soccorso ai più deboli, l'equità da parte dei giudici, il rifiuto totale dalle pratiche di idolatria. Il libro si conclude con l'ordine dell'Eterno a Moshè di insegnare ai figli di Israele una cantica, bellissima, da ricordare di generazione in generazione. Terminata la recitazione di questa cantica e salito sul Monte 'Avarim, Moshè, secondo l'ordine dell'Eterno, vedrà dall'alto la magnificenza della Terra d'Israele, benedirà nuovamente il popolo e, all'età di 120 anni, morirà lasciando il comando a Yehoshua'. 'Ma non sorse mai profeta come Moshè, col quale l'Eterno aveva parlato faccia a faccia, per tutti i prodigi e i miracoli che l'Eterno lo incaricò di compiere in Egitto e al Faraone... e per tutte le cose grandi e terribili che Moshè operò di fronte a tutto Israele'. (Devarìm 34, 10-12) Anche in questo volume, come nei precedenti quattro (Bereshit, Shemot, Vaiqrà, Bemidbar) il libro propone a bambini e ragazzi, la lettura del testo biblico, con un riadattamento rigorosamente fedele all'originale, affiancata da note, chiarimenti e glosse, nonché testi di letteratura midrashica e commenti dei saggi, per offrire chiavi di lettura variegate, strumenti di approfondimento e di comprensione. Al termine di ogni parashàh sono proposti giochi, quiz, attività perché i giovani lettori si sentano protagonisti della materia. Età di lettura: da 9 anni.
Il sociologo eretico. Moses Dobruska e la sua «Philosophie sociale» (1793)
Silvana Greco
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 288
Silvana Greco propone, per la prima volta, un'analisi approfondita della "Philosophie sociale", pubblicata a Parigi alla fine del giugno 1793 da Moses Dobruska (1753- 1794), uomo d'affari, letterato e filosofo sociale. Nato in Moravia da una famiglia ebraica, affiliata alla setta ereticale dei sabbatiani, Dobruska si convertì in giovane età al cattolicesimo, compì una notevole ascesa sociale alla corte asburgica di Vienna ed emigrò poi in Francia, per aderire alla Rivoluzione. Durante il soggiorno parigino prese il nome di Junius Frey, fu assai attivo tra le fila dei giacobini ma riuscì a sopravvivere solo di poco alla propria Philosophie. Accusato di cospirare per conto di potenze straniere, fu ghigliottinato il 5 aprile 1794, al culmine del Terrore, nello stesso giorno in cui anche Georges Jacques Danton saliva sulla forca. Quando apparve, la "Philosophie sociale" suscitò un notevole interesse, tanto da venir apprezzata nientemeno che da Immanuel Kant. Greco mostra come il lavoro di Dobruska abbia avuto anche altri lettori celebri, che per vari motivi omisero di menzionare, tra le loro fonti, un outsider di dubbia reputazione, su cui pesava una condanna tanto ingiusta quanto infamante. Dalla "Philosophie sociale" derivano alcuni concetti chiave delle discipline sociali, come le conosciamo oggi. Iniziatore entusiasta e sfortunato, talvolta brillante teorico, Moses Dobruska merita un ruolo a sé nella storia del pensiero sociologico.
Ricostruzione di un'anima. Si conclude con George Eliot e Spinoza una ricerca lunga tutta una vita
Elia Boccara
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 216
Elia Boccara nasce a Tunisi da famiglia ebraica italiana di origine livornese. Recatosi in Italia per gli studi universitari, ritorna a Tunisi dai genitori portando con sé una neonata, la cui madre era drammaticamente morta di cancro poco dopo il parto. Risposatosi cinque anni dopo con un’insegnante liceale di Milano, si stabilisce anche lui definitivamente con la sua bambina nel capoluogo lombardo. Boccara visse con malessere il carattere vago dell’ebraismo professato in famiglia, problema non risolto a causa dell’intenso lavoro. Anziano e in pensione, si interrogò quindi sull’alternativa tra ebraismo e cristianesimo, avvicinandosi alla chiesa valdese, affettuosamente pilotato dal pastore Thommy Soggin. Dovette rinunciare a tale scelta: egli amava un Gesù semplicemente uomo e del tutto ebreo, diverso quindi dal Gesù del cristianesimo. Mantenne ugualmente stima e affetto nei confronti sia dei coniugi Soggin, sia della chiesa valdese per la sua lettura non dogmatica delle Scritture, per la strenua difesa delle libertà civili e per il suo legame con l’ebraismo. (L’autore allega al testo due suoi articoli su Gesù e su Paolo di Tarso). Del proprio malessere guarì soltanto quando scoprì che i suoi antenati, che vivevano in Portogallo, erano stati battezzati a forza nel 1497. Essi erano quindi vissuti in una clandestinità interiore per quasi un secolo e poi erano fuggiti a Livorno e da lì a Tunisi, diventando a tutti gli effetti dei nuovi ebrei, ormai dimentichi della passata identità religiosa. Dovranno quindi reinventarne liberamente e individualmente un’altra. Boccara prosegue nelle sue nuove riflessioni, seguendo con grande interesse il pensiero filosofico di Baruch Spinoza, il più importante artefice di questo libero pensiero, e la ricerca della scrittrice George Eliot, studiosa dei multiformi aspetti dell’ebraismo e precoce annunciatrice di un’imminente rinascita dello Stato ebraico.
La rassegna mensile di Israel. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 85/3
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 244
"La Rassegna Mensile di Israel" nasce nel 1925 e da allora, salvo per una interruzione di quasi un decennio - dal 1939 al 1948 - causata dalle leggi antiebraiche prima e dagli eventi bellici poi, ha continuato la sua pubblicazione con lo scopo di rendere accessibili ai suoi lettori le problematiche religiose, politiche, sociali e storico-culturali dell'ebraismo, dando modo di conoscere anche nuove ricerche in ambito archeologico, letterario, artistico e scientifico. Diretta a lungo da Dante Lattes (che fu anche uno dei suoi fondatori), negli oltre settanta volumi pubblicati sinora ha raccolto articoli di personalità eminenti, sia italiane che straniere.
Materia giudaica. Rivista dell'Associazione italiana per lo studio del giudaismo. Volume 26
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 248
"Materia giudaica" è la rivista semestrale dell'Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo, di cui fan parte docenti universitari italiani e stranieri e chiunque sia interessato allo studio dell'ebraismo in tutti i suoi variegati aspetti. Vi appaiono, presentati con tempestività, i resoconti più aggiornati delle scoperte e delle ricerche condotte in Italia nel campo del giudaismo antico, medievale, moderno e contemporaneo.
Il cortile del mondo. Nuove storie dal Ghetto di Venezia
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 288
Tutti i ghetti del mondo prendono il nome dal Ghetto di Venezia, che dopo la sua creazione nel 1516 divenne luogo di segregazione ma anche vivacissimo centro culturale ebraico e interculturale. Dopo l'abbattimento delle sue porte a fine '700, questo piccolo angolo della città lagunare venne trascurato dai grandi scrittori, da Proust a Brodskij, da Mann a James, che forgiarono il mito letterario di Venezia. Mezzo millennio dopo la fondazione, diciotto scrittori di diversi paesi, lingue, identità, religioni giungono a Venezia per rivisitare il Ghetto originario e confrontarlo, in saggi e racconti che rappresentano sorprendenti prospettive su questo «cortile» veneziano aperto sul mondo. Con i contributi di: Marjorie Agosín, David Albahari, Molly Antopol, Shaul Bassi, Murray Baumgarten, Sara Civai, Lucio De Capitani, Anita Desai, Edmund de Waal, Laura Forti, Stanley Gazemba, Howard Jacobson, Motti Lerner, Daniel Mendelsohn, Andrea Most, Caryl Phillips, Doron Rabinovici, Igiaba Scego, Ronnie Scharfman, Clive Sinclair, Agata Tuszynska, Arnold Zable.
Fra storia e memoria. Una famiglia ebraica triestina dal 1938 al secondo dopoguerra
Rossella Levi
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 158
Una storia familiare originata da un carteggio, da appunti ritrovati, da memorie, da ricerche. Gli eventi accaduti nelle terre del confine orientale, così poco conosciuti, le tappe della discriminazione e della persecuzione scatenate contro gli ebrei, con picchi di estrema violenza, costituiscono il punto di partenza per il racconto delle vite dei membri della famiglia Levi, genitori e sei figli, nel periodo più buio che va dalla promulgazione delle leggi razziali al secondo dopoguerra. Le storie individuali nel loro dipanarsi divengono tasselli importanti per approfondire la comprensione di un passato non ancora del tutto analizzato. Dall'evento tragico che ha per protagonista il padre, Alberto Levi, deportato e ucciso ad Auschwitz, alle incessanti ricerche della madre, alle storie diverse e avventurose dei vari figli. Due di loro compiono la dolorosa scelta di lasciare Trieste e l'Italia stessa. I loro orizzonti si apriranno su fronti più ampi, seppur sofferti. Il prezioso carteggio fra i due fratelli tocca un dilemma che ha coinvolto tutta quella generazione: restare e combattere nella terra natale, per realizzare un mondo libero e giusto, o partire per dare vita a una nuova patria in Palestina, dove nessuno avrebbe più potuto perseguitarli. Mario, giovanissimo, diverrà uno dei fondatori del kibbutz di Sde Elyauh, in Palestina. Renato diverrà agente alleato per combattere il nemico nazista. A Firenze per cinque mesi sarà il radiotelegrafista di Radio CO.RA., emittente clandestina che manteneva i contatti fra la Resistenza e gli Alleati. Proprio sul ruolo di Renato, il "Pomero", si riesce a fare luce, riabilitandone la memoria talvolta ingiustamente offuscata.
Massime dei padri. Pirké Avòt. Con traduzione a fronte, commenti, schede tematiche e racconti
Libro: Libro rilegato
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 240
Pirké avòt, Massime dei Padri, è un trattato della Mishnà nel quale sono raccolti preziosi insegnamenti di carattere etico e morale. Un testo suggestivo in cui le parole e le frasi parlano direttamente a chi le ascolta e le studia, un testo di grande saggezza, con più livelli di comprensione, capace di suscitare nel lettore stupore e riflessioni profonde. Questa edizione illustrata, adatta sia agli adulti che ai ragazzi, presenta il testo originale con la traduzione a fronte, commenti e approfondimenti, schede tematiche con le biografie dei Maestri, "lezioni di vita" su come applicare l'insegnamento dei Maestri oggi e numerosi racconti chassidici legati ai temi affrontati. Un volume di pregio che presenta al lettore italiano uno dei tesori della Tradizione ebraica. Introduzione di Shalom Hazan. Prefazione di Riccardo Di Segni.
La parola a loro. Dialoghi e testi teatrali su razzismo, deportazioni e Shoah
Piero Stefani
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 208
«Leggere queste pagine, o magari recitarle, parlo da attrice, aiuta a far rivivere situazioni e volti. La parola a loro è una specie di vaccino (termine di cui abbiamo di nuovo imparato a comprendere l’insostituibilità) contro le discriminazioni e le intolleranze ancora purtroppo presenti nel nostro mondo» (dalla prefazione di Ottavia Piccolo). L’epoca dei testimoni diretti della Shoah volge al termine, con essa non si conclude però il tempo della memoria. Come scrive Gadi Luzzatto Voghera nella postfazione, la Shoah rimane un passaggio fondamentale perché ha messo a nudo la natura umana. La sua memoria riguarda, quindi, il nostro presente e il nostro futuro e non solo il nostro passato. Il libro, corredato da ricche note didattiche, affronta un ampio ventaglio di argomenti: si va da grandi temi di natura etica e politica al ruolo svolto da alcune indimenticabili figure femminili, dalle vicende di bambini e ragazzi ebrei e non ebrei alla testimonianza di armeni e rom; si prendono in considerazione altre forme di deportazione, ivi compresa quella che vide protagonisti gli Internati Militari Italiani (Imi). Si ripropongono storie di solidarietà e altre di segno opposto, si sviluppano prospettive legate all’educazione, al racconto e all’arte. Sono tutte vie per far «rivivere situazioni e volti».
Materia giudaica. Rivista dell'Associazione italiana per lo studio del giudaismo. Volume Vol. 25
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 624
"Materia giudaica" è la rivista semestrale dell'Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo, di cui fan parte docenti universitari italiani e stranieri e chiunque sia interessato allo studio dell'ebraismo in tutti i suoi variegati aspetti. Vi appaiono, presentati con tempestività, i resoconti più aggiornati delle scoperte e delle ricerche condotte in Italia nel campo del giudaismo antico, medievale, moderno e contemporaneo.
Muselmann. Omaggio ad Aldo Carpi
Libro: Libro rilegato
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 94
«Il mondo della creatività, legato ad un argomento così doloroso, rappresenta sempre una prova importante per gli artisti. Anche questa volta le poetiche e le estetiche contemporanee hanno aderito all'invito con sensibilità particolare. Gli artisti qui presenti sono molto diversi per stili e percorsi di vita nell'arte. Eppure vi è una straordinaria coralità, un ventaglio di proposizioni, che sottolineano momenti, fotogrammi, tesi a ripercorrere una delle pagine più tragiche della storia . Lo sguardo dell'arte è forte e, nello stesso tempo, attento alle sensibilità individuali. E' uno sguardo simbolico consegnato, dunque, ad una forma di eternità spirituale attraverso una "staffetta", per non dimenticare. Quello che colpisce di più è la capacità di sintesi e la visione puntuale, profonda, che va ben oltre la distanza temporale dal periodo storico descritto. Evidentemente lo strisciante desiderio di revisionismo e la crescente distrazione dei nostri tempi non costituiscono ostacoli per l'arte che, al contrario, si pone come barriera, difesa, per i nostri pensieri.» (Vittoria Coen)
La chiesa di S. Filippo Apostolo e il battistero di S. Giovanni nella Giudecca di Siracusa. Il ritorno della Memoria.
Angela Scandaliato, Nuccio Mulè
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2021
pagine: 302
Una ricerca che si avvale dell'apporto e delle conclusioni di altre discipline, con finalità di ricostruzione storica e di datazione del sito. Viene svelato il mistero di una chiesa che non fu mai sinagoga, nel cuore della giudecca della Siracusa medievale, dedicata a S. Giovanni il Battezzatore e all'Apostolo S. Filippo. Demitizzata la tradizione storiografia erudita che aveva individuato nell'ipogeo sottostante un bagno ebraico, il luogo viene restituito alla sua funzione di battistero cristiano. Gli autori raccontano le piccole e grandi imposture del passato e del presente, incastrando l'ultimo tassello mancante nel mosaico dei luoghi ebraici nella città di Archimede per un ritorno della Memoria perduta.

