Garzanti: Gli elefanti. Storia
Un papa in guerra. La storia segreta di Mussolini, Hitler e Pio XII
David I. Kertzer
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2023
pagine: 720
Alla morte di Pio XII, nel 1958, tutti i documenti del pontificato furono rinchiusi negli archivi vaticani: impedendone la consultazione agli studiosi si sono così la sciati a lungo senza risposta interrogativi che nel tempo non hanno potuto che infittirsi, facendo di Eugenio Pacelli uno dei papi più controversi della storia. Nel 2020, dopo decenni di pressioni, quegli archivi sono stati finalmente aperti e il vincitore del Premio Pulitzer David Kertzer è stato tra i primi storici a potervi accedere. Il risultato è sorprendente. Con il supporto di migliaia di documenti inediti, Un papa in guerra rivela l'esistenza di negoziati segreti tra Hitler e Pio XII già a poche settimane dalla fine del conclave; racconta in che modo Mussolini abbia fatto affidamento sul clero italiano e sulle istituzioni religiose per ottenere l'appoggio popolare all'entrata in guerra; dimostra come tanto il Duce quanto il Führer siano riusciti a manipolare a proprio vantaggio il pontefice; e spiega perché, pur avendo prove inconfutabili dello sterminio in corso degli ebrei, Pio XII non abbia mai denunciato le atrocità naziste. David Kertzer getta nuova luce sul periodo più cupo della nostra storia e disegna il drammatico ritratto di un papa pronto a dismettere i panni di guida morale pur di preservare il millenario potere della Chiesa.
Il papa che voleva essere re. 1849: Pio IX e il sogno rivoluzionario della Repubblica romana
David I. Kertzer
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 564
Novembre, 1848. Pochi giorni dopo l'assassinio del suo primo ministro avvenuto nel cuore di Roma, papa Pio IX si ritrova prigioniero del suo stesso palazzo: l'onda rivoluzionaria che sta sconvolgendo l'Europa sembra poter mettere fine al potere temporale se non addirittura all'istituzione stessa del papato. Così, travestito da semplice parroco, Pio IX scappa da una porta secondaria e parte per l'esilio. Eppure, solamente due anni prima, la sua elezione aveva generato profondo ottimismo in tutta Italia: dopo il pontificato repressivo di Gregorio XVI il popolo guardava al nuovo, giovane e benevolo papa come all'uomo che avrebbe traghettato lo stato pontificio verso la modernità, persino favorendo la nascita di un'Italia unita. Dal desiderio di soddisfare i suoi sudditi e dalla paura, alimentata dai cardinali più conservatori, di provocare il crollo della Chiesa, scaturì un dramma fatto di intrighi politici, tradimenti, colpi di scena. David Kertzer porta in vita gli eccezionali protagonisti di queste vicende - Napoleone III, Garibaldi, Tocqueville, Metternich - e getta nuova luce sul declino del potere religioso in Occidente e sulla nascita della moderna Europa.
Quando Mussolini non era il duce
Emilio Gentile
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 396
A marzo del 1912, il ventinovenne Benito Mussolini è solo un marxista di provincia. Appena quattro mesi dopo irrompe sulla scena nazionale, a capo della corrente rivoluzionaria che conquista la guida del partito socialista. Nei mesi successivi, come direttore del-l'«Avanti!», è idolatrato dalle masse. Ma nell'autunno del 1914 sostiene l'intervento nella Grande Guerra: allora, in pochi giorni, perde ogni sostegno e viene bollato col marchio del traditore. Quando fonda i Fasci di combattimento, nel marzo del 1919, raduna poche centinaia di affiliati: quel fascismo è un movimento rumoroso ma marginale. Nelle elezioni politiche di novembre, infatti, Mussolini prende meno di cinquemila voti, e ha la tentazione di abbandonare la politica. Emilio Gentile racconta la storia di un Mussolini per molti aspetti sconosciuto: non rivoluzionario, non anticapitalista, e neppure «duce»: un politico isolato, che si autodefinisce «avventuriero di tutte le strade». E con spregiudicatezza è pronto a rinnegarsi pur di conquistare il potere.
Gli anni della persecuzione. La Germania nazista e gli ebrei (1933-1939)
Saul Friedländer
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 448
Intorno alla metà del Novecento una delle nazioni più civili e colte d'Europa, una società industriale avanzata, si dedicò con tutte le sue forze a una delle imprese più criminali della storia dell'umanità: lo sterminio degli ebrei. Saul Friedländer propone innanzitutto un ampio quadro dell'antisemitismo europeo dall'Ottocento fino alla presa del potere da parte di Hitler. Poi, utilizzando una notevole quantità di materiale inedito, segue le decisioni dei vertici del partito nazista e quelle dei quadri intermedi, fino ai militanti; la posizione dell'élite intellettuale e industriale e quelle delle chiese cattolica e protestante; ma anche l'evoluzione del comportamento dei singoli cittadini che in grande maggioranza accettarono passivamente la persecuzione degli ebrei, in un'escalation di violenze, umiliazioni, segregazioni, espulsioni, fino all'esplosione del 1938, con la famigerata Kristallnacht. Ma al centro della narrazione ci sono soprattutto le vittime, il loro atteggiamento e le loro reazioni, la loro storia concreta: Gli anni della persecuzione è così, oltre che un grande libro di storia, una possente narrazione di tragici destini individuali.
L'incontro delle civiltà. La nuova identità americana
Samuel P. Huntington
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 528
Dopo aver pubblicato "Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale" Samuel P. Huntington ha analizzato la società multietnica americana in cui si intrecciano religioni, usanze e costumi molto diversi, e in cui convivono sistemi di valori spesso incompatibili. Anticipando i tempi e ponendo una serie di domande ancora straordinariamente attuali, con questo saggio diventato un classico degli studi sociali Huntington ha sfidato il consolatorio luogo comune sulle magnifiche sorti di una società multiculturale, unificata da valori liberali e democratici e dalla promessa del costante progresso economico individuale e collettivo. Ma le nuove ondate di immigrati, soprattutto ispanici, hanno cambiato profondamente l'identità americana: il bilinguismo, le diverse fedi religiose, la svalutazione del concetto di cittadinanza e la «denazionalizzazione» delle élite hanno condotto inevitabilmente a rischi e conflitti inediti, gli stessi che oggi - a distanza di pochi decenni - stanno mettendo a rischio anche la tenuta e l'unità della vecchia Europa.
La disfatta. Gli ultimi giorni di Hitler e la fine del Terzo Reich
Joachim C. Fest
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 192
Da settimane Hitler si sentiva perseguitato dalla sventura: a Berlino una linea difensiva dopo l'altra aveva ceduto ai colpi degli avversari, e nel bunker in cui aveva stabilito il suo quartier generale era perfettamente consapevole che la guerra era ormai perduta. Eppure da lì, dieci metri sottoterra, isolato dal mondo, il Führer continuò fino al momento del suicidio a manovrare le sue armate già battute e a diramare ordini a ufficiali pluridecorati ancora pronti a obbedire, nonostante comprendessero la follia e l'insensatezza di una incombente sciagura. A partire da quella confusa successione di eventi che segnò la fine del Terzo Reich, una fine fitta di contraddizioni, momenti drammatici e destini tragici, Joachim Fest racconta il succedersi degli avvenimenti convulsi di quelle ore, ricostruisce meticolosamente le testimonianze dei protagonisti e apre uno squarcio di vita vissuta sugli ultimi, catastrofici giorni di Hitler e del suo folle impero.
Cicerone. L'uomo che inventò l'Europa
Pierre Grimal
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 448
Tragico e strenuo difensore dell'antica Res Publica, Cicerone fu il mediatore del delicato passaggio all'Impero, una transizione che finì per travolgerlo. E tuttavia l'autore delleCatilinarie e delle Filippiche non fu solo un idealista sconfitto: fu innovatore e al tempo stesso rivoluzionario autentico. La luce della sua intelligenza gli faceva intravedere un'altra idea dell'uomo, sulla quale e della quale sarebbero poi vissuti secoli e secoli di storia. In questo ritratto vivido e originale emerge in tutta la sua complessità la figura di un uomo unico, oratore e console eccellente, straordinario testimone della sua epoca.
Ascesa e declino dell’Europa nel mondo. 1898-1918
Emilio Gentile
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: 464
Ci fu un tempo in cui l'Europa era il centro del mondo. La sua supremazia si estendeva su tutto il pianeta, in ogni campo del sapere e dell'agire. Accadeva cento anni fa, all'apice di un'ascesa iniziata quattro secoli prima, con la scoperta del Nuovo Mondo e la circumnavigazione dei continenti da parte di intrepidi navigatori. All'inizio del Novecento la guerra appariva un rischio evitabile con la diplomazia, dopo oltre quarant'anni di pace e di progresso che sembravano destinati a durare e a diffondersi nel mondo. Improvvisamente, con la Grande Guerra, l'ottimismo crollò e l'Europa mondiale naufragò nella tempesta che essa stessa aveva scatenato. Con verve narrativa e affascinante erudizione, Emilio Gentile ricostruisce l'apogeo dell'Europa e il ruolo di vero e proprio laboratorio che l'Italia giocò in quegli anni: il nostro fu uno dei paesi in cui si manifestarono i primi segnali della crisi di un intero continente e i sintomi del crepuscolo di una civiltà di cui ancora oggi, a distanza di un secolo esatto, viviamo le conseguenze. Ricostruire quel che accadde in quella stagione può aiutare a comprendere quel che succede oggi nel mondo del terzo millennio, in un momento in cui l'Europa, sempre più indecisa, rischia di scivolare verso una definitiva e pericolosa marginalità.
L'impero e i barbari. Le grandi migrazioni e la nascita dell'Europa
Peter Heather
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: 920
Al tempo della nascita di Cristo, l'Europa era contrassegnata da uno straordinario contrasto. Da poco unificato sotto la dominazione imperiale di Roma, il Mediterraneo era sede di una civiltà politicamente evoluta, economicamente avanzata e culturalmente raffinata. Il resto dell'Europa era popolato da agricoltori con un'economia a livello di sussistenza, organizzati in entità politiche di piccole dimensioni. Più si procedeva verso est, più rarefatto si faceva il paesaggio: meno utensili di ferro, meno produttività nell'agricoltura e minore densità della popolazione. Mille anni più tardi troviamo un mondo completamente cambiato. Non solo i gruppi di lingua slava si sono sostituiti a quelli di lingua germanica, ma, cosa ancora più importante, il Mediterraneo ha perduto la sua centralità. A livello politico la causa va ricercata nel progressivo affermarsi nel Nord di entità statuali più grandi e solide. Tuttavia verso il Mille erano anche molti tratti culturali caratteristici del Mediterraneo a diffondersi al Nord e all'Est. In sostanza le diverse forme di organizzazione umana si sviluppavano verso un maggiore grado di omogeneità lungo una direttrice che interessava l'intera fascia continentale dell'Europa. Furono queste nuove strutture, politiche e culturali, a rompere definitivamente l'antico ordine mondiale fondato sul dominio del Mediterraneo.
Le ombre dell'Europa. Democrazie e totalitarismi nel XX secolo
Mark Mazower
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: 480
Siamo abituati a considerare l'Europa il luogo elettivo della democrazia e l'indiscutibile patria dei cosiddetti «valori occidentali». Spazzando via miti e illusioni, Mark Mazower ricostruisce da un punto di vista originale e provocatorio la storia del Novecento, il più violento e brutale dei secoli, e ci presenta un continente che si è invece formato attraverso un lungo processo scandito non solo da magnifiche, inevitabili conquiste civili e passi avanti, ma da continue interruzioni, fallimenti, cadute, prima che la libertà potesse trionfare. "Le ombre dell'Europa" propone così una salutare revisione di molti luoghi comuni, ripercorrendo le guerre sanguinose, le competizioni ideologiche, le lotte fra ambizioni imperialiste e desideri di autodeterminazione, fra tirannie di destra e di sinistra. Al centro di questo libro illuminante ed essenziale sono l'identità dell'Europa, il suo sistema di valori, i conflitti che l'hanno dilaniata, ma anche la straordinaria combinazione di pace, libertà individuale e solidarietà sociale di cui godono oggi i suoi abitanti, e che — la storia insegna — possiamo perdere da un giorno all'altro.
Marco Aurelio. L'imperatore che scoprì la saggezza
Pierre Grimal
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2018
pagine: 372
Imperatore e filosofo, guerriero e legislatore, Marco Aurelio è uno dei personaggi più complessi e affascinanti della storia antica. Passò molti anni a a combattere le tribù barbariche lungo il Danubio e dovette intervenire in Egitto e in Oriente. Alle doti di abile condottiero unì quelle del capace uomo politico e dell'attento amministratore, in grado di gestire con fermezza e lungimiranza un gigantesco apparato statale. Eppure quest'immenso potere si rispecchiava in una solitudine altrettanto assoluta. Ce ne rendono testimonianza i Pensieri, nei quali riversò le sue riflessioni ispirate allo stoicismo. In questa biografia l'autore fonde in un unico ritratto la sua triplice personalità: quella dell'imperatore, del filosofo e dell'uomo.
Federico II imperatore
Ernst H. Kantorowicz
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2017
pagine: 800
"Stupor mundi" fu detto dai contemporanei Federico II di Svevia, l'unico degli imperatori germanici del medioevo, insieme al Barbarossa, che occupi un posto riconosciuto nella nostra storia e subito ci rimandi a immagini evidentissime: la disfatta inflittagli nel 1248 dai popolani di Parma, la città di quel Salimbene che lo paragonava a un drago funesto; gli splendori della corte di Sicilia, consacrati dalla lirica della "prima scuola", di cui il sovrano medesimo era mecenate; i castelli di Puglia, gli arcieri musulmani, le donne dell'harem, le cacce col falcone illustrate nel suo trattato, il più ricco che ci resti in materia. Immagini romantiche, però. E confluenti verso un'interpretazione convenzionale, che confina Federico in una luce araldica di crepuscolo: per chiudere con la sua figura un conflitto secolare tra impero e chiesa, e inaugurare invece il decollo della civiltà borghese mercantile culminante nel rinascimento. Qui l'imperatore non è segnacolo di una fase storica schematizzata, ma si muove all'interno di un complicato gioco d'azioni e di reazioni. Di lui viene rivelata, duplice e sconcertante, l'anima insieme feudale e "illuminata": il senso feroce del potere, e lo scetticismo che a esso poneva di continuo un limite invalicabile.