Franco Angeli: La società moderna e contemp. Anal.contr.
L'Alto Commissariato per l'igiene e la sanità pubblica. Storia e documenti (1945-1958)
Massimiliano Paniga
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 128
Posto a metà strada tra una semplice Divisione ministeriale e un vero e proprio Ministero, l’Alto commissariato per l’igiene e la sanità pubblica venne istituito con il decreto n. 417 del luglio 1945 e sino al 1958 fu il soggetto di coordinamento e di vigilanza tecnica sulle organizzazioni e sugli enti sanitari in Italia. Il volume è diviso in due parti. La prima ricostruisce le vicende dell’Alto commissariato durante i 13 anni di attività. L’attenzione è rivolta, in particolare, alle questioni igienicosanitarie che maggiormente preoccuparono la classe dirigente italiana. Fra queste, il problema delle malattie sociali, a partire dalla tubercolosi, che rappresentò la sfida più importante affrontata dalla neonata istituzione. Uno spazio significativo è riservato all’organizzazione interna dell’Alto commissariato, con la descrizione degli uffici che lo componevano e delle modifiche, a questi, intervenute negli anni. La seconda parte, invece, è costituita da una raccolta dei principali documenti relativi all’Acis, dalla legge istitutiva al decreto di affidamento delle specifiche competenze, dalle disposizioni per i malati di tubercolosi alla proposta di legge poi sfociata nella formazione del Ministero della Sanità. L’appendice documentaria si conclude con una rassegna di immagini degli alti commissari e degli alti commissari aggiunti che guidarono la struttura sino alla cessazione delle sue funzioni.
I settecento anni degli statuti di Sassari. Dal Comune alla città regia
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 1042
Muovendo dal tema degli Statuti trecenteschi del Comune di Sassari, i saggi raccolti nel volume riflettono su aspetti specifici e generali della produzione statutaria delle città comunali e delle città inserite nel quadro monarchico dell’Italia tardomedievale. Con un’analisi comparativa, storici, giuristi, filologi e archeologi esplorano in chiave interdisciplinare le origini di Sassari, il suo sviluppo urbano, le peculiarità dell’esperienza comunale e il percorso nello spazio politico catalano-aragonese. Il volume raccoglie i contributi di oltre una quarantina di autori che muovendo dal tema degli Statuti trecenteschi del Comune di Sassari riflettono intorno ad aspetti specifici e generali della produzione statutaria delle città comunali e delle città inserite nel quadro monarchico dell’Italia tardomedievale. Con un’analisi comparativa, alla luce delle recenti ricerche, storici, giuristi, filologi e archeologi esplorano in chiave interdisciplinare le origini di Sassari, il suo sviluppo urbano, le peculiarità dell’esperienza comunale e il percorso nello spazio politico catalano-aragonese. I saggi, attraverso il “caso” Sassari, propongono la lettura del percorso di una città sarda e della sua evoluzione politico-istituzionale nella lunga fase che tra il XIII e il XV secolo segna il passaggio dall’autonomia comunale allo scenario del regno. L’esempio mette in campo la complessità e la ricchezza delle vicende urbane nell’età cruciale delle trasformazioni dei sistemi politici trecenteschi anche in una terra in cui il fenomeno cittadino è apparentemente marginale.
Italiani in Congo. Migranti, mercenari, imprenditori nel Novecento
Carlo Carbone
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 268
Questo studio riguarda gli aspetti culturali, politici ed economici della presenza, nel Congo novecentesco, di un numero variabile ma relativamente ristretto d’italiani, militari e civili, di estrazione borghese e piccolo borghese. Sia lo Stato Indipendente del Congo (1885) di Leopoldo II, divenuto Congo Belga nel 1908, che il Congo indipendente (1960) sono stati oggetto d’interesse economico di volta in volta nell’Italia liberale, in quella fascista e nel secondo dopoguerra. Con l’indipendenza e le turbolenze che ne sono seguite, il paese (Repubblica Democratica del Congo, poi Zaire, poi ancora RDC) è stato teatro dell’attività di mercenari, anche italiani, al soldo dei diversi poteri filoccidentali antagonisti rispetto ai seguaci di Lumumba e alle forze dell’ONU che operavano in Congo. Al contempo, ha visto uno degli interventi tecnologicamente e finanziariamente più corposi dell’imprenditoria industriale italiana pubblica e privata in Africa. I due fuochi intorno ai quali questo libro si articola, quello italiano e quello congolese, qui hanno equivalente rilevanza. L’indispensabile quadro della realtà storica congolese è stato affrontato nella misura necessaria a dare conto dell’ambiente in cui operavano gli italiani e delle reazioni al loro incontro con quella realtà. Al centro c’è la presenza degli individui e delle categorie che hanno avuto un ruolo politico e sociale in Congo e nelle relazioni fra il Congo e l’Italia. L’arco di tempo è quello compreso fra la cosiddetta età giolittiana e l’inizio del declino dell’attività economica italiana in Africa, a partire dall’ultimo governo presieduto da Bettino Craxi.
War Hawks. Gli Stati Uniti e la guerra del 1812
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 216
Nel giugno 1812 gli Stati Uniti, sotto la guida del presidente James Madison, stupirono il mondo dichiarando guerra alla Gran Bretagna. Quali che fossero i motivi che portarono a questa difficile decisione, considerata l’impreparazione di una nazione ancora sprovvista di un effettivo esercito permanente, apparve palese che nella politica americana erano emersi dei falchi della guerra – War Hawks – in grado di orientare l’opinione pubblica e le scelte dell’amministrazione. Qual è stato il ruolo degli War Hawks nell’influenzare la dichiarazione di guerra? Quale fu il ruolo della stampa, che già appare in questi anni come quarto potere? Quali furono gli scenari geopolitici e gli interessi espansionistici della giovane repubblica? Quali nuovi politici emersero con la guerra? Quale fu il ruolo di coloro che si impegnarono per risolvere pacificamente il conflitto che si concluse con il trattato di Gand nel dicembre 1814? Su queste e altre questioni si interrogano dieci studiosi americani e italiani, esperti affermati e giovani ricercatori. Il loro lavoro riporta l’attenzione su una guerra che viene ricordata nei libri di storia con difficoltà e solo come scontro per la difesa degli interessi marittimi, laddove, invece, si presentavano già in nuce espressioni intense di patriottismo e la spinta espansionistica che, di lì a qualche decennio, avrebbe portato gli Stati Uniti a conquistare i territori messicani. Contributi di: Luigi Marco Bassani, Deborah Besseghini, Matteo Casiraghi, Paul Finkelman, Giandomenico Iachini, Ginevra Paparoni, Marco Sioli, Andrew Spannaus, Scott Manning Stevens e Alan Taylor.
La memorie di Ernesto Falcon. Una famiglia dalla Francia a Napoli e Sorrento nel lungo Ottocento
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 144
“Memorie di zio Ernesto” è il titolo di un documento inedito del 1931, conservato in un archivio privato; l’autore è Ernesto Falcon, un militare di carriera vissuto tra il 1861 e il 1950, che ricostruisce la storia della propria famiglia dal 1777 al primo conflitto mondiale in una lunga memoria in stile epistolare, indirizzata a due nipoti orfane, Elvira e Ida, figlie di suo fratello Alfredo. La narrazione ripercorre ben quattro generazioni, che si dispiegano lungo l’intero Ottocento; prende avvio dagli anni del governo francese a Napoli, attraversa la Restaurazione borbonica e i moti del 1848, per finire con i decenni successivi all’unificazione italiana. Nelle Memorie è la famiglia a essere centrale; una famiglia che presenta un’anima doppia: da una parte al servizio dei Borbone restaurati e dall’altra espressione del più avanzato liberalismo. Nel lungo Ottocento figure di diverso orientamento politico e di diverso impegno e destino economico vivono l’accelerazione della mobilità tra diverse dimensioni, partecipando così a uno dei grandi caratteri dell’epoca: dal locale al nazionale, al globale: dalla Francia al Regno delle Due Sicilie all’Italia unita, dall’Europa alle Americhe, dalla grande città di Napoli alla piccola stazione di soggiorno di Sorrento.
L'Abruzzo e il turismo. Dinamiche e sviluppo in età contemporanea
Ada Di Nucci
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 228
La maestosità dei monti che dolcemente digradano verso il mare, l’alternarsi di lunghi tratti di spiaggia finissima dorata o ciottolosa con rive rocciose e frastagliate immerse in pinete verdeggianti, hanno contribuito in modo straordinario a far conoscere e uscire da un lungo letargo interi territori della regione abruzzese. Attraverso la valorizzazione delle aree costiere e montane, così come delle località termali e di culto, l’Abruzzo partecipa a pieno titolo all’offerta del turismo nazionale. Imprenditori, amministrazioni locali ed enti preposti alla promozione del settore nel corso degli anni effettuano ingenti investimenti diretti a sviluppare il comparto turistico, consentendo alla regione di affrontare una progressiva trasformazione: ambienti legati a una economia agropastorale ne acquisiscono una diversa orientata verso l’industria del forestiero. Il volume traccia un quadro dell’evoluzione storico-economica del turismo in Abruzzo, ripercorrendo i passaggi fondamentali dello sviluppo del settore attraverso una chiave di lettura che consente di cogliere contemporaneamente sia le peculiarità dell’offerta che quelle della domanda turistica, in un arco temporale che va dall’unità d’Italia fino all’inizio del terzo millennio.
I diari di Pietro Zani. Vita e pensieri di un maestro nella Lombardia dell'Ottocento. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 1076
Con questi volumi si offrono alle stampe i diari superstiti del maestro bresciano Pietro Zani (Prato 1780–Sabbio Chiese 1868). Si tratta di un apparato documentario di raro valore per organicità ed estensione dei temi, in grado di offrire una molteplicità di chiavi di lettura in un’ottica di ricerca e di testimonianza storica. I ricordi personali, la quotidianità di una comunità montana, la sua cultura materiale, le sue passioni, le sue paure di fronte a guerre e malattie, formano la trama che si intreccia con l’ordito delle grandi vicende sociali e politiche dell’Europa del XIX secolo, filtrate e mediate dalla sensibilità e dalla cultura, sospesa tra il mondo rurale e il mondo urbano, del maestro del villaggio. I diari sono corredati da saggi che offrono alcune chiavi di lettura degli scritti di Pietro Zani, affrontando solo alcune delle molteplici prospettive di studio offerte dai manoscritti, la cui pubblicazione, accanto alla valorizzazione della cultura storica di un territorio, potrà costituire una fonte preziosa per futuri studi di storia socioculturale, di storia dell’educazione e di storia sociale.
Centri di potere nel Mediterraneo occidentale. Dal medioevo alla fine dell'antico regime
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 484
Il volume raccoglie una serie di studi realizzati nell’ambito di numerosi progetti di ricerca internazionali, i cui componenti appartengono a diversi enti di ricerca e università italiane e spagnole. La prolungata e consolidata collaborazione accademica e scientifica di tutti questi specialisti ha consentito di realizzare un incontro dalle caratteristiche trasversali e multidisciplinari, fortemente voluto dagli organizzatori e già emerso in altre iniziative simili. In questa occasione la riflessione si è incentrata sui Centri di potere nel Mediterraneo occidentale in un arco cronologico di lunga durata, compreso tra il Medioevo e la crisi dell’Antico Regime. Ancora una volta tale ambito si presenta di estremo interesse, sia dal punto di vista geografico che storico, e continua ad appassionare gli studiosi per la sua forte valenza identitaria, presentando caratteristiche comuni nell’insieme dei suoi territori. I lavori che si pubblicano in questo volume riguardano tematiche diverse, dimostrando chiaramente quali potenzialità presentano le fonti sarde per una storia comparata. In queste pagine vi sono studi riguardanti le interrelazioni fra i centri di potere e la realtà insediativa, le varie fasi vissute nel corso del tempo, le osservazioni sullo spazio fisico e monumentale dei centri di potere, lo studio dell’amministrazione e degli uomini che esercitavano il potere in nome del re, le tradizioni giuridico-politiche e le realtà finanziarie, i mutamenti e le persistenze nel potere, le relazioni fra monarchia e feudi, il ruolo dei centri di potere in una realtà di frontiera.
Di padre in figlio. Antonio ed Enrico Montucci senesi europei tra '700 e '800
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 118
Il senese Antonio Montucci e suo figlio Enrico vissero appassionanti vicende influenzate dalla città di origine e inserite nei network culturali tra ’700 e ’800, già delineate nel precedente volume della Curatrice, Una famiglia tra Siena e l’Europa. I Montucci, 1762-1877. Dopo gli studi universitari a Siena, entrambi diventarono linguisti, insegnanti, eruditi: il primo laureato in diritto, ma poi autore di grammatiche e manuali d’italiano e studioso di cinese; il secondo laureato in matematica, ma poi specialista d’inglese e di sistemi educativi. Il loro percorso attraversò l’Europa, dalla Gran Bretagna alla Germania, alla Francia, e si intrecciò con quello della rispettiva moglie e madre Enrichetta, britannica di singolare cultura. I saggi approfondiscono ambiti che videro i Montucci protagonisti, con un ampio sguardo sulla realtà che li circondava. Anna Di Toro rileva il ruolo di Antonio nel passaggio della linguistica cinese a vera e propria scienza, il suo rigore di lessicografo e la vena di polemista apprezzato dai maggiori studiosi, mentre Stefano Villani ne indaga il rapporto con il protestantesimo britannico, constatando come l’attrazione per una confessione più libera non lo spingesse alla conversione. Floriana Colao ricostruisce la cultura giuridica dell’Ateneo senese dal periodo di Pietro Leopoldo di Lorena all’Unità con l’evolversi del senso costituzionale negli insegnamenti. Raffaella Franci ripercorre gli studi matematici di Enrico nell’Accademia dei Fisiocritici, illustrando i rituali del sodalizio e le intuizioni algebriche del giovane scienziato. Fabio Bertini, infine, analizza la peculiarità dei democratici toscani nella Restaurazione, fino al trasferimento di Enrico Montucci a Parigi e al 1848.
Congiunture e dinamiche di una regione periferica. L'Abruzzo in età moderna e contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 324
Territorio di confine, caratterizzato da una viabilità carente e da una portualità poco sviluppata, l'Abruzzo di età moderna versava in un profondo stato di arretratezza: l'assenza di capitali e di iniziative imprenditoriali e le difficoltà di comunicazione di un'area in gran parte montuosa condizionavano la produzione agricola e manifatturiera. Il mercato regionale assumeva così le caratteristiche di una realtà frammentata con scambi rarefatti e disomogeneità dei prezzi, in cui la produzione era destinata in gran parte all'autoconsumo. A partire dall'Unità il miglioramento delle vie di comunicazione, la costruzione della linea ferroviaria adriatica e il conseguente collegamento commerciale con Roma, hanno favorito l'integrazione dell'Abruzzo nel mercato nazionale. L'economia regionale ha mostrato tuttavia uno sviluppo disomogeneo, con la progressiva concentrazione delle attività produttive e della ricchezza nelle aree costiere e lungo le principali vie di comunicazione. Solo sul finire dell'Ottocento, con l'arrivo dei capitali stranieri, si sono sviluppate le prime importanti iniziative industriali e si è dato avvio a quel processo di industrializzazione che si sarebbe poi alimentato con i capitali dei grandi gruppi imprenditoriali e con le capacità della borghesia industriale e commerciale della regione. I saggi contenuti in questo volume si concentrano sull'analisi di questioni legate alla storia dell'Abruzzo tra il XVI e il XIX secolo. Attraverso indagini condotte su fonti d'archivio e bibliografiche sono state studiate tematiche di carattere storico, sociale ed economico che hanno messo in risalto le peculiarità e le dinamiche dello sviluppo dell'economia regionale, nel più ampio contesto del Mezzogiorno in età moderna e contemporanea.
Skf. Un modello di partecipazione industriale. Il contributo di Aldo Erroi e del Fali
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 136
Attraverso una prospettiva multidisciplinare, capace di far dialogare storici, economisti, dirigenti aziendali, sindacalisti ed esperti di organizzazione del lavoro, il volume approfondisce le vicende della contrattazione aziendale in Skf, un grande gruppo del settore metalmeccanico, che ha realizzato in oltre cinquant'anni esperienze contrattuali di notevole rilevanza, innovative e, spesso, anticipatrici di contenuti fatti propri, in seguito, dall'intera categoria. Un risultato raggiunto grazie all'abilità dimostrata dal management di sfidare il sindacato sul terreno della ricerca di soluzioni alle problematiche emerse nella quotidianità della vita aziendale. Una rappresentanza sindacale molto particolare, che ha avuto la propria presenza maggioritaria nel Fali, la cui azione, avviata nel quadro generale di un dialogo con i sindacati confederali, ha contribuito al raggiungimento di significative intese e allo sviluppo di una cultura partecipativa. La storia del Fali si lega a filo doppio con quella del suo fondatore, Aldo Erroi. Incrociando un patrimonio diversificato di fonti, il volume ripercorre la sua traiettoria biografica e sindacale che, dopo il '56 ungherese, incrocia il sindacalismo olivettiano e le influenze di Walter Reuther, fino all'arrivo in Riv-Skf e alla successiva nascita, sviluppo e crescita dell'organizzazione. Sullo sfondo le vicende storiche e sindacali dell'azienda, analizzate nei passaggi cruciali dalle origini ai giorni nostri.
Il Portello. Voci dalla fabbrica. Le interviste di Duccio Bigazzi in Alfa Romeo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 230
"Voci dalla fabbrica" presenta l'archivio inedito e inesplorato di Duccio Bigazzi: 63 interviste a operai, tecnici e manager raccolte in Alfa Romeo tra il 1980 e il 1986. Testimonianze che l'Associazione Bigazzi ha preservato e di cui oggi pubblica una selezione: queste storie di vita e di lavoro ci restituiscono la dimensione reale e concreta della fabbrica novecentesca – la progettazione, l'organizzazione, le lotte, gli impianti, i modelli di automobile. In queste testimonianze potremo trovare nuove fonti storiche per i decenni 1920-60 in Alfa e un modello paradigmatico di storia orale. Bigazzi ha prodotto un archivio da cui emergono vere e proprie «pepite d'oro»: anche a distanza di trent'anni, riesce a far sentire le voci vive e squillanti dei suoi interlocutori. L'operaio che occupa la fabbrica durante il biennio rosso, il manager che ha ideato l'Alfasud, il partigiano che organizza i sabotaggi, l'operaio che sopravvive due volte a Mauthausen, l'ingegnere che ha avviato la scuola aziendale, il perito che ricorda i bombardamenti. Se è vero che l'intervista è un'esperienza di apprendimento e un campo di forza in cui si incontrano un narratore e un contronarratore, dall'archivio di Duccio Bigazzi emerge con evidenza la sua capacità di porre in relazione la tradizione orale e la storiografia e la forza prorompente del dialogo restituisce il calore della vita ai suoi protagonisti.