Fazi: Le vele
Ignazia
Enzo Di Pasquale
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 229
Marettimo, l'ultima delle Egadi, con le sue notti avvolte nel silenzio rotto solo dalle onde che schiaffeggiano la costa. In una comunità che vive della pesca del tonno, nel 1900 nasce Ignazia. Dopo pochi anni il padre s'imbarca per l'America in cerca di fortuna, si risposa e si arricchisce. La bambina intanto cresce e con innata vitalità e misteriosa saggezza anima la vita dell'isola. Osservando le iscrizioni sulle lapidi impara a scrivere, divora i libri della sacrestia, calcola direzione e velocità delle correnti marine. Tiene la corrispondenza con i mariti oltreoceano, istruisce i bambini e con fare quasi magico risolve contrasti familiari. Fin quando dall'America arriva l'eredità del padre e con essa, finalmente, una scuola per i marettimari. E un bel giorno, sull'isola, approda anche un maestro che escogita per i suoi quattro alunni un nuovo gioco: una bottiglia, lanciata in mare con un messaggio per i bambini di un'isola sconosciuta, ritorna sempre indietro con una risposta. È la scoperta di un mondo oltre Marettimo. Come un folletto benevolo Ignazia continua a tessere trame incantate per il suo piccolo regno, finché il destino la riconsegna, secondo un'usanza del luogo, alle acque dell'isola. Scandita dalla vita del mare, dall'eco degli eventi del continente e del Nuovo Mondo - il passaggio della cometa di Halley, la guerra, lo sbarco sulla luna - questa storia intreccia personaggi fiabeschi e reali, ancorati a una terra aspra che evoca la nostalgia propria delle cose lontane, perdute.
Río Quibú
Ronaldo Menéndez
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 159
"Quando lessi per la prima volta Menéndez fui colto da una sindrome d'astinenza. Quella lettura mi aveva lasciato con l'acquolina in bocca. Per fortuna adesso abbiamo "Río Quibú" per saziare la fame di buona letteratura che lasciano le storie di Ronaldo Menéndez. Pochi autori sanno padroneggiare così bene un linguaggio, senza artifici e trucchi che facciano ombra a una storia irriverente e dura come questa: quella di un adolescente che si rifugia nell'inferno di povertà accanto al fiume Quibú, per indagare, far luce e decidere come agire dopo lo stupro e l'assassinio di sua madre. Ronaldo Menéndez ancora una volta ci stupisce con una galleria di personaggi tracciati con poche precise pennellate e con una prosa che è al tempo stesso tagliente e intensamente poetica. "Río Quibú" è un romanzo pieno di sorprese nella migliore accezione del termine: in queste pagine c'è un modo nuovo di raccontare, profondamente autentico e universalmente cubano. "Con Río Quibú", Ronaldo Menéndez si conferma come uno degli scrittori più autorevoli e al contempo come fondatore di una letteratura che dà identità al ventunesimo secolo." (Luís Sepulveda)
Bologna permettendo
Mattia Bernardo Bagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 300
"È incredibile come Bologna riesca a rendere plausibili le storie più straordinarie. All'ombra dei portici, che proteggono e nascondono allo stesso tempo, tra le mille contraddizioni di una città che riesce sempre a dare il meglio e il peggio di sé, in questa storia si muovono serial killer di punkabbestia, sette esoteriche, inquieti e inquietanti criminologi, professori, studenti e studentesse, extracomunitari e artisti. E mica stanno con le mani in mano: questo è un noir di indagine, con una serie di morti ammazzati e di colpi di scena che alla pagina come solo un buon noir, appunto, sa fare. Ma succede a Bologna, e tutto questo avviene sottilmente, avvolgendo il lettore in un abbraccio sornione e letale che è tipico di questa città. Dove anche le storie più inquietanti e più strane, più incredibili e più affascinanti, diventano vere. Come dice Cornelio Corvo, il protagonista di questo romanzo: "I budelli stretti di Bologna ti fregano"." (Carlo Lucarelli)
L'era del cinghiale rosso
Giovanna Nuvoletti
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 278
Libera, giovane e ricca ragazza milanese, scopre Capalbio. Lì, a partire dagli anni Settanta, inizia a riempire le estati osservando la vita altrui nel luogo in cui è sorta l'Ultima Spiaggia, lo stabilimento balneare più celebre e più fotografato d'Italia. Lì flirta, scherza, s'innamora e, con l'occhio disincantato di chi è libero, appunto, da condizionamenti e pregiudizi, assiste alle stagioni che via via trasformeranno un tranquillo posto di mare nella meta estiva più ambita dagli intellettuali di sinistra nonché da vip, finti vip, fotografi, giornalisti, politici e scrittori. La bolla mediatica costruita su Capalbio, ribattezzata la Piccola Atene della Maremma, è al centro di questo libro fresco e originale, fitto di dialoghi e battute, intessuto di articoli di giornale, pettegolezzi, storie vere e storie false, abili ammicchi al gossip nazionale. Tanti i personaggi, noti e meno noti, con nomi e cognomi spesso inventati ma a volte no, che animano il divertente gioco a chiave ambientato tra ombrelloni riconfermati di anno in anno e casali di proprietà, nello scenario toscano del cinghiale e del vino doc. Dopo "Dove i gamberi d'acqua dolce non nuotano più", l'autrice, con la sua caratteristica verve e una vena di feroce ironia, torna a descrivere le abitudini delle élite in vacanza, con un libro che, romanzando i ricordi personali, sbeffeggia il mito di Capalbio, mito che lei stessa ha contribuito a creare e, in parte, alimentare.
Il quadrato della vendetta
Pieter Aspe
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 336
Malinconico e irascibile, un pessimo carattere, nessun rispetto della gerarchia, un caustico senso dell'umorismo. il commissario Van In, appena divorziato e sempre in bolletta, amante dell'arte, dei sigari, della birra e delle belle donne (e più di ogni altra del sostituto procuratore Hannelore Martens) non ha eguali nel risolvere i casi più intricati. Bruges è la sua città. Non esiste delitto che possa nascondergli. Tanto più quando al centro delle indagini c'è un antico enigma ispirato alla filosofia dei Templari, misteriosamente collegato agli atroci misfatti di una delle più notabili e rispettate famiglie della regione, i Degroof. Tutto inizia con una strana rapina in una gioielleria; i ladri hanno lasciato una sola traccia, il celebre quadrato SATOR. Sono venticinque lettere che possono dare luogo a svariate combinazioni basate sul palindromo, la simmetria e i giochi di specchi: di qui parte l'inchiesta di Van In, che incontrerà lungo il suo corso intrighi e interessi politici, segreti alchemici e antiche vendette.
Smog
Paolo Zagari
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 150
"Di cosa parliamo quando parliamo d'amore? Non lo sapremo mai, però Paolo Zagari sa raccontare bene questo "mistero"- metafisico o sublimemente sciocco che sia - racchiuso nella superficie. E lo racconta in modo un po' spavaldo, con una struttura compositiva nuova, adattata non alla cronologia ma ai frammenti di un discorso amoroso. Innumerevoli nel testo gli autori e i personaggi di riferimento, da Amleto a Woody Allen. Ovunque impera la Classe Media semi-colta e semi-corrotta, protagonista di "un paese che era a pezzi", divisa in corporazioni ferree, verbosissima e"blobbiana", che usa alla perfezione le citazioni, per apparire migliore o per difendersi dal trauma dell'esperienza. Una tagliente sociologia d'occasione si incontra con una lingua che costeggia ironicamente il "rosa" e la tecnologia. Ma non vi compare il nome di quello che è probabilmente il segreto nume ispiratore di queste pagine: Truffaut. Il tono svagato e drammatico, una modalità del racconto lieve, aerea, puntigliosa, a tratti maniacale, dentro cui si nasconde la banale tragedia. A volte la narrazione sembra evanescente come le conversazioni che contiene, ma poi è trattenuta giù, sul fondo, da una ricerca disperata di senso. Romanzo giocoso, allegramente sgangherato, mai frivolo. E se davvero l'amore autentico, che è sempre "pirotecnico e strampalato", ci casca addosso senza preavviso e nasce da una "distorsione" della realtà, dubito che avrà mai una conclusione edificante." Filippo La Porta
Le tue stelle sono nane
Caterina Venturini
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 195
La Ragazza con le scarpe di tufo arriva un giorno in cui la pioggia batte le vie del centro come un martello pneumatico. La partita è cominciata: è stata scelta. Ora può trovare il varco di accesso, capire il più in fretta possibile le regole di sopravvivenza, superare una serie di prove che potranno condurla, un livello dopo l'altro, a conquistare il premio finale. Gli altri partecipanti sono agguerriti, il pegno in gioco è molto alto: la conquista di una casa, di un lavoro, di una stabilità che sembra sempre sfuggire di mano. Il rischio è invece tornare indietro, come in uno strano gioco dell'oca in cui penalità e tentazioni rallentano la corsa. Ma il premio dov'è? Quando finisce la partita? Dalla sua casella, la Ragazza guarda ogni notte verso le luci artificiali al centro del circuito. Qualcuno le ha detto che, da qualche parte, c'è stato uno scontro di galassie: dallo scontro sono nate delle stelle nuove, ma la loro luce è ancora flebile, lontana. "Le tue stelle sono nane" è un romanzo sulla precarietà come non ne sono mai stati scritti prima, che si snoda lungo un percorso in bilico tra reale e virtuale grazie a una lingua che gioca con il vecchio e con il nuovo, mescolando Leopardi, il web e il gergo aziendale. E nel quale il racconto del precariato diventa altro: la metafora di un tempo spietato, che scandisce i ritmi di una società globale e internettiana che più si finge libera, reticolare e aperta, più si rivela intransigente e ossessiva.
La strage degli imbecilli
Carl Aderhold
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 323
Chi non ha sognato di ammazzare il proprio vicino la domenica mattina quando, preso dall'improvvisa urgenza di aggiustare la mensola del salotto, vi sveglia martellando come un forsennato contro il muro? O di mandare all'altro mondo l'automobilista che vi urla contro mentre vi sta tagliando la strada senza pietà? Certo, occorrerebbe una certa determinazione. Ma di determinazione il protagonista di questo irriverente, divertentissimo romanzo, non manca affatto. Supportato da una logica a suo modo inattaccabile, quest'uomo finora mite, ossequioso, gentile inizia a uccidere, nell'ordine, portiere pettegole, automobilisti arroganti, esattori delle imposte, impiegati perdigiorno, mendicanti rancorosi, vecchi assillanti e poi, in un'escalation di "coerenza giustizialista", la moglie, quattro capufficio, l'amante, il fratello dell'amante e svariati lavoratori in divisa - essendo per lui, la divisa, un chiaro vessillo d'imbecillità. S'improvvisa nel frattempo guida turistica per anziani (e ne fa fuori un pullman intero), sceneggiatore di film porno ed editor per una casa editrice, La rebelle, di cui rapidamente scala i vertici. Fino a quando, dopo molto riflettere (e ammazzare), non arriva a tracciare il ritratto del perfetto imbecille: è vittimista e logorroico, in genere contagioso; abusa del proprio potere; non dà mai scampo. E, insieme ai suoi simili, regge le sorti del mondo.
Il purtroppo delle cose
Dimitri Verhulst
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 219
Il piccolo Dimitri vive nella casa della nonna, in mezzo alla campagna fiamminga, insieme al padre e ai tre zii. Una casa da cui la madre è fuggita esasperata da un'esistenza che non voleva e non poteva condividere, alternativa, emarginata, orgogliosamente isolata. I soli percorsi che ora Dimitri conosca, i soli che gli abbiano mai insegnato a percorrere, conducono l'uno al pub del paese, l'altro più semplicemente alla cucina di casa: sede di una convivialità ossessiva e deprimente, di gare alcoliche e canti da bettola, consumati in un oggi che non immagina per sé alcun futuro. Attraverso una serrata, esilarante sequenza di aneddoti, prende così corpo la bizzarra quotidianità di un nucleo familiare che consuma i propri giorni tra risse nei caffè, grandi mangiate e sconclusionati abbordaggi. E il cui punto di vista è talmente deviato che l'ingresso di un'assistente sociale è salutato come l'arrivo di una scocciatrice da mettere alla porta, di un'entità molesta, di una poco di buono. Ne "Il purtroppo delle cose" Dimitri Verhulst torna, con la sua scrittura scarna e incalzante, a fare i conti con la propria infanzia. E a porre in scena l'insospettabile tragicommedia dell'emarginazione e della povertà, narrata da chi non ha più nulla da perdere ma su quel nulla ha eretto, con ostinazione e coraggio, l'edificio di una vita.
Mia sorella è una foca monaca
Christian Frascella
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 95
"Tempo fa mi è capitato tra le mani questo libro. Con cosa avessi a che fare l'ho capito dopo un po', man mano che ogni pagina mi strappava il sorriso, e alla fine, quando mi sono scoperto commosso nonostante i dialoghi irresistibili e le risate. Il protagonista della storia è un buffo ragazzo, tenero e insopportabile insieme. Uno convinto di picchiare duro, ma che finisce steso in due secondi nel cortile della scuola; che straparla e non piange mai, nascondendo sogni e fragilità dietro un'irriducibile arroganza, pur continuando a buscarle ogni giorno dalla vita, e perfino da Chiara, la ragazza bella e inaccessibile di cui s'innamora. Uno così o lo ami o lo odi, e io l'ho amato, questo sedicenne protagonista di un romanzo in cui ho ritrovato tutta la gloriosa tradizione dei perdenti di talento, dal "Giovane Golden" ai personaggi di John Fante, col loro immancabile campionario di lividi. Ecco dunque che c'è un padre - "il Capo" - quasi alcolista; e c'è la "Foca Monaca", ubbidiente e grigiastra sorella timorata di Dio. Quanto alla madre, è scappata col tizio della stazione di servizio. La periferia torinese di fine anni Ottanta e il Muro di Berlino che crolla, insieme a un gioco di rimandi pop e cinematografici e a una scrittura esilarante quanto aggressiva nel suo realismo, fanno da sfondo a questo esordio: la prova che la narrativa italiana si muove, in direzioni nuove, inaspettate e potenti." (Giuseppe Genna)
Hell
Lolita Pille
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2009
pagine: 157
"Il mondo è troppo piccolo, a otto anni, per averci girato intorno dieci volte in business class". Hell ha 18 anni, vive nella Parigi dorata dei fabourg e dello shopping con la platinum card, è bellissima, sfrontata, insolente. Il suo credo è sii bella e consuma, è il denaro a palate, sono i locali del giro "che conta". Appartiene a una sparuta tribù di adolescenti che fanno sesso con distacco, mangiano poco e niente, vivono a capofitto consumando come fiammiferi mode e rituali; figli di genitori che li hanno consegnati a governanti istruite da lontano, a portieri d'albergo in livrea, a parenti distratti e indifferenti. Intanto Hell brucia, divora i suoi amori e i suoi anni. È una fenice, vive in un mondo di cenere in cui ogni cosa è disperatamente tenuta a distanza e la ferisce a morte: perché i suoi anni sono pochi, perché le sue notti sono una scatola vuota, perché sa già come andrà a finire ed è un finale che nei film non c'è mai. Scritto a diciassette anni, pubblicato a diciannove, il romanzo d'esordio di Lolita Pille.
Il comportamento della luce
Nic Kelman
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2008
pagine: 350
La storia d'amore tra Alexander e Laetitia è finita. La sola via d'uscita per non perdersi, per non impazzire, è per lui ricordare, ricostruire, rivivere ossessivamente i momenti trascorsi insieme. Dal fondo del precipizio che è diventata la sua esistenza nulla gli sfugge, non un dettaglio, un'espressione, un frammento: la memoria di Alexander è come una pellicola su cui riposano, come traiettorie luminose, le sequenze di ogni istante condiviso. Un reticolato d'ombra e luce che gli serve da sostegno, al pari di un ponte di corde su un burrone: lo sguardo di Laetitia, le sue mani, il suo respiro. E insieme l'andamento, la direzione, la velocità del loro amore, che per lui è ora l'oggetto di un'indagine scientifica sul comportamento della luce e, per estensione, di Laetitia. Sono dunque grafici e immagini sulla fisica delle particelle laetitiane, la dinamica del suo ciclo vitale, dei suoi moti dell'animo, delle sue pene. Prima che lei scivolasse lungo un inesorabile crinale di depressione. Prima che perdesse ogni contatto con la realtà.