Farinaeditore: I grani
Piccola antologia filosofica
Giuliano l'Apostata
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2020
pagine: 60
					«È necessario convincere e formare gli uomini con la ragione e non a suon di frusta, né con umiliazioni, né con torture fisiche. Una volta di più esorto i seguaci del culto degli dei a non commettere alcuna ingiustizia nei confronti delle folle cristiane, a non offenderle e a non maltrattarle. Bisogna avere pietà e non odio nei confronti di quanti sbagliano così tanto nelle cose più importanti.» Come si osserva con assoluta facilità, lo sguardo dell'imperatore coincide pienamente con la sua prospettiva filosofica, splendente di tolleranza, relativismo, curiosità verso il diverso e di un eclettismo inteso in primo luogo come rispetto verso una tradizione ancora splendida. Nel pieno del quarto secolo dopo Cristo, a due passi dalla dissoluzione dell'autorità imperiale in Occidente, Giuliano dà corpo ad una propria rivisitazione dell'utopia del filosofo-re, con minor disincanto di quanto se ne trovi nel pur splendido Marco Aurelio.				
									Contro il paternalismo. Brevi note di filosofia politica
Mauro Trentadue
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2020
pagine: 40
					«Il paternalismo di Stato non si accontenta del consenso, lo esige, lo coltiva, lo agogna. Infonde tranquillità spacciando le proprie decisioni come il frutto più prezioso della ragione del meglio, sollevando il cittadino dalla fastidiosa responsabilità del pensare; mostra di fondare i propri decreti sui preziosi risultati della scienza, provando a farci dimenticare che non esiste legge che non sia proposta da un politico; prova a suggerire di non avere altra scelta e in questo certamente si tradisce, perché chi non rinuncia a pensare ne vede invece una infinità. È successo con le leggi di Norimberga, con i decreti di Stalin, con lo Stato fascista, con le dittature di Franco, Salazar, Pinochet. E il solo elenco dei presunti padri della patria riempirebbe per intero una enciclopedia.»				
									Antigone, Elettra
Simone Weil
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2020
pagine: 50
					«La vita è talmente più comoda quando sappiamo piegarci alle peggiori ingiustizie, dimenticandoci che sono ingiustizie!»				
									La schiavitù nel Massachusetts
Henry David Thoreau
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2020
pagine: 80
					«Il destino della nazione non dipende da come voti alle elezioni: l’uomo peggiore è forte tanto quanto il migliore in quel gioco; non dipende dal voto che inserisci nell’urna elettorale una volta all’anno, ma dal tipo di uomo che tu fai uscire di casa ogni mattina, dunque da chi scegli di essere. Facciamo in modo che lo Stato dissolva la sua unione con gli schiavisti. Facciamo in modo che ogni cittadino dissolva la propria unione con lo Stato, finché lo Stato non si decida a compiere il proprio dovere.»				
									Le ragioni per tollerare i cattolici romani. Testo inglese a fronte
John Locke
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2019
pagine: 46
					Il pregio più vistoso di questo breve manoscritto è proprio quello di costituire una sorta di finestra privilegiata sul modo di pensare di Locke. Evidentemente non redatto per essere pubblicato, il manoscritto sembra quasi un tentativo di fermare le idee su carta, di mettere per iscritto degli spunti pro e contro la tolleranza del cattolicesimo romano, di appuntarsi i capisaldi di uno schema dialettico-antitetico per verificare in seguito il portato persuasivo di ciascuna opzione.				
									La filosofia del piacere
Aristippo di Cirene
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2019
pagine: 104
					«Io possiedo, ma non sono posseduto; perché la cosa migliore che si possa fare è vincere e non essere resi schiavi dai piaceri, senza però evitare di goderne». Aristippo concordava con Diogene di Sinope su un punto decisivo: il massimo bene per l'uomo è costituito dalla libertà. Questa gioiosa indipendenza non era però - come invece avviene nel cinismo - fondata sulla rinuncia, sulla liquidazione di ogni bene superfluo e su una vita ostinatamente frugale e leggera. Aristippo amava ripetere che il possesso di beni - così come un'esistenza agiata e comoda - moltiplicava le possibilità di godere dell'attimo e delle gioie del corpo. Si trattava però di mantenere un difficile equilibrio e di non cadere mai nella dipendenza: bisognava possedere dei beni ma mai esserne posseduti.				
									Roma
Simone Weil
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2019
pagine: 88
					«Nessuno ha mai eguagliato i Romani nell'abile utilizzo della crudeltà. Quando la crudeltà è figlia di un capriccio, di una sensibilità malata, della collera, dell'odio, spesso ha delle conseguenze fatali per chi soccombe. La crudeltà fredda, calcolata e metodica; la crudeltà che non può essere mitigata da alcuna considerazione di prudenza, di rispetto o di pietà, alla quale non puoi sperare di sottrarti né attraverso il coraggio, né attraverso la dignità, la resistenza, né tramite la sottomissione, le suppliche, le lacrime, ebbene una crudeltà di questo tipo è uno strumento di dominio incomparabile.» Contiene i saggi: Riflessioni sulla barbarie; Abbozzi di lettere; Hitler e la politica estera della Roma antica; Roma e l'Albania.				
									Su Camus. Il mondo del condannato a morte
Rachel Bespaloff
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2019
pagine: 80
					«Avremmo torto a considerare l'evoluzione di Camus come un'ascensione rettilinea che va dall'indifferenza alla rivolta, dall'accettazione ribelle alla santità. Si tratta invece di una dialettica che è ricerca sofferta dell'equilibrio. Quanta attenzione e fatica per mantenere questa sfumatura che separa il sacrificio dalla mistica, l'energia dalla violenza, la forza dalla crudeltà.» Pagine scritte con il fuoco, quelle che seguono sono anche le ultime che Rachel Bespaloff abbia scritto prima di levare la mano su di sé. Sono dedicate ad Albert Camus, la cui intera riflessione appare come un intensissimo corpo a corpo con la questione della mortalità, ovvero con la consegna della sorgività vitale della cosa umana al destino cieco e vuoto dell'assurdo. Come in una fuga di specchi, l'autore francese e la pensatrice ucraina si rincorrono in una corsa tanto inebriante da provocare a volte le vertigini. Le parole dell'uno divampano nell'interpretazione dell'altra.				
									Vita scettica
Pirrone
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2018
pagine: 60
					«La sua vita era coerente col suo pensiero. Di fronte ad un ostacolo non cercava di aggirarlo né di evitarlo, al contrario affrontava tutto restando saldo: che si trattasse di carri, precipizi, cani o altre cose simili, voleva verificare fino in fondo la testimonianza dei sensi».				
									La vita senza ideali
Henry David Thoreau
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2018
pagine: 52
					"Proprio non sapevo che l'umanità soffrisse per la mancanza d'oro. Nella mia vita ne ho visto poco. So che è molto malleabile ma non quanto il pensiero umano. Un grano d'oro potrà indorare una grande superficie, ma non quanto un grano di saggezza." Amato da Proust come da Hannah Arendt, Thoreau sortisce nel suo pubblico il salutare effetto di indurre - nel comportamento - una sorta di discontinuità creatrice. I suoi scritti spiazzano spesso il lettore per la forza con la quale seminano dubbi, ossidano certezze millenarie, mettono in questione risposte ormai divenute prassi. Thoreau - irrequieto e indomito - ha ancora il potere di turbare il lento ruminare dell'abitudine, di inasprire all'improvviso la melassa del nostro buon senso. Ecco perché iniziare o continuare a leggerlo.				
									Diario della guerra di Spagna
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2018
pagine: 60
					"Non amo la guerra ma ciò che mi ha sempre fatto più orrore è la posizione di coloro che si trovano nelle retrovie. Quando ho capito che nonostante i miei sforzi non potevo impedirmi di partecipare moralmente a questo conflitto, augurandomi ogni giorno e a tutte le ore la vittoria degli uni e la disfatta degli altri, mi sono detta che Parigi era per me la retrovia e sono salita su di un treno per Barcellona con l’intenzione di arruolarmi. Era l’inizio d’agosto del 1936."				
									L'azzardo del bello. L'estetica dell'etica nel pensiero di Jean Genet
Mauro Trentadue
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2017
pagine: 40
					Intellettuale scomodo e urticante come pochi altri, Jean Genet è apparso - anche da vivo - refrattario a quel processo di museificazione, tipico della nostra cultura, che - mentre conserva - anestetizza le proposte teoriche, inventariandole come semplici reperti del passato. La buona coscienza borghese lo ha sommerso nel silenzio, attendendo che l'oblio portasse a termine il lavoro sporco; così oggi lo si rappresenta poco, lo si legge di rado, se ne discute ancora meno. Ecco il perché di questo libro.				
									
