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Edizioni ETS: Philosophica

La coscienza del bene. La voce etica interiore, le sue deroghe alle norme, l'imputabilità morale, l'obiezione alle leggi

La coscienza del bene. La voce etica interiore, le sue deroghe alle norme, l'imputabilità morale, l'obiezione alle leggi

Giacomo Samek Lodovici

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 204

Che cos’è la coscienza morale? È un prodotto, nell’essere umano, dell’educazione o ha una sua autonomia? È creatrice del bene o lo decifra? È repressiva verso il soggetto o può essere una guida perfettiva? Produce solo conflitti interiori o può essere principio di unificazione del sé? Qual è il suo rapporto con le emozioni? Qual è la genesi della conoscenza morale di cui si avvale? La coscienza e le norme morali sono due poli contrapposti? Può la coscienza stabilire delle eccezioni alle norme? E l’obiezione di coscienza è un istituto legittimo o un arbitrio anarchico? A queste e ad altre domande cerca di rispondere il presente libro che (confrontandosi con Marx, Nietzsche, Freud, Tommaso, Kant, Rosmini, Smith, Arendt, Ricoeur e vari altri autori) focalizza alcune delle dinamiche e dimensioni dell’interiorità umana, dell’io al centro dell’io e della sua stupefacente e misteriosa profondità.
22,00

Misurare la distanza. Note sul rapporto tra sguardo e verità nella filosofia moderna

Misurare la distanza. Note sul rapporto tra sguardo e verità nella filosofia moderna

Manuela Sanna

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 112

La questione della vista riveste una particolare importanza in relazione al tema della verità: con la vista ci formiamo una rappresentazione del vero e proprio attraverso il modo in cui vediamo un oggetto, lo giudichiamo vero. Descartes costituisce un momento cruciale di effettivo trionfo di una teoria cognitiva fortemente modellata sul piano oculare, e l'oggetto dell'intelletto si esprime come una verità invisibile in sé in quanto verità mentale. Se davvero "l'occhio vede senza discernere", l'oggetto si moltiplica, si disgrega e, sottoposto alla visione individuale, diventa segno di qualcosa di preesistente e invisibile. E le apparenti qualità dei corpi, distanza grandezza e proporzione, vengono distorte da un'evidenza che non prova la verità di quel che si vede. Gran parte del lavoro della filosofia contemporanea è stato dedicato a rispondere alla questione cartesiana del rapporto dell'immaginazione con il corpo, a partire dall'inquietante lettura foucaultiana delle Meditationes. Il nesso particolare-universale che, da Aristotele alla modernità, scaturisce da una teorizzazione cognitiva legata a categorie visive e rappresentative viene preso a prestito dalla filosofia contemporanea per individuare l'"errore di Cartesio" e la mistificazione da questo ingenerata.
12,00

L'essere come «dynamis». Heidegger interprete del «Sofista» di Platone attraverso Aristotele

L'essere come «dynamis». Heidegger interprete del «Sofista» di Platone attraverso Aristotele

Claudia Lo Casto

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 106

Il volume si propone di analizzare l’incidenza del pensiero platonico e di quello aristotelico su alcuni aspetti della filosofia di Heidegger. Nel suo commento al Sofista di Platone il filosofo tedesco arriva a sostenere che una comprensione autentica del pensiero in esso contenuto richiede di appellarsi ad Aristotele. In questo modo Heidegger finisce per iper-interpretare il testo platonico applicandogli consapevolmente categorie di matrice aristotelica. L’esito teorico di una simile operazione consiste nella determinazione del Dasein in termini di motilità (Bewegtheit) della vita. In questo senso, la vita risiede nella possibilità dell’uomo di autoprogettarsi e di scegliere il come della propria esistenza.
12,00

Tirannicidio e resistenza in John Milton e Thomas Hobbes

Tirannicidio e resistenza in John Milton e Thomas Hobbes

Francesca Pirola

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 186

Londra, 30 gennaio 1649: Carlo I Stuart, re d'Inghilterra, di Scozia e d'Irlanda viene decapitato sulla pubblica piazza. Nell'Europa moderna l'esecuzione di un sovrano legittimo scuote profondamente l'opinione pubblica, poiché prima di Carlo I nessun re è stato ucciso dopo aver subìto un processo pubblico ed essere stato accusato di tirannide da una Corte di Giustizia. La messa a morte del re inglese innesca un profondo dibattito sugli effetti politici e morali dell'uccisione di un sovrano legittimo. A questa discussione pubblica partecipano due straordinari osservatori delle guerre civili inglesi: il poeta John Milton e il filosofo Thomas Hobbes. Stimolati dalle turbolente vicende del tempo, i due autori affrontano questioni politiche fondamentali, tra cui sovranità, diritto di resistenza e tirannicidio, giungendo a conclusioni radicalmente opposte. In questo volume, il pubblico italiano avrà l'occasione di immergersi nel cuore del dibattito del tempo, approfondendo gli aspetti politici del pensiero di John Milton, noto in Italia quasi esclusivamente per la sua attività poetica, e interrogandosi sulla delicata e sempre attuale questione della legittimità della resistenza al potere sovrano.
13,00

Il Novecento e il prisma della modernità. Contributi sull’eredità inevasa del moderno

Il Novecento e il prisma della modernità. Contributi sull’eredità inevasa del moderno

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 206

"Precisazione, complicazione, ibridazione, completamento, revisione, ecc. – del quadro pratico-teorico ereditato della modernità – sono altrettanti modi con cui buona parte del Novecento ha cercato di non recidere una connessione di pensiero che l’evento storico andava viceversa esaurendo (nel duplice e antitetico senso di una sua dissoluzione non meno che di un suo tentato compimento). La situazione attuale pare allora quella di uno stallo per cui tale nesso di pensiero non si presta a essere dissolto né, in prima battuta almeno, a essere compiuto. La paradossalità del frangente è tale che ci è sembrato doveroso tornare a riflettere su una simile connessione, a complicare e a transitare daccapo lo spazio logico delle sue possibili risoluzioni." (dall’Introduzione)
18,00

La nostalgia del frammento. Studi sul concetto di universalità nella riflessione filosofica moderna e contemporanea

La nostalgia del frammento. Studi sul concetto di universalità nella riflessione filosofica moderna e contemporanea

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 176

Oggi più che mai ci troviamo di fronte a un nuovo ordine mondiale lacerato tra le dinamiche omologanti della globalizzazione da un lato e le sempre più frequenti rivendicazioni identitarie e sovraniste dall'altro, uno scenario desolante in cui i valori universali perdono completamente la loro autorità e legittimità, così che i concetti di libertà, democrazia e uguaglianza appaiono come pallidi «fantasmi di un universale svanito». In una tale congiuntura storica, la filosofia è chiamata a riflettere in termini epistemologici ed ermeneutici sulle dinamiche di inclusione ed esclusione, elaborando nuovi paradigmi interpretativi e strategie volte ad arginare i fenomeni di emarginazione che sempre più spesso contraddistinguono la contemporaneità. In questa prospettiva, i diversi saggi raccolti nel presente volume intendono ripercorrere alcuni momenti significativi che hanno scandito la storia del concetto di universalità tra l'età moderna e l'età contemporanea, fornendo così un valido contributo allo studio del ruolo fondamentale che la filosofia può e deve ricoprire in relazione alla crisi dell'universalismo che appare a tutti gli effetti contrassegnare l'odierna temperie culturale, politica e sociale.
19,00

Hegel & Sons. Filosofie del riconoscimento

Hegel & Sons. Filosofie del riconoscimento

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 314

Il presente volume, che intende rendere omaggio alle ricerche filosofiche di Paolo Vinci, raccoglie ventiquattro contributi di studiosi e studiose che negli anni hanno avuto l'occasione di discutere e collaborare con lui. Il titolo, "Hegel & Sons", richiama volutamente il "Marx & Sons" di Jacques Derrida, rinviando tanto a Hegel quanto alla posterità hegeliana, costellata di filiazioni di ogni sorta e per lo più ribelli (da Marx ad Adorno a Benjamin passando per Heidegger, Kojève, Lacan), ovvero rinviando ai due ambiti principali nel solco dei quali Vinci ha sviluppato le sue riflessioni. Il sottotitolo, "Filosofie del riconoscimento", fornisce, invece, un'indicazione tematica più precisa, valorizzando l'elemento concettuale che è stato a lungo l'oggetto prediletto degli studi hegeliani di Paolo Vinci, in modo indipendente e per certi versi dissonante rispetto all'emergenza del dibattito sull'Anerkennung inaugurato da Ludwig Siep e consacrato più recentemente dai lavori di Axel Honneth.
22,00

Marsilio Ficino interprete del «Parmenide»

Marsilio Ficino interprete del «Parmenide»

Giovanni Alberti

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 170

Un programma di rinnovazione e di restituzione si annuncia nelle pagine dell'In Parmenidem, l'ultimo per composizione e il maggiore per ampiezza e profondità fra i commentari platonici di Marsilio Ficino. La sua filosofia — che si autoconcepisce come una pia philosophia ovvero una docta religio — intende essere una ricerca tanto storica quanto ermeneutica (ovvero interpretativa) in senso originale, volta a mostrare l'accordo della sapienza filosofica con la verità rivelata propria alla religione cristiana. Costituisce una idea peculiare e qualificante di questa filosofia quella della convenienza (nel senso specifico del venire-con) della filosofia platonica con la dottrina cristiana. Propria ai prisci theologi, intravista dal venerando e terribile eleate, quella dell'Uno è verità eminente che si ritrova in Platone e che lo pseudo-Dionigi conferma. Tale idea fondante si manifesta inoltre come un pensiero `architettonico': non solo nel senso che è a partire da questa idea che il filosofo costruisce e sviluppa tutta la sua interpretazione della filosofia di Platone, ma anche nel senso del riconoscimento di una dimensione organizzante il reale. Secondo la traccia profonda sviluppata nell'In Parmenidem è proprio mediante l'individuazione della dimensione strutturale dell'universo che l'anima umana, di per sé commista al molteplice, può fare ritorno all'Uno come al proprio Principio.
22,00

L'origine e la storia. Il «Discorso sull'ineguaglianza» di Rousseau

L'origine e la storia. Il «Discorso sull'ineguaglianza» di Rousseau

Francesco Toto

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 366

Il "Discorso sull'ineguaglianza" sembra scandito, come una via crucis, in una serie di tappe che dall'aurora dell'umanità condurrebbero direttamente alle tenebre del dispotismo: l'assoggettamento alle comodità della vita domestica, il trionfo della vanità, la strutturazione dei rapporti di dominio, la trappola di un patto iniquo, la concentrazione del potere nelle mani di una casta privilegiata e infine del solo tiranno. Come mostra questo libro, la linearità apparente di questa traiettoria è tuttavia contestata dal contrappunto di una serie di sentieri interrotti, da una temporalità plurale nella quale i tempi si accavallano, si intrecciano, collidono. È la storia dell'affetto e della libertà che cementano la famiglia; la storia del desiderio di stima e rispetto che fissa i primi doveri della civiltà; la storia dell'eroe che in nome della comunione delle terre contrasta la loro recinzione o del brigante che si sottrae alla servitù del lavoro salariato. È la storia dell'uguaglianza che salva chi sa custodirla dal reciproco asservimento di proprietari e nullatenenti e, soprattutto, la storia della democrazia, dei popoli soggetti unicamente alle leggi che loro stessi si sono dati, risollevati dall'avvilimento della tirannide al costo del sacrificio delle comodità e della vita. È la storia delle eccezioni che infrangono la linearità della caduta e rendono visibili le possibilità sepolte ma mai annientate dall'avanzata dell'ineguaglianza.
28,00

La libertà nella necessità. Saggio sullo spirito oggettivo hegeliano

La libertà nella necessità. Saggio sullo spirito oggettivo hegeliano

Matteo Cavalleri

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 228

Nella trattazione hegeliana il concetto di libertà — sia se analizzato sul piano della riflessione logico-speculativa sia se colto nell'orizzonte del pensiero etico-politico — si presenta come essenzialmente relato a quello di necessità. L'individuo è libero non in forza del proprio libero arbitrio, ma perché riconosce fuori di sé una sostanzialità etica razionale e libera che ha sostituito, modificandola, quella della natura e che è la medesima che lo costituisce. Un'esteriorità nella quale l'individuo, grazie a un legame che è necessario in quanto liberante, si trova presso di sé — per come cadenzato dal movimento di realizzazione del concetto — e non risucchiato in un procedere dello spirito a lui estraneo o sciolto in una istituzionalità straniante. L'essere umano è quindi libero quando è capace di azioni che sanciscono la libertà dello spirito, in quanto, attestando la sostanzialità di quest'ultima, conferma tanto l'essenza della propria autocoscienza — che non preesiste al fatto di sapersi libero — quanto il mondo oggettivo nel quale educarsi a volere la stessa libertà. La necessità nella quale la libertà si attua è quindi una necessità di relazionarsi ad altro, nella difficile tensione tra il riconoscimento di un valore irrinunciabile della soggettività e l'impossibilità di fondare su e ridurre a questo riconoscimento una teoria della libertà in grado di farsi mondo.
22,00

Sotto il cielo della luna. Fato e fortuna in Pietro Pomponazzi e Niccolò Machiavelli

Sotto il cielo della luna. Fato e fortuna in Pietro Pomponazzi e Niccolò Machiavelli

Andrea Suggi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 93

Nel primo Cinquecento l’Italia vive una crisi profonda, segnata dal tramonto delle corti e dall’affacciarsi di guerre ed invasioni. Due pensatori tra loro molto diversi, Pomponazzi e Machiavelli, si chiedono se sia possibile agli uomini intervenire sul corso degli eventi o se debbano rassegnarsi a quanto fato e fortuna dispongono. In una prospettiva tutta mondana, dalla quale Dio e ogni principio di giustizia scompaiono, sono tracciate le linee di un’amara e disincantata riflessione sulla condizione umana. Pomponazzi indica una felicità possibile al saggio che riconosca la forza del fato, Machiavelli non si arrende alla fortuna e rivendica l’efficacia della politica.
10,00

Scienza e opinione nella città perfetta. Letture del pensiero etico-polito di al-Farabi

Scienza e opinione nella città perfetta. Letture del pensiero etico-polito di al-Farabi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2019

pagine: 154

Figura centrale della filosofia arabo-islamica medievale, Abu Nasr al-Farabi (m. 950) fu detto "al-mu'allim al-tani", "il maestro secondo" solo ad Aristotele. Fu Alpharabius o Avennasar per i latini, che lo conobbero in parte grazie alle traduzioni della seconda metà del XII secolo. Il suo pensiero influenzò profondamente lo sviluppo del pensiero islamico e, seppure in misura minore, di quello ebraico e latino medievale. Nel corso del Novecento, il pensiero politico di al-Farabi fu eletto da Leo Strauss a modello di esercizio libero del pensiero filosofico, della separazione della filosofia dalla religione e dalla teologia. Questo volume è il risultato di un dialogo seminariale tra specialisti di filosofia politica e storici della filosofia medievale su fonti e sviluppi del pensiero politico farabiano, sulle circostanze e sulle implicazioni della sua riscoperta nel Novecento. I contributi qui raccolti consentono di ripensare le letture moderne e contemporanee della filosofia politica di al-Farabi. Il contesto culturale nel quale egli operò e nel quale le sue opere furono lette nell'Oriente e nell'Occidente musulmani è ovviamente lontano dalle riletture del XX secolo, ma l'accurato esame di ambedue è il presupposto della comparazione tra il pensiero farabiano sulla "città perfetta" e le riflessioni moderne su di essa.
16,00

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