Edizioni di Pagina: Due punti
La comicità del personaggio nel teatro di Dario Fo
Gabriella Capozza
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2016
pagine: 96
Dario Fo, autore-attore-regista, pone al fondo della sua poliedrica produzione un'idea di comicità nella quale convivono riso e dolore, grandezza e miseria. Egli dà vita a personaggi disperati che appaiono comici per la loro particolare capacità di escogitare bizzarre e stravaganti macchinazioni pur di sfuggire alla fame, sconfiggere soprusi e prepotenze, far trionfare la giustizia. A volte, attraverso espedienti che infrangono qualsiasi legge e il buon senso del vivere civile, riescono inconsapevolmente finanche a invertire il corso della Storia. In un continuo scambio tra passato e presente, nel teatro di Fo si incontrano personaggi quali Razzullo e Sarchiapone, due marioli tratti dal teatro napoletano che, senza rendersene conto, riescono a salvare Gesù dalla morte; Ruzante, il personaggio di Angelo Beolco, in un mirabile riadattamento alla contemporaneità; Johan Padan, erede della Commedia dell'Arte, che con le sue geniali trovate contribuisce al riscatto delle popolazioni indigene ai tempi della scoperta delle Americhe; Barlocco e Francipante, due veri e propri zanni, che con follia e candore permettono l'affermazione della giustizia; o ancora l'antica maschera di Arlecchino, scapestrata e stravagante che, attraversando la storia, si rinnova con grande autenticità.
Discorso pubblico e declamazione scolastica a Gaza nella tarda antichità: Corcio di Gaza e la sua opera. Atti della Giornata di studio (Nantes, 6 giugno 2014)
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2015
pagine: 288
Città di frontiera e crocevia di popoli e culture differenti, nei secoli V-VI della nostra èra, la città di Gaza ospitò un'intensa e raffinata vita intellettuale, aperta al dialogo fra tradizioni apparentemente inconciliabili. Favoriti forse dalla geografia del luogo e dalla particolare congiuntura storica segnata dal passaggio, ancorché non sempre pacifico, tra civiltà classica e medioevo bizantino, gli intellettuali gazei seppero trovare una sintesi straordinaria tra antico e moderno che li consacrò al ruolo di mediatori culturali, capaci di ripensare e reinterpretare la tradizione ellenica in uno stimolante rapporto di interazione e scambio con il territorio e l'attualità. Non è forse un caso se Gaza, ormai all'apice della propria civiltà letteraria, potesse arrivare a contendere alla stessa Atene il prestigioso primato di capitale culturale dell'Impero d'Oriente. Il presente volume, dedicato a uno dei suoi più illustri letterati, il retore Coricio di Gaza, raccoglie gli Atti della giornata di studio che si è svolta presso la Cité des Congrès di Nantes, il 6 giugno 2014, con il sostegno dell'"Institut Universitaire de France", della Région des Pays de la Loire e del Centro di ricerca "L'Antique, le Moderne" dell'Università di Nantes. Esso s'inserisce nell'ambito di un più vasto progetto di edizione, traduzione e commento di tutto Coricio, diretto da E. Amato.
La scena evangelizzatrice. Il teatro dei missionari nelle colonie spagnole del Centro e Sud America
Giovanni Isgrò
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2015
pagine: 128
Nella storia universale del teatro un ruolo tutt'altro che marginale va riconosciuto alle pratiche sceniche messe in atto nel Centro e Sud America dai padri missionari nel corso della loro azione evangelizzatrice svolta nell'età coloniale. Ciò soprattutto in relazione alle dinamiche attuative rispondenti a necessità di persuasione e comunicazione. Gli stessi sincretismi, al di là delle valenze etno-antropologiche, vanno visti come apporti originali alla pratica teatrale, legittimamente riconducibili a princìpi fondamentali del fare teatro. È quanto i padri francescani (nella prima stagione della colonizzazione) e i gesuiti (successivamente) seppero mettere in atto con modalità diverse, ricorrendo anche alla partecipazione attiva degli indios, dei quali seppero valorizzare cultura e tradizioni, oltre che le doti artistiche, in particolare nel campo della musica e della danza. All'opera di questi uomini, rimasti in buona parte nell'anonimato, il volume rivolge quell'attenzione utile a meglio comprendere molteplici significati dell'arte scenica, in un contesto estraneo alla visione eurocentrica del teatro borghese.
Luigi Giussani. Conoscenza amorosa ed esperienza del vero. Un itinerario moderno
Massimo Borghesi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2015
pagine: 264
La riflessione di Luigi Giussani (1922-2005) appare un contributo di grande rilievo in seno al pensiero cattolico contemporaneo. La lezione tomista, assimilata nel Seminario teologico di Venegono, viene ripensata dall'autore in chiave esistenziale alla luce di un'esperienza educativa unica, senza analogie nell'Italia del '900. Il risultato è, da un lato, la nozione di senso religioso, per la quale la verità deve, modernamente, passare attraverso la libertà, e dall'altro, quella di incontro come modalità fondamentale con cui l'Essere si manifesta. Al centro vi è la categoria originale di esperienza, verifica della corrispondenza tra l'io, nelle sue esigenze naturali fondamentali, e la realtà. Giussani delinea, in tal modo, un percorso che va al di là della tradizionale opposizione tra agostinismo e neotomismo e, nella Chiesa post-conciliare, tra modernisti e tradizionalisti. Il fine è quello di pervenire a Dio come un "Tu" esistente in Gesù Cristo, incontrato "fattualmente" nella storia. Lo può fare perché la nozione di "conoscenza amorosa", nella relazione io-tu, consente di pensare l'esperienza del vero in direzione di un pensiero "immaginativo", concreto. Il volume mette a fuoco nodi e momenti essenziali del pensiero giussaniano ponendolo a confronto sia con i suoi critici (Benvenuto, Barcellona, Severino, de Mattei) che con la questione dell'integrismo, cruciale per delineare il rapporto tra cristianesimo e libertà moderne.
Il due nell'uno
Giovanni Cera
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2014
pagine: 100
Dipendenza e senso di sé; il mangiare, l'amare e il pensare nella costituzione e nella percezione della vita; gradimento e rifiuto delle cose in quanto misure emotive dell'essere al mondo; gli altri negli incontri e nelle relazioni; gli esclusi e i dimenticati, l'umanità offesa. Questi i temi principali affrontati nel volume in una prospettiva di analisi aperta ai diversi e contrastanti aspetti della realtà e rivolta, anche, a segnalare l'incidenza del caso nel divenire delle decisioni e delle azioni e il carattere incerto e mutevole della verità.
Tre film da Les grandes Maulnes
Franco Perrelli
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2014
"Le Grand Meaulnes" di Alain-Fournier, pubblicato nel 1913, è un roman-mythe o – com'è stato scritto – «il più grande romanzo sull'adolescenza della letteratura europea». Nonostante ciò (o forse proprio per questo), ha trovato solo con estrema difficoltà, molto tardi e problematicamente, la strada degli schermi, pur avendo tentato grandissimi registi e, tra loro, Luchino Visconti. Questo studio analizza il cosmo spirituale di Alain-Fournier e de "Le Grand Meaulnes" in relazione ai due film francesi che sono stati dedicati al romanzo, nel 1967, da Jean-Gabriel Albicocco e, nel 2006, da Jean-Daniel Verhaeghe. Pregno di un esuberante spirito barocco e sperimentale il primo, girato con la supervisione della sorella dello scrittore; più realistico e di ambizioni pasoliniane il secondo, ambedue, tuttavia, si sono ritrovati al centro di polemiche e di animate discussioni sul rapporto fra cinema e letteratura. Il libro si sofferma, infine, su un Meaulnes italiano, Amici per la pelle del 1955, che Franco Rossi ha tratto esplicitamente, ma liberamente, da motivi del carteggio e del romanzo di Alain-Fournier e che è stato il primo film per ragazzi prodotto in Italia nel dopoguerra. Si tratta di un capolavoro di finezza psicologica ed espressiva sul tema – caro all'autore de "Le Grand Meaulnes" – dell'amicizia profonda fra adolescenti, che, al suo apparire, non ha mancato anch'esso di suscitare un ampio dibattito, ricco d'implicazioni estetiche e letterarie.
L'angelo malato. Poesia e salute mentale nel Novecento italiano
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2014
pagine: 134
Il binomio poesia/salute mentale designa da tempo un complesso ordine di connessioni: da qui l'idea di un confronto a più voci fra saperi diversi. Lo sguardo sulla realtà della clinica, più che un'indebita incursione nei territori delle neuroscienze, è qui un disegno di verifica discreta sull'interazione fra alcune forme alte della creazione poetica e le particolari condizioni del disagio mentale, a partire da un dato macroscopico: la natura sfuggente e magmatica di tali relazioni. Di là dalla teoria (assai diffusa nelle neuroscienze) della connessione genetica fra creatività e malattia mentale, conta la verifica in re, ossia interrogare le forme originali, i linguaggi dell'esperienza poetica come la sede naturale di quelle relazioni. Oggetto d'analisi sono alcune figure di primo piano del Novecento (Campana, Saba, Montale, Rosselli, Merini), testimoni non passivi di una difficile transizione e del conflitto con l'originaria diffidenza della tradizione accademica italiana verso le svolte conoscitive prodotte nel primo Novecento dai saperi del disagio mentale. Interventi di: Antonia Acciani, Franco Contorbia, Stefano Giovannuzzi, Raffaele Girardi, Anna Maria Mossa, Ferdinando Pappalardo, Mario Sechi, Orlando Todarello, Natàlia Vacante.
Come uno specchio ineguale. In forma di teatro dal Cinquecento al Settecento
Stella Castellaneta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2014
pagine: X-90
Uno sguardo sincrono sui diversi codici della comunicazione per far luce sulle tessere di un affascinante mosaico in forma di teatro, fra Rinascimento ed Età dei Lumi, da Napoli a Venezia. Una selva che intreccia drammaturgia, pittura e omiletica, epos, storia e romanzo, esegesi scritturale e agiografia. Sulla scena i conflitti tra Occidente cristiano e Oriente musulmano, le suggestioni pittoriche e shakespeariane nella fabula dantesca di Pomponio Torelli, Omero e le Avventure di Telemaco fra teatro gesuitico e romanzo europeo, menzogna e santità nelle pièces del teologo Giovanni Maria Muti. Una ricerca, tra identità e alterità, che restituisce un'immagine prismatica della sperimentazione teatrale italiana, sempre aperta a riflettere, come uno specchio ineguale, l'esercizio dello sguardo e del dialogo.
I movimenti dell'anima. François Delsarte fra teatro e danza
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2013
pagine: 240
Maestro di attori e cantanti, cantante lui stesso per un breve periodo, musicista ed estetologo francese, François Delsarte (1811-1871) sino a qualche decennio addietro è stato assai poco oggetto di analisi da parte degli studiosi. Le sue teorie sono tuttavia state tramandate oralmente da lui stesso e dagli allievi, venendo accolte, pur con modifiche e varianti, da artisti del teatro e della danza, per alcuni dei quali, per lo più gravitanti nell'ambito dell'avanguardia storica, è diventato una sorta di nume tutelare. In occasione del bicentenario della nascita si è deciso di dedicare un convegno al maestro francese, di cui in questo volume si pubblicano gli Atti; un convegno che fosse soprattutto una ricognizione dei contesti (artistici, recitativi, musicali, filosofici, sociali, fisiognomici) entro cui il suo pensiero si è esplicato, nonché dell'influenza da lui esercitata su talune figure di rilievo, delle consonanze più o meno consapevoli con alcuni artisti o delle diverse letture che del suo magistero sono state date nel corso del tempo (Morelli, Volkonskij, Copeau, Schlemmer, St. Denis, Shawn, Libonati). Ne è uscito un quadro quanto mai interessante, in cui la figura di Delsarte risulta centrale non solo, come è noto da tempo, nella storia del teatro, della danza e del canto in America e in Francia, ma di un certo peso anche in paesi come la Russia e persino l'India.
Boccaccio e lo spettacolo della parola. Il Decameron dalla scrittura alla scena
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2013
pagine: XVIII-124
Nelle origini del racconto moderno il "Decameron" svolge la funzione anticipatrice di una grande opera-mondo, destinata ad irradiare in Europa una nuova idea di 'esemplarità' narrabile: il grande paradigma di una ragione solidale, che reagisce all'insidia della dissoluzione con una visione problematica e insieme costruttiva del rapporto con la realtà. Un rapporto che sa farsi teatro, talora spettacolo di piazza, evento-narrazione ad alta densità 'scenica'. L'inclinazione performativa, attraverso il sapido ingrediente dell'ascolto attivo e del commento, è alla base del dialogo novellistico inscenato della brigata decameroniana. Le Giornate del 'Progetto Boccaccio', sintetizzate nei contributi di questo volume, mettendo a fuoco da punti di vista diversi la peculiare teatralità dell'arte novellistica boccacciana, hanno rivolto lo sguardo alla fenomenologia articolatissima e mai scontata dei rapporti fra i generi e gli stili che affiora dalla straordinaria polifonia del mondo decameroniano. Una polifonia che non soltanto illumina la tradizione novellistica, ma delinea, nella sua speciale natura aurorale, i caratteri originalmente polimorfici del "narrativo italiano", che sono anche la base genetica della moderna letteratura europea.
Il destino della bellezza
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2013
pagine: 286
Tra il 17 e il 19 aprile 2012 il tema della Bellezza ha convocato presso la prima università ortodossa di Mosca studiosi russi e italiani che si sono confrontati attorno all'esperienza che più di ogni altra rivela il desiderio di infinito impresso nel cuore di ogni uomo. In quei giorni è stato sorprendente - e lo è ancora leggendo le pagine di questo volume - scoprire la profonda unità che da secoli agisce nelle due più antiche tradizioni cristiane, quella orientale ortodossa e quella occidentale cattolica, nelle innumerevoli occasioni che hanno sollecitato la loro creatività espressiva e la loro riflessione critica, dalle origini fino ai nostri giorni. È una tenace testimonianza al mondo della pertinenza della fede alle urgenze della vita e della storia. L'iniziativa promossa dall'Università San Tichon di Mosca, in occasione del suo ventennale, è stata accolta dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano a seguito di una collaborazione che da alcuni anni favorisce scambi di docenti e studenti nell'ambito delle discipline umanistiche, in particolare filologiche, linguistiche e artistiche.
Le parole e la vita
Giovanni Cera
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2013
pagine: 96
La non coincidenza di realtà e linguaggio; il destino come il farsi del tempo; l'esperienza e il futuro; l'assoluto in quanto limite: questi, fra gli altri, i temi sviluppati nel volume, sulla base dell'idea che la vita ha in sé le occasioni e le ragioni del sapere e del senso.