Orthotes
Quaderno magnetico. Dimensioni di scoperta nello yoga
Francesca Proia
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 132
Il libro introduce lo yoga in quanto filosofia nutrita dalla percezione. Per dare evidenza a questa tesi lo yoga viene qui ricreato, passo dopo passo, con parole e immagini che provengono dall’arte contemporanea e dalla letteratura, atte a donargli un corpo vivo per custodirne l’anima antica. Il titolo – ispirato all’opera I campi magnetici di Breton – ha dato il nome a un laboratorio permanente di ricerca nell'ambito dello yoga che l’autrice conduce da alcuni anni e in cui la pratica e la riflessione collettiva diventano i cardini di riattivazione del senso profondo delle tecniche. Il testo si compone di nuclei progressivi di introduzione allo yoga. In ogni capitolo un diverso tema portante della filologia yogica viene abbinato alla poetica di un artista o a un’opera letteraria che si prestano a creare un graduale e multidimensionale ingresso inedito nella materia. Tra gli artisti presi in considerazione vi sono: Teresa Murak, Lothar Baumgarten, Joseph Beuys, Chris Burden, Haroon Mirza. Tra i testi: La somiglianza per contatto di Georges Didi-Huberman, Mille piani di Gilles Deleuze e Félix Guattari, Per farla finita col giudizio di Dio di Antonin Artaud, The aesthetic of breathing di Jean-Thomas Tremblay e il saggio di Anne Carson Il genere del suono.
Anni acerbi. Una biografia
Jean Paul
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 606
«Se si prescinde da Goethe – ha scritto Robert Walser – "Anni acerbi" è il più bel libro tedesco di narrativa». Poesia e amore in contrasto con la realtà: così Jean Paul ha sintetizzato la summa di questo singolare Bildungsroman, in cui la Bildung non è un armonico prender forma nei conflitti del mondo ma un’età ingrata, dove la «lanterna magica della vita» proietta nobili sogni e goffe figure, pensieri elevati e oscure meditazioni. Come Florestano e Eusebio in Schumann, o la coppia Narciso e Boccadoro descritta da Hesse, o ancora quella di Ulrich e Agathe nell’Uomo senza qualità, i due protagonisti, Walt e Vult, fratelli gemelli e riflessi dell’anima stessa di Jean Paul, incarnano l’eterno conflitto tra fantasia e ragione, stupore e disincanto, amore per il prossimo e amor proprio. Attraverso un abile gioco delle parti, Jean Paul vorrebbe mitigare tale conflitto, trovare un’eufonia tra il cielo e la terra, tra l’«evangelista» e la «bestia», ma invano. Walt e Vult, raffigurazioni opposte della vita e dell’anima, si osservano da lontano, «al fondo di una reciproca prospettiva ideale». Si può scorgere in questa polarità l’espressione più vigorosa e più spiccata dell’anima tedesca in età moderna, la tensione della gioventù, la stagione in cui si ha il cielo per padre e la terra per madre. "Anni acerbi" resta il più bel romanzo tedesco sugli anni di apprendistato, un’opera della quale Karl Kraus ha scritto: «Il mondo della propria infanzia è preferibile rivisitarlo sotto la guida di Jean Paul piuttosto che di Sigmund Freud».
Hegel e Spinoza, o della sostanza e del soggetto
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 254
Nella storia della filosofia moderna Spinoza e Hegel incarnano due modalità paradigmatiche, ma concorrenti, di procedere alla fondazione della totalità dell’essere e del sapere in un principio unitario. Spinoza comprende tale fondamento come sostanza infinita, Hegel come soggetto o spirito assoluto. Tuttavia, confrontandosi con Spinoza, Hegel non ne ha semplicemente rifiutato le tesi, né si è limitato a contrapporre la propria filosofia a quella del pensatore olandese. Ha cercato, bensì, di integrare la posizione di Spinoza alla propria in modo da poterla superare speculativamente. Questo esige la “vera confutazione”. I saggi qui raccolti ne esaminano la tenuta argomentativa e le implicazioni allo scopo di rintracciare lo Standpunkt facendo leva sul quale Hegel ha tentato di oltrepassare la "cieca necessità" della Sostanza per raggiungere la “libertà” del Soggetto. Saggi di: Stefania Achella, Massimo Adinolfi, Gaetano Basileo, Emanuele Cafagna, Alessandra Campo, Klaus Düsing, Giulio Goria, Pierre Macherey, Lucia Maria Grazia Parente, Gaetano Rametta, Rocco Ronchi.
Il comunismo è verde. Lezioni ecologiche dai paesi socialisti
Salvatore Engel-Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 292
Che l'origine dell'attuale crisi ambientale risieda nel modo di produzione capitalistico, è diventato ormai senso comune. Che la soluzione si trovi in un socialismo ecologico, ne è di fatto logica conseguenza. Ne deriva che, per raggiungerlo, molto si può imparare dallo studio dell'esperienza del passato, dalla storia dei tentativi, e dalle difficoltà che si sono incontrate nella strada verso di esso. Eppure il tema viene raramente sollevato. Il libro di Engel-Di Mauro colma questo vuoto, indagando con rigore scientifico, perizia storiografica e passione politica le lotte, le concezioni e i risultati ecologici del "socialismo di Stato", cioè quella società in cui il capitalismo è stato abbattuto ma il comunismo non ancora raggiunto. Le scoperte sono a volte sorprendenti, le vicende raccontate spesso incoraggianti. Ma il guadagno è soprattutto nella concretezza e nel realismo di cui può arricchirsi la giusta e necessaria spinta utopica che muove le lotte per un futuro ecologico e giusto.
L'apparizione del senso. Estetica ed esperienza religiosa
Marcello Ghilardi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 164
L’idea di fondo di questo saggio è un cambio di segno del significato dell’apparire, che da strumento illusorio e ingannevole di conoscenza, eventualmente invocato in alcuni momenti per intrattenersi o per sopportare la vita, si scopre essere essenziale alla manifestatività del vero, si scopre piena affermazione di vita. Al contrario del concetto di apparenza, quello di apparizione indica l’emergere di un senso che conferisce forma e orizzonte all’esistenza, a partire dal ruolo fondamentale dei sensi e da quel luogo di particolare intensificazione che è l’esperienza dell’immagine nell’arte. In questo costituirsi sensibile del senso, in quanto possibilità di orientamento, l’esperienza estetica si intreccia con quella religiosa – da intendersi non come pratica confessionale, ma come atteggiamento antropologico di fondo. La dimensione religiosa connette, intesse legami, crea relazioni tra soggetti, tra spazi e tempi, tra il visibile e l’invisibile. L’apparizione, l’attenzione al fenomeno, diviene cifra di un incontro integrale con il vivere. E l’esistenza non si riduce dunque a quella di un io psichico, bensì si amplia e si prolunga nell’intreccio – e non nell’opposizione dualistica – di sé e altro da sé, di materiale e spirituale, di immanenza e trascendenza, senza più nemmeno fissarsi in queste categorie.
Eccezione e Destino. La filosofia del diritto di Alexandre Kojève alla luce dell'essere accidentale
Andrea Raciti
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 722
Eccezione e Destino costituisce un’opera interamente rivolta al tentativo sistematico di dischiudere la forma stessa della domanda sull'essenza della Storia, prendendo le mosse da quel momento epigonale del pensiero occidentale rappresentato da Kojève e dalla sua fenomenologia del diritto. A partire dall’equazione kojèviana tra il Concetto e il Tempo, in quanto significato filosofico della altrimenti famigerata «fine della Storia», diviene possibile accedere all’intelaiatura della trama ontologica che sfonda la totalità temporale. Il fulcro metafisico della fine della Storia è giuridico. Ciò non comporta affatto la riduzione dell’Intero ad un singolo segmento del reale, bensì l’esigenza di tratteggiare il carattere dell’essenza del fondamento. Quest’ultimo, oltrepassando l’opposizione tra necessità e contingenza, emerge nella forma inaudita dell’essere accidentale. Attraverso la dialettica destinale e la metafisica dell’eccezione, l’essere accidentale fa segno alla tragedia costitutiva di un fondamento infondato che, non potendo guardare alle spalle di se stesso, come tale, non allude ad altro che all’eternità dell’annientamento di tutti gli ordinamenti giuridici.
Anarchismo, politica, comunità. Scritti in un tempo di crisi (1919-1947)
Rudolf Rocker
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 184
Gli scritti raccolti in questo libro affrontano un problema delicato per il pensiero anarchico di ogni tempo: il rapporto con la politica. Rudolf Rocker si misurò con questo tema in fasi diverse della sua vita intellettuale e militante, studiando la storia del socialismo e concentrandosi sulla scissione esiziale tra le due ali principali di quella tradizione, che si consumò negli ultimi decenni dell’Ottocento: da un lato, i socialisti che si richiamavano al marxismo immaginavano che si potessero utilizzare le istituzioni statali quale strumento di affrancamento dei lavoratori; da un altro lato, gli anarchici pensavano che l’ambizione di trasformare la politica dello Stato in un’arma di emancipazione degli oppressi finisse invariabilmente nella più prosaica integrazione delle classi subalterne nelle logiche del potere. Si trattava di due paradigmi apparentemente inconciliabili. Lo sviluppo del totalitarismo, tuttavia, costrinse Rocker a interrogarsi coraggiosamente sui cambiamenti epocali che esso aveva determinato, spingendolo a cercare strade alternative per il pensiero e le pratiche anarchiche: tra le macerie del secolo, ipotizzò pertanto che si potesse costruire un rapporto diverso con la politica, finanche con la tanto vituperata democrazia, e tentò di delineare un’inedita prospettiva municipalista.
Il pensiero come stile
Ermanno Bencivenga
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 198
Ermanno Bencivenga è convinto che la cifra distintiva della grande tradizione filosofica italiana sia quella d’un pensiero che si sostanzia attraverso lo stile, onde non a caso i suoi protagonisti sono spesso di classificazione incerta tra filosofia e letteratura, o anche arte. In questa sua seconda scorribanda nel territorio della tradizione scava nei codici di Leonardo, nelle prediche di Savonarola, nelle storie di Guicciardini, nel celebre pamphlet di Beccaria come nelle sue migliaia di atti di governo, nel tormentato rapporto di Manzoni con il suo romanzo e le sue tragedie, nello spirito in azione di Gentile, nello storicismo assoluto di Gramsci, nel barocchismo di Gadda, nel mondo incerto e probabilista di de Finetti, nelle testimonianze di Primo Levi. Attento in ogni caso a ogni riga dei loro scritti, per diventare, nelle sue parole, «un ventriloquo per la loro voce, un rabdomante per le loro sorgenti nascoste, uno sciamano per il loro spirito».
La casella vuota. Sulla struttura
Claudia Compiani, Riccardo Panattoni
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 106
Addentrarsi nei punti ciechi di una struttura, nei suoi vuoti, sottende un’esigenza reale quanto effimera: indicare quelle intensità sottili che permettono di far respirare la struttura, mantenerla in vita, rinnovare la sua continua insorgenza e con essa i soggetti, gli oggetti, i discorsi e le pratiche culturali che, lì, vi prendono forma. Ogni struttura, individuale, familiare, sociale che sia, sorge a partire dalla composizione dei differenti elementi che le danno corpo, a partire dalla singolarità del loro stesso incontro. Predisporsi all’incontro permette di far esistere e risuonare il piano di co-esistenza, quel campo singolare d’iscrizione comune.
Dalla logica matematica a una nuova filosofia delle scienze: l’itinerario intellettuale di A.N. Whitehead
Antonio Catalano
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 242
Alfred North Whitehead (1861-1947) è tra i pensatori più complessi e poliedrici del Novecento. Ciononostante, la sua traiettoria intellettuale resta, per molti aspetti, ancora poco indagata. Questo volume ne ricostruisce il passaggio dalla matematica alla filosofia, con attenzione particolare alla svolta “epistemologica” consumatasi negli anni ’10 del secolo scorso. Attraverso un’analisi storica e concettuale, il libro restituisce il dialogo di Whitehead con la logica matematica, la fisica e la filosofia del tempo, mostrando come il suo pensiero abbia contribuito a ridefinire il rapporto tra filosofia e scienze. L’indagine si concentra sulle tensioni e gli snodi teorici che hanno segnato la carriera dell’autore: dal confronto con Russell all’influenza di Bergson e Bradley, fino all’impatto con la teoria della relatività. Emerge un ritratto sfaccettato e rigoroso di Whitehead, tale da rendere giustizia alla complessità della sua visione senza riduzioni schematiche, e mettere in luce l’originalità di un autore che ha ripensato in profondità il legame tra esperienza ed elaborazione concettuale.
Linguaggio, storia, verità. Nietzsche 150
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 216
Il 1873 è un anno cruciale nella biografia intellettuale di Nietzsche: è l’anno della stesura di Verità e menzogna in senso extramorale e della Seconda Inattuale su L’utilità e il danno della storia per la vita. È una fase complessa del pensiero di Nietzsche, ricca di conflitti e contraddizioni: le posizioni della Nascita della tragedia vengono via via abbandonate ma non sono ancora apparse le novità teoriche che emergeranno in Umano troppo umano. A centocinquant’anni di distanza da quel momento inquieto e gravido di sviluppi futuri per il pensiero di Nietzsche, il presente volume si propone di approfondirne la contraddittorietà e la ricchezza, indagando temi decisivi quali il tempo e la storia, il linguaggio e la verità, il senso della Bildung, il ruolo dell’intellettuale nella società contemporanea, il filisteismo culturale, il senso dell’umanismo, la questione della memoria e dell’oblio. I saggi qui raccolti ricostruiscono così, da differenti prospettive interpretative, le principali linee di lavoro che scaturiscono dai testi nietzschiani degli anni Settanta. Saggi di: Eleonora Caramelli, Domenico M. Fazio, Gianluca Garelli, Carlo Gentili, Roberto Morani, Saša Hrnjez, Fiorenza Toccafondi, Vivetta Vivarelli.
Una fede comune
John Dewey
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 208
Nelle tre conferenze che compongono "A common faith" (1934) John Dewey riflette sull’evoluzione delle forme della religiosità dopo il tramonto delle fedi soprannaturalistiche. La “qualità religiosa” dell’esperienza va liberata da ogni riferimento a oggetti specificamente sacri. Non sono le fedi a causare il rinnovamento della vita, ma è piuttosto l’unificazione della vita attorno a fini ideali, e un “aggiustamento” attivo di sé all’universo, a costituire il nucleo dell’atteggiamento religioso. Il saggio introduttivo di Guido Calogero sottolinea l’affinità di questa concezione col principio del dialogo. La postfazione di Paolo Costa mostra l’attualità del messaggio di Dewey in un’epoca in cui la fede comune può fungere da antidoto al disincanto.