Minerva Edizioni (Bologna)
Festa pazza. Il lancio della porcelllina
Tiziana Roversi
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 88
Storia della «porcellina che si trà giù del Palazzo dell’Illustrissima Città di Bologna per la festa di San Bartolomeo». Giulio Cesare Croce la racconta nel Cinquecento e sappiamo che la porcellina è stata lanciata fino al 1796. Ma quando è cominciata? Una serie di indizi portano al Medioevo – re Enzo, il Liber Paradisus, il palio dei cavalli berberi – e indietro indietro fino ai maialini di Demetra. Con stupore e meraviglia, col sorriso sulle labbra. Età di lettura: da 8 anni.
Odoardo Lodi ha qualcosa da dire
Maurizio Garuti
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 80
«L’uomo che vogliamo raccontare si chiamava Odoardo Lodi. Un nome che probabilmente non dice niente a nessuno. Visse a San Giovanni in Persiceto, dove oggi è ignorato dalla quasi totalità dei viventi. I quali giustamente si chiederanno: perché dobbiamo occuparci di un uomo nato e vissuto più di cent’anni fa? La sua vita ha qualcosa da dirci?» Comincia così questo racconto. Nelle prime righe è lanciata una sfida al lettore: vediamo se la vita di questo uomo interpella la tua coscienza, se ha un valore che supera i confini del tempo in cui fu vissuta. Qualche dato storico. Lodi divenne, nel 1907, il primo sindaco socialista di Persiceto. Aveva 32 anni. Fu onesto, operoso e amato, come del resto molti altri amministratori socialisti che in quegli anni furono eletti alla guida delle amministrazioni locali. Fin qui nessun titolo straordinario che motivi per lui l’attenzione dei posteri un secolo dopo. Il focus è un altro. È la storia di un’amicizia fra due uomini che poi si mutò in odio mortale.
E sceglierai la vita. Guerra e pace lungo le strade di Yitzhak Rabin
Adam Smulevich
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il 4 novembre del 1995 un giovane fanatico pose fine alla vita del premier israeliano Yitzhak Rabin, sparandogli tre colpi alle spalle al termine di un’affollata manifestazione per la pace a Tel Aviv. Leggenda dell’esercito, eroe nazionale, Rabin aveva consacrato l’ultima fase della sua esistenza alla scrittura di un nuovo e coraggioso capitolo nelle relazioni tra israeliani e palestinesi. A trent’anni dal suo assassinio, cosa resta della sua eredità in un Medio Oriente di nuovo in fiamme e mentre nuove ferite e traumi lacerano i due popoli? Da Gerusalemme a Ramallah, passando per Gaza: il racconto di alcuni protagonisti di ieri e di oggi. Voci di rimpianto, amore e speranza sullo sfondo di un sanguinoso conflitto. «Siamo nel bel mezzo della costruzione della pace. Il lavoro è difficile, complesso, impegnativo. Gli errori potrebbero far crollare l’intera struttura e scatenare il disastro su di noi.» Yitzhak Rabin
Le donne di Cortina 1956
Antonella Stelitano, Adriana Balzarini
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 384
Grazie a uno scrupoloso lavoro di ricerca, Antonella Stelitano e Adriana Balzarini offrono un racconto inedito dei Giochi Olimpici invernali di Cortina 1956, attraverso la narrazione delle donne che a vario titolo parteciparono a quell’evento. Erano poche, ma erano presenti non solo come atlete. Sono donne di cui non si è scritto molto allora e neanche dopo. Per questo, alla vigilia del ritorno dei Giochi Olimpici nella conca ampezzana, sembrava giusto ricordare anche loro. Ci sono donne giudice di gara, capo delegazione, allenatrici. C’è una tedofora che accompagna il viaggio della fiaccola sui pattini, una donna speaker, le giornaliste. E poi le interpreti, le segretarie, le ragazze addette alle premiazioni e ai progetti culturali o musicali, la madrina. Ma anche colei che custodirà per cinquant’anni la bandiera che sventolò allo stadio e la donna che si è occupata del montaggio del film dedicato a quell’evento. Volti femminili compaiono in francobolli, monete e manifesti. C’è anche una donna a progettare l’immagine integrata della Cortina olimpica. Ci sono mogli di dirigenti, spettatrici, teste coronate e altre ospiti illustri che contribuiscono a rendere l’evento anche un appuntamento mondano. E infine le donne del paese, impegnate a presentare al meglio questi luoghi. Questo libro ha raccolto le loro storie, gli aneddoti e i ricordi delle protagoniste ancora in vita per raccontare i Giochi Olimpici invernali del 1956 secondo una diversa prospettiva. Prefazione di Deborah Compagnoni.
Ghedo. Non ho fretta ma vado veloce
Kristian Ghedina, Lorenzo Fabiano
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 272
La velocità nell’anima, che sia sugli sci o al volante delle macchine da corsa in pista, poco conta. È vitale. Tredici vittorie in Coppa del Mondo, trentatré podi, tre medaglie mondiali, quelle olimpiche il suo tallone d’Achille; almeno fino all’avvento sulla scena di Dominik Paris, Kristian Ghedina è stato il più forte discesista che l’Italia abbia mai potuto mettere in pista dagli epici tempi di Zeno Colò. E tuttora ha un suo posto tutto suo tra i grandi dello sci alpino. Una storia che è il romanzo di una vita segnata dal dolore per la tragica scomparsa della madre quando aveva appena quindici anni e di una carriera divisa in due, prima e dopo l’incidente in macchina del 1991 in cui rischiò seriamente lui stesso di perderla, la vita. Ha vinto e ha perso, è caduto e si è rialzato: sempre con il sorriso. «Per me la vittoria più bella è essere quello che sono» dice. Kristian Ghedina è stato, ed è tuttora, il campione della gente; è pop, inteso come “popolare” nella più pura accezione del termine. In una parola dici “Ghedo” e respiri empatia. Un esempio di cosa debba essere un campione vero.
Chi vive d'amore. Il Cannoniere
Massimo Proietto, Antonio Barracato
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 192
Paolino è un ragazzino gentile, ben educato e molto amato dai suoi genitori. Molto presto scoprirà di essere un vero talento del calcio e di volerne fare da grande una professione. Il suo sogno, però, rischia di spezzarsi, come del resto tutta la sua esistenza, a causa di un terribile incidente automobilistico in cui il ragazzino rimarrà solo ferito, ma entrambi i suoi genitori perderanno la vita. Così Paolino si ritroverà da solo orfano e fragile ma, per fortuna lungo il suo percorso incontrerà amici che lo supporteranno e persone che si prenderanno cura di lui e che lo aiuteranno a realizzare il suo sogno di diventare un calciatore professionista. Un romanzo di formazione sulla difficile crescita del bambino che diventerà un uomo, del giocatore che diventerà professionista, in un crescendo di emozioni dove la perseveranza, l’impegno e la forza di volontà, sono la chiave per raggiungere per realizzare i propri sogni. Prefazione di Federica Cappelletti Rossi.
Strano interludio. Arti nell'Italia fascista
Beatrice Buscaroli, Bruno Bandini
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 192
1922, a Firenze, Palazzo Pitti, s’inaugura la mostra Pittura italiana del Sei e del Settecento. 1942, Roma ospita l’Esposizione Universale. Terminus a quo e terminus ad quem all’interno dei quali si dispiega la controversa trama delle esposizioni che in Italia si sono organizzate in quello “strano interludio” – per utilizzate il titolo dell’opera teatrale di Eugene O’Neill – che attraversa le due guerre mondiali e si sovrappone con la vicenda storico-culturale del fascismo. Il volume investiga dunque le mostre del fascismo, le operazioni celebrative e propagandistiche che il regime promuove, ma anche la complessità e le ambivalenze delle operazioni culturali ed espositive che nel fascismo si manifestano. Dunque non solo le grandi manifestazioni per il “decennale della rivoluzione” nel 1932 e l’imponente – e per certi versi decisiva – mostra Augustea del 1937; non solo i contrapposti, agonistici premi Bergamo e Cremona; ma il variegato dispiegarsi di interessi che risultano emergere con forza grazie a personalità quali Margherita Sarfatti, Ardengo Soffici, Pietro Maria Bardi, F.T. Marinetti, Cipriano Efisio Oppo, Nino Barbantini, Mario Sironi, Antonio Maraini. Le mostre nello strano interludio risultano essere una sorta di cartina di tornasole capace di evidenziare non solo profonde differenze d’intenti e di “visione” sulle arti visive, sul loro statuto e sulla loro funzione, ma paiono gettare le basi sul ruolo che le mostre d’arte svolgono all’interno della programmazione culturale di una Nazione. Le arti nello strano interludio, “italiane perché fasciste”, come si augurava Soffici, non sono “fasciste” perché resta irrisolto il problema del loro rapporto con gli strumenti che il regime mette in atto per irregimentarle. Nemmeno l’irrigidimento delle gerarchie espositive e l’inquadramento sindacale sono garanzia contro la possibilità che la realtà – politica e sociale – si infiltri attraverso maglie in apparenza impenetrabili. Scuola romana, astrattismo lombardo, “Corrente”, sono casi emblematici.
Rosso siciliano
Guido G. Guerrera
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 208
"Rosso Siciliano" è un romanzo di formazione con protagoniste tre donne legate assieme da un destino bizzarro. Amelia Sole, la zia Saruzza e Agatina la Rossa sono tre donne i cui destini si incrociano e fondono, pur prendendo e seguendo percorsi totalmente diversi. Tutte e tre vengono da esperienze dolorose, che segnano e portano fatalmente a seguire la propria stella, anche fino alle estreme conseguenze. La vicenda, anzi le vicende si svolgono in una Sicilia degli anni Sessanta, dove pregiudizio, violenze e misure estreme nei riguardi di chi viene ritenuto troppo originale. Saruzza scopre di essere inconsciamente innamorata della nipote Amelia, che giovanissima, dopo aver subìto la violenza da parte del padre, scappa dall’isola e di lei non si avranno per lungo tempo notizie. Ma di Amelia rimane un diario che Saruzza leggerà e adorerà come un feticcio, facendolo diventare motivo di una vita parallela, virtuale come si usa dire adesso. Negli scritti si rivelano cose futili, quotidiane, quasi insignificanti… ma anche brucianti segreti e soprattutto il rapporto di Amelia con la strega del paese chiamata Agatina la Rossa. Sarà però proprio quest’ultima a pagare nel modo più crudele e brutale la sua diversità, andando a finire in quel manicomio di Agrigento, dalla cui chiusura prese l’avvio il nuovo ordinamento. Il ritorno di Amelia, al termine del suo lungo viaggiare come inviata di giornale, dopo la morte della zia nella casa del quartiere Annunziata di Messina chiude il cerchio e allude al contempo a un ciclo pronto a ripetersi.
Il caso Branchi. L'ultima verità
Nicola Bianchi
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 192
29 settembre 1988, una notte di nebbia fitta, a Goro. Una notte che nessuno potrà più dimenticare, l'ultima per Vilfrido Luciano Branchi, per tutti semplicemente Willy. Il suo corpo, completamente nudo e massacrato di botte, verrà trovato all'alba del 30 settembre lungo una delle sponde del fiume Po, proprio sotto il cartello di Goro, paese di pescatori tra le regioni dell'Emilia-Romagna e del Veneto. Faccia e pancia contro la nuda terra inzuppata di sangue, Willy è stato ucciso con una pistola da macello, quella che in quegli anni veniva utilizzata per giustiziare i maiali. Ma chi ha commesso il massacro? Chi non ha avuto nemmeno un briciolo di pietà per quel ragazzone di oltre 180 centimetri, con un deficit cognitivo, che non avrebbe mai fatto male nemmeno a una mosca? Oggi, quasi 40 anni dopo, non c'è ancora la verità, manca il nome (o i nomi) del responsabile, manca il movente, mancano le risposte a tanti perché. In questo libro, riedizione totalmente aggiornata di "Storia di Willy e di Valeriano Forzati presunto colpevole", uscito nel 2015, vengono messi in fila tutti i nodi della tragedia, arrivando fino ai giorni nostri con un'inchiesta ancora aperta. Nel 2014, grazie a un'indagine giornalistica e a un'intervista fatta all'ex parroco del paese, don Tiziano Bruscagin, il fascicolo venne riesumato dagli archivi polverosi del tribunale e riscritto in ogni sua parte, aggiungendo centinaia di testimoni, sentendo migliaia di intercettazioni telefoniche e ambientali, riprendendo in mano vecchi interrogatori, facendo emergere dettagli mai scoperti prima. Ma, soprattutto, scandagliando una nuova pista, quella della pedofilia, celata dietro un muro di omertà non ancora abbattuto. "Il Caso Branchi" ripercorrerà tutte le tappe della vicenda, attraverso interviste e atti esclusivi, portando il lettore in un mondo oscuro, viscido e tenebroso dal quale non potrà più tornare indietro.
Mio fratello Giorgio-Giorgio my brother
Elisabetta Brunelli, Maria Teresa Cremonini
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 168
La sobrietà della casa di Morandi, la parsimonia e l’intimità del nucleo familiare non sono segni di chiusura o arretratezza. La predisposizione al risparmio non è mera frugalità, ma una forma di resistenza al superfluo. In un’epoca in cui il lavoro si carica di significati civili e morali, Morandi incarna questi principi attraverso una dedizione assoluta alla pittura. La sua è una disciplina interiore, che rifugge l’esibizione per concentrarsi sul Principio. Attraverso le parole di Maria Teresa, ultima delle tre sorelle, emerge una triplice unità tra arte, vita e morale. Morandi non si lascia sedurre dai clamori dell’epoca o dal mercato, ma rimane fedele a un ideale, che dà senso tanto all’opera quanto alla sua condotta. Un manifesto silenzioso, in cui l’essenzialità diventa la più autentica forma di modernità.
Il mito da rapire. Enzo Ferrari e l'ombra dei sequestri
Andrea Cordovani
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 224
Volevano rapire Enzo Ferrari. No, non è la trama di un film. Questa è una storia vera. Accade cinquant’anni fa nei giorni in cui il Grande Vecchio festeggia la riconquista del titolo iridato delle Rosse in F1. È la mattina di sabato 25 ottobre 1975 e mancano poche ore alla presentazione della monoposto che correrà il Mondiale di F1 1976. Due banditi vengono bloccati in corso Canalgrande a Modena mentre sono a un passo dal compiere il sequestro del secolo. La polizia sventa il rapimento mentre il Drake si sta facendo la barba nel suo negozio di fiducia. Le successive indagini faranno emergere il coinvolgimento del Clan dei Marsigliesi che in quei mesi sta seminando il terrore lungo lo Stivale. Da quel giorno per Ferrari inizia uno dei periodi più duri, dentro a una spirale di vicende che segneranno gli ultimi periodi della sua vita. Questo romanzo-verità ricostruisce una storia in gran parte sconosciuta. Enzo Ferrari, l’italiano più italiano che potesse esserci in quello e in altri momenti della nostra storia, non è solo un ostaggio mancato. Il Drake, in questo libro e prima ancora nella vita reale di quel periodo, diventa il simbolo di un modo di vivere e di esser blindati che per tantissimi benestanti era la regola. L’esistenza quotidiana con una pistola in tasca, un autista altrettanto armato e una guardia del corpo sempre alle costole con un mitragliatore fra i due sedili dell’auto di servizio, non era purtroppo l’eccezione. Un vero incubo, quello dei rapimenti, che farà cadere in depressione il mito di Maranello e lo perseguiterà anche dopo che avrà lasciato la sua vita terrena.
Lontananze
Alessandro Castellari
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 112
Ester, la studentessa, finito il liceo scompare da Bologna per andare prima a Sarajevo poi a Tessalonica, città fortemente segnate dalla storia della sua famiglia. Elvira, giovane donna il cui futuro pare incanalato su solidi binari, scopre inaspettatamente l’amore in una Istanbul sfolgorante di bellezza, ma soprattutto accogliente e ospitale. Martina, ferita nell’anima, ritrova se stessa in una silenziosa Santorini autunnale in cui riecheggia potente la voce dell’antichissima civiltà minoica. Storie di donne che nella lontananza sanno interrogarsi sui loro vissuti e connettersi con la loro storia, i loro desideri, la loro profondità.