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Marinotti

Marxismo e soggettività. La conferenza di Roma del 1961

Marxismo e soggettività. La conferenza di Roma del 1961

Jean-Paul Sartre

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2015

pagine: 162

Nel dicembre del 1961 Sartre fu invitato a tenere una conferenza all'Istituto Gramsci di Roma, sul tema "soggettività e marxismo". Presentò le sue ultime riflessioni sulla necessità di rinnovamento del marxismo dall'interno, suscitando così un dibattito di eccezionale vivacità, cui presero parte alcune tra le figure di intellettuali più in vista vicini al PCI (Della Volpe, Colletti, Lombardo-Radice, Luporini, Paci, Valentini, Semerari e altri). Sartre mostrò come l'analisi della soggettività fosse indispensabile per comprendere i fenomeni sociali. Attraverso la presentazione di casi singoli l'operaio antisemita, l'amore in Stendhal, l'anarco-sindacalismo - delineò un'idea di soggettività come "universale singolare", prodotto della storia e contemporaneamente invenzione di possibilità. La conferenza presenta uno straordinario spaccato del pensiero di uno dei più grandi autori del Novecento e un'introduzione alle tesi di una delle sue opere filosofiche più complesse: la Critica della ragione dialettica. Che cosa sarebbe successo se le posizioni di Sartre avessero fatto breccia nella cultura politica ufficiale del PCI dell'epoca? Un pensiero che poneva radicalmente la questione di che cosa sia la soggettività in una prospettiva marxista quali effetti etici e politici avrebbe potuto produrre? Quali progressi avrebbero potuto segnare la teoria marxista se si fosse posto al centro del dibattito il problema etico, come Sartre andava affermando? Prefazione di Giacomo Marramao.
16,00

Figurazione. Alla ricerca della forma

Figurazione. Alla ricerca della forma

Umberto Riva, Annalisa De Curtis

Libro: Copertina morbida

editore: Marinotti

anno edizione: 2015

pagine: 252

In un momento storico in cui finalmente l'architettura può rivelare i propri contenuti attraverso le sue intenzionalità, questo libro/dialogo-sotteso rivela l'opera di Umberto Riva, Medaglia d'oro dell'Architettura Italiana, offrendo sguardi e insegnamenti sinora sconosciuti, possibili fondamenti per il presente. La sua vita, i suoi lavori, oggetto di pubblicazioni e studi, sono rimasti al contempo ai bordi di ogni frontiera di ricerca in Italia, a causa del suo operare silenzioso e della scala d'intervento dei suoi lavori. Attraverso un'inedita lettura comparativa tra pitture e architetture di Umberto Riva, il libro porta in luce strumenti fondamentali per affrontare quanto è oggi necessario per restituire all'architettura la sua qualità originaria, di attivazione e realizzazione delle relazione con i suoi abitanti, con i contesti: non esiste forma senza relazione. Le assonanze tra i suoi dipinti e i suoi disegni di architettura, tra figure e forme, disvelano e fanno apparire un mondo dove l'aspetto figurativo dell'artista si offre quale campo di prova per le sue architetture 'inattuali' e in questo senso fortemente contemporanee. I lavori di Riva sono distanti da ogni rispecchiamento dell'attualità rumorosa, essendo capaci di affrontare qualità indispensabili all'abitare contemporaneo quali radicamento, responsabilità ed apertura; forme estese e contenuti che orientano i suoi temi salienti di ricerca, andando oltre l'opera in sé, offrendo nuovi usi e nuovi significati.
24,00

Città e memoria come strumenti del progetto

Città e memoria come strumenti del progetto

Alberto Ferlenga

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2015

pagine: 154

"Ha senso pensare che l'architettura possa esprimere oggi una sua cultura specifica e che questa possa ancora basarsi sullo studio aggiornato delle città e sulla rivisitazione della propria storia? Credere, insomma, che l'architettura e la città siano indissolubilmente legate e che, ancora oggi, dal loro rapporto rinnovato, possano svilupparsi teorie specifiche in grado di sottrarre il lavoro degli architetti dal dominio del gusto o del puro arbitrio? Io penso di sì e 'Città e Memoria' va letto come un contributo in questa direzione. L'architettura vive oggi un momento difficile, stretta com'è tra una pratica corrente sempre più marginale e l'aureo isolamento delle sue manifestazioni più 'elevate'. Ricostruirne la necessità rispetto a quel paesaggio urbano che, oggi come ieri, costituisce il suo sfondo più importante è un obiettivo non secondario che potrebbe coincidere con la sopravvivenza stessa di un mestiere del quale c'è chi predice la fine. Significa proporre, per l'architettura, una nuova idea di qualità che sia condivisibile e verificabile nei suoi effetti, cioè nella capacità di migliorare i luoghi in cui viviamo." (Alberto Ferlenga)
16,00

Espressione e creatività

Espressione e creatività

Ludwig Klages

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2015

pagine: 200

Ecco il caso di un pensatore tanto segretamente influente sulla cultura europea quanto ufficialmente dimenticato o, peggio, annoverato, per il suo esplicito amore neo-romantico per l'arcaico, tra i "pericolosi" nemici della ragione. Osteggiato per l'impostazione (volutamente) non accademica, Ludwig Klages è stato però non solo lo strenuo difensore dei diritti dell'anima al cospetto delle astrazioni imposte dalla razionalità moderna, ma anche l'autorevole fondatore di due scienze sui generis quali la grafologia e la scienza dell'espressione. Pensatore originale e imprevedibile. Klages incomincia a riemergere dall'ingiusto oblio soltanto in questi ultimi anni, in particolare nel campo di una fenomenologia e di un'estetica fondate non più sul distaccato giudizio critico ma sul sentire percettivo, inteso qui come partecipazione "patica" alle qualità espressive del mondo. "Espressione e creatività", che traduce uno studio risalente nel suo nucleo al 1913 e poi pubblicato in forma rivista e ampliata nel 1921. si pone appunto alla base di uno dei più interessanti percorsi della nuova estetica, laddove al centro dell'interesse tornano termini quali "percezione", "presenza corporea", "sentimento", "atmosfera", "carattere", ecc. Superando i confini della fisiognomica tradizionale.
22,00

Spiritualità e conoscenza nel lavoro dell'ingegnere. Scritti civili e rari

Spiritualità e conoscenza nel lavoro dell'ingegnere. Scritti civili e rari

Arturo Danusso

Libro: Copertina morbida

editore: Marinotti

anno edizione: 2014

pagine: 286

Arturo Danusso è il padre del cemento armato italiano. Colui che ne ha seguito da vicino le prime e più eclatanti applicazioni, come quella per la grande arcata di cento metri realizzata per il Ponte del Risorgimento a Roma nel 1910. Giovanissimo, ebbe grande notorietà internazionale per le sue ricerche sull'utilizzo dell'allora nuovissimo materiale; in particolare rimane di importanza storica il suo ruolo nel definire le prime indicazioni normative per la progettazione di strutture antisismiche a seguito del terremoto di Messina del 1908. Progettista e teorico, ha dedicato la vita all'insegnamento nelle aule del Politecnico di Milano, dove per oltre cinquant'anni ha tenuto il corso di "Meccanica delle costruzioni" nel quale si sono formate tutte le generazioni dei maggiori ingegneri italiani del Novecento. Sempre attento a sviluppare ogni possibile rapporto tra ricerca scientifica e il mondo del lavoro e della produzione è stato fondatore della Scuola di Alta Formazione "Fratelli Pesenti" al Politecnico di Milano e, di nuovo a fianco di Italcementi, costituì nel 1951 a Bergamo l'Istituto Sperimentale Modelli e Strutture-ISMES, storica istituzione nota nel mondo di cui si rimpiange oggi la mancanza. Nato nel 1880 e morto nel 1968 Danusso ha progettato strutture di grandi edifici tra cui alcune icone dell'architettura italiana contemporanea, come la Torre Velasca e il Grattacielo Pirelli.
25,00

Il disegno come strumento del progetto

Il disegno come strumento del progetto

Vittorio Gregotti

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2014

pagine: 167

La linea che separa progetto e disegno è sottile, i due termini si rincorrono scambiandosi e sovrapponendosi. Il senso dell'uno si rispecchia nella forma dell'altro e il processo che entrambi compongono lega il segno all'idea e la forma al valore profondo dell'abitabilità. Disegno è ricerca di questo valore, traccia che esprime il nesso tra testo architettonico e contesto urbano, paesaggio antropico, territori geografici. Disegno è sintesi estrema dell'idea di architettura, comprendente l'intenzionalità dell'autore, la discrezionalità dell'osservatore, la strumentazione disciplinare dispiegata di volta in volta nella scelta dei riferimenti rappresentati. Il lavoro presentato in questo libro traccia il senso del disegno come strumento di ricerca attraverso queste sostanze di cui si compone il progetto dell'abitabilità umana. I lavori di Gregotti Associati scelti tra quelli mai giunti a realizzazione, risaltano per l'evidenza del rapporto tra studi della forma e intenzione di progetto: essi delineano un percorso di ricerca di grande interesse per ogni progettista e studioso che debba verificare la profondità e la fondatezza dei materiali architettonici per mezzo dell'immateriale segno tracciato dal pensiero.
17,00

Il Me della percezione. Un'autopsia

Il Me della percezione. Un'autopsia

Lambert Wiesing

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2014

pagine: 176

Chi percepisce sa perfettamente che cosa significa percepire. Ma se ne dimentica non appena cerca di spiegarsi come la percezione sia possibile, finendo così per dubitare del proprio effettivo accesso al mondo. Ma l'uomo non accede al mondo. E non perché questo gli sia estraneo, ma perché non ha bisogno di accedervi, visto che è già comunque nel mondo, coinvolto e implicato da quanto vi si manifesta. Non dubita della presenza di ciò che percepisce, né può sottrarsi a sua volta alla percepibilità. Eppure larghe sezioni della filosofia, della psicologia e delle neuroscienze ignorano colpevolmente questa evidenza, preferendo spiegare la percezione con dei miti: quello del dato (l'uomo è un riflesso del mondo) e oggi soprattutto quello del mediato (si accede al mondo solo attraverso media). Questo testo - il primo disponibile in italiano di Lambert Wiesing, professore di teoria dell'immagine e fenomenologia nell'Università di Jena - ci guida a riscoprire, attraverso una meditazione approfondita senza essere strettamente accademica, una verità elementare: il soggetto non produce la percezione, ma ne è piuttosto il prodotto.
20,00

Motion, émotions. Architettura, movimento e percezione

Motion, émotions. Architettura, movimento e percezione

Jacques Gubler

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2014

pagine: 188

Camminare tra le architetture; attraversare in velocità il paesaggio, volare sulla città possono essere non solo esperienze dirette, ma anche, attraverso lo sguardo colto di chi si muove con agilità attraverso il tempo, divenire momenti sostanziali per la comprensione dell'epoca attuale, in cui le molte dimensioni dell'architettura vengono esplorate e messe in crisi. Con una sequenza di visioni tanto inaspettate quanto ricercate, sullo spunto di eventi innestati dal progresso tecnologico, l'autore ci accompagna con sapienza e ironia in una rilettura dei cambiamenti nella percezione del mondo moderno. L'intuizione dei luoghi vissuti con la lentezza della passeggiata a piedi, il movimento e la teatralità della scala, l'irruzione del ferro e della velocità del treno nella tranquilla vita borghese, così come la scoperta del paesaggio aereo e del suo inevitabile impatto sull'immagine della nuova architettura ci sono svelati dall'autore attraverso un suggestivo uso delle immagini, dallo schizzo di dettaglio all'inquadratura fotografica, lasciandoci ad ogni saggio quelle curiosità che stimolano il nostro vivere quotidiano. Gubler, cronista per la "Casabella" di Vittorio Gregotti dal 1982 al 1995 e autore delle famose cartoline, attraversa ora, con la stessa ironia sottile e appassionata, la storia recente della cultura architettonica e dei suoi maestri per offrire, come scrive Mario Botta nella presentazione, "uno spaccato interpretativo dell'architettura attraverso lo sguardo curioso e disincantato del fruitore."
19,00

La storia dell'arte nelle esperienze e nei ricordi di un suo cultore

La storia dell'arte nelle esperienze e nei ricordi di un suo cultore

Julius von Schlosser

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2014

pagine: 248

Ancora una volta, dopo scrittori e saggisti di sensibilità difforme e al di fuori del revival, pure nostalgico, di qualche decennio fa, è data l'occasione di rinnovare l'interesse per qualche aspetto del tema "Grande Vienna", sulla base delle testimonianze di chi, in quella già gloriosa capitale imperiale, visse ed operò prima e dopo la catastrofe del 1918. L'anniversario della cui preparazione, del resto, è appena iniziato in questo 2014. E Julius Ritter von Schlosser-Magnino (1866-1938), dopo Wickhoff, Riegl e Dvorak, l'ultimo maestro di un aspetto della cultura, la storia dell'arte, non privilegiato nelle più classiche ed autorevoli ricostruzioni storiche della realtà e del mito di cui, nel tempo, la capitale asburgica è divenuta oggetto e soggetto. Grande umanista di confine si potrebbe definire lo Schlosser, il cui libro memorando e ben noto agli specialisti, ma forse dimenticato rispetto all'ineludibile "La letteratura artistica" - viene riproposto accompagnato da uno scritto autorevole di Artur Rosenauer, maestro di quella insigne Scuola universitaria e di Sandro Scarrocchia, il più originale interprete italiano di quella stessa realtà accademica e culturale.
25,00

Etiche dell'intenzione. Ideologia e linguaggi nell'architettura italiana

Etiche dell'intenzione. Ideologia e linguaggi nell'architettura italiana

Giovanni Durbiano

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2014

pagine: 200

Il libro attraversa la vicenda dell'architettura italiana, dal dopoguerra a oggi, per rendere palese il ruolo decisivo dell'intenzionalità autoriale, spesso giocato in funzione auto legittimante. Le figure di Aldo Rossi, Canella, Gabetti e Isola, ma anche Aymonino, Gregotti, Raineri sono accomunate da una medesima convinzione che l'architettura sia in primo luogo una proiezione di sé, delle proprie intenzionalità figurative. Un egotismo linguistico che è la fortuna di questi architetti, ma anche la causa principale della marginalità dell'attuale architettura italiana. Il libro denuncia i limiti di questa autorialità pervicacemente perseguita nella professione e soprattutto nell'università, dove l'insegnamento spesso si riduce alla riproposizione di stilemi linguistici, seppur d'autore. In conclusione il libro tenta la costruzione di un paradigma diverso, in grado di accogliere e interpretare i valori degli altri.
18,00

Coscienza del corpo. La filosofia come arte di vivere e la somaestetica

Coscienza del corpo. La filosofia come arte di vivere e la somaestetica

Richard Schusterman

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2013

pagine: 231

In nessun'epoca come nella nostra i problemi legati alla cura del corpo, per un verso, e ai disagi con la corporeità, per l'altro, hanno occupato uno spazio così ampio, dalla diffusione dei centri di bellezza, delle palestre, delle diete, all'attenzione per la salute e l'alimentazione, fino all'esplosione di fenomeni come l'anoressia o altri disturbi dell'immagine corporea. In quale rapporto si è posta la filosofia rispetto a questa svolta in direzione del corpo che il nostro tempo sta vivendo? Ha saputo superare la divisione tradizionale fra mente e corpo? Ha saputo dire qualcosa di nuovo rispetto alla sfiducia tradizionale nei confronti dell'inganno dei sensi e delle emozioni? Questo libro pubblicato negli Stati Uniti da Richard Shusterman nel 2008, subito tradotto in numerose lingue, dal francese, al tedesco, al polacco, al coreano, al cinese, e ormai divenuto un classico dell'estetica contemporanea, offre una risposta avvincente e appassionata difendendo, insieme, la centralità del corpo e l'esigenza per l'essere umano di raggiungere la più completa coscienza e consapevolezza di esso. L'edizione italiana di questo libro, attraverso il confronto del suo autore con alcuni dei più importanti filosofi del Novecento offre al lettore la possibilità di un confronto con una prospettiva, l'estetica del corpo vivente, o somaestetica, che sta riscuotendo un successo editoriale e un attenzione critica globali.
24,00

L'aroma del mondo. Gusto, olfatto e atmosfere

L'aroma del mondo. Gusto, olfatto e atmosfere

Hubertus Tellenbach

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2013

pagine: 148

"L'aroma del mondo" coinvolge il lettore in due avventure intellettuali. La prima: considerare gusto e olfatto non solo sensi del piacere gastronomico ma sensi estetici, cioè sensi in grado di svelare gli stati emotivi (la gioia, il disagio, il languore, il ricordo, la nostalgia, ecc.). La seconda: mostrare quanto l'analisi dell'esperienza orale, legata alla mescolanza tra gusto e olfatto, sia una dimensione fondamentale per comprendere e diagnosticare stati di sofferenza psichica. Per mezzo della descrizione lucida e piana di casi inediti, il libro si conclude in un'analisi istruttiva di quanto il regno degli odori e degli aromi possa essere utile non solo per aiutare chi soffre di depressione o schizofrenia, ma per aprire a tutti noi un ampio codice "inesplorato" di segnali per comprendere e meglio "assaporare" la realtà che ci circonda e nella quale siamo immersi.
18,00

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