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Jaca Book

L'arte russa dei monasteri

L'arte russa dei monasteri

Aleksej Ilijc Komec

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 224

Come per gran parte della Chiesa di tradizione bizantina, anche in Russia il perno della religione, della cultura e dell’arte sono stati a lungo i monasteri, vero e proprio epicentro dell’evoluzione architettonica, pittorica, oltre che luogo di conservazione delle icone e scriptoria per codici e miniature. Un fulcro di creazione culturale tanto importante da condizionare l’azione di governo di regnanti locali e dello stesso zar. Il cristianesimo approda in Russia nel 988 a Kiev, nell’odierna Ucraina, allora Rus’, con la conversione del principe Vladimir, e proprio in questo luogo abbiamo i primi monasteri, tra cui quello di Sant’Antonio delle Grotte. Poi il cristianesimo e il monachesimo si spingeranno a nord, verso Novgorod, quindi a Mosca, nuova Bisanzio e nuova Roma, e da lì in tutta la Russia. Komeč , famoso storico dell’arte, ha seguito l’evoluzione culturale e artistica russa, ripercorrendo cronologicamente la nascita e lo sviluppo dei vari grandi monasteri, a partire da Kiev per andare poi a Novgorod e Pskov, fino al cuore della nazione russa e al più celebre tra i monasteri, la Lavra della Trinità di San Sergio di Radone, il grande riformatore del monachesimo e della spiritualità ortodossa, senza dimenticare l’estremo nord delle isole Solovki presso il Mar Bianco e il monastero omonimo. Una grande guida ai luoghi d'arte in Russia.
19,90

Atlante storico della liturgia

Atlante storico della liturgia

Keith F. Pecklers

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 260

Un inedito volume sull’evoluzione storica della liturgia che consente al lettore di collocare lo sviluppo del cristianesimo in diversi contesti, ma anche di sottolineare la forza creativa della cristianità medesima e della comunità cristiana nella loro ricerca di sempre nuove modalità espressive della fede. Comporre un atlante storico della liturgia significa disegnare una vera e propria geografia della Cristianità, analizzata periodo per periodo. Per esempio, le differenze tra i riti Ambrosiano, Romano, Mozarabico, Gallicano e Celtico tracciano lo scenario culturale precedente il IX secolo europeo. In questo libro si presenta una storia antropologica della Chiesa, che chiama in causa architettura, arte, letteratura, storia della cultura, oltre che l’analisi delle politiche pastorali ed ecclesiastiche considerate nelle proprie connessioni con il potere civile e l’organizzazione della società. La liturgia si sviluppa in maniera non-lineare, e aiuta a comprendere un’intera epoca meglio di quanto non possano fare le stesse dottrine in essa fiorite. Un volume ponte tra arte e musica, linguistica e politica. «Da sempre, la liturgia accoglie dentro di sé, pur nelle forme più semplici ed elementari, l’arte, l’ordine, la luce, intese non a disperdere la mente o a dissipare l’attenzione, ma a raccoglierla e ad elevarla. Vale per gli arredi e le suppellettili, per le vesti e gli apparati, per gli spazi e gli edifici, per la musica e per il canto: tutto quanto concerne la celebrazione richiede di essere in certo modo “trasfigurato”, secondo la varia sensibilità e il gusto delle epoche».
29,90

Vaticano barocco. Arte, architettura e cerimoniale

Vaticano barocco. Arte, architettura e cerimoniale

Martine Boiteux, Alberta Campitelli, Nicoletta Marconi, Lucia Simonato, Gerhard Wiedmann

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 352

Se si può ritenere che il 18 novembre 1593, giorno in cui venne issata la croce sulla sommità della lanterna della cupola di San Pietro, rappresenti simbolicamente la data di nascita del Barocco vaticano, dobbiamo concordare con quanto sostenuto dagli autori del volume, cioè che le radici di questo nuovo corso dell’arte romana debbano ricercarsi nel Concilio di Trento e nella nuova, diversa spiritualità che ne derivò. Non a caso le cerimonie politiche e religiose, le sontuose e sorprendenti macchine effimere che venivano innalzate nei giorni di festa, rispondevano a una nuova esigenza: separare i luoghi della “politica” da quelli del “sacro”. Il filo conduttore del nuovo stile che si andava definendo nei cerimoniali e perfino nel disegno dei giardini era “il diverso” e “il sorprendente”. L’idea stessa di Chiesa nata dal Concilio di Trento e i complessi cerimoniali politici e liturgici cinque-seicenteschi si concretizzarono in montagne di travertino scolpite dalla luce e dall’ombra, marmi colorati e bronzo plasmati da artisti geniali; si definì, così, un complesso, quello Vaticano, che pur articolato in fabbriche distinte per cronologia e tipologia risulta essere fortemente unitario nella concezione e nei significati (religioso, politico e diplomatico) che da allora ha assunto agli occhi del mondo. Fu proprio questa impresa edificatoria a generare un nuovo ed esaltante periodo dell’arte moderna, che non solo condizionò lo sviluppo della città eterna, ma che seppe creare nel nascente Barocco l’ultimo grande e unitario stile artistico-culturale della cristianità.
19,90

L'impero di Roma. Storia dell'arte romana

L'impero di Roma. Storia dell'arte romana

Bernard Andreae

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 320

L’arte romana ha soppiantato quella greca guidando la storia della creazione artistica verso una direzione nuova. Sfida, questa, storicamente difficilissima, dal momento che l’arte era intesa dai contemporanei come fenomeno propriamente greco, il che espose i Romani all’accusa di imitazione. Contrariamente ai Greci, gli artisti dell’Impero romano non cercarono di ricreare modelli presi dal mondo naturale, ma furono piuttosto interessati a rappresentare il mandato del sovrano, espresso dai filosofi romani come parte stessa del fato. Lo sviluppo graduale nel tempo dell’arte romana, di cui ogni passaggio resta per noi perfettamente tracciabile, condusse infine al grado di astrazione tipico dell’arte bizantina. Il Principato, nuova istituzione statale che si rivelò decisiva per la nascita dell’arte di Roma, fu una felice combinazione di due forme di governo a prima vista incompatibili: repubblica e monarchia. Nei 48 capitoli che compongono il volume, l’autore ha deciso di trattare le più importanti caratteristiche dell’arte imperiale, così come aspetti particolari dell’architettura, della scultura, della pittura e delle arti di quest’epoca, dando in questo modo al lettore un quadro compiuto sull’argomento.
50,00

Iraq. L'arte dall'antica Mesopotamia all'Islam

Iraq. L'arte dall'antica Mesopotamia all'Islam

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 280

Tracciare un profilo dell’arte espressa dalla civiltà mesopotamica, la cultura sviluppatasi nella terra fra i due fiumi, Tigri ed Eufrate, è un’impresa allo stesso tempo ardua e necessaria. Ardua perché un’intera biblioteca è stata dedicata all’argomento sin dai primi scavi archeologici ottocenteschi; necessaria perché i più recenti ritrovamenti archeologici, le nuove scoperte e l’approfondimento delle conoscenze nel settore necessitano di continue puntualizzazioni e precisazioni che gettano nuova luce su un insieme che rapidamente evolve, rendendo più dettagliato il quadro complessivo. E questo è tanto più vero quando si esaminino le successive stratificazioni culturali avvenute in Mesopotamia, tenendo conto della continuità di insediamento verificatasi nel corso dei millenni in questa terra. Alle tre sezioni principali che componevano l’edizione originale di questo volume (quella dell’antichità che possiamo definire classica della Mesopotamia regale con i grandi e celebrati imperi, seguita dall’epoca dell’ellenismo preludio all’età partica e sasanide, e infine dalla stagione islamica, in genere un po’ sottaciuta e trascurata), si aggiunge oggi un contributo che rende conto delle recenti scoperte archeologiche in merito al periodo preislamico. Il risultato è uno spaccato a tutto tondo del ruolo di centro elaboratore e diffusore della cultura che nei millenni ha avuto l’Iraq.
19,90

Il mito

Il mito

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 286

Nella storia dell’umanità, a partire dalla stessa Preistoria, non vi sono popoli né culture senza miti. Il mito, con il simbolo e il rito, costituisce le tre costanti del vissuto religioso di una popolazione. Il mito è un racconto, un racconto fondativo per un popolo, una cultura, una civiltà, e può riguardare una piccola tribù come un grande impero. Julien Ries ci introduce nella complessità del mito e nei simboli fondamentali e più universali che lo testimoniano, e ci accompagna attraverso la Preistoria, dal Paleolitico al Neolitico. Il volume prosegue con il contributo di altri autori: la studiosa della cultura navajo Trudy Griffin-Pierce, il biblista e presidente del Consiglio pontificio per la Cultura Gianfranco Ravasi, la sinologa Christine Kontler, lo studioso di Omero Paul Wathelet e per il mondo indiano Michel Delahoutre, Davide Domenici per quello delle Americhe precolombiane, Iva Bargna per l’Africa subsahariana, Dairo Cosi per il mito di Demetra, Michel Malaise per i miti dell’antico Egitto e Natale Spineto per quelli dell’antica Roma.
19,90

Serbia medievale

Serbia medievale

Sima Cirkovic

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 272

I mille anni del processo di cristianizzazione serba sono un capitolo significativo nella storia dell'evangelizzazione degli slavi. In particolar modo il Medioevo, che ha rappresentato il momento in cui l'identità serba ha sviluppato i suoi fondamenti politici, sociali, filosofici e artistici. Fondamenti che non hanno perso forza anche dopo la conquista ottomana della fine del XIV secolo, ma che, anzi, hanno nutrito nei secoli la coscienza collettiva del popolo serbo e la lotta per una cultura indipendente. Attraverso una documentata e completa indagine, Sima Cirkovic traccia le linee guida peculiari della storia di questi secoli, mostrandoci come i grandi monasteri, i dipinti, i gioielli e le miniature di questo periodo siano strettamente connessi agli approdi della letteratura e delle arti minori, esempi tra i più vivi e tangibili, ancora oggi, dell'impronta di societas cristiana lasciata dal popolo serbo sull'Europa, dall'Adriatico fino agli Urali. Un viaggio tra storia e arte che vengono dalla grande eredità di Bisanzio.
19,90

Le prime immagini cristiane

Le prime immagini cristiane

Mahmoud Zibawi

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 322

Verso il 30 d.C. un fenomeno sconvolge il contesto antropologico, religioso e sociale del Medio Oriente e dei paesi mediterranei; si fa avanti infatti un gruppo di dimensioni sempre crescenti in nome di Gesù di Naza-reth, il Christos, «unto», il consacrato (At 11,26). Luca sintetizza così il comportamento della prima comunità di fedeli: devoti all'insegnamento degli apostoli, si distinguono per la comunione fraterna, la frazione del pane e la preghiera (At 2,42-44; 46-48). Il redattore degli Atti racconta anche della frequentazione quotidiana del Tempio, dove il raduno avviene sotto il portico di Salomone (At 5,12). Nel documento Gerusalemme è considerata il primo centro di diffusione della nuova religione, ma altre comunità si formano rapidamente in Galilea. Con la prima persecuzione scatenata dagli ebrei viene organizzata la dispersione e le conversioni si moltiplicano. La più eclatante è quella di Saulo di Tarso che diventa fervente apostolo della missione cristiana fra i pagani. Nel 111 d.C. Plinio il Giovane invia una missiva all'imperatore Traiano, in cui lo informa di una situazione da lui riscontrata in Bitinia, nel nord dell'Asia Minore: i templi sono deserti e, sia nelle città, sia nelle campagne, scarseggiano i clienti nelle botteghe dei macellai, dove la carne deve essere preventivamente consacrata con un rituale preparatorio ai sacrifici. Responsabili della situazione sono i membri di una associazione, chiamati cristiani.
29,90

Miguel Mañara

Miguel Mañara

Oscar Vladislas Milosz

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 176

Della vasta opera di Milosz, con questo volume presentiamo il teatro. Si tratta di tre testi composti dal 1912 al 1914, che l’autore definisce «misteri», intendendo dare a questo termine il senso proprio delle rappresentazioni medievali, cioè di manifestazioni religiose che richiedevano ai partecipanti – fossero essi attori o spettatori – lo stesso gesto di fede. Miguel Mañara, scritto nel 1912, è il più noto e il più rappresentato. Mañara è il Don Giovanni storico, entrato in convento dopo una vita sregolata e morto in odore di santità. Mefiboseth è un’opera di ispirazione biblica, dove l’autore riprende, modificandolo, un episodio della vita del re Davide raccontata nel secondo libro di Samuele, in cui la figura del profeta Natan diventa appunto Mefiboseth. Infine Saulo di Tarso è rimasto a lungo un manoscritto, che Milosz ha conservato inedito. Lo aveva scritto nel 1914 e lo ha sempre considerato un’opera di transizione tra l’espressione drammatica e poetica. Racconta della vita di Saulo nel periodo che precede la sua conversione. Il teatro di Milosz si presenta così come un trittico in cui alla ricerca del Dio da parte dell’uomo (Miguel Mañara), segue il Dio che prepara la salvezza anche attraverso il crimine degli uomini (Mefiboseth), per arrivare (Saulo di Tarso) all’uomo che cercherà per tutta la vita di corrispondere a chi per salvarlo ha perso la sua.
14,00

Donne della cura. Il volto attento di Milano

Donne della cura. Il volto attento di Milano

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 208

«Questo libro raccoglie esperienze e riflessioni sulle relazioni che curano e sulla cura che si fonda sulle relazioni. È un patrimonio di memoria e consapevolezza che non dobbiamo disperdere, ma coltivare, perché solo con relazioni autentiche, solidali e inclusive potremo costruire una società più giusta. La pandemia ci ha insegnato – spesso con durezza – che nessuna risposta è davvero efficace, se non porta con sé anche una vicinanza umana. Che il benessere non è solo salute fisica, ma anche alleanza, dignità, riconoscimento. E che la vera forza di una comunità si misura nella sua capacità di non lasciare sole le persone, tutte, senza discriminazioni. Auguro a chi leggerà queste pagine di ritrovare, tra le righe, tracce di umanità condivisa. E di portarle con sé, anche oltre l’emergenza, come bussola per orientare le scelte quotidiane e collettive». (Diana De Marchi)
22,00

I cammini di Santiago. Luoghi, attori, monumenti

I cammini di Santiago. Luoghi, attori, monumenti

Raymond Oursel

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 432

«Oursel mostra come l’arte romanica si sia sviluppata attorno ai luoghi santi e come la crescente affluenza di pellegrini abbia stimolato l’edificazione di ospizi, abbazie e cattedrali, trasformando il paesaggio europeo. Questo legame tra viaggio sacro e rinnovamento architettonico è particolarmente evidente lungo le vie per Santiago di Compostela, dove monasteri cluniacensi e cappelle di pellegrinaggio hanno dato forma a un paesaggio sacro che è al tempo stesso artistico e spirituale». Franco Cardini Con lo sviluppo del grande monastero benedettino di Cluny, Santiago diviene la meta principale dei pellegrinaggi medievali. Ci troviamo in piena epoca romanica e l’Europa è costellata di chiese, monasteri, ospizi e cappelle. Nello stesso tempo, i cammini verso Roma e Santiago ridisegnano la rete viaria europea, riattivando anche la rete romana caduta in disuso. I cammini di Santiago che anche oggi è possibile ripercorrere sono essenzialmente percorsi romanici. Il volume, scritto da uno dei massimi studiosi sul tema, è meticoloso e poetico ad un tempo, e fa incontrare al lettore i luoghi, gli attori e i monumenti dell’epoca. Monumenti grandiosi o di modeste dimensioni che si sono conservati fino a oggi, così come sono ancora parzialmente riconoscibili alcuni paesaggi dell’epoca. Gli straordinari monumenti eretti nel Medioevo rendono una memoria vivissima dei grandi attori medievali e dei semplici pellegrini che intraprendevano coraggiosamente il camino de Santiago. La lettura è accompagnata da un percorso iconografico d'eccezione composto da illustrazioni e suggestive fotografie d'autore, alla scoperta di questo patrimonio culturale dell’umanità.
30,00

Immagini e simboli

Immagini e simboli

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 192

Scrive Eliade: «Oggi si sta comprendendo una cosa di cui il xix secolo non poteva avere nemmeno un presentimento, ovvero che il simbolo, il mito, l’immagine appartengono alla sostanza della vita spirituale, che è possibile mascherarli, mutilarli, degradarli, ma che non li si estirperà mai... Le immagini, i simboli, i miti, non sono creazioni irresponsabili della psiche; essi rispondono a una necessità e adempiono una funzione importante: mettere a nudo le modalità più segrete dell’essere». «Ne consegue che il loro studio ci permette di conoscere meglio l’uomo, l’“uomo tout court”, quello che non è ancora sceso a patti con le condizioni della storia. Ogni essere storico porta con sé una grande parte dell’umanità prima della Storia...». Con "Immagini e simboli", scrive Georges Dumézil nella Prefazione, siamo di fronte ad un testo che anche il grande pubblico dovrebbe conoscere, in quanto si tratta di «una delle ricerche più originali del nostro tempo, che ci ricorda a ogni istante che il suo autore è stato, e rimane, innanzitutto uno scrittore e un poeta».
16,00

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