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Libri di Mircea Eliade

Mefistofele e l'androgine

Mefistofele e l'androgine

Mircea Eliade

Libro

editore: Edizioni Mediterranee

anno edizione: 1983

pagine: 200

Mircea Eliade è uno dei più quotati scrittori contemporanei di scienza e storia delle religioni. I suoi libri, tradotti in diverse lingue e assai citati, sono caratterizzati dall’introdurre nella ricerca anche punti di vista spirituali e, in parte, tradizionali, che di solito esulano dagli studi accademici bidimensionali dedicati a questa materia. Nel presente libro questo aspetto ha un particolare rilievo. Oltre ai problemi riguardanti il metodo e la comprensione dei simboli, trattati nel capitolo finale, ha un interesse particolare il mito dell’androgine, reperibile in tradizioni molteplici, mito il quale conduce anche a quello, metafisico, della “totalità”, ossia all’idea di un supremo Principio in cui tutte le antitesi si compongono: la divinità luminosa e quella oscura, Dio e diavolo (Mefistofele), eccetera. Un altro saggio, che utilizza anch’esso un vasto materiale comparativo, è dedicato alle esperienze della “luce mistica”. Un terzo saggio riguarda le forme in cui il mito delle origini si proietta messianicamente nel futuro, coi temi di un annientamento del mondo e del tempo e di un ritorno all’età primordiale o di un ritono ciclico: sono temi messi in luce anche nelle forme distorte presenti in credenze di selvaggi che si sono continuate fino ai nostri giorni. Non viene tralasciato il complesso che si rifà alle cosiddette “corde magiche” che, di nuovo, partendo da forme di superstizione, è innalzato fino a quello di concezioni spirituali. Il libro è di facile lettura e non richiede nel lettore una qualche cultura specializzata. Ha un valore indiscutibile per quel che riguarda un ampliamento di orizzonti spirituali e l’esplorazione di terre quasi ignote del patrimonio tradizionale e folkloristico.
19,50

Trattato di storia delle religioni

Trattato di storia delle religioni

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2008

pagine: XLIX-544

"Il fine che ci siamo proposti - scrive Eliade - è quello di mostrare che cosa sono i fatti religiosi e che cosa rivelano". Nel complesso labirinto che essi costituiscono il lettore penetra a poco a poco, acquista familiarità con le diversità culturali da cui essi dipendono, prende contatto con le manifestazioni del sacro che si palesano a vari livelli cosmici (il Cielo, le Acque, la Terra, le Pietre), nei fenomeni biologici (i cicli vegetativi, i ritmi lunari, la sessualità), nei miti e nei simboli (il famoso mito dell'eterno ritorno). Il "Trattato", che a distanza di sessant'anni dalla pubblicazione conferma il suo valore e la sua permanente attualità, può leggersi da un duplice punto di vista: come interpretazione fenomenologico-religiosa spesso suggestiva e stimolante, e come documento del travaglio della cultura moderna, impegnata nella ricerca di un più ampio e sensibile umanesimo.
26,00

Oceanografia

Oceanografia

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2007

pagine: XV-240

Nel 1934 Mircea Eliade (1907-1986) pubblicava con il titolo "Oceanografia" una selezione di articoli e saggi apparsi a Bucarest sul giornale "Cuvantul" e sul settimanale "Vremea" nei due anni precedenti, oltre ad alcune note di diario con il titolo "Frammenti". "Questo tentativo di esaminare la vita quotidiana dell'anima, di risolvere di nuovo, con serietà, i problemi semplici - che nessuno prende più in considerazione - perché troppo grandi o troppo semplici - lo chiamo "oceanografia", scrive l'autore nella sua prefazione. Con stile nervoso, paradossale e a volte ironico, il giovane Eliade, ritornato dall'India nell'ambiente culturale vivace e pluralista della Bucarest dell'inizio degli anni '30, in questo libro presenta appunto una "oceanografia dell'anima contemporanea", attraverso una serie di divagazioni filosofiche in cui troviamo, in fase di elaborazione, alcuni dei temi di fondo del futuro grande storico delle religioni, scrittore e uomo di cultura: la critica ai pregiudizi occidentali nei confronti delle tradizioni religiose extraeuropee, la scoperta del simbolo come strumento di conoscenza, l"irriconoscibilità del miracolo", le strutture mitiche del romanzo e del cinema, la libertà personale e l'esperienza vissuta, l'autenticità contrapposta all'originalità quale premessa alla creatività artistica e alla disponibilità della scoperta.
22,00

Lo yoga. Immortalità e libertà

Lo yoga. Immortalità e libertà

Mircea Eliade

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1999

pagine: 442

12,50

Lo sciamanismo e le tecniche dell'estasi

Lo sciamanismo e le tecniche dell'estasi

Mircea Eliade

Libro

editore: Edizioni Mediterranee

anno edizione: 1983

pagine: 552

Lo Sciamanismo e le Tecniche dell'Estasi di Mircea Eliade è la prima opera che abbraccia lo sciamanismo nella sua totalità, pur situandolo nella prospettiva di una storia generale delle religioni. A prescindere da qualche notevole eccezione, infatti, la bibliografia sciamanica ha fino ad ora trascurano l'interpretazione di questo fenomeno dal punto di vista della storia generale delle religioni, il cui compito è, in questo caso, integrare i risultati della etnologia ma anche della psicologia e della sociologia. Lo sciamanismo è una delle tecniche primordiali dell'estasi. E' allo stesso tempo mistica, magia e religione. L'autore ne compie un'analisi approfondita, esaminandone i diversi aspetti, e chiarendo i vari presupposti mitico-religiosi che ne sono alla base. Un attento esame è dedicato alla metodologia sciamanica, alle varie forme di iniziazione, ai riti, alle manifestazioni sciamaniche presso i diversi popoli, razze e tribù, non mancando di tracciare un confronto atto ad evidenziarne i caratteri comuni. Lo sciamano è un mago, un "medicine-man", con capacità di guarire e di operare miracoli fachirici, come tutti i maghi primitivi o moderni. In ogni sua operazione è predominante l'esperienza estatica, ed è soprattutto in questo senso che Eliade lo analizza nel saggio. Lo sciamanismo corrisponde ad una specialità magica che implica il dominio degli elementi, il volo magico, e così via; pertanto, pur essendo ogni sciamano, fra l'altro, un mago, non ogni mago può essere qualificato come sciamano. Lo stesso vale per le guarigioni: ogni "medicine-man" è un guaritore, ma ogni sciamano utilizza una sua tecnica particolare. Infine nell'estasi lo sciamano attraversa una trance durante la quale si ritiene che la sua anima può lasciare il corpo per intraprendere ascensioni celesti o discese infernali. E' il viaggio sciamanico. Nei suoi rapporti con gli "spiriti", poi, lo sciamano riesce a comunicare coi morti, coi demoni e con gli "spiriti di natura", senza per questo trasformarsi in loro strumento. Si tratta pertanto di un volume che interessa, per la vastità dei temi affrontati e per la serietà della trattazione, studiosi e appassionati di tutti i rami dello scibile e che costituirà un ampliamento ed un completamento per ogni formazione culturale.
34,90

Da Zalmoxis a Gengis-Khan

Da Zalmoxis a Gengis-Khan

Mircea Eliade

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 1975

pagine: 228

10,33

Religioni dell'Eurasia

Religioni dell'Eurasia

Libro: Libro rilegato

editore: Città Nuova

anno edizione: 2009

pagine: 368

Il presente volume dell'Enciclopedia delle religioni affronta i temi religiosi, o variamente legati alla religione, che si sono sviluppati nell'Europa antica. Con questo termine si fa riferimento a quella realtà che cronologicamente parte dalle fasi più remote della preistoria e giunge fino alla cristianizzazione dell'Europa. E che geograficamente comprende l'intero continente europeo - ad esclusione del cosiddetto mondo classico e di quei mondi che variamente con quello sono entrati nell'antichità in contatto - e l'Asia interna e la Siberia.
140,00

Fragmentarium

Fragmentarium

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2008

pagine: XVII-187

Nel 1939 Mircea Eliade (1907-1986) pubblicava con il titolo "Fragmentarium" una raccolta di articoli, brevi saggi e "frammenti" (appunti, note di lettura, pagine di diario) apparsi a Bucarest su diversi periodici e in particolare sulla rivista "Vremea" tra il 1935 e il 1939. Queste pagine dense di scintillanti riflessioni e sorprendenti argomentazioni offrono ai lettori la possibilità di ripercorrere la gestazione delle linee di pensiero dello studioso romeno che porteranno alle grandi opere della maturità a partire dal "Trattato di storia delle religioni" del 1949. Nel laboratorio eliadiano degli anni '30 sono già individuati gli elementi principali della dialettica del sacro e del profano e gli aspetti "prediscorsivi" delle concezioni metafisiche dei popoli di cultura arcaica espressi attraverso il linguaggio simbolico e vengono analizzate le conseguenze negative della "degradazione del mistero" e della "laicizzazione dell'assoluto", quelle credenze pseudoreligiose moderne che hanno il loro culmine nelle ideologie materialistiche totalizzanti.
22,00

Il sacro e il profano

Il sacro e il profano

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2013

pagine: 144

Concepito come introduzione generale allo studio fenomenologico e storico delle religioni, questo libro cerca di mettere a fuoco quei valori dell'esperienza religiosa che possono riscontrarsi sia nell'ambito di una sacralità arcaica, sia all'interno di una concezione profana del mondo, quale si presenta oggi. Gli stretti rapporti che Eliade individua tra simbolismo e coscienza e tra gli stessi caratteri specifici del profano e del sacro non solo mostrano in che termini l'uomo laico moderno, all'interno di una società che ha fatto della morte di Dio una vera e propria teologia, rimanga l'erede della religiosità dei progenitori, ma sembrano avallare la tesi che la secolarizzazione di un valore religioso costituisca essa stessa un fenomeno religioso.
14,00

Spezzare il tetto della casa. La creatività e i suoi simboli

Spezzare il tetto della casa. La creatività e i suoi simboli

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2023

pagine: 304

In “Spezzare il tetto della casa” Mircea Eliade riflette sulla creatività umana come costante di ogni cultura e di ogni epoca, dai miti cosmogonici al ’900 di Ionesco, Jung e Brancusi. L'autore analizza la creazione nelle differenti accezioni del termine: i suoi simboli diversi e perenni, legati al sottile gioco che unisce vita e morte, vi sono descritti e decifrati in sintesi limpide e ricche di esemplificazioni. Questo libro, frutto di un lungo studio sul mistero della creatività, si apre con un entusiasmante saggio dell’artista Constantin Brancusi in cui codici culturali profondi portano alla creazione della modernità più innovativa. «In quanto è esemplare, il mito – scrive Eliade – è creatore, suscita e orienta le attività dell’uomo. Ascoltando un mito, l’uomo apprende non soltanto come questa o quella cosa è venuta all’esistenza, ma anche come deve procedere se vuol diventare anche lui, a sua volta, creatore.»
18,00

Dizionario dell'Islam (A-I)

Dizionario dell'Islam (A-I)

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2020

pagine: 690

All'inizio del terzo millennio, nel mondo, vi sono circa un miliardo di musulmani. Su 180 Stati aderenti all'ONU, 43 sono musulmani e membri dell'Organizzazione della Conferenza islamica. L'Islam è una grande religione universale che ha prodotto una civiltà impressionante con il suo libro sacro, il Corano, le sue moschee, la sua scrittura, la sua letteratura, le sue forme d'arte e le sue tradizioni, una civiltà vissuta da un insieme di differenti popoli. Malgrado le diversità di culture, le opposizioni e le rivalità, un denominatore comune unisce tutti i musulmani: la loro fede. Il musulmano (muslim in arabo) fa atto di sottomissione di sé a Dio e tale atteggiamento manifesta nella pratica degli obblighi prescritti. Una simile adesione lo impegna come credente di fronte a Dio e, come persona, lo unisce alla sua comunità (umma). Questo atto di sottomissione si fonda sulla rivelazione ricevuta e trasmessa dal profeta Maometto, profeta dell'ultimo e ultimo profeta che ha richiamato il mistero di Dio creatore e misericordioso, ma anche l'imminenza del giudizio. Il musulmano afferma la sua fede nella unicità di Dio (tawhid), Creatore e dispensatore dei beni necessari, Signore della gloria, cui è dovuta ogni lode. I segni di Dio (ayat Allah = il segno di Dio) sono per l'uomo le prove della creazione e garantiscono la sua fede, di cui fa professione mediante la yahada che mette l'accento sul Dio unico e sulla chiusura della rivelazione da parte di Maometto. Questa professione di fede del musulmano costituisce la sua esperienza di Dio e una testimonianza della sua fede. L'uomo è una creatura animata dal soffio di Dio, una persona capace di rispondere a Dio. In terra egli è il khalifah (rappresentante) di Dio. Da questa condizione derivano gli obblighi dei «cinque pilastri» dell'Islam, vale a dire le pratiche cultuali del credente alle quali si aggiungono tutte le prescrizioni comunitarie sulla via che conduce a Dio al fine di garantire la vita armoniosa della comunità (umma). Così la fede nel Dio unico che sta alla base della preghiera quotidiana, del ramadan, come pure dell'espressione spettacolare del pellegrinaggio a La Mecca, rinnovata attualizzazione dell'evento originario, costituisce il fondamento e il motore del dinamismo dell'Islam moderno.
50,00

Dizionario delle immagini del sacro

Dizionario delle immagini del sacro

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2020

pagine: 198

Lo storico delle Religioni Julien Ries, in accordo col paleoantropologo Yves Coppens, ha messo in risalto «la coscienza di creatore di cultura di Homo habilis. A partire dalle sue prime realizzazioni l’Uomo non cessa di fare scoperte e di creare, poiché la riflessione su ogni scoperta alimenta una nuova creazione». Dall’origine l’Uomo è Homo simbolicus, creatore di ritmi, suoni, spazi di vita, forme, immagini. Forse le immagini giungono per ultime, ma una selce scheggiata, in modo da essere un manufatto bifacciale, diventa un capolavoro di simmetria e armonia. Già alcune centinaia di migliaia di anni fa le selci più belle sono poste nelle sepolture, così come in seguito mazzi di fiori variopinti. Alcune decine di migliaia di anni fa l’Arte rupestre copre tutto il pianeta con raffigurazioni rituali e simboliche. La grotta di Lascaux in Francia è stata chiamata «La Sistina della preistoria», le pitture di imponenti animali sulle pareti e sui soffitti costituiscono una sintassi del mito. Solo diecimila anni prima della nostra era iniziano le immagini di divinità e proliferano con l’affermarsi della sedentarizzazione, come testimonia l’abitato di Çatal Hüyük, in Turchia. All’uomo sedentarizzato le immagini sono indispensabili per relazionarsi col destino e col cosmo. Le grandi religioni si esprimono anch’esse tramite simboli, miti e riti, ma a volte passano secoli prima che si sviluppino figurativamente delle immagini sacre. A volte il timore di offendere il divino arriva al divieto delle immagini, ma gli iconoduli tendenzialmente si affermano rispetto agli iconoclasti. L’esigenza di immagini è straripante per l’uomo e le religioni ne sono state la sorgente maggiore; lo sviluppo delle arti in tutte le culture ce lo dimostra. Il potere può asservire le immagini e avvilire il sacro, ma l’istanza di sacro e di senso riemerge per altre vie, come è stato per i monaci che seguitavano a dipingere icone. L’istanza riemerge anche nel secolare moderno, dall’Urlo di Munch ai cieli stellati di van Gogh, alle astrazioni di Kandinskij.
35,00

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