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Libri di Alberta Campitelli

Archivio della Scuola Romana al Casino dei Principi di Villa Torlonia. Guida. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 2

Archivio della Scuola Romana al Casino dei Principi di Villa Torlonia. Guida. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 48

Il patrimonio dell'Archivio della Scuola Romana comprende una ricca raccolta di materiali vari relativi ad uno dei movimenti artistici più interessanti e vitali dell'arte e della cultura italiana del Novecento, noto come Scuola Romana. Molti documenti inediti provengono dagli eredi dei protagonisti della vita culturale ed artistica romana negli anni tra le due guerre: lettere, fotografie, manoscritti, forniscono nuovi elementi di studio e approfondimento, e completano e arricchiscono l'annessa preziosa Biblioteca che dispone di una raccolta ampia ed articolata di pubblicazioni, cataloghi di mostre e riviste.
12,00

Villa Borghese, Roma

Villa Borghese, Roma

Alberta Campitelli

Libro

editore: Ist. Poligrafico dello Stato

anno edizione: 1997

pagine: 99

10,00

Villa Borghese

Villa Borghese

Alberta Campitelli

Libro: Copertina rigida

editore: Ist. Poligrafico dello Stato

anno edizione: 2003

pagine: 608

160,00

Verdi delizie. Le ville, i giardini, i parchi storici del Comune di Roma
31,00

La Casina delle Civette a Villa Torlonia. Da residenza principesca a museo della vetrata
8,00

Archivio della Scuola Romana al Casino dei Principi di Villa Torlonia. Guida. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 1

Archivio della Scuola Romana al Casino dei Principi di Villa Torlonia. Guida. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 80

Il patrimonio dell'Archivio della Scuola Romana comprende una ricca raccolta di materiali vari relativi ad uno dei movimenti artistici più interessanti e vitali dell'arte e della cultura italiana del Novecento, noto come Scuola Romana. Molti documenti inediti provengono dagli eredi dei protagonisti della vita culturale ed artistica romana negli anni tra le due guerre: lettere, fotografie, manoscritti, forniscono nuovi elementi di studio e approfondimento, e completano e arricchiscono l'annessa preziosa Biblioteca che dispone di una raccolta ampia ed articolata di pubblicazioni, cataloghi di mostre e riviste.
18,00

Vaticano barocco. Arte, architettura e cerimoniale

Martine Boiteux, Alberta Campitelli, Nicoletta Marconi, Lucia Simonato, Gerhard Wiedmann

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 352

Se si può ritenere che il 18 novembre 1593, giorno in cui venne issata la croce sulla sommità della lanterna della cupola di San Pietro, rappresenti simbolicamente la data di nascita del Barocco vaticano, dobbiamo concordare con quanto sostenuto dagli autori del volume, cioè che le radici di questo nuovo corso dell’arte romana debbano ricercarsi nel Concilio di Trento e nella nuova, diversa spiritualità che ne derivò. Non a caso le cerimonie politiche e religiose, le sontuose e sorprendenti macchine effimere che venivano innalzate nei giorni di festa, rispondevano a una nuova esigenza: separare i luoghi della “politica” da quelli del “sacro”. Il filo conduttore del nuovo stile che si andava definendo nei cerimoniali e perfino nel disegno dei giardini era “il diverso” e “il sorprendente”. L’idea stessa di Chiesa nata dal Concilio di Trento e i complessi cerimoniali politici e liturgici cinque-seicenteschi si concretizzarono in montagne di travertino scolpite dalla luce e dall’ombra, marmi colorati e bronzo plasmati da artisti geniali; si definì, così, un complesso, quello Vaticano, che pur articolato in fabbriche distinte per cronologia e tipologia risulta essere fortemente unitario nella concezione e nei significati (religioso, politico e diplomatico) che da allora ha assunto agli occhi del mondo. Fu proprio questa impresa edificatoria a generare un nuovo ed esaltante periodo dell’arte moderna, che non solo condizionò lo sviluppo della città eterna, ma che seppe creare nel nascente Barocco l’ultimo grande e unitario stile artistico-culturale della cristianità.
19,90

La storia dell'orto e dell'istituto botanico a Panisperna. Segni e disegni della «cittadella della scienza» a Roma prima dell'Istituto di patologia del libro

La storia dell'orto e dell'istituto botanico a Panisperna. Segni e disegni della «cittadella della scienza» a Roma prima dell'Istituto di patologia del libro

Alberta Campitelli, Alessandro Cremona, Claudio Impiglia

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2018

pagine: 160

L'area di Panisperna sul colle del Viminale, nei decenni immediatamente successivi al 1870 quando Roma fu finalmente proclamata capitale della nuova Italia unita, è stata al centro di un profondo processo di trasformazione, incentrato sull'idea di insediarvi una vera e propria "cittadella della scienza". Il programma prevedeva la concentrazione delle principali facoltà scientifiche e doveva comprendere un nuovo e funzionale orto botanico, dotato di tutte le attrezzature all'avanguardia, che risolvesse definitivamente la questione della sede, più volte mutata nel corso del tempo perché inadeguata. L'ambizioso progetto vide coinvolte, in ruoli diversi, numerose personalità di rilievo: politici, intellettuali e progettisti impegnati nella prospettata fondazione di questo nuovo complesso, si avvicendarono e in molti casi si scontrarono per divergenze di vedute. Per affrontare i complessi snodi di questa vicenda è stata condotta una ricerca approfondita negli archivi cittadini che ha messo in luce una mole consistente di documenti e materiali diversi, in gran parte inediti: l'esame di essi ha permesso, per la prima volta, di ricostruire nel dettaglio le vicende del sito tra il 1870 e i primi anni del Novecento e di inquadrare in una visione più complessiva la storia della breve vita dell'Orto Botanico a Panisperna e della costruzione dell'edificio dell'Istituto Botanico, dal 1938 sede dell'Istituto di Patologia del libro, oggi Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ICRCPAL).
48,00

Ville e giardini d'Italia tra natura e artificio

Ville e giardini d'Italia tra natura e artificio

Alberta Campitelli

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2019

pagine: 415

Il patrimonio di ville e giardini del nostro Paese, vasto e diversificato, è stato studiato, analizzato e presentato in molte valide pubblicazioni, dedicate per lo più ad aspetti specifici secondo criteri tipologici, tematici o topografici. Di queste pubblicazioni, solo alcune hanno affrontato l'argomento in modo complessivo, dal punto di vista dell'evoluzione storica o della collocazione geografica. Questo libro propone un nuovo approccio, un percorso in lungo e in largo nella Penisola alla ricerca di connessioni e intrecci temporali e topografici, legando tra loro siti diversi per storia, assetto e committenza, e mettendo a fuoco l'immagine della complessità e varietà delle ville e dei giardini. Il metodo d'indagine, che si è focalizzato sui significati sottesi agli innumerevoli giardini realizzati tra la fine del Medioevo e il Novecento, ha permesso di definire alcuni grandi temi ricorrenti, quali la rappresentazione del potere, l'uso teatrale degli spazi, il simbolismo insito in arredi e assetti del verde, la trasformazione di luoghi di difesa in luoghi di delizia, il rapporto con l'acqua, il revival degli stili e, infine, l'inserimento di opere d'arte contemporanea in complessi dalla storia spesso centenaria. Temi trattati in specifici capitoli ed esemplificati dai siti maggiormente rappresentativi, senza trascurare rimandi e connessioni, e mettendo in luce aspetti nuovi ed inediti, per una lettura trasversale e su più livelli di conoscenza e interpretazione del tema dei giardini.
100,00

Orti di guerra

Orti di guerra

Alberta Campitelli

Libro: Libro in brossura

editore: Palombi Editori

anno edizione: 2019

pagine: 92

La guerra non si addice ai giardini e il II conflitto mondiale ha lasciato le sue tracce anche in questo campo. Per poter sfamare la popolazione romana furono introdotti i cosiddetti “orti di guerra” che, a partire dal 1941, si diffusero ovunque vi fosse un fazzoletto di terra. Gli “orti di guerra” si affermarono così diffusamente grazie ad una martellante propaganda: parchi e giardini pubblici venivano arati e seminati a grano, insalata, broccoli, patate, spinaci e fagioli invece che a fiori e piante ornamentali. Nei primi mesi del 1941 a Roma, 32 ettari di terreno, diedero un raccolto di 300 quintali di patate, 100 di fagioli e 100 di fieno. Così a settembre si approntarono altri 400 ettari, dove piantare 25.000 piantine di broccoli, 4000 di finocchi e 1000 di sedani. Nessuna villa o passeggiata, nessuna aiuola o giardinetto di quartiere scampò al dissodamento forsennato con l’aratro trainato da buoi massicci. Il volume, grazie ad un corredo fotografico di 60 immagini, documenta gli “orti di guerra” a piazza Venezia, villa Borghese, ai giardini di Castel Sant’Angelo, alla passeggiata del Gianicolo, all’area archeologica centrale e in diversi altri luoghi
14,00

Gli horti dei papi. I giardini vaticani dal Medioevo al Novecento

Gli horti dei papi. I giardini vaticani dal Medioevo al Novecento

Alberta Campitelli

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2021

pagine: 356

Non si può parlare dei famosi giardini romani, interni alla città e nella campagna, senza ricordarsi che prima di essi sorsero già nel Medioevo i giardini vaticani: proprio questi furono l’oggetto di imitazione per i giardini romani. Le prime notizie sui giardini vaticani ci giungono in rapporto ad alcune trasformazioni avvenute nel XIII secolo. Gli ultimi grandi cambiamenti si avranno negli anni Trenta del XX secolo, quando il Vaticano divenne uno Stato. Questa pubblicazione ripercorre tutta la loro storia, evidenziando realizzazioni, esperimenti e trasformazioni che concernono 22 dei 44 ettari totali della Città del Vaticano. Sulla base di una vasta ricerca dei documenti originali, è stato possibile ricostruire le origini dei giardini e la presenza di una collezione di piante tale da farli considerare il più antico orto botanico d’Italia. L’importanza dell’acqua, sia quale elemento simbolico sia come fonte di vita per le piante e le fontane, è un tema che percorre tutta la storia, soprattutto dopo la realizzazione delle spettacolari e scenografiche fontane volute da Paolo V. Non meno interessante è la ricostruzione delle pratiche di giardinaggio, fino all’eliminazione di ogni elemento di ruralità per destinare tutto lo spazio a disposizione alla bellezza e al decoro. Un capitolo è dedicato alle ville dove i pontefici villeggiavano, prima che Castel Gandolfo divenisse residenza estiva ufficiale.
50,00

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