Fermenti
Petrolini e Dario Fo. Drammaturgia d’attore
Simone Soriani
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2020
Ettore Petrolini e Dario Fo sono due dei principali protagonisti del teatro italiano del Novecento. Entrambi attori ma anche autori del proprio repertorio, secondo una tradizione nazionale che risale ai giullari medievali ed ai comici dell'Arte in Età Moderna. Proprio la centralità dell'autore-attore, magari di estrazione popolare o dialettale, rende unico il teatro italiano novecentesco rispetto al contesto europeo dove, invece, si affermano la figura del drammaturgo di professione e del regista. Quella di Petrolini e Fo è una "drammaturgia d'attore" che si definisce attraverso la pratica del palcoscenico, per cui il testo scritto si rinnova di continuo – di replica in replica – per mezzo di improvvisazioni a soggetto che spettacolarizzano qualsiasi "incidente" si produca durante la rappresentazione (senza dimenticare i rimaneggiamenti testuali dovuti al sopravanzare della cronaca durante la tournée, oppure in caso di riprese successive). Così, il pubblico in sala non è un voyeur che assiste a un evento alla ribalta, ma diviene interlocutore compartecipe di un discorso scenico che si carica di intenzioni satirico-parodiche in Petrolini, o socio-politiche in Fo. Postfazione di Paolo Puppa.
Scritture d'attore. Rifrazioni artaudiane nel teatro italiano (Carmelo Bene, Rino Sudano, Socìetas Raffaello Sanzio)
Alessandro Dessì
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2020
pagine: 232
Quello che viene definito “il teatro di Artaud”, riguarda un capitolo non secondario della storia della cultura occidentale. In Italia, in particolare dalla radicale fuoriuscita dal Novecento teatrale, la fortuna critica e scenica di Artaud continua a costituire un'eccezione. La scelta, all'interno del secondo Novecento, di privilegiare le vicende sceniche di Carmelo Bene, Rino Sudano e Socìetas Raffaello Sanzio consente di ripensare da un'altra prospettiva il teatro di Artaud. Tutti gli autori di cui qui scegliamo di occuparci, sono in grado di restituire qualcosa del movimento che emana dal lascito testamentario artaudiano; tutti lo hanno necessariamente tradito, e così facendo lo hanno fatto incessantemente nascere, rilanciando in lui qualcosa di essenziale, qualcosa che li tiene avvinti in un legame di filiazione reciproca.
Donne di parole. Venti poete messicane. Testo spagnolo a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2020
pagine: 306
"In queste pagine ho voluto raccogliere un buon numero di versi di venti poete messicane, di cui alcune segnate dal crisma dell’ufficialità critica più aggiornata ed esigente (penso a Sor Juana Inés de la Cruz o a Rosario Castellanos) e altre che si sono messe in luce con una varia validità di risultati, ma comunque sempre con un loro peso. Non ce ne sono due uguali fra loro, ma nemmeno così diverse da non poter stare insieme in una stessa scelta. Diverse ma complementari, simili ma varie, che non possono e non sanno prescindere dalle concrete motivazioni della propria esistenza e del proprio terreno destino di donne in cui viva e trepidante è la radice della femminilità. Una terrestrissima poesia dove non mancano le sensazioni giovani, la pienezza vitale, con l’ironia, l’audacia, la burla e la capacità di ridere di tutto e di tutti, incominciando da sé stesse."
Linee spezzate nella tempesta
Pippo Di Marca
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2020
pagine: 588
Il libro, a suo modo, ne compendia due. Una storia a sé con un insieme di digressioni e fatti che zampillano l'uno dentro l'altro, tenendo come tracciato l'illuminista Diderot, con un invidiabile retrogusto libertino.
Il mantello aperto. Antologia
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2020
pagine: 152
"I racconti di questa antologia toccano varie soglie degli spazi… indugiando su binari fissi pur nell’assurdo che vuole sfuggire l’apocalittica delusione di carezze non più esigibili" (Mario Rondi), "interrogando il fondativo in protagonisti di opere d’arte" (Luciana Rogozinski), "ricercando il nesso-scalfittura tra città-luoghi e schermo interiore" (Antonella Roncarolo), "dislocando lo 'stare' distante della solitudine nel chiaro del presente bianco" (Gianluca Di Stefano), "ibridando nella memoria della comunità l’oscuro e il legame con le origini" (Franco Araniti), "guardando i risvolti e le sofferenze dei conflitti generazionali" (Patrizio Minnucci), "penetrando negli strati del limite pronunciato dell’io” (Gabriella Colletti), "scrutando le funzioni in perdita di parti corporali" (Marco Buzzi Maresca), "portando il fiato emotivo del margine umano al centro" (Marcello Pesarini), "consegnando la scoperta di una terra magica all’odierno attaccamento" (Italo Scotti).
Svanareggia
Gemma Forti
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2019
pagine: 84
"Svanareggia" è parola riferita in uno dei componimenti alla Comare secca, ergo alla morte, che è la specola da cui il dramma della realtà di cui facciamo quotidiana esperienza può essere inquadrato e scorciato sotto la sferza dell'ironia: per una rappresentazione da assegnare alle figure d'arte del tragicomico. La morte, il tempo – suo fedele alleato – e la corrosione dal tempo ottenuta con il suo serrato lavorio di lima perimetrano dunque la postazione dalla quale, satireggiando, e con un'indignazione corretta dalla leggerezza di un'ottica straniante, si passa in rassegna l'orrore contemporaneo: dai muri minacciati a difesa di una sovranità nazionale becera e caricaturale, svendendo e annichilendo umanità e cultura, ai corpi migranti restituiti senza vita dal mare come rottami da stracquo (mentre i villeggianti voltano da un'altra parte lo sguardo), al furto della realtà fatta svaporare nel virtuale; dal pensiero unico del profitto in una economia monomaniacale arresa ai capricci finanziari... al defedamento della comunicazione...
Forse diventerò come il silenzio
Antonella Calzolari
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2019
pagine: 88
Per chi si sente in collegamento diretto con un mondo che vorremmo annullare e superare, di cui per matrice siamo imbastiti. Per chi avverte i richiami del buio che può essere di colori multiformi e senza tempo. Per chi sente il vincolo con la natura, le piante e, per contrasto, con gli effetti multiformi della luce. Per chi prova lo stimolo dell'andare senza mete, facendo rinvenire l'ancora che riviviamo come una favola antica.
Sotto il peso leggiadro dell'andare
Marina Rezzonico
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2019
pagine: 64
Scrivere poesie è assecondare un procedere interiore, che va in più direzioni, con moto per niente uniforme. I tempi e le direzioni della poesia sono mutevoli, infedeli, non si vergognano di rinvii, di inversioni di marcia, lungo il percorso delle relazioni che incessantemente tessiamo tra moti dell'animo, motivazioni, vuoti, simboli, parole. Fili luminosi si intrecciano a tracce oscure e abissali nella misteriosa forza che ci sospinge. Scrivere poesie è porsi all'intersezione tra l'io e il resto. È spostare in continuazione questo incrocio verso un punto di equilibrio, che si trova sempre altrove.
Makako jazz
Alessandro Trionfetti
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2019
pagine: 66
Non si tratta di scrittura militante in senso stretto; piuttosto di un’opera che potrebbe venire dall’esperienza della militanza, che di volta in volta assume la forma del memorandum, del vademecum, del racconto, della postilla, della meditazione e della visione, sperimentata secondo registri diversi che vanno dall’ironia all’aperta denuncia.
Le code del drago
Marco Buzzi Maresca
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2019
pagine: 76
Un bimbo che ha nel nome un destino: “Lontanodame”. E che nome è […] un nome che ti porta lontano!? Ma tra la folla che ascolta ingenua e il narratore smaliziato si apre una dialettica per cui l’impensabile diviene pensabile, l’indicibile diviene dicibile. Così le avventure si dispiegano avvincenti, riempiendosi di senso: l’origine, il divenire, la meta e il desiderio che tutto spinge diventano intellegibili, seppure il codice sia in parte oggettivo e in parte soggettivo (come ogni realtà psicologica). E Jung, Klein e Lacan ci offrono bagliori per inoltrarci tra ombre, fulmini di invidia, nomi e numi. Tutto si dispiega in un mondo vivo, la cui vita è da custodire, piegandosi anche a leggi non del tutto conoscibili.
L'arte della realtà. Prime note sulle scritture di Velio Carratoni
Stefano Lanuzza
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2019
pagine: 124
“Una linea sottile di critica sociale attraversa la narrativa di Carratoni, periglioso realista dell’esperienza che all’intreccio e al commento antepone il referto”. Una ricognizione critica e una serie di testimonianze intorno all’opera complessiva di Velio Carratoni.
Il fiore della poesia colombiana d'oggi. Testo spagnolo a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2019
pagine: 168
Questa antologia ha la pretesa di informare, sia pure in maniera ridotta e con i limiti e i difetti propri di ogni lavoro di questo genere, sulla situazione poetica colombiana d’oggi attraverso una scelta di versi di 10 poeti viventi e ancora attivi. Essi si sono messi in luce in varia misura e con una varia validità di risultati, ma comunque sempre con un loro peso e con una loro significazione. L’arco cronologico rappresentato si apre con il poeta Elkin Restrepo e si chiude con la giovane Tania Ganitsky. Una cornice temporale di oltre quarant’anni, all’interno della quale si colloca la produzione letteraria dei poeti considerati, tutti, compresi i più giovani, in possesso di premi importanti e con un’opera che gode del consenso del pubblico e della critica.

