Libri di Gemma Forti
Prima/dopo
Gemma Forti
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2024
pagine: 92
“ … Tutto il mondo è burla, conclude Falstaff; e Gemma Forti in Prima/Dopo acconsente di certo, forse aggiungendo di suo la pronuncia marxiana, densa di intelligenza analitica, per cui la storia, ripetendo i suoi tragici decorsi, si ripresenta come farsa, come grottesca banalità del male [ …] Proprio una catena di spasmi linguistico-sintattici (con uno sgocciolio di suoni e con tagli grafici conseguenti) fa intrigante e persuasiva la poesia di Gemma Forti, sporta con tragicomica disposizione e consapevole irriverenza, sulla realtà che ci impania, ci stringe.” (dall'introduzione di Marcello Carlino)
Svanareggia
Gemma Forti
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2019
pagine: 84
"Svanareggia" è parola riferita in uno dei componimenti alla Comare secca, ergo alla morte, che è la specola da cui il dramma della realtà di cui facciamo quotidiana esperienza può essere inquadrato e scorciato sotto la sferza dell'ironia: per una rappresentazione da assegnare alle figure d'arte del tragicomico. La morte, il tempo – suo fedele alleato – e la corrosione dal tempo ottenuta con il suo serrato lavorio di lima perimetrano dunque la postazione dalla quale, satireggiando, e con un'indignazione corretta dalla leggerezza di un'ottica straniante, si passa in rassegna l'orrore contemporaneo: dai muri minacciati a difesa di una sovranità nazionale becera e caricaturale, svendendo e annichilendo umanità e cultura, ai corpi migranti restituiti senza vita dal mare come rottami da stracquo (mentre i villeggianti voltano da un'altra parte lo sguardo), al furto della realtà fatta svaporare nel virtuale; dal pensiero unico del profitto in una economia monomaniacale arresa ai capricci finanziari... al defedamento della comunicazione...
Spille da balia. Punte di diamante
Gemma Forti
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2017
pagine: 106
“… intrisa di un’ironia quando pronunciata con sarcasmo, quando tenuta sottotraccia, quando rinfocolata da cadenze popolareggianti, quando piegata in posture di stile tragicomico, la scrittura di Gemma Forti mette in vetrina, con marcato disegno esponenziale, punte di indignazione, intemerate polemiche, sbotti di ira, desolati e amari bilanci condensati in gridate voci di ricapitolazione. S’avvale, per un siffatto programma esecutivo, di sistemi di ricorrenza che punteggiano un tessuto vario e discontinuo, tramato da qualcosa di prossimo al monologo esteriore, dove all’io non è dato posto mentre si coglie a tratti un ritmo da rap; e clausole iterative, ovvero ossessivi e tragicomici refrain in epifora, si scrivono in maiuscolo e in neretto, così trattenendo la memoria tanto della poesia visiva quanto, per transfert, della poesia sonora, con la cui oltranza d’avanguardia non manca di dialogare il “poema di cronaca” di Gemma Forti. Che esprime con sicura determinazione e strenua perseveranza la sua posizione contro, la sua ideologia letteraria significativamente spesa per una convinta alternativa culturale”.
Il pollice smaltato
Gemma Forti
Libro: Copertina morbida
editore: Fermenti
anno edizione: 2013
pagine: 132
È una scrittura che vuol investire e anzi aggredire il presente. Nel succedersi delle soluzioni sbigottenti e persino a tratti eccentriche determinate dallo sfaldamento della realtà e dallo stupore che questo ingenera, non si dispiega nessuna polemica per mero partito letterario volendo solo agire contro le convenzioni, avverso un feticismo archeologico della letteratura che oggi sembra imperversare presso veneranti neo-arcadie. O meglio questo anche avviene. Ma rimanendo per così dire implicati nella meccanica dei versi e dei lemmi, delle strofe e del ritmo: tutti insieme mezzi necessari per una terapia d'urto contro un presente insostenibile. In questi andamenti e scorrimenti delle frasi poetiche in cui le parole scaturiscono l'una dall'altra per contiguità e insieme per connessione semantica, per evocazione fonica, i concetti poetici divengono in un tratto sintagmi pittorici (o scultorei, nella logica di un rimario petroso) e insieme concetti pratici, funzionali al discorso, perché no anche ideologici nel senso di una concezione del mondo e di una sua lettura critica...
Ruvido lago
Gemma Forti
Libro: Copertina morbida
editore: Fermenti
anno edizione: 2010
pagine: 166
Più il suo corpo, che aveva suscitato tante passioni, sino ad indurre al delitto e al suicidio, perdeva vigore e levigatezza, più la sua memoria si affievoliva, ripiegando in se stessa, ancorata a quell'unico episodio della sua vita, quasi volesse esorcizzare la paura della morte, in una illusoria giovinezza dello spirito. Forse lei non era Caterina.