Centro di Cultura e Storia Amalfitana
Praiano identità di un territorio. Chiese, ambiente, cultura
Libro: Libro rilegato
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2020
pagine: 523
La preservazione del patrimonio culturale e dell'ambiente naturale e umano in prospettiva di resiliente salvaguardia identitaria si configura, nella attuale fase di omologazione globale, come obiettivo imprescindibile per la sopravvivenza delle diversità e delle specificità locali. Praiano è contraddistinta, nella sua evoluzione storica, da un peculiare modello di sviluppo: dopo l'apogeo del Ducato medievale, l'esiguo abitato composto dai due borghi di Pelagianum e Vectica Maior, che nel secolo XVI ascese al rango di Universitas hominum, conobbe - alla stregua degli altri Centri della Costa d'Amalfi - secoli di decadenza e di isolamento, che solo il turismo, nella seconda metà del XX secolo, ha potuto validamente arginare. Agli albori del terzo millennio appare evidente che alcuni territori, come quello di Praiano, anche se tardivamente, si sono inseriti 'alla grande' in tale processo, con notevole giovamento per la conservazione intra moenia di quei caratteri originari che la rendono tuttora un unicum nel panorama paesaggistico e antropico d'area amalfitana. Attraverso questo volume, dedicato a tutti i cittadini di Praiano e della Costa d'Amalfi, il Centro di Cultura e Storia Amalfitana ha inteso indagare e riscoprire il genius loci dei due ridenti e straordinari siti, confidando che l'iniziativa possa loro consentire di rivisitarne il passato e di acquisire, al tempo stesso, piena consapevolezza del rilevante retaggio di risorse ancora presenti, stimolandoli ad esserne gelosi e avveduti custodi.
Le terre della Costiera amalfitana e sorrentina nel quadro dell'amministrazione del regno di Alfonso d'Aragona
Bruno Figliuolo
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2020
pagine: 62
Il lavoro prende in esame, attraverso l'accurata analisi della documentazione superstite, di parte della quale (quella inedita custodita in Spagna, ricca di 33 atti) si fornisce anche un ampio regesto, il problema del groviglio di soluzioni amministrative, non di rado in concorrenza quando non addirittura in contrasto tra loro, che si sperimentarono nell'età di Alfonso V d'Aragona (1442-1458) nelle terre anche della Costiera amalfitana e di quella sorrentina. Feudatari, ufficiali regi, città e località minori della zona si rivolgono allora di continuo al sovrano, per ottenere da lui l'attribuzione di prerogative di comando, di pezzi di competenze amministrative, di introiti fiscali centrali e locali, attraverso una trattativa serrata e instancabile, che mette in evidente rilievo anche i diversi interessi delle varie parti sociali in causa.
Gli amalfitani nella Puglia medievale. Insediamenti, fondaci, vie e rotte commerciali, relazioni artistiche e culturali. Atti del Convegno di studi (Amalfi, 15-16 dicembre 2017)
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2020
pagine: 571
Errico CUOZZO, Gli Amalfitani nel diploma di re Ruggero II ai Baresi del 1132 - Jean-Marie MARTIN,Tracce di presenza amalfi tana nei documenti pugliesi (secc. XI-XIII) - Mario GAGLIONE, Presenze amalfitane in terra di Puglia e sulle Coste dell’Adriatico - Giuliana VITALE, Notazioni sul funzionamento delle secrezie nella prima eta angioina - Alfredo FRANCO, La lontana eco di Amalfi nella tradizione pugliese - Giuseppe GARGANO, Caratteri e spazi del ‘commercio privato’ degli amalfi tani in Puglia tra il medioevo e l’eta moderna - Francesca AGRO', Rotte e commerci tra Sicilia, Puglia e Campania nei secoli XII-XIV: gli indicatori archeologici - Victor RIVERA MAGOS, I Della Marra a Barletta tra XII e XIII secolo - Rosanna ALAGGIO, Gli investimenti degli Amalfitani nell’entroterra pugliese. Itinerari commerciali, interessi fondiari e modelli di gestione patrimoniale - Francesco VIOLANTE, Masserie olivicole e presenza ravellese in Terra di Bari tra XIII e XIV secolo - Flavio RUSSO,Torri angioine e fosse da grano - Gianvito CAMPOBASSO, Per una topografi a sacra dell’Adriatico fra medioevo ed eta moderna: navigazione, pellegrinaggio, esperienze liminali e costruzione di luoghi santi sulle rotte per la Terrasanta. Dalle fonti all’immaginario - Adriano GHISETTI GIAVARINA, Amalfi , Montecassino e l’architettura romanica in Puglia - Maria RUSSO, La Puglia, Amalfi e il Sacro Militare Ordine di Malta: testimonianze storico-architettoniche - Pietro SANTORIELLO, Santa Maria degli Amalfitani di Monopoli: storia e architettura - Michail TALALAY, Iconografia di Santa Maria degli Amalfitani - Teodoro DE GIORGIO, Insediamenti e imprese artistiche degli Amalfitani a Brindisi tra XII e XIII secolo - Antonio MILONE, Le porte di bronzo da Amalfi al Gargano. Arte e politica nel Mediterraneo del secolo XI - Paolo PEDUTO, Rapporti tra la ceramica pugliese e la produzione campana nei secoli XIII-XIV.
Le cartiere di Vietri tra Settecento ed Ottocento
Aniello Tesauro
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2020
pagine: 205
Nel tradizionale settore della produzione della carta a mano, nel quale la Costa d'Amalfi poteva considerarsi un "Distretto", Vietri si inserì per ultima con un numero contenuto di opifici. Avvalendosi però già dall'inizio di maestranze e di capacità imprenditoriali amalfitane, anche Vietri acquisì un ruolo di tutto rispetto, tanto da conquistare la stima sia di un economista dell'Illuminismo napoletano, quale Giuseppe Maria Galanti, con il giudizio che riportiamo nelle note introduttive, sia di un funzionario di livello, come l'Intendente della provincia di Principato Citra, che considerava le cartiere del Piano e del Travertino "superiori a tutte le altre della costa di Amalfi". Non da meno fu la commissione a Bonaventura Tajani della fornitura di fogli filigranati per la stampa dei francobolli del Regno delle Due Sicilie. Bonaventura, discendente di una antica e notabile famiglia vietrese, rientrò da Amalfi, lasciandovi parte del ceppo familiare colà emigrato. La pubblicazione si articola in una parte introduttiva; in un capitolo sugli aspetti tecnici, commerciali ed imprenditoriali che hanno caratterizzato il mondo dei cartari; in una sezione dedicata all'analisi del percorso gestionale delle singole cartiere operanti nei due secoli di riferimento. Una ricca appendice ci fornisce interessanti ed esaurienti relazioni sulle consistenze strutturali; alcuni inventari degli attrezzi e delle giacenze dei vari prodotti degli opifici; il testo del contratto di società per la gestione di una cartiera, in controtendenza al clima di smobilitazione dell'epoca (seconda metà del XIX secolo). Alle umili maestranze che, unitamente al ceto imprenditoriale, in condizioni lavorative proibite per l'oggi, si sono spese per garantire il proprio sostentamento familiare, e la rendita ai proprietari, contribuendo altresì all'affermarsi di un peculiare settore industriale, è stato dedicato l'ultimo paragrafo della pubblicazione.
La conquista e l'insediamento dei Normanni e le città del Mezzogiorno italiano. Atti del Convegno Internazionale di studi, Salerno-Amalfi, 10-11 novembre 2017
Libro: Libro rilegato
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2019
pagine: 399
Le poche fonti narrative che trattano della conquista normanna (in particolare Amato di Montecassino e Guglielmo Appulo) rimandano al 1017 come anno in cui gruppi di "cavalieri" normanni, giunti soprattutto dalla Normandia ma anche da altre località dell'attuale Francia settentrionale, iniziarono una serie di operazioni militari in Puglia in funzione antibizantina: prodromi di quell'inarrestabile successo bellico - frammisto ad una notevole abilità politica e diplomatica - che avrebbe portato i Normanni a detenere il controllo di quasi tutta l'Italia meridionale entro gli ultimi decenni dell'XI secolo. La scadenza del millenario da quelle prime e fondamentali azioni militari, dunque, è sembrata costituire l'occasione per un rilancio della tematica inerente il rapporto città meridionali - Normanni, che aggiorni il quadro storiografico esistente proponendo ulteriori riflessioni e nuovi dati sui quali indagare. Si è, infine, pensato di comprendere l'arco cronologico interessato dalle relazioni tra gli inizi dell'XI secolo e la prima metà del XII, o almeno fino a quel 1130 in cui, con la creazione del Regno, si avviarono processi storici che, è noto, richiedono griglie interpretative diverse, adatte a scenari profondamente mutati rispetto al periodo della conquista e dell'insediamento.
La grande battaglia navale di Capo d'Orso 28 aprile 1528
Pasquale Natella, Barbara Banks
Libro: Libro rilegato
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2019
pagine: 143
Nella storia dell'Italia moderna ci si dimentica spesso del mare e di ciò che vi è avvenuto, e Amalfi ne è un caso poiché proprio su di esso ha iniziato la sua fortuna. Agli inizi del 1500 la Francia, che non aveva mai dimenticato d'esser stata per secoli padrona e donna del Meridione, voleva reimpossessarsi del Regno di Napoli, saldamente in mano della Spagna da un ventennio e vi inviò un esercito di terra. Sul mare si appoggiò al genovese Andrea Doria che costituì una flotta di tecnici esperti. Le navi spagnole si scontrarono con le Doria al largo di Capodorso-Erchie-Fonti nel 1528 in una poderosa battaglia navale in cui avvenne fra l'altro un caso straordinario e raro nella storia della Spagna moderna, l'uccisione cioè del Viceré Ugo de Moncada che era al comando della flotta napoletana. Il libro passa in rassegna tutte le vicende di merito, i riflessi storici e letterari che se ne ebbero, le personalità insigni che vi parteciparono.
Maioliche di Vietri. 1920-1960
Giacinto Tortolani
Libro: Copertina rigida
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2019
pagine: 511
Partendo da un piccolo catalogo originale dell'I.C.S. da lui ritrovato, l'Autore analizza il fondamentale contributo dato in chiave europea tra gli anni '20 e '60 all'evoluzione stilistica della ceramica vietrese, alla diversificazione dei temi e dei moduli compositivi, al notevole sviluppo occupazionale e alla diffusione internazionale di una moderna e fascinosa immagine della Costa di Amalfi.
La pittura del '600 e del '700 a Napoli e in Costa d'Amalfi
Antonio Braca
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2019
pagine: 715
Il presente volume è il terzo di un'opera di inquadramento del patrimonio artistico presente in Costa d'Amalfi. Il primo dal titolo "Le culture artistiche del Medioevo in Costa d'Amalfi" vide la luce nel 2003. Il secondo "Vicende artistiche fra Napoli e la Costa d'Amalfi in età moderna", nel 2005. Nel frattempo nuovi studi ed aggiornamenti sono intervenuti, spesso specifici su singole opere, ma mai con una visione complessiva dell'intero territorio. Il libro sulla pittura del Sei-Settecento è organizzato su un doppio livello: quello della illustrazione delle dinamiche artistiche nella capitale Napoli attraverso il profilo dei suoi principali protagonisti, e quello delle opere presenti in Costa d'Amalfi. È stata questa una scelta voluta per consentire anche ai non specialisti di poter agevolmente comprendere e collocare le opere d'arte del territorio.
Il lessico rurale della Costiera Amalfitana. Terrazzamenti, macère, viticoltura, limonicoltura, olivicoltura, lavorazione del carbone
Giuseppe Vitolo
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2019
pagine: 319
Questo lavoro di Giuseppe Vitolo costituisce un documento linguistico ed etnografico sulle varietà dialettali di Amalfi, delle sue frazioni e dei comuni limitrofi. La meticolosa ricerca sul campo è documentata - sulla scia di un'antica e nobile tradizione dialettologica italiana e romanza che risale all'inizio del Novecento - anche da un apparato iconografico, e, come afferma l'autore nella sua premessa, prelude alla futura realizzazione di un atlante linguistico ed etnografico di area amalfitana. Gli studi dialettologici campani si arricchiscono con quest'opera di un segmento che scava a fondo,in una prospettiva micro-areale, in un territorio storicamente di primaria importanza nell'ambito della regione ma troppo spesso trascurato - con qualche pur importante eccezione - rispetto alle principali aree metropolitane e ad alcune altre aree più frequentemente studiate come la zona flegrea, l'Irpinia e il Sannio. Gli studi micro-areali, tra l'altro, mettono in piena luce una realtà che i residenti intuiscono sempre in maniera immediata, ma che spesso sfugge a chi vive altrove, e che viene anche a volte dimenticata nei ragionamenti che riguardano territori più vasti: e cioè che la variazione linguistica e dialettale rappresenta un continuum che attraversa ogni più piccola contrada del mondo romanzo (e non solo di quello, naturalmente) creando ovunque una fittissima trama di specificità lessicali, grammaticali e fonetiche, e istituendo di fatto, nella infinita pluralità degli accenti e dei vernacoli, le stesse identità locali quanto e forse più di tanti altri aspetti della vita sociale.
Il sistema dei terrazzamenti in Costiera Amalfitana
Vincenzo Sebastiano
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2019
pagine: 111
Il paesaggio rurale italiano è stato fortemente stratificato e modellato dalle attività agricole, forestali, pastorali e dalle impronte che tante civiltà hanno lasciato in ogni regione nel corso dei secoli. In Italia abbiamo molti esempi di colline e pendii lavorati, trasformati dall'uomo e resi produttivi ed adatti alle più svariate colture. La regione Campania, in particolare, conserva numerosi esempi di sistemi terrazzati realizzati negli ultimi millenni, essendo l'intera zona una delle più ricche e stratificate in tutta l'area mediterranea sia dal punto di vista morfologico che idrogeologico. Terrazzare un terreno non significa soltanto diminuire ed addolcire la pendenza di un pendio per renderlo praticabile e coltivabile ma anche ridefinire la struttura urbanistica e tipologica del territorio, studiare e stabilire l'orientamento e l'esposizione dei terreni, regolare le pendenze ed il livello di scorrimento delle acque. Il sistema dei terrazzamenti amalfitani, in tal senso, rappresenta certamente un esempio unico, di grandissimo valore storico, paesaggistico e rurale: una tecnica tradizionale complessa che si integra perfettamente con il paesaggio locale: le "piazze", i muretti a secco, i giardini pensili, i boschi di castagno, i canali e i pergolati sono elementi peculiari e distintivi di tutta la costa che la rendono immediatamente riconoscibile ed unica.
Lisa Krugell, riscoperta di un'artista
Federica Porpora Anastasio
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2019
pagine: 95
Elisabeth (Lisa) Krugell (Strasburgo, 29 dicembre 1893 - Minori, 19 ottobre 1977). Il sole, il mare, la luce della Costiera Amalfi tana, l'ombra sinistra della guerra e una donna di grande talento creativo, libera, solitaria, di fascino misterioso ed eccentrico. Sono questi gli elementi su cui si fonda questo volume, scritto con competenza, passione e rigoroso metodo storico-artistico, sul filo di un ricordo ancora vivo, da una giovane studiosa, Federica Porpora Anastasio. Si tratta della vera e propria riscoperta di una brava pittrice di origine alsaziana, ma lungamente vissuta a Minori: Lisa Krugell. Il testo è ricco di osservazioni, un profilo umano della pittrice e dell'humus sociale e culturale in cui è vissuta, che diventa memoria di una stagione ormai lontana e irrimediabilmente passata, ma anche finalmente un catalogo delle sue opere di grande completezza. Un volume da studiare con cura che ci permette di capire fino in fondo la sorprendente anima così mediterranea di una talentuosa pittrice del Nord, che ha trovato in un angolo di paradiso nostrano la sua dimensione artistica e umana.
Il privilegio napoletano del 1190 a favore di Ravellesi, Scalesi e Amalfitani
Mario Gaglione
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2019
pagine: 206
Il privilegio napoletano del 1190 a favore di ravellesi, scalesi ed amalfitani residenti ed operanti nella città segna il riconoscimento dell'importanza assunta da queste comunità per la vita economica di Napoli, a coronamento di una presenza divenuta sempre più assidua e fattiva a partire dal IX secolo. Conclusasi la breve parentesi del libero comune che deliberò, appunto con quell'atto, la piena equiparazione, ai fini fiscali, degli amalfitani ai cittadini napoletani, e non già la concessione della cittadinanza, come in genere si è ritenuto, del privilegio restò costante memoria. Il saggio prende l'avvio dalla ricostruzione della tradizione del testo del privilegio, mettendo a frutto la ignorata e più antica copia legale dell'atto, conservata tra le carte dei Processi antichi della Real camera della Sommaria, presso l'Archivio di Stato di Napoli, risalente al 1501 ma ricavata da una precedente copia legale del 1333, e recante l'indicazione di tutte e ventiquattro le sottoscrizioni dei consoli e conestabili firmatari, tralasciate, in tutto o in parte, nelle edizioni precedenti.