Book Time
Il corpo della ragassa
Gianni Brera
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2010
pagine: 196
"Il corpo della ragassa" è il primo romanzo di Gianni Brera, dopo le biografìe romanzate di Eberardo Pavesi e Fausto Coppi. E anche il primo della Trilogia di Pianariva, che prende il nome dal paese di fantasia (ma molto simile al paese natale di Brera) in cui si svolgono le vicende. Brera scrisse il romanzo in venti giorni, lavorando quasi ininterrottamente. La storia è una delle più breriane possibili. Siamo nell'anteguerra. Nella casa paesana di Tirisìn (Teresa) arriva una donna di agevoli costumi, in fuga da una situazione molto pericolosa. Per suo tramite, la bella e giovane Tirisìn va a servizio a Pavia presso un uomo importante, Ulderico Quario, che la inizia al sesso. Poi il colpo di scena. E Tirisìn, ormai non più ingenua, saprà approfittarne, senza peraltro fare del male a nessuno. Uno sguardo disincantato sulla vita delle campagne lombarde durante il fascismo.
In forma di parola
Paolo Leveni
Libro: Copertina rigida
editore: Book Time
anno edizione: 2009
pagine: 172
Il volume vuole esaminare, ripercorrendo un lunghissimo arco temporale, dalla preistoria fino alla rivoluzione industriale, la storia della scrittura. Ogni parte è riccamente illustrata e completata da esaurienti didascalie tali da rendere immediatamente comprensibili esempi e concetti che altrimenti risulterebbero troppo complessi e specialistici. Il testo non intende essere esauriente, né potrebbe esserlo data la quantità, complessità e varietà di segni e di mezzi che l'uomo si è dato nel corso della sua lunga storia sulla terra. Il libro vuole sottolineare lo sforzo compiuto dall'uomo per comunicare con i suoi simili, prendendo in considerazione anche i supporti e i mezzi tecnici di cui ha dovuto dotarsi per raggiungere questo straordinario risultato. Si pensi solo che la scrittura è stata inventata qualche millennio prima di scoprire la carta. Il volume prende in esame, dopo l'invenzione della stampa a caratteri mobili, le vite di quei personaggi che maggiormente hanno contribuito alla diffusione di questa tecnica con la creazione di nuovi caratteri, ma anche quegli aspetti tecnici relativi alla tipografia: carattere, corpo, interlinea, classificazione ecc. che fino a poche decine di anni fa erano patrimonio comune per l'arte grafica, ancora pressoché immutate da quasi cinque secoli, e che rischiano, oggi, di essere immeritatamente dimenticate.
La natura artistica delle stampe popolari russe
Jurij Mihajlovic Lotman
Libro: Copertina morbida
editore: Book Time
anno edizione: 2009
pagine: 115
Il saggio di Lotman analizza la struttura delle stampe popolari russe ("lubki") in relazione all'uso cui erano destinate e nel linguaggio del teatro popolare. La traduzione è corredata da un'introduzione sulla storia del "lubok"e del teatro popolare russo, entrambi scarsamente studiati in Italia. Il libro è tradotto e introdotto da Lucina Giudici.
La fine del cinema?
Roman Jakobson
Libro: Copertina morbida
editore: Book Time
anno edizione: 2009
pagine: 86
"La fine del cinema?" Un breve saggio di Roman Jakobson del 1933 sul passaggio dal cinema muto al sonoro. Il critico e linguista russo, attraverso una rassegna delle posizioni semiotiche relative al cinema, nate in ambito formalista, critica la posizione di chi considera la fine del cinema muto come la fine del cinema come arte. Fondamentali, all'interno dello scritto, le riflessioni di Jakobson sul cinema come sistema di segni, che anticipano le posizioni di Lotman e Pasolini sul cinema come lingua.
Gli occhi della follia. Giullari e buffoni di corte nella storia e nell'arte
Tito Saffioti
Libro: Copertina morbida
editore: Book Time
anno edizione: 2009
pagine: 219
Tito Saffioti in questo volume, riccamente illustrato e con un'iconografìa presentata per la prima volta al lettore italiano, si occupa di buffoni di corte, con l'intento di raccontare la loro attività "professionale", ma anche di badare al fatto che la loro vita era angustiata o rallegrata da una miriade di fatti che, spesso, nessuno si è preso la briga di annotare.
L'abatino Berruti. Scritti sull'atletica leggera
Gianni Brera
Libro: Copertina morbida
editore: Book Time
anno edizione: 2009
pagine: 332
Un "filo rosso" legò sempre Brera all'atletica leggera. Un rapporto "ancestrale" che inizia con il primo articolo firmato per "La Gazzetta dello Sport" il 18 agosto 1945, e proseguirà ininterrotto sino all'ultimo. Brera, addirittura, tra il 1953 e il 1956 ricoprì la carica di Consigliere nazionale della FIDAL: un impegno da dirigente militante, inusuale e perciò tanto più sentito e appassionato, all'interno della sua ricchissima biografia pressoché interamente dedita alla scrittura giornalistico-sportiva. In una esplorazione della straordinaria versatilità, narrativa e linguistica "breriara", non poteva quindi mancare una piccola antologia di scritti sull'atletica leggera. Pagine saggistiche e di cronaca tratte da alcuni dei suoi principali lavori sul tema: "Atletica Leggera. Scienza e poesia dell'orgoglio fisico" (1949); "Atletica e Scuola" (1951) con Gian Maria Dossena; "Il sesso degli ercoli" (1959); "Atletica leggera. Culto dell'uomo" con Sandro Calvesi; nonché dall'intensissima attività giornalistica a "La Gazzetta dello Sport", "Il Giorno", "la Repubblica", "Il Guerin Sportivo". Una rilettura e riscoperta di uno dei tanti Brera, regalatici dalla sua inesauribile verve creativa.
Colloqui sulla poesia. Milo De Angelis. DVD
Film: DVD video
produzione: Book Time
anno edizione: 2009
pagine: 16
Il DVD contiene immagini inedite e attuali del poeta Milo De Angelis. Nasce da un progetto di Viviana Nicodemo che ne ha curato anche la regia. Contiene anche le riprese effettuate nel 1993 a Saint-Nazaire da Bernard Malifot e un'intervista di Stefano Massari del 2005. La visione del DVD ci permette di incontrare Milo De Angelis nella verità della sua voce, dei suoi luoghi e dei suoi tratti. Alzando gli occhi dal foglio, potremo cogliere i ritmi della sua poesia, gli accenti, i toni, il respiro di ogni esecuzione. Ma anche gli sguardi, i gesti e l'incisività con cui commenta, enuncia e attraversa i nodi centrali della sua scrittura.
Macchine di celluloide. Film, storia e curiosità sulle «macchine» nel cinema
Giuseppe Colangelo
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2009
pagine: 222
Se è vero che l'espressione artistica ha quasi sempre a che fare con un mezzo esterno, qualcosa che sappia trasformare il pensiero creativo in opera d'arte, tanto più è così per la fabbrica dei sogni, dove un complesso insieme di macchine, di competenze tecniche e di visione poetica creano quel meraviglioso mondo che è il cinema. E tutto questo può esistere grazie a una serie di strumenti mirabili tra i quali più di tutti la cinepresa e il proiettore. Ma l'occhio della macchina da presa è anche molto curioso e fin dall'alba del cinema decide di seguire a tutto tondo lo stupefacente mondo delle altre macchine, i cui variegati prototipi il travolgente incedere dell'epoca moderna comincia a disseminare per il pianeta. Compaiono così sul grande schermo locomotive che sembrano deragliare per finire addosso al pubblico stupito e terrorizzato, automobili che si intersecano per le strade delle città con i tram mossi dai cavalli, piroscafi che scompaiono con il loro pennacchio fumante all'orizzonte, aeroplani fragili quanto audaci che rigano il cielo e rudimentali e romantici robot dalle vaghe sembianze umane. Questo volume raccoglie e racconta un mondo di soggetti dall'anima "metallica" che popola una miriade di film i quali hanno il merito di porre lo spettatore di fronte a esaltanti avventure ma anche a un inquietante interrogativo: quale futuro aspetta l'uomo?
Il pentagramma di luce. Film, storia e curiosità sulla "musica" nel cinema
Giuseppe Colangelo
Libro: Copertina morbida
editore: Book Time
anno edizione: 2009
pagine: 140
"La sera del 6 ottobre 1927, con la proiezione a New York dell'anteprima assoluta del film Il cantante di jazz di Alan Crosland, il cinema acquista la parola. Con il sonoro la settima arte si completa e accresce la sua veracità. All'occhio, organo esclusivo, si affianca l'orecchio, senso della profondità. Alle immagini si aggiunge un quid di concretezza acustica, non dissimile da quella attraverso la quale si rivela a noi la vita nella sua molteplicità. Era inevitabile che la musica, in quanto flusso sonoro che esprime i sentimenti in tutte le sfumature e tonalità, si congiungesse con il susseguirsi delle immagini, ora come complemento, ora come oggetto, causa e fase dell'azione. Lo spartito di celluloide che abbiamo tra le mani, come un utile ed essenziale strumento, consultabile per diletto e per studio, ci conduce nel singolare ambito della musica, il canto, il ballo e la danza. Ci informa sul legame cinema-jazz, ci racconta come, grazie ai film, l'opera e la musica classica escano dagli ambiti elitari dei teatri per raggiungere un pubblico molto più vasto ed eterogeneo, ci introduce nello scintillante universo del musical per guidarci fino all'avvento dirompente del rock sul grande schermo. Ci indica, insomma, come in tutte le cinematografie del mondo queste discipline si diffondano rapidamente, sia in forma classica che etnografica, rivelando gli ambienti nei quali sorsero." (Mimmo Calbi)
Dizionario del XX secolo. I fatti e le invenzioni, le idee e i protagonisti, le arti e le mode, la vita degli ultimi cent'anni
Pietro Migliorini
Libro: Copertina morbida
editore: Book Time
anno edizione: 2009
pagine: 636
Dal trauma della Prima guerra mondiale, che ha segnato uno spartiacque fra un'epoca e l'altra, alla Pace di Versailles, ai mutati confini geografici di molti Stati, ai nuovi, totalitari regimi politici, alla Guerra Fredda, all'impressionante sviluppo economico e, in parallelo, alle crescenti, enormi disuguaglianze, alla tragedia della Shoah, alle camere a gas create dai nazisti tedeschi e ai gulag dei comunisti, sino alle sanguinose guerre tribali tra gli Hutu e i Tutsi, in un'Africa ormai alla deriva, all'eterna battaglia tra il Bene e il Male, tra israeliani e popoli arabi, al terrorismo globale voluto soprattutto dagli islamici, dimentichi del loro significativo passato: ecco l'incessante susseguirsi di una storia surriscaldata, come è stata quella del secolo XX, il mattatoio della Storia. Un secolo che era nato con molte speranze, tradite da troppi falsi rivoluzionari, colpevoli di aver sterminato in nome della democrazia intere generazioni che aspiravano alla felicità. Ma la felicità non può essere raggiunta solo dalle fedi, dai notevoli progressi economici e sociali e dall'evoluzione della scienza, pur in un modo che l'umanità non aveva mai neppure sognato di raggiungere, bensì da quello che ciascuno cerca di essere nel proprio intimo. Anche se pochi sanno leggere dentro di loro. La lentezza dei nostri pensieri e la mancanza di coraggio hanno bruciato, in una briciola di tempo, le attese millenarie dell'uomo moderno, facendo regredire la Storia umana nella barbarie dei secoli bui.