Accademia University Press
Altri comunismi italiani. Dissidenze e alternative al PCI da Livorno al Sessantotto
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2024
pagine: 320
Il centenario della fondazione del Partito Comunista Italiano (Pci) è stato un evento che ha spinto la storiografia e una parte dell'ambiente politico e culturale italiano a confrontarsi su questo argomento producendo una cospicua serie di volumi sia di carattere generale sia relativi a specifici aspetti della storia del Pci. Questa bibliografia trascura generalmente l'eterogeneo mondo dell'eterodossia comunista che è vissuto nella maggior parte dei casi fuori del partito "ufficiale". Si tratta di un tema oggetto quasi esclusivo di studi prodotti all'esterno dell'ambiente accademico, dove (tranne in alcuni casi, anche recenti) ha suscitato generalmente scarso interesse. Il presente volume, invece, frutto della collaborazione di studiosi provenienti da generazioni e contesti geografici diversi, intende confrontarsi con questo capitolo di storia del comunismo italiano ponendo particolare attenzione al contenuto e alle ragioni del dissenso manifestato dai principali movimenti eterodossi nei confronti della linea seguita dal Pci nel periodo compreso tra la fondazione del partito e il Sessantotto.
L'attore. Gli attori. Scritti per Claudio Vicentini
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2024
pagine: 164
Claudio Vicentini, attraverso gli studi che ha dedicato alla recitazione, ha fornito all'approfondimento di questo argomento un contributo fondamentale che è di riferimento per chiunque si occupi, da un punto di vista scientifico, di attori. Le sue allieve e i suoi allievi, volendo dedicargli un volume, hanno pensato di farlo riunendo saggi dedicati proprio all'attore e alla recitazione. Ne è nato il montaggio di voci diverse che hanno indagato il tema da prospettive e angolazioni di lettura in grado di mettere in evidenza le qualità plurali che della recitazione sono peculiari. Di qui il titolo del libro che evidenzia come la questione dell'attore emerga con tanta maggiore forza quanto più il discorso si diversifica e si moltiplica. C'è, però, un tratto comune che lega i diversi studi tra loro ed è il taglio metodologico, che deve moltissimo al magisterio di Vicentini, basato sull'analisi concreta dei fatti, sui documenti, sulla prospettiva critica in grado di legare specifici eventi artistici a problemi di natura storiografica.
La memoria che riaffiora. Villaggi sommersi e rifondazione dell'abitare
Chiara L. M. Occelli, Irene Ruiz Bazán
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2024
pagine: 218
Il libro è l'esito di una ricerca che prova a rispondere a un problema: il mondo che oggi conosciamo, a causa della rapidità con cui sta evolvendo il quadro climatico, spinge chi si occupa della conservazione del patrimonio culturale a declinare il concetto di cura in una nuova visione del disastro. In questo quadro, lo studio delle sommersioni di villaggi, realizzate a seguito della costruzione di dighe e bacini di ritenuta, offre una serie di spunti rispetto ai quali provare a immaginare le sfide future che ci attendono. Il libro si struttura in tre parti. La prima si apre con una riflessione di Chiara L. M. Occelli sul tema del disastro, abbandono e nostalgia e consente di prefigurare qualche possibile appiglio per un progetto di rifondazione; segue, poi, il saggio di Irene Ruiz Bazán, che approfondisce storicamente e criticamente il tema delle architetture fatte a pezzi in occasione della costruzione di dighe. La seconda parte riguarda casi studio in Piemonte (Pontechianale, Agaro e Morasco) e Sardegna (Zuri), per quanto riguarda l'Italia, e tra i paesi europei, alcuni esempi in Francia e Spagna. L'ultimo saggio, di Riccardo Palma, ci parla della città per eccellenza, che è nata dalle acque: Roma. Il tema della fondazione e delle rifondazioni della città Eterna svela alcuni possibili meccanismi, che hanno il loro centro nel rapporto tra differenza e ripetizione. Se è indubbio che il ricordo della perdita non può essere mai cancellato, esso può però almeno essere rappresentato: questo dovrebbe essere il compito di un progetto di rifondazione che sia in grado di prendersi cura anche delle architetture memoriali, simboliche e monumentali.
Il dolore e la vita
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2024
pagine: 216
I contributi del quinto volume dei Quaderni Colliani vertono sul problema del rapporto tra dolore e vita. Frutto di un seminario tenutosi presso l'Università degli Studi di Torino il 25 e 26 novembre 2021, il presente volume indaga il tema a partire dal le riflessioni di Giorgio Colli. Il pensatore torinese riconosce a Nietzsche e Schopenhauer una posizione unica all'interno del pensiero moderno per aver espresso chiaramente che la vita è dolore e che tale conoscenza va anteposta a ogni altra. Si tratta di un'intuizione essenziale che, pur trovando un dispiegamento cristallino, è portatrice di non poche difficoltà teoriche. I contributi del volume prendono in considerazione tanto i pensatori a cui Colli si ispirò (Leopardi, Spinoza, Nietzsche), quanto autori che, pur non entrando in aperto dialogo con Colli, formularono il problema del dolore in un modo consonante (Pascal, Masullo, Michelstaedter, Ottieri, Malraux). L'obiettivo è riflettere sul nesso tra vita e dolore da molteplici prospettive, in un continuo dialogo con il punto di vista colliano.
Il discorso musicale. La musica e i suoi generi testuali nella storia
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2024
pagine: 272
Come si scrive di musica? Se poniamo la domanda alla storia, dal passato ci viene incontro una varietà di generi testuali. I generi sono gli araldi della musica, i suoi mercuri alati; dispositivi plastici che rivestono e modellano il discorso. Il primo tipo testuale in cui si può trovare una tematizzazione della musica è il genere letterario del mito: la favola musicale. Lo spirito filosofico narra invece la musica nel tipo testuale del trattato, un genere destinato a modellare i fondamenti della teoria e della prassi musicale per oltre due millenni, da Aristosseno a Schönberg. La cultura medioevale affianca al trattato di musica altri generi come commentari ai testi filosofici antichi, speculazioni teologico-musicali, laudes musicae, scritti di mistica e spiritualità. L'età umanistica introduce il dialogo, più consono del trattato ad animare la conversazione musicale. La modernità rinnova generi antichi e ne introduce di nuovi: enciclopedie, dizionari, storie, lettere, giornalismo, letteratura di viaggio, biografia e autobiografia, pamphlets e altro ancora. Sono questi i generi del discorso musicale che il volume intende porre a tema. Interrogare il genere è in primo luogo interrogare le premesse della propria ricerca: è un risalire a ciò che viene prima, a ciò che è scontato e non pensato, a ciò che si chiede a sé stessi come studiosi. In secondo luogo, il genere è lo specchio o l'immagine dell'epoca. Il genere intercetta gli attori del discorso musicale: chi scrive sulla musica, il pubblico che si vuole raggiungere, la disposizione dei temi, la lingua, i luoghi, le funzioni, le circostanze di enunciazione e, più importante, l'immagine della musica stessa. Il genere diventa un oggetto storico, in quanto fa storia. Interrogare i generi testuali del discorso musicale dà ragione della musica in quanto costruzione storica situata alla convergenza dei diversi saperi che nel tempo l'hanno narrata (Paolo Gozza).
Altreitalie. Rivista internazionale di studi sulle popolazioni di origine italiana nel mondo. Volume Vol. 67
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2023
pagine: 152
Il messale di Francois de Prez. Arte e storia ad Aosta nella seconda metà del XV secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2023
pagine: 264
Il Messale di François de Prez (Aosta, Biblioteca capitolare, cod. 21) è un manoscritto di notevole ambizione, sia per le sue dimensioni che per le scelte decorative promosse dal committente, vescovo di Aosta dal 1464 al 1511. Il volume intende dar conto dell'importante intervento di restauro che ha interessato il Messale nel 2020 e delle capillari indagini diagnostiche correlate, nonché degli esiti del convegno tenutosi ad Aosta l'11 dicembre 2021, durante il quale il manoscritto è stato studiato in tutti i suoi molteplici aspetti: da quelli prettamente storico-artistici, a quelli codicologici, paleografici, liturgici e materiali. Parimenti significativa risulta l'analisi a tutto tondo della figura di François de Prez, che cerca di colmare, almeno parzialmente, l'assenza di una biografia sul committente del Messale. Il ruolo cruciale del vescovo nel contesto politico e artistico aostano è indagato partendo dalle fonti, dai documenti d'archivio e dalle altre opere che si ricollegano al suo nome (gli stalli del coro della cattedrale di Aosta, gli interventi architettonici e le vetrate nello stesso edificio), con uno sguardo sulla produzione figurativa valdostana durante gli anni del suo lungo episcopato. Il volume, nato dalla collaborazione tra istituzioni diverse, si presenta dunque come una miscellanea interdisciplinare, con il coinvolgimento di studiosi e professionisti di ambito differente, e con lo scopo di fare luce su uno dei periodi più fervidi della storia e della storia dell'arte valdostana nell'autunno del Medioevo.
Luoghi nella storia. Concezione, uso, trasformazione dello spazio tra storia, storia dell'arte e archeologia
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2023
pagine: 368
"Le ricerche presentate nel volume sono analisi storiche che non cedono alla narrazione, ma pongono al centro i problemi, i funzionamenti, le dinamiche e i conflitti, allo scopo di comprendere quali tensioni guidassero via via le azioni umane, quali fossero gli obiettivi ma anche le regole del gioco; in altri termini, comprendere come il passato sia davvero per noi una terra straniera, un mondo dove le regole e i comportamenti erano profondamente diversi dai nostri. Porre al centro le azioni significa porre al centro l'uomo, seguire quella che Marc Bloch indicava come la prima vocazione dello storico, quando scriveva che «il buono storico somiglia all'orco della fiaba: là dove fiuta carne umana, là sa che è la sua preda». E per questo "luoghi nella storia" è un'espressione che deve essere presa in tutta la sua pregnanza e in tutta la sua ampiezza, a mostrare la vitalità di un grande tema storiografico." (dalla prefazione di Luigi Provero)
La sacralizzazione della politica nell'Albania comunista (1944-1991)
Dani Doan
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2023
pagine: 278
Il regime comunista instaurato in Albania durante il lungo dominio del Partito comunista (dal 1944 al 1991) assunse un atteggiamento ostile verso le istituzioni e le tradizioni religiose, sino al loro annichilimento nel 1967, perlomeno nello spazio pubblico. In parallelo a questa lotta contro le religioni "storiche", si sviluppò un processo di sacralizzazione della politica che gradualmente diede vita a una religione politica fondata sull'intreccio fra l'ateismo scientifico di matrice sovietica e un nazionalismo risorgimentale albanese trasfigurato. Un complesso di miti, riti, simboli, dogmi e norme comportamentali fu messo in opera dal Partito-Stato con l'intento di consacrare le entità secolari, quali il Partito stesso, il popolo, il proletariato, la patria, e di redimere e guidare la società verso un futuro immanente, nonché di stabilire i fini ultimi dell'esistenza. Tale religione politica condizionò le scelte delle istituzioni pubbliche, i rapporti sociali e la vita quotidiana del cittadino-fedele, pensato come "uomo nuovo", interamente sottomesso e devoto fino al sacrificio della propria vita.
Fondato sul lavoro. Scritti per Stefano Musso
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2023
pagine: 322
Stefano Musso è lo storico italiano che ha dato continuità agli studi di storia del lavoro dagli anni Settanta ad oggi, coltivandoli anche in stagioni di generale disinteresse da parte della cultura accademica e politica. Dai primi studi sugli operai torinesi del primo Novecento alla Storia del lavoro in Italia dall'Unità ad oggi (2002), fino ai contributi più recenti, Musso ha tenuto aperta e continuamente rinnovato una tradizione di ricerca rigorosa e appassionata sui mondi operai e dell'impresa, sul movimento sindacale e sulle politiche pubbliche del lavoro. In questi saggi raccolti in occasione del suo pensionamento da professore dell'Università di Torino, studiose e studiosi di diverse generazioni rendono omaggio al suo insegnamento scientifico e umano, in un tributo che è anche un impegno a continuare nel solco da lui tracciato.
L'umanità mancata. Dante e la scena
Antonio Attisani, Stefano Tomassini
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il volume propone quattro inediti percorsi (e una prefazione) sulla presenza di Dante e la sua opera maggiore sulla scena teatrale Occidentale, a partire da una convinzione. Ossia che si tratti di un teatro immaginario, creato da un uomo piegato soprattutto dalle sue incongrue convinzioni politiche, come invocazione di quella democrazia delle anime planetaria che oggi più di ieri è la missione incompiuta dell'umanità. A partire dalla forma del Paradiso che nasce dalla viva contraddizione tra il sogno nefasto di una democrazia cristiana e lo straziato bisogno di un nuovo trasumanar individuale e collettivo. Tale contraddizione conosce qui un esito sorprendente: l'insieme delle partiture - quella ritmico-musicale, quella della luce e dei colori, quella coreografica e infine il sofisticato "montaggio multimediale" tramite il quale sono animati i diversi personaggi - esprime la voce più intima del poeta e al tempo stesso una singolare e vigorosa vox populi. In un virtuale Teatro della Commedía, che culmina nel Paradiso, l'atto poetico diventa la performance di un altro sapere, una fenomenale possibilità di comprendere il proprio fine nell'universo infinito, tra l'alba e il tramonto di una singola vita. L'incessante combattimento finale tra ideologia e poesia si conclude in effetti con una celebrazione della virtù della sconfitta e dell'infamia della vittoria.
Otto Brahm e il dibattito critico sulla scena teatrale berlinese (1881-1892)
Iari Iovine
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2023
pagine: 352
Negli studi storico-teatrali il nome di Otto Brahm, una delle personalità più incisive e lungimiranti dello scenario teatrale tedesco di fine Ottocento, è comunemente accostato all'esperienza condotta nella progressista Freie Bühne di Berlino in veste di direttore. Meno nota è l'attività di critico, rintracciabile negli scritti pubblicati su una serie di riviste e quotidiani germanofoni, nel periodo che intercorre tra il 1881 e il 1892. Tale stagione giornalistica si è rivelata essere una fonte inestimabile sia per la ricostruzione dell'avvento della corrente naturalista in Germania, che per la comprensione dell'icastico ruolo assunto dalla critica teatrale in questa epoca. Proponendo un'analisi delle recensioni di Brahm, il volume intende evidenziare l'incidenza esercitata dalle opere drammatiche di Henrik Ibsen e Gerhart Hauptmann, nel processo di rinnovamento dell'ambiente culturale germanico, ancora fermo agli schematismi delle pièces bien faites francesi. In questa direzione, una varietà di documenti d'archivio, composta da saggi, corrispondenze e recensioni, si offrono come strumenti concreti per inquadrare la figura di Otto Brahm come artefice di un «forum del teatro moderno».