Cue Press: Gli artisti
Il cinema di Andy Warhol
Adriano Aprà, Enzo Ungari
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2021
pagine: 202
Andy Warhol ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo delle arti visive, imponendo un nuovo modello di fruizione artistica volto all’eliminazione in qualsiasi contesto culturale di ogni tipo di cesura tra arte e non-arte: non fa eccezione il cinema e la regia, disciplina in cui Warhol si è rivelato un estremo innovatore, spingendosi ben oltre i confini della mera provocazione e della contestazione dei canoni dell’arte tradizionale e borghese. Nella presente monografia, gli autori passano in rassegna in maniera capillare il corpus filmico, restituendo – anche attraverso un ragguardevole apparato iconografico – per ciascuna opera un resoconto denso di dati tecnici, testimonianze, note e spunti critici, utili a ricostruire precisamente l’opera registica di Warhol e ad approfondirne lo stile e le più intime istanze creative.
Ruan Lingyu. La diva di Shanghai anni Trenta
Cristina Colet
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2021
pagine: 184
Negli anni Trenta Shanghai divenne sede di una ‘Hollywood cinese’, in cui furono proprio le attrici a farsi notare, dapprima con ruoli minori fino ad affermarsi autentiche dive: il loro successo e la loro influenza contribuì a ridisegnare l’immagine della Cina. Ruan Lingyu fu uno dei volti più rappresentativi di quegli anni: diventata fin da subito un’icona di stile e testimonial di importanti marchi per la cosmesi, la sua recitazione estremamente moderna le consentì di dare corpo sul grande schermo a molteplici protagoniste, spesso donne in lotta per l’affermazione dei diritti individuali e l’emancipazione femminile, rimanendo, infine, lei stessa coinvolta in uno dei primi scandali mediatici cinesi. Questo studio approfondisce la sua performance attoriale, focalizzandosi sullo stile recitativo e l’analisi dei personaggi, riflettendo inoltre sulla questione di genere e sui fenomeni di divismo durante l’epoca d’oro della produzione cinese, prima dell’avvento del maoismo. Prefazione di Dario Tomasi.
Titina De Filippo. L'artefice magica
Simona Scattina
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2020
Titina De Filippo intraprese fin da bambina la strada dell’arte, assaporando i primi applausi all’ombra di Scarpetta e trasformando in mestiere quel gioco che condivideva con i fratelli più piccoli, Eduardo e Peppino. Trascorse la sua giovinezza pronta ad afferrare ogni insegnamento e a convertirlo in esperienza e profitto, arrivando infine a conquistare le platee grazie alla sua serietà e autenticità d’arte. Il volume si occupa di indagare e, per quanto possibile, di ricostruire nella sua complessa eterogeneità, il percorso artistico di Titina senza disperdere quell’alone di magia che ha ammantato la sua figura di attrice, e che qui diviene la chiave di molteplici percorsi di indagine. A Titina la parola quasi non occorreva, le bastava il silenzio – come sempre fu per le grandi attrici – per esprimersi tutta.
Poesie e pensieri
Giorgio Albertazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2020
pagine: 194
Le poesie di Giorgio Albertazzi si offrono come le sue interpretazioni a teatro: intime e pubbliche allo stesso tempo. Un diario in versi che attraversa una vita. L’infanzia evocata, la campagna fiorentina,i legami familiari, le relazioni sentimentali e professionali, la costante presenza della compagna e poi moglie Pia, le figure umane e gli animali della Pescaia emergono qui come un’enciclopedia delle emozioni. Si compone così il ritratto di un uomo, e di un attore, contraddistinto dalla libertà intellettuale, dall’intensità delle sue passioni e del suo talento.
Autofinzione. L'ingegneria dell'io
Sergio Blanco
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2019
pagine: 50
"Autofinzione" è un saggio che raccoglie idee e appunti sulla pratica della narrazione di sé. Con esempi tratti dalle sue stesse opere, l’autore spiega la nascita e l’utilizzo delle tecniche narrative attraverso cui trasforma in finzione la materia grezza del proprio vissuto. Vera e propria ingegneria dell’io, l’auto-finzione è invenzione e reinvenzione di sé, in un costante auto-attacco e messa in discussione dell’attendibilità della propria memoria. Da Socrate alla psicanalisi di Freud, passando per Santa Teresa, Stendhal e Rimbaud, l’autofinzione esiste da sempre. Genere di moda e al tempo stesso sotto accusa, tacciato di egolatria da chi non ne comprende il profondo senso di apertura verso gli altri. Lungi dall’esibizione narcisista, l’autofinzione è sempre offerta di sé alla pubblica piazza: la propria storia può essere ed è quella di tutti gli altri, e mostra sfacciatamente i meriti come le mancanze. In bilico tra esagerazione e degradazione di sé, l’autofinzione è sempre un percorso di guarigione che conduce dal trauma alla trama: di tutto si può narrare e si può ridere, ogni colpa è espiata.
Saggi gnostici
Jon Fosse
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2018
pagine: 91
I testi teorici di Jon Fosse, tradotti e curati da Franco Perrelli. Un volume composito che raccoglie le opere del grande autore norvegese, scritte tra il 1990 e il 2000, apre un varco sulla vastità del suo pensiero, sulla fabbrica della sua arte. Una prosa letteraria e filosofica dove svaniscono i confini tra i generi, tra intimismo e misticismo, tra autobiografia e confessione, tra sfogo e speculazione. Una riflessione sulla vita e sull’arte, ascetica e rockettara.
La grazia non pensa. Discorsi intorno al teatro
Claudio Morganti
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2018
pagine: 131
«Perché mai i teatranti non vogliono chiedersi cos’è il teatro? Perché si glissa, si snobba? Perché mai se ci si chiede cos’è il teatro, si viene trattati con sufficienza? Mi sono perso qualcosa? Forse lo si sa perfettamente da sempre e io sono l’unico a non saperlo?» Il libro raccoglie le riflessioni sul teatro di Claudio Morganti, uno degli artisti più importanti della scena contemporanea. I materiali sono divisi in tre sezioni: Convegni e raduni, Manifesti e Altri scritti. Completano il volume gli interventi sul lavoro di Morganti di Piergiorgio Giacchè, Donatella Orecchia, Enrico Piergiacomi, Mariapaola Pierini e Attilio Scarpellini.
’Tis Pity she’s a whore. Il teatro di John Ford e la fortuna di una tragedia crudele
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2017
pagine: 168
Pubblicata per la prima volta a Londra nel 1633, ’Tis Pity She’s a Whore [Peccato che fosse puttana] di John Ford è opera eccessiva e sanguinosa, per molti aspetti emblematica di un’epoca, il primo Seicento inglese, instabile e attraversata da forze destinate a lacerare il tessuto socio-politico della nazione, fino all’atto estremo, la decapitazione del Re. A lungo dimenticata, ’Tis Pity con le sue ombre e i suoi bagliori è tornata ad avere voce in epoca contemporanea, attirando l’attenzione di importanti drammaturghi, registi e scrittori: da Maeterlinck, con la sua lettura simbolista, al teatro della crudeltà di Artaud, alle messe in scena di Visconti e Ronconi, fino a Sarah Kane e allo In-Yer-Face Theatre, passando per l’originale riscrittura proposta da Angela Carter in forma di short story. Il presente volume propone un’analisi sfaccettata della drammaturgia di Ford e del suo capolavoro, osservati in primo luogo all’interno del contesto culturale e sociale che li vide fiorire, con l’obiettivo di cogliere i segni e far emergere le ragioni di quella rinnovata fortuna che, a partire dalla fine dell’Ottocento, ha attraversato l’intera Europa, mescolando ancora una volta il linguaggio dell’eros e quello dell’ansia, l’elogio della bellezza e quello della follia.
Il ritorno di Dionysos. Il metodo di Theodoros Terzopoulos
Theodoros Terzopoulos
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2017
pagine: 87
Theodoros Terzopoulos, fondatore di Attis Theatre, è uno dei grandi maestri della scena contemporanea. Antico e moderno convivono nella sua pulsione artistica. Il libro è un testo teorico, speculativo, nonché un manuale sull’arte dell’attore, a compendio del suo metodo, di cui l’autore fornisce un puntuale eserciziario, completo di video registrazioni. Nella prefazione, Konstantinos Arvanitakis scrive: «Il corpo è la dimora di Dionysos, il dio che è stato seppellito e dimenticato non solo dagli stolti Tebani, ma anche dall’uomo moderno. Terzopoulos vuole risvegliare il dio narcotizzato e liberare la sua energia vitale erotica e creativa repressa. Ma non solo erotica. Freud comprese bene Dionysos: è il dio dell’orgia della vita, ma è anche il dio delle forze oscure della morte, Eros e Thanatos allo stesso tempo». E ancora: «[…] il Teatro Dionisiaco di Terzopoulos è Arte con un’inequivocabile sfumatura politica». Heiner Müller descrisse così il processo di composizione artistica di Terzopoulos: «Non è l’esecuzione di un concetto drammatico, è un’avventura in un viaggio verso il paesaggio della memoria, una ricerca delle chiavi perdute dell’unità fra il corpo e il linguaggio, la parola come unità naturale».
L'attore
Roberto De Monticelli
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2017
pagine: 349
Quest’ottantina di articoli, già pubblicati da Garzanti nel 1988 e ora riproposti in questa nuova edizione rivista e ampliata, sono una scelta vasta e significativa dell’attività critica di Roberto De Monticelli, esercitata però oltre i limiti della recensione. Il quadro mosso e vario, ricco di figure e di voci, nutrito di dati e di citazioni, si dispone quasi come un affresco e una storia del teatro italiano del secondo Novecento visto soprattutto dalla parte dell’attore. Il frequente riferimento agli anni euforici dell’immediato dopoguerra, dove al bisogno di ricostruzione morale e materiale che il cronista aveva colto raccontando Milano, si univa un’impellente necessità di ripartire con una rifondazione culturale del paese, testimonia di una radice, di un momento magico di condivisione che fece il cemento e il profondo legame tra i giovani di quella generazione. Inchieste, interviste, profili, riflessioni: è un palcoscenico della memoria ad animarsi, un paesaggio dell’anima, la mappa di un teatro che muta attraverso la metamorfosi del suo protagonista, l’attore, e, insieme, del testimone-critico che vede dispiegarsi, attraverso quella metamorfosi, la sua stessa biografia esistenziale.
Puro teatro. Scritti, lettere e incontri fra scena, letteratura, politica e storia dell'arte (1990-2015)
Sandro Lombardi
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2016
pagine: 111
"Risale dal fondo dei giorni perduti / un burattino sghembo che mi guata / da occhi ciechi, da orbite vuote / poi si sfa in nulla, mulinella appena / su quel suo asse disassato - e scompare. / Il cielo ed una bianca nuvolaglia / mi opprime mentre la notte sale / e muto gratta in gola un bieco urlo / rossi i papaveri / gialle le spighe / le primule nei fossi / il galoppo stanco / dei treni / i fili della vita / mentre Mina attacca / "Igual que en un escenario, / finges tu dolor barato: / tu drama non es necesario, / ya conozco ese teatro! / Teatro! Lo tuyo es puro teatro..." / Teatro, puro teatro, / ferita / mia ferita".
L'America di Elio De Capitani. Interpretare Roy Cohn, Richard Nixon, Willy Loman, Mr Berlusconi
Laura Mariani
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2016
pagine: 254
Disegnare i tratti essenziali dell’attore interprete oggi, cercare l’identità del teatro italiano nella mescolanza di tradizione e ricerca, di mestiere e arte: sono queste alcune delle ragioni che spingono Laura Mariani a guidarci in un percorso che dagli attori del passato, con naturalezza, sembra condurre proprio a Elio De Capitani. Un viaggio che, dalla vivace fucina dell’Elfo, procede analizzando alcune interpretazioni importanti e le evoluzioni di una regia che scommette sempre più sull’attore. Le tappe obbligate di questo percorso che, grazie alle interviste a De Capitani si fa spesso racconto diretto, si collocano tra il 2006 e il 2016: dal Berlusconi del Caimano di Moretti al commesso viaggiatore Willy Loman, uno che non ce l’ha fatta. In mezzo, due grandi personificazioni del potere: Roy Cohn – l’avvocato anticomunista morto di Aids, che in Angels in America incarna il male – e il presidente Nixon, messo alle strette dal conduttore televisivo David Frost sullo scandalo Watergate. Figure, queste, che tratteggiano il volto degli Stati Uniti come viene percepito dall’Italia: una realtà dai toni forti e contrastanti, che attrae con il suo ‘sogno’, le sue opportunità e il suo dinamismo ma che può produrre sofferenze e sconfitte durissime. Mentre Berlusconi è presente non tanto per i suoi tratti di vicinanza con l’America di Trump, quanto per motivi d’arte. «La preparazione di nessun attore di teatro può dirsi completa finché non ha fatto un film», ha detto Marlon Brando. E non solo: dietro ai personaggi di Kushner, Morgan e Miller aleggia l’ombra di Al Pacino e Frank Langella insieme a una folla di commessi viaggiatori, proveniente da tutto il mondo.