Libri di Simona Scattina
Per una drammaturgia del processo creativo. I tavoli d’artista di Giovanna Brogna Sonnino
Libro: Libro in brossura
editore: Duetredue
anno edizione: 2025
pagine: 80
In tempi in cui gli studi sui rapporti tra il testo e l’immagine sono sempre più vivaci, il presente volume si ispira alla tipologia del fototesto, un “oggetto-libro” attraverso cui il lettore potrà assumere un ruolo autoriale attivando nei modi e nei tempi che vorrà il suo sguardo nello spazio della pagina e decodificando autonomamente e personalmente la combinazione delle immagini. Nella concezione del format di questo volume è stato rilevante il ruolo della fotografia, che è insieme linguaggio espressivo dell’artista Giovanna Brogna Sonnino e metodo di indagine e di rappresentazione al quadrato dello spazio creativo da lei prodotto; in questo senso lo sguardo di Chiara Scattina aggiunge un livello di lettura altro alle opere dell’artista e convoca per sé un’autorialità esplicita che il lettore non dovrà trascurare. Questa soluzione è sembrata particolarmente appropriata per interpretare l’arte di Brogna Sonnino, il cui archivio, tra pubblico e privato, si mostra contenitore ‘casalingo’ e raccolta di testimonianze di ricordi, rapporti personali e affettivi da cui si dirama una collezione più propriamente artistica, testimonianza di tavoli che sono opera e museo.
La città teatrale. Per un recupero di spazi e memorie
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2023
pagine: 144
I teatri sono luoghi di incontro per la comunità che vive all’unisono un’esperienza relazionale in grado di generare fenomeni di coscienza critica e impegno sociale e di lasciare un’impronta mnemonica profonda, con risvolti didattici, culturali e identitari. Dall’intreccio di sguardi diversi, il volume elabora una prima mappatura che vede il teatro quale strumento per riqualificare parti urbane o per riscoprire un rapporto degli "abitanti" – stanziali o occasionali – con il territorio. Finalità dei testi è stimolare forze residuali insite nei luoghi della vita, in cui pratiche di riuso ed esperienze performative hanno dato l’opportunità di ripensare ogni forma d’arte in opposizione allo spazio ideologico dominante. Emerge una nuova poetica degli spazi che prova a restituire la bellezza dei luoghi e a riscoprire l’energia delle relazioni che vi albergano innescando nuove narrazioni.
Parole per corpi di donne. Scintille, donne in guerra, i treni della felicità
Laura Sicignano, Alessandra Vannucci
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2023
pagine: 152
Nel comporre uno scenario abitato da uno spazio che le donne hanno avuto, ma che è stato reso marginale o addirittura dimenticabile, Laura Sicignano e Alessandra Vannucci ci restituiscono una serie di ritratti al femminile, di presenze, di corpi sociali dentro la grande Storia plurale del Novecento. E per farlo intercettano un nuovo racconto ponendosi dall’altro lato della barricata e posando lo sguardo su quelle creature che – collocate fuori dalla memoria collettiva – reclamano l’opportunità di immaginare le loro esistenze a partire dalla rivendicazione di uno spazio in cui trovare la propria ragione di essere, o anche di morire. Donne in guerra, Scintille e I treni della felicità ci consegnano storie di donne capitate, quasi loro malgrado, nella grande macchina della Storia, in un’alternanza di voci diverse in grado di costruire un’unica grande memoria al femminile, narrata attraverso un percorso emotivo fatto di ricordi, intimità, piccoli gesti che hanno determinato la loro resistenza e perseveranza per raccontare un’Italia diversa, che oggi non può che apparirci silenziosamente eroica. Una ‘scrittura del corpo’, «carnale e vivida di immagini», che nella scena trova il suo milieu, attraverso«parole che le attrici possono masticare e risputare come frecce scintillanti, come domande di giustizia e felicità» (Sicignano).
Titina De Filippo. L'artefice magica
Simona Scattina
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2020
Titina De Filippo intraprese fin da bambina la strada dell’arte, assaporando i primi applausi all’ombra di Scarpetta e trasformando in mestiere quel gioco che condivideva con i fratelli più piccoli, Eduardo e Peppino. Trascorse la sua giovinezza pronta ad afferrare ogni insegnamento e a convertirlo in esperienza e profitto, arrivando infine a conquistare le platee grazie alla sua serietà e autenticità d’arte. Il volume si occupa di indagare e, per quanto possibile, di ricostruire nella sua complessa eterogeneità, il percorso artistico di Titina senza disperdere quell’alone di magia che ha ammantato la sua figura di attrice, e che qui diviene la chiave di molteplici percorsi di indagine. A Titina la parola quasi non occorreva, le bastava il silenzio – come sempre fu per le grandi attrici – per esprimersi tutta.
Ballata per san Berillo e altri esercizi di prosa dannabile
Turi Zinna
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 192
"Ballata per San Berillo", viaggio underground nel popolare quartiere catanese, giunge a una dimensione testuale che ripropone il testo teatrale del fortunato spettacolo e una serie di testi spin off che ci consentono, grazie a uno sguardo d'insieme, di restituire al lettore il senso dell'intima ricerca drammaturgica dell'attore Turi Zinna. I testi lasciano trapelare la sottile indignazione di chi non riesce a rassegnarsi alle ferite inferte a una terra dove la bellezza sembra essere inestricabilmente congiunta alla sofferenza.
«Non tutti vissero felici e contenti». Emma Dante tra fiaba e teatro
Simona Scattina
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2019
pagine: 200
Emma Dante si distingue nel panorama della scena contemporanea per la straordinaria capacità d'incorporare gli aspetti più innovativi della regia senza mai conformarsi. Un teatro, il suo, che si fa carne nell'incontro viscerale con l'attore e che scaturisce da un costante conflitto dialettico. Avvezza alle sfide sin dai suoi esordi ha mostrato il desiderio di esplorare nuove strade, mutando continuamente prospettiva. Il suo composito percorso artistico l'ha portata a intercettare il teatro-ragazzi che ben si coniuga con un'espressività fatta di personaggi fortemente tipizzati e di spazi metaforici. Il volume affronta per la prima volta in maniera unitaria gli spettacoli di matrice fiabesca rintracciandone stilemi e rime e sottolineando modalità ed esiti di transcodificazione delle fonti. Da questo sguardo panoramico emerge l'autentica vocazione per fate e principesse, orchi e streghe, che incarnano le tensioni del presente e rinnovano l'invito a non arrendersi alla superficie delle cose. Le testimonianze che chiudono il volume consentono di recuperare la radice artigianale e autentica di queste produzioni che, lungi dall'essere una mera parentesi, ci consegnano il ritratto di un'artista piena di talento.
Storie dipinte. I cartelli della marionettistica fratelli Napoli
Simona Scattina
Libro: Copertina morbida
editore: Algra
anno edizione: 2017
pagine: 140
Questo studio aggiunge un nuovo tassello a un percorso già intrapreso nel 2002 da Alessandro Napoli con il volume "Il racconto e i colori. Storie e cartelli dell'Opera dei Pupi catanese". La serie dei cartelli e delle scene dell'Opera dei pupi della famiglia Napoli presenta un repertorio figurativo molto ampio, il cui valore documentario è oggi unico e inimitabile e la cui corretta tutela è presupposto imprescindibile per una più ampia fruizione. Questi manufatti rappresentano l'eredità materiale di una pratica artistica, il teatro dei pupi, sopravvissuta ai cambiamenti e alla crisi, al cattivo stato di conservazione, alla tentazione di chiudere 'bottega'. La sequenza delle immagini riprodotte in questo volume mira a ricostruire le complesse dinamiche che hanno caratterizzato la realtà storico-culturale catanese; si tratta di materiali preziosi, di foggia e composizione diversa, alcuni addirittura inediti, che offrono una testimonianza viva dell'antico mestiere dei fratelli Napoli e ribadiscono il compito affidato all'analisi, alla salvaguardia e alla valorizzazione della nostra identità.
La Guerra io dico la guerra. Metafore belliche bei cartelli della marionettistica dei fratelli Napoli (1839-1915)
Libro: Libro in brossura
editore: Duetredue
anno edizione: 2015
La mostra dal titolo "La guerra... io dico la guerra. Metafore belliche nei cartelli della Marionettistica dei Fratelli Napoli" mette in luce una antica sapienza nei cartelli protagonisti della mostra. Una sapienza che emerge dai disegni, dai colori, dalle raffigurazioni di un mondo solo apparentemente immobile e distante, in cui la storia pare ripetersi e la guerra dominare le vite dei Pupi, giudici venuti da lontano e pronti a incarnare vizi e virtù pur di respirare in scena.
Il sergente di Marco Paolini. Epica, memoria e narrazione
Simona Scattina
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 1990
pagine: 144
Nel 2004 Marco Paolini porta in scena Il Sergente tratto dal romanzo di Mario Rigoni Stern. Nel 2007 una nuova versione dello spettacolo viene trasmessa in prima serata su La7. Si tratta, in entrambi i casi, di una performance che intreccia la tensione memorialistica di Rigoni Stern con la capacità affabulatoria dell'attore. L'esito di tale "trasposizione di esperienze" è uno spettacolo emozionante, in cui la guerra, fatta da poveri uomini, viene rivissuta senza enfasi retorica. Il libro ripercorre le diverse fasi di lavorazione dello spettacolo, mettendo in luce la sensibilità di Paolini, la forza della sua dizione, il coraggio di proporre "un teatro forse come addestramento", un teatro "come istruzione".
Carlo Ludovico Ragghianti e i linguaggi della visione
Simona Scattina
Libro: Libro in brossura
editore: Duetredue
anno edizione: 2019
pagine: 124
Il pensiero umanistico di Carlo Ludovico Ragghianti si è mosso in svariati ambiti, dalla critica d’arte alla letteratura, dal teatro alla filosofia, fino ad approdare al cinema, territorio nel quale il suo contributo si proietta nel più ampio contesto europeo, in stretta relazione con teorici del calibro di Rudolph Arnheim, Béla Balázs o Sergej M. Ejzenstejn. Precursore della interdisciplinarietà come modello ermeneutico, Ragghianti amava definirsi un «linguista delle arti figurative», scavalcando così i limiti di un sapere specialistico. A trent’anni dalla sua scomparsa, questo volume mira a esplorare le riflessioni del critico nel campo dei linguaggi della visione per riannodare il suo sguardo all’attuale panorama della visual culture.