Castelvecchi: Dante
Logiche del desiderio in Dante
Remo Bodei
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 48
D«Amor, ch’a nullo amato amar perdona». È da questi versi, tra i più celebri dell’Inferno dantesco, che il grande filosofo delle passioni Remo Bodei sviluppa la sua riflessione sull’amore e il desiderio: cominciare con la Commedia per arrivare a parlare della crisi dell’amore nella nostra epoca. L’amore, in Dante, è come un fuoco che tende verso l’altro, elevando lo spirito verso la sua origine; la cupiditas invece non dilata l’animo, è desiderio di possesso «mal riposto» che può portare a esiti tragici, come dimostrato dalla morte dei due amanti Paolo e Francesca - e dall’inquietante cronaca quotidiana. Ma l’amor non è mai cancellato: «muove ed è mosso, è inquietudine che non trova su questa terra un oggetto adeguato alla propria dismisura e che perciò ricomincia a cercarlo sempre di nuovo, perché oscuramente lo ha già conosciuto».
Il canto decimo dell'Inferno e altri scritti su Dante
Antonio Gramsci
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 120
Dante è al centro degli interessi di Gramsci fin dall’inizio della scrittura dei Quaderni del carcere. La Commedia è uno dei libri richiesti subito dopo l’arresto; è dantesco uno degli «argomenti principali»; Dante è spesso associato a Machiavelli come rappresentante della corrente laica della letteratura italiana; la penultima nota è una riflessione sulla «quistione della lingua» a partire dal De vulgari. Ma all’interno dell’opera di Gramsci è possibile individuare un nucleo più definito che ruota attorno al canto decimo dell’Inferno e a Cavalcante Cavalcanti, padre di Guido, che prende avvio da uno scritto del 1918 e si concretizza in una sezione del Quaderno IV e in un gruppo di lettere. In tutte queste pagine – che qui si raccolgono – Gramsci usa Dante per riflettere su alcuni dei temi fondamentali dei Quaderni: il rapporto tra poesia e struttura, il ruolo degli intellettuali, la “popolarità” della letteratura italiana.
Dante specchio umano
María Zambrano
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 116
Sono poche le situazioni, come quella dell’esilio, in cui si presentano, come in un rito iniziatico, le prove della condizione umana». Per questo le opere di Dante – che dell’esilio è figura emblematica – non sono soltanto il racconto di una vicenda personale, ma trascendono i confini dell’individualità e si fanno metafora della stessa esistenza umana. Il poeta come «uomo universale», «specchio di umanità», centro di tutte le esperienze: in questa veste lo rappresenta María Zambrano. Allontanandosi dai canoni tradizionali, la filosofa spagnola legge il viaggio dantesco in chiave mistica, all’incrocio tra pitagorismo, neoplatonismo e tradizione ermetica, e vi ritrova l’influsso del sufismo. Due saggi inediti che ci consegnano un Dante eterodosso, dal profilo variegato e complesso, da scoprire. Postfazione e cura di Elena Laurenzi.
La poesia che cambia. Come si legge Dante
Marco Grimaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 104
La tradizione di commenti alla “Commedia” inizia già dalle prime fasi di divulgazione dell’opera. Da allora la “Commedia” è stata letta e amata sia dai più illustri studiosi, a partire da Boccaccio, sia dal grande pubblico, come dimostrano le moltissime reinterpretazioni artistiche – fino ai videogiochi e ai fumetti – cui è stata sottoposta nel corso dei secoli. Altra cosa, però, è tornare su quei versi con le lenti del presente, tentando operazioni di attualizzazione, rivolgendo a Dante gli interrogativi dell’oggi, come quelli che provengono dagli studi di genere o dalla questione femminile. Marco Grimaldi racconta una “Commedia” che è ancora a pieno titolo al centro del canone della letteratura universale, e mette in guardia dai rischi e dai limiti delle letture forzate.
Dante e le stelle
Piero Boitani
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 48
«E ’l sol montava ’n sù con quelle stelle…». Attraversando i cieli di Dante e incontrando le intelligenze angeliche, Piero Boitani offre un’interpretazione suggestiva e originale dell’armonia delle sfere, dei moti dei corpi celesti e della musica che risuona nei canti del “Paradiso” della “Divina Commedia”. Protagoniste di questa escursione critica sono le stelle, che hanno ispirato scrittori e poeti sin dai tempi di Omero e che si presentano già dai primi versi dell’opera dantesca. Il testo di Boitani ci offre un ritratto di Dante regista straordinario e astronauta ante litteram, capace di far sognare il lettore contemporaneo con incomparabili descrizioni del firmamento. Prefazione di Massimo Arcangeli.
Dante, nostro contemporaneo. Perché leggere ancora la «Commedia»
Marco Grimaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 48
Il mondo di Dante Alighieri era completamente diverso dal nostro: era un mondo in cui tutti gli uomini sapevano dove avrebbero vissuto, che lavoro avrebbero fatto, quali premi o castighi li avrebbero attesi nell’aldilà. Benché Dante abbia fatto un lavoro diverso da quello che si potevano aspettare i suoi genitori e abbia vissuto in esilio per metà della sua esistenza, aveva delle idee molto precise sulla vita dopo la morte ed era sicuro che fossero condivise dai suoi lettori. Oggi, quando queste certezze non ci sono più, perché leggiamo ancora la Commedia? Perché è bella? Perché parla nella nostra stessa lingua? Perché ci insegna qualcosa del mondo di ieri? Marco Grimaldi cerca di rispondere a queste domande, spiegando cosa ci interessa ancora del contenuto più profondo del poema dantesco.
Vita di Dante
Umberto Cosmo
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 208
Gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, gli episodi della vita fiorentina, l’impegno politico, la dolorosa esperienza dell’esilio, la consolazione trovata negli studi filosofici e teologici, l’amore per Beatrice: dalle dense e appassionate pagine di questa biografia emerge l’immagine viva di un uomo interamente calato nel suo tempo ma rivolto a un ideale universale, un ritratto che Umberto Cosmo ha disegnato da una prospettiva intellettuale unica e mai più eguagliata. Serio e rigoroso nella ricostruzione storica, il testo di Cosmo è «un lavoro – ha detto Bruno Maier – egualmente lontano dalla compilazione erudita e dalla “vita romanzata”, una rappresentazione esauriente del dramma dell’uomo e del poeta, rievocato nei suoi termini effettivi e nel preciso colore del tempo».