Baldini + Castoldi: I saggi
Russia: l'ultimo inganno. Forse il diavolo ha acceso ancora le luci
Milli Martinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2018
pagine: 233
Affollato di incontri con tutti i nomi che contano nell'intelligencija russa - poeti e registi, scrittori, scienziati - questo libro è l'appassionato resoconto di quanto è andato affastellandosi, intrecciandosi, elidendosi nella vita culturale di Mosca e delle sue più lontane province durante la fase che ha fatto seguito alla perestrojka. Dai referendum del '91 al golpe d'agosto che induce Gorbacev alla resa, fino ai giorni drammatici che vedono il Parlamento russo preso a cannonate da El'cin, questa è la registrazione di voci vivissime e variegate. Sono quelle di coloro che dopo essersi battuti coraggiosamente contro il Cremlino negli anni del dispotismo e aver interrogato con lucida intelligenza il futuro durante gli anni di Gorbacev, si sono ora trovati accanto, camaleontici compagni di libertà, proprio quegli stessi funzionari che li avevano chiusi in carcere, tacitati, isolati, espulsi dal lavoro intellettuale. L'autrice, nel corso delle sue permanenze a Mosca, a Omsk, a Tomsk, a Irkutsk e nel villaggio degli scrittori di Peredelkino, vive direttamente il dramma della tradizione culturale russa nella quale i periodi euforici, dove si respira libertà e democrazia, sembrano sempre destinati a essere spazzati via dal vento freddo del nihilismo e della delusione. Sofferto itinerario attraverso caparbie testimonianze, patteggiamenti e compromessi, il libro è anche un commosso e accorato omaggio alla strenua vitalità di un Paese che la repressione e l'isolamento imposti da decenni di dittatura non hanno piegato nelle sue profonde risorse intellettuali e morali.
A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scorta
Federica Angeli
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2018
pagine: 373
Siamo a Ostia, nel 2013, e tra gli abitanti di quei palazzi c'è anche Federica Angeli, cronista di nera per le pagine romane di «la Repubblica», che in quella periferia è nata e cresciuta. Da tempo si occupa dei clan locali e ha subìto gravi minacce. Sa quindi come è fatta la paura, ma crede che l'altra faccia della paura sia il coraggio. Se i vicini rientrano obbedienti al comando del boss, lei decide di denunciare ciò che ha visto. Dal giorno dopo la sua vita è stravolta: per la sua incolumità le è assegnata una scorta, eppure nessuna intimidazione fa vacillare la sua fede in un noi con cui condividere la lotta per la legalità. La storia giudiziaria di cui è protagonista fino alle più recenti sentenze ci parla di una possibile seppur faticosa vittoria, confermando che tutti insieme possiamo alzare la testa e cambiare in meglio. Federica Angeli ha ottenuto questa vittoria con l'unica arma che possiede, la penna, e in queste pagine ci racconta le tappe di una vera e propria sfida alla malavita, nel solco di un giornalismo nobile, illuminato di etica civile, che non compiace mai null'altro che la verità, con una coerenza a tratti severa. In un susseguirsi di colpi di scena, viviamo con lei le sue paure, a tratti la disperazione e i momenti di solitudine. La sua testimonianza puntuale, incalzante, senza respiro non dimentica mai la sua dimensione di donna, di madre e di moglie contesa alla serenità famigliare. Una serenità che, ispirata dalla "Vita è bella" di Benigni, Federica Angeli riesce magicamente a preservare, coinvolgendo i figli in un gioco alla guerra. I diritti di questo libro sono stati acquistati dal regista Claudio Bonivento che trasformerà l'incredibile storia di Federica Angeli in un film.
NazItalia. Viaggio in un paese che si è riscoperto fascista
Paolo Berizzi
Libro: Libro rilegato
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2018
pagine: 424
Aprile 2018. L’Italia si appresta a festeggiare il 73° anniversario della Liberazione, mentre alle elezioni del 4 marzo ha vinto un centrodestra a guida leghista, grazie anche ai voti neofascisti. Nel 2017 Paolo Berizzi, con i suoi scoop su «la Repubblica», ci ha raccontato la nuova marcia su Roma di Forza Nuova, il lido «mussoliniano» di Chioggia, il blitz del Veneto Fronte Skinheads nella sede di un’associazione pro-migranti di Como. Fino alla tentata strage di Macerata nel febbraio 2018. Episodi sintomo di un’escalation fascioleghista e xenofoba allarmante, di fronte alla quale l’Italia si divide fra chi minimizza o dà la colpa all’«immigrazione fuori controllo», come il leghista Salvini, e chi assicura che «il fascismo in Italia è morto per sempre». Non è così. In questo libro, che corona quindici anni di inchieste, forte dei retroscena inediti sulla svolta a destra della Lega e dei racconti di un pentito di Forza Nuova, Berizzi fotografa in maniera vivida un Paese che si è riscoperto fascista, o forse sotto sotto non ha mai smesso di esserlo. Un Paese in cui i media e i partiti, sia di destra che di sinistra, sono sempre timidi a parlare di fascismo e a stigmatizzare certe derive. È uno sdoganamento in corso da anni, colpa anche dell’inedia di istituzioni e organi dello Stato. E che continuerà sotto le nuove forme del populismo sovranista, mentre partiti come CasaPound e Forza Nuova puntano a sostituirsi allo Stato e a radicarsi sul territorio offrendo assistenzialismo di strada e sicurezza fai da te. Oggi più che mai, quindi, mentre i fascisti del terzo millennio agiscono nelle piazze e nel web, con la violenza e la beneficenza, bisogna far nostro il monito che Umberto Eco lanciava sul «fascismo eterno», capace di riproporsi sempre sotto forme liquide e larvate: «il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue forme, ogni giorno, in ogni parte del mondo». È questo lo spirito appassionato del viaggio di Berizzi.
L'infanzia dei dittatori
Véronique Chalmet
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2018
pagine: 171
Il Novecento è stato non solo il «secolo breve» ma anche quello con la maggior concentrazione di dittature e quindi di dittatori. Ma personaggi come Hitler, Mussolini o Franco, Saddam Hussein o il sanguinario Bokassa, come hanno potuto diventare quello che poi sono diventati? Nella loro infanzia e prima adolescenza cosa ha scatenato la crudeltà che sarebbe esplosa nell'età adulta? Hitler e Stalin venivano picchiati dai padri ubriaconi. Saddam Hussein aveva un patrigno che lo trattava da schiavo e un amato zio materno, generale e golpista, che lo ha trasformato in un torturatore. Franco non perdonò mai al padre le sue scappatelle; da cui la morale rigida del franchismo. Certo, gli scenari familiari dei grandi dittatori erano disastrosi. Ma più che alla banalità del male, questo libro fa pensare ai disastri prodotti dall'assenza del padre, comune denominatore ai profili sanguinari raccontati da Véronique Chalmet in questo curioso saggio a cavallo fra psicologia, storia e cronaca familiare. E ci ricorda anche che, con la giusta dose di orrore, paura e violenza, in quell'età cruciale che è l'infanzia, forse ognuno di noi può trasformarsi in un mostro sanguinario.
VacciNazione. Oltre ignoranza e pregiudizi, tutto quello che davvero non sappiamo sui vaccini in Italia
Giulia Innocenzi
Libro: Copertina rigida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2017
pagine: 185
8 luglio 2017, 15.000 persone a Pesaro: militanti del movimento NO-VAX, ma anche famiglie con bambini, medici e semplici cittadini, tutti lì a manifestare contro il decreto in discussione in Parlamento. Mi aspetto che una partecipazione così massiccia finisca sulle prime pagine di tutti i quotidiani e in apertura di tutti i tg. Invece nulla. Silenzio. Perché tutta questa reticenza? Decido di indagare. La mia inchiesta parte da qui. Ma questa storia parte dal 2014, quando l'Italia è diventata la nazione capofila a livello mondiale delle strategie vaccinali. Per quale motivo si è passati da 4 a 10 vaccini obbligatori, quando metà dei paesi europei ha zero vaccini obbligatori? Lo si è fatto sulla base di una vera emergenza? Quali sono i dati medici ufficiali sulle reazioni avverse? (...) Le persone che hanno adottato il piano vaccinale erano libere da conflitti d'interesse? In un'inchiesta sulla notizia che ha occupato le cronache durante l'ultima estate e di cui si discuterà ancora di più nei prossimi mesi, Giulia Innocenzi affianca medici, scienziati, politici, esperti di diritto e semplici padri e madri di famiglia per cercare di dare risposte attendibili e serie a questi e a tanti altri quesiti. Perché è sempre il momento giusto per porsi delle domande sulla nostra salute e su quella dei nostri figli, ed è obbligatorio scavare sotto la superficie della notizia senza pregiudizi. Perché solo una maggiore consapevolezza può salvare la nostra vita. E il nostro futuro.
Un giorno questo calcio sarà tuo. Storie di padri e figli, e di pallone
Fulvio Paglialunga
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2017
pagine: 244
Giocare coincide, nella crescita di un uomo, con l'affinamento delle abilità, della sensibilità, delle emozioni. È insomma rapporto. Come quello che si stabilisce tra padre e figlio. Il calcio diventa allora uno strumento educativo, che trasporta valori da una generazione all'altra, che dà vigore all'efficacia delle regole condivise e alla magia del gioco di squadra, al tifo. È una questione quasi genetica, in fondo: è di padre in figlio che si trasmette la squadra del cuore. È di padre in figlio che si trasmette la passione. Fulvio Paglialunga racconta le storie dei più famosi genitori che hanno lasciato il gioco in eredità ai figli - da Cesare e Paolo Maldini a Bruno e Daniele Conti, da Jacky e Stuart Fatton a Valentino e Sandro Mazzola, da Peter e Kasper Schmeichel a Mazinho e Thiago Alcantara - fino a raccontare cosa sia oggi il pallone in Italia. Perché altre nazioni hanno saputo creare intere comunità intorno al calcio, anche attraverso lo ius soli, mentre l'Italia continua a mettere ostacoli al tesseramento. Perché le Tv possono aiutare e non solo distruggere lo spettacolo. Perché il calcio italiano può risalire solo se torna a essere una cosa di famiglia, un valore.
Fozza Cina. Dalla Pirelli alla moda al calcio, l'Italia sta diventando una colonia cinese?
Sabrina Carreras, Mariangela Pira
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2017
pagine: 178
Diciamoci la verità, l'italiano medio si è accorto che i cinesi potrebbero diventare padroni a casa nostra quando i due blasoni del calcio milanese e nazionale sono passati in mani cinesi. Ma pochi sanno, tranne gli addetti ai lavori, chi sia Zhang Jindong, il nuovo proprietario dell'Inter, o Yonghong Li, il magnate che ha preso il posto di Berlusconi alla guida del Milan. Sempre in pochi hanno capito se l'acquisto della Pirelli sia un vantaggio per noi o per il colosso statale ChemChina. Eppure negli ultimi anni aziende cinesi hanno comprato lo storico marchio di moto Benelli, o la mitica Krizia, oltre agli oli Berio e Sagra. Per non parlare delle partecipazioni nelle nostre big dell'energia e delle comunicazioni (Terna, Snam e Telecom). Cosa si cela dietro questo shopping? Se ci fosse dietro un disegno geopolitico preciso da parte di Pechino?
Rinascimento. Con la cultura (non) si mangia
Vittorio Sgarbi, Giulio Tremonti
Libro: Copertina rigida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2017
pagine: 187
«Come nel Medioevo le tradizioni e le superstizioni esistenziali avevano prodotto una quasi impenetrabile e fitta rete di vincoli e remore, così oggi le nuove superstizioni - prodotto artificiale della civiltà, della modernità e della sua etica legale - si calano sulle attività produttive nella forma di una ragnatela ugualmente fitta di nuove infinite regole e inutili e sovrapposte servitù, di artificiose e forzose convenzioni ideologiche, politiche, e giuridiche... Si può evitare questa deriva, ma solo a partire dal Rinascimento, proprio perché questo è stato lotta per la libertà contro la tirannide, ma anche antitesi e rivoluzione come costruzione dell'avvenire.» Queste parole riassumono il senso di un originale manifesto culturale e politico scritto a quattro mani: da una nuova idea di Europa al ruolo dell'Italia non più subalterno, dal problema dei migranti allo Ius soli, dal recupero e la valorizzazione dei beni artistici, soprattutto dopo il terremoto del 2016, all'orgogliosa rivendicazione dell'Italia come «potenza culturale» i cui Beni valgono più di qualunque industria straniera. Sono questi i temi che in queste pagine con estrema forza indicano una via d'uscita dalla crisi economica e di valori del nostro Paese e del mondo occidentale in generale. Ma questa rinascita non può che partire dalla bellezza, bellezza come volano di sviluppo, bellezza come bene pubblico e forma politica più alta. Il nostro è un patrimonio di valori di civiltà che si può tradurre in valore patrimoniale, e gli esempi non mancano. Solo valorizzandolo l'Italia può tornare a dispiegare, con Dante, «le ali al folle volo».
Il lavoro ombra. Tutti i lavori che fate (gratis) senza nemmeno saperlo
Craig Lambert
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2017
pagine: 318
Escludendo il sonno, il lavoro è l'attività che occupa la maggior parte della vita di ogni uomo. Da sempre il lavoro sorregge l'economia, la società, la famiglia, e dà valore persino alle nostre esistenze. Ma oggi la sua ombra ha invaso ogni angolo del nostro tempo. Com'è stato possibile? Oggi prenotiamo dal nostro pc le vacanze, usiamo l'home banking, facciamo il check in on line. Ma un tempo tutti questi erano lavori retribuiti, che adesso facciamo noi... gratis. Lambert definisce queste attività del lavoro ombra come «la schiavitù della classe media», e individua la loro nascita nell'invasione dell'elettronica e poi della robotica nei nostri spazi quotidiani. La trasformazione è avvenuta lentamente - dai primi rifornimenti di benzina self-service negli anni Cinquanta alla pervasività odierna dell'informatica - e ha prodotto cambiamenti non solo sociali ma anche psicologici. Il risultato di questa dinamica? Una forma di consumo sempre più personalizzata, un grande livellamento sociale e lo sfaldamento delle comunità, via via che la robotica andrà sostituendo le interazioni umane. "Il lavoro ombra" è una guida a questo nuovo fenomeno: è vero, le giornate non ci bastano mai, lavoriamo senza saperlo per le multinazionali, ma oltre a rendercene consapevoli questo libro ci offre suggerimenti arguti su come diventare artefici del nostro tempo e disintossicarci dal virus del lavoro.
La viralità del male. Storie di nuovi fanatici
Federico Mello
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2017
pagine: 160
"Sul web ogni tipo di fanatismo è in grado di offrire una sua bolla nella quale chiunque può rinchiudersi, ognuno può trovare la 'pace dietro le sbarre di una visione assoluta' che taglia il mondo fuori. È così che il male diventa virale." Nizza, Berlino, Bacca, Parigi, Monaco, Oslo. Sempre più spesso il terrore invade le nostre città lasciandoci attoniti. Il fanatismo che, nelle nostre società sviluppate sembrava governabile è invece progressivamente esploso e ci minaccia da vicino, insidia le nostre vite, punta a trasformare le nostre sicurezze in paura.
La società dello spettacolo-Commentari sulla società dello spettacolo
Guy Debord
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2017
pagine: 316
Guy Debord con questo libro scritto nel 1967, agli albori dell'era televisiva, ha intuito con lucidità agghiacciante che il mondo reale si sarebbe trasformato in immagini, che lo spettacolo sarebbe diventato "la principale produzione della società attuale". Siamo entrati nell'epoca dello "spettacolo integrato": è la fine della storia, "il crimine perfetto", scrivono Carlo Freccero e Daniela Strumia nella prefazione, che "ha soppresso la realtà". Non si può comprendere la logica e la strategia dei mass media senza fare riferimento alle tesi rivoluzionari de Debord.
La resa. Ascesa, declino e «pentimento» di Felice Maniero
Monica Zornetta
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2017
pagine: 182
Le ultime immagini di Felice Maniero, l'ex boss della Mala del Brenta, lo ritraggono circondato da poliziotti e giornalisti, ammanettato e sorridente sotto il suo inconfondibile caschetto. Dopo aver spadroneggiato per anni in tutto il Nordest, nel 1995 scende a patti con lo Stato, ma tiene fuori dai processi madre, fidanzata e, soprattutto, i suoi miliardi. Oggi Felice Maniero è un uomo libero e un affaccendato imprenditore. Ha cambiato identità, ma nella memoria di tutti resta pur sempre "Faccia d'angelo".