Baldini + Castoldi: I saggi
Brigate Rosse. Storia del partito armato dalle origini all'omicidio Biagi (1970-2002)
Pino Casamassima
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2022
pagine: 1000
Vent’anni. È il tempo passato dall’ultimo agguato brigatista. Era il 19 marzo 2002 quando Marco Biagi perse la vita per mano delle Brigate Rosse per la costruzione del Partito comunista combattente: una nuova formazione che aveva ripreso il cammino della lotta armata delle prime Br interrotto nel 1988 con l’uccisione di Roberto Ruffilli. Un lungo attacco allo Stato che la precedente leadership brigatista aveva dichiarato conclusa. Dopo una tregua decennale, la stella a cinque punte si era ripresentata: il 20 maggio 1999 era stato ucciso Massimo D’Antona, anche lui giuslavorista come Biagi. La guerra pareva quindi ricominciata. Ma con l’arresto dei nuovi capi, e una organizzazione praticamente allo sbando per «pentimenti» e delazioni, il sipario sulle Brigate rosse calò nuovamente. E definitivamente. Si concludeva così una storia iniziata all’indomani del nuovo «biennio rosso» – il ’68 studentesco e il ’69 operaio – con la diffusione dei primi volantini nell’autunno del 1970. In questo libro si ripercorre tutta la parabola della più longeva formazione armata che l’Europa abbia mai conosciuto, dalle origini all’epilogo, diventando lente d’ingrandimento del fenomeno più cruento dell’Italia repubblicana.
Cesare deve morire. L'enigma delle Idi di marzo
Orazio Licandro
Libro: Libro rilegato
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2022
pagine: 352
L’assassinio di Giulio Cesare – evento cardinale nella storia della repubblica romana – è stato studiato e analizzato per secoli: la storiografia moderna sembra concordare sul fatto che i tre cesaricidi abbiano agito per impedire il disegno del generale di instaurare la monarchia a Roma attraverso la dittatura a vita, uno strumento assolutamente inedito e che minacciava di sconvolgere l’ordine istituzionale e sociale costituito. Tuttavia, il recente ritrovamento di una tavola su cui è inciso l’elenco delle liste magistratuali del 45-44 a.C., gli anni in cui maturò e si realizzò la congiura, riapre la discussione: Cesare era infatti stato già nominato dictator perpetuus; ma l’aggettivo perpetuus non significava “a vita”. Se Cesare non voleva farsi re, allora cosa cercavano di impedire Gaio Cassio, Marco e Decimo Bruto? E quale fu il vero ruolo di Antonio? Attraverso un’analisi attenta e dettagliata delle fonti antiche e della storiografia moderna, Orazio Licandro rilegge l’intera vicenda e, scandagliando i fondali oscuri della lotta politica, presta ascolto a un altro grande condottiero, sorta di alter ego di Cesare, ovvero Napoleone: anche lui, infatti, sospettava che ci fosse un’altra ragione dietro l’omicidio di un uomo che, col suo potere e la sua geniale irruenza, avrebbe potuto cambiare il corso della Storia. La sua azione militare, del resto, dopo la conquista esemplare della Gallia, era orientata verso Oriente come a voler ripercorrere le orme di un idolo del passato: Alessandro Magno; come lui, anche Cesare mirava forse a conquistare un vasto impero? Temevano i cesaricidi che tornasse in patria in trionfo, accolto dalla folla come un nuovo sovrano di stampo ellenistico? Partendo da queste domande, e alla luce dei nuovi ritrovamenti e delle nuove scoperte in campo epigrafico, questo saggio ci offre una rilettura approfondita e innovativa di uno dei più interessanti enigmi dell’antichità, una di quelle vicende sulle quali la Storia e la storiografia non smettono mai di interrogarsi.
Il cinema di Truffaut
Paola Malanga
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2022
pagine: 720
François Truffaut: il giovane cinefilo che, all'inizio degli anni Cinquanta, inventa un nuovo modo di fare critica, scoprendo Hitchcock e il cinema americano; il regista che inaugura la Nouvelle Vague con I quattrocento colpi; e soprattutto l'artista che sa trasformare il personale in universale, e rivolgersi a tutti gli spettatori, ma parlando a uno a uno, confidenzialmente. I suoi film, al contrario di quelli di molti suoi compagni d'avventura, restano, inattaccabili dal tempo che passa, e il vuoto che ha lasciato alla sua morte, nel 1984, è uno dei più lancinanti nel cinema contemporaneo. Paola Malanga ci racconta un Truffaut a tutto tondo, maestro di insolenza e di tenerezza, capace di amori dissennati e di odi furibondi, e allo stesso tempo ricostruisce un'intera epoca, quella dei «Cahiers du cinéma» di André Bazin e della Cinémathèque di Henri Langlois, sullo sfondo della guerra d'Algeria e del Maggio '68. Senza rinunciare a un'analisi dettagliata film per film, chiedendosi ogni volta le ragioni di successi e flop, capolavori e mezzi fallimenti. Che è l'unico modo per rendere giustizia a un uomo che Gérard Depardieu ha descritto con queste parole: «Era un ribelle, un estremista in tutto. Ed era generoso sempre dieci secondi in anticipo sulla generosità degli altri, come Platini sul pallone. Con un'eleganza folle». Fa bene rivedere i suoi film, fa bene ripassare la sua vita. Perché sia i film che la vita di François Truffaut ci ricordano che è sempre possibile sottrarsi a destini decisi da altri - la società, gli algoritmi, il sistema del consenso, la logica del consumer - per scrivere la propria storia. La riedizione di questo libro, uscito per la prima volta nel 1996, è rivolta non solo a chi sente la mancanza di Truffaut, ma anche e soprattutto a chi non lo conosce. Nella speranza che i giovani di oggi e di domani possano trovare in lui un compagno segreto per portare alla luce e far avverare anche i sogni che sembrano impossibili. O almeno provarci. Prefazione di Paolo Mereghetti.
Senza promettere la luna. Scritti di un riformista milanese
Carlo Tognoli
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2021
pagine: 384
Carlo Tognoli è stato il più giovane sindaco di Milano, quello che ha governato più a lungo la città dalla fine dell’Ottocento, che ne ha gestito la deindustrializzazione e la sua trasformazione in capitale dell’innovazione, guidandola per un decennio lungo e complicato, a partire dalla metà di quegli anni Settanta, segnati dal terrorismo più feroce, che porteranno agli assassini di Guido Galli, Emilio Alessandrini e Walter Tobagi. Proprio l’ultimo articolo del giornalista del «Corriere della Sera» dedicato al sindaco e alla sua amministrazione suggella il titolo di questo volume che, attraverso lo sguardo attento e appassionato di un protagonista, ci rimanda alle radici profonde di un pensiero-civiltà, quello del riformismo socialista, e al suo connaturato rapporto con la realtà meneghina. Attraverso questa raccolta di scritti, memorie e biografie di Tognoli – alcuni dei quali inediti – rileggiamo pagine di storia che segnano e caratterizzano il Novecento italiano. Dalla rivincita del riformismo di Filippo Turati e Anna Kuliscioff alle figure dei sindaci Emilio Caldara e Antonio Greppi o dei presidenti Sandro Pertini e Bettino Craxi, passando per gli avvenimenti come la Grande Guerra, i fatti di Ungheria, la Primavera di Praga o gli snodi politici e amministrativi delle sue esperienze, apre un suggestivo spaccato di memorie e conoscenza su un lungo tratto della nostra storia.
Ulisse non è lui. La grande sciarada di Omero alle origini della coscienza
Giovanni Kezich
Libro: Copertina rigida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2021
pagine: 416
Fatta passare per millenni come una storia meravigliosa e travagliata, a tratti cruenta ma destinata a buon fine, l'Odissea spiazza da subito il lettore con il suo incedere altalenante e il suo scarso equilibrio, visto che le peripezie di Ulisse tra maghe e ciclopi, sirene e mostri marini, che tanto hanno affascinato i lettori di ogni epoca, impegnano a malapena un sesto di un poema che è dedicato piuttosto, nella sua parte preponderante, ai preparativi di un massacro tremendo e immotivato, quello dei cosiddetti «proci», i pretendenti di Penelope: una strage che, a dispetto di tante fantasmagorie di facciata, costituisce il vero obiettivo della narrazione. Eppure, alcune vistose incongruenze dovrebbero mettere subito in allarme: qual è lo scopo dell'inspiegabile viaggio di Telemaco, rischioso e apparentemente inutile, che apre il poema? E perché Ulisse, atteso da dieci anni, si ripresenta a Itaca in sincronia perfetta con il viaggio del figlio, e per giunta da solo, pur essendo partito con un gran seguito di navi e di compagni? E come è possibile che egli non venga riconosciuto subito da un servo fedele, da sua moglie e da suo padre? A partire da queste domande, Giovanni Kezich scopre nel poema una trama nascosta che ci porta lontano dalle rassicuranti convenzioni della poesia eroica e ci introduce in un ambito enigmatico come quello di un giallo, una sciarada elusiva e tendenziosa che cerca di occultare una certa verità raccontandocene un'altra: come se il vero obiettivo dell'Odissea non fosse il glorificarsi delle gesta del suo protagonista, ma l'addolcire con le arti della poesia il rimorso per la strage di raggelante brutalità che, a dieci anni dalla caduta di Troia, si è consumata in un'isola remota lasciata a se stessa, dove il re non era mai tornato. Forte di un'intuizione folgorante maturata a contatto con il testo di Omero, "Ulisse non è lui" non è la semplice enunciazione di uno scoop interpretativo, ma una rilettura approfondita, illuminante e fascinosa del poema più letto e più amato della storia: una scommessa, ambiziosa e coltissima, che punta a riconsiderare daccapo l'Odissea come un documento antropologico, che può forse raccontarci, dell'antica civiltà greca come di noi stessi, molto più di quello che sinora abbiamo saputo capire.
Non dimenticare, non odiare. Storia di mio padre e di tuo nonno
Eugenio Occorsio
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2021
pagine: 256
Un magistrato di riconosciuta imparzialità e di grande coraggio. È stato ucciso sotto casa a colpi di mitra la mattina del 10 luglio 1976 da un commando di Ordine Nuovo, formazione di estrema destra dalle ramificazioni inquietanti, che lui aveva processato e fatto mettere fuori legge per ricostituzione del partito fascista due anni prima. L'esecutore del delitto è stato Pier Luigi Concutelli, mai pentito, condannato all'ergastolo. Ma la natura di questa «eliminazione» non è ancora chiara. Occorsio indagava in contemporanea sui terroristi neri, sulle logge deviate, sulle responsabilità dei servizi nella strategia della tensione, sulla criminalità comune che con i neofascisti aveva tanti elementi da spartire. Pochi anni prima aveva scoperto le trame oscure del Sifar, e aveva istruito il primo processo su piazza Fontana lasciando l'indicazione di approfondire una serie di personaggi dell'estrema destra infiltrati nei circoli anarchici. È passato quasi mezzo secolo. Concutelli, vecchio e malato, nel 2009 è stato liberato provocando l'indignazione di Vittorio junior, figlio di Eugenio - l'autore di questo libro - e nipote del giudice ucciso. E così Eugenio, che aveva vent'anni quando il padre fu ucciso, quanti ne aveva adesso Vittorio, ha deciso di raccontare al figlio la storia del nonno e dei terribili anni di piombo in cui si inserì il delitto. Ne nasce una riflessione generazionale sul lutto e la memoria, su un Paese che ha voltato più volte pagina ma non ha mai fatto veramente i conti con quel buco nero-piombo della sua storia, fitto di morti e misteri, di violenza efferata e progetti eversivi. È anche il racconto di alcune delle vicende più oscure di quegli anni e soprattutto di come i valori democratici dell'Italia abbiano retto all'offensiva terroristica senza cedimenti liberticidi. Parallelamente, chi ha vissuto quell'esperienza e ne porta la croce e il dolore, non deve lasciarsi sopraffare dall'odio e da sentimenti di vendetta, ma cercare solo giustizia nel rispetto della vita, in un percorso di pace e di civile convivenza. Prefazione di Eugenio Scalfari.
Persona ambiente profitto. Quale futuro?
Giovanni Maria Flick, Maurizio Flick
Libro: Copertina rigida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2021
pagine: 176
«Il futuro non è più quello di una volta», diceva Paul Valéry. E oggi più che mai, nel mondo dopo la pandemia, è diventato necessario ripensare al domani che ci aspetta. Ma in uno scenario che appare catastrofico e che impone di essere riconsiderato in tutto e per tutto, la prospettiva ambientale potrebbe essere l'unica risposta adeguata per fronteggiare le sfide che il presente ci pone. Siglare un nuovo Patto Atlantico delle democrazie aiuterebbe non solo a sconfiggere il virus, ma anche a ricostruire l'economia e proteggere il clima; sarebbe un tentativo per rendere concreta una solidarietà soltanto proclamata. Per seguire questa direzione bisogna però ripensare il rapporto tra mercato e ambiente, tra economia ed ecologia: l'una sopravvive solo se sopravvive anche l'altra. C'è bisogno di un'economia che rispetti l'uomo e il pianeta; che includa; che sia al servizio del bene comune; che non sia di ostacolo al cammino verso un mondo diverso. Dalla carbon tax alla regolamentazione ambientale tra Stato e Regioni, dalle nuove prospettive di inurbamento e migrazione alla tutela del paesaggio e della biodiversità, dalla rinascita delle comunità locali alla questione climatica: la nostra Carta costituzionale può indicarci la via da seguire, affinché il bilancio tra profitto e ambiente non risulti più squilibrato a esclusivo vantaggio del primo. Una riflessione lucida e appassionata sul futuro del nostro ecosistema. Un appello accorato per rinnovare il "patto dell'arcobaleno" con cui si concluse il primo diluvio universale di fronte alla minaccia incombente di una nuova catastrofe: ambientale, climatica, giuridica e sociale.
Come sopravvivere a una pandemia
Michael Greger
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2021
pagine: 896
Tubercolosi, influenza aviaria, Hiv e coronavirus: tutte queste malattie infettive hanno un'origine comune, cioè l'interazione tra esseri umani e animali. Altrimenti note come «malattie zoonotiche», perché passano dagli animali alle persone, derivano sia da patogeni preesistenti sia da nuovi, che compaiono e ricompaiono nel corso della storia diffondendo epidemie e pandemie che provocano milioni di morti in tutto il mondo. Ma come sono nate queste malattie? E che cosa possiamo fare per fermare la loro marcia fatale nei nostri Paesi, nelle nostre case e dentro di noi? In "Come sopravvivere a una pandemia", Michael Greger, medico ed esperto di salute di fama internazionale, indaga sulle origini di alcuni dei patogeni più letali che il mondo abbia mai conosciuto. Ripercorrendone l'evoluzione dal passato fino a oggi, prende in esame i virus influenzali e i coronavirus, mettendo in luce il ruolo cruciale degli esseri umani nell'amplificare su larga scala, e addirittura a livello globale, il loro impatto letale, rivelando non solo ciò che possiamo fare per proteggere noi e i nostri cari in casi del genere, ma anche il modo in cui l'umanità deve correggere il tiro per ridurre la probabilità che in futuro si verifichino catastrofi ancora peggiori.
Rap. Una storia italiana
Paola Zukar
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2021
pagine: 368
Dal 2006 al 2016 il rap italiano è sbarcato nel mainstream in un paese come il nostro, spesso tradizionalista e restio ai cambiamenti. Con Clementino, Fabri Fibra e Marracash il genere è uscito dai circuiti underground per approdare al grande pubblico. Dietro a questi artisti c'è il nome di una donna capace di interpretare le regole di un gioco fatto prevalentemente da uomini: Paola Zukar. "Rap" torna in libreria in una nuova edizione, un aggiornamento che è qualcosa di più di una versione riveduta e corretta: è una nuova importante appendice, un complemento alla prima parte. Vuole essere una specie di backstage di quello che è successo alla scena in questi vitali ultimi anni ripartendo proprio dal 2016, anno epico in cui la prima versione del libro fermava il suo racconto, anno in cui uscirono dischi importantissimi per l'affermazione della trap e del rap, quel 2016 che viene già considerato un anno magico e nostalgico dai più giovani, l'anno nel quale hanno cercato e trovato uno spazio a fianco di ciò che c'era già prima. In questo libro si ripercorre l'esperienza personale di Paola alla guida della sua agenzia, la Big Picture Management, e il percorso umano e artistico che l'ha portata a trasformare la sua passione in una professione.
Il cammin di nostra vita. Viaggio nella Divina Commedia
Luca Sommi
Libro: Libro rilegato
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2021
pagine: 304
Se è vero, come si dice, che un classico è tale perché non smette mai di essere attuale, la Divina Commedia non può non esserlo. Anzi, ne rappresenta forse l’esempio più lampante ed emblematico della storia della letteratura. Amatissima, citatissima, ma spesso purtroppo fraintesa, dopo settecento anni questo capolavoro non smette di incuriosire e appassionare lettori di tutto il mondo. Dante ci fa emozionare per la tragica storia d’amore di Paolo e Francesca e ci spaventa con la mostruosità di Lucifero; ci conduce attraverso le atmosfere cupe e grottesche dell’Inferno, la salita al Purgatorio, fino alla luce e allo splendore del Paradiso; stordisce il lettore moderno con sottigliezze teologiche ma sa infiammarne l’animo con le sue invettive contro l’Italia; ci spiazza con l’enigma drammatico del conte Ugolino e ci eleva con la presenza di Beatrice e Virgilio. In queste pagine, Luca Sommi ci accompagna lungo questa rilettura della Divina Commedia con chiarezza per spiegare, in sintesi, cosa accade nella più grande opera «mai scritta da un cristiano». Un tributo amorevole e riverente, un libro unico che sorprenderà anche il lettore più esperto.
La fine delle epidemie. Come fermare la minaccia che incombe sull'umanità
Jonathan D. Quick, Bronwyn Fryer
Libro: Copertina rigida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2020
pagine: 512
Sembrava l'incubo distopico di cui parlavano gli esperti di pandemie, eppure si è avverato. Il Covid-19 ci ha catapultati in uno scenario fantascientifico che adesso è vita vissuta per gli abitanti di tutto il pianeta. Da un giorno all'altro miliardi di persone in tutto il mondo sono state travolte da paure, incertezze, fallimenti. In "La fine delle epidemie" Jonathan D. Quick, docente al Duke Global Health Institute ed ex direttore del Global Health Council, una delle massime autorità nel campo della salute pubblica, racconta la storia di eroi del passato e del presente che sono usciti vincitori dalla lotta contro la diffusione di malattie mortali come l'influenza spagnola, l'Aids, la Sars, l'Ebola. Quick illustra i princìpi scientifici e politici per combattere le epidemie e fornisce un piano articolato in sette fasi per spiegare in dettaglio come i leader mondiali, i professionisti in ambito sanitario, il mondo degli affari, i media e i comuni cittadini possano collaborare per prevenirle, salvando così milioni di vite umane.
Giustizia in crisi (salvo intese). Leggi, giudici, processi e carcere di fronte alla pandemia
Giovanni Maria Flick
Libro: Copertina rigida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2020
pagine: 176
In questo lungo periodo di "detenzione forzata", a causa dell'epidemia da coronavirus, molto di quel che davamo per scontato si è dimostrato, alla prova dei fatti, quanto mai fragile e pericolante. La giustizia, con tutto il suo portato di esperienze, non ha fatto eccezione. Il virus non ha provocato, ma enfatizzato una crisi già in atto e che investe la legge, la figura del giudice, il processo e la questione della pena: non solo serpeggia un senso di sfiducia nei confronti della giustizia e in chi la amministra, ma lo scontro fra politica e magistratura si fa sempre più acceso, producendo i ben noti cortocircuiti che hanno popolato le pagine dei giornali in tempi recenti. In questa riflessione, acuta e oggi più che mai attuale, l'ex presidente della Corte costituzionale pone al centro del dibattito il rispetto della legge fondamentale dello stato e il recupero di una tradizione legislativa e culturale capace di riportare l'attenzione sui grandi temi - dalla riforma del Csm alla ragionevole durata del processo, per dirne solo un paio - che giocoforza devono tornare ad alimentare un dibattito all'interno della comunità degli addetti ai lavori e in seno al Parlamento. Ma non solo: quello della crisi della giustizia è un problema che investe la società tutta e risolverlo è non solo impellente, ma necessario: per questo, oggi, bisogna trovare le parole giuste per affrontare la questione, come fa Giovanni Maria Flick in questo saggio lucido, diretto, che non ostenta e non fa giri di parole.