Adelphi: PICCOLA BIBLIOTECA ADELPHI
Di Buonaparte e dei Borboni
François-René de Chateaubriand
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2000
pagine: 178
Chateaubriand è stato il fondatore del moderno opinionismo politico, e questo violento pamphlet, scritto tra l'inverno e la primavera del 1814 per spianare la strada al ritorno dei Borbone sul trono di Francia, lo conferma. Fu, il suo, uno di quei gesti risoluti e instintivi che nascono dall'indignazione e tagliano tutti i ponti dietro di sé. Scopo di Chateaubriand era di convincere i francesi che per evitare una nuova repubblica o l'instaurazione di un governo straniero bisognava restituire la fiducia ai Borbone e insieme togliere loro il potere assoluto, dando alla Francia un governo monarchico-costituzionale.
La donna del Guatemala
Victor S. Pritchett
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1999
pagine: 88
Un uomo e una donna, una visita inattesa, un viaggio: brevi, fatidici incontri, temuti o cercati, che sommuovono vite senza passioni, che incriminano armature di orgoglio e vanità. Come nell'indimenticabile "Amore cieco", è da scabre situazioni narrative che nascono i racconti perfetti di Pritchett. Piccoli capolavori di una prosa limpida e tagliente, "La donna del Guatemala" e "Una gita al mare" sono orchestrazioni essenziali come ballate, in cui l'amara commedia dell'ordinario si trasforma in un'epifania fulminea e ineluttabile.
La patria napoletana
Elena Croce
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1999
pagine: 138
Progettato come una biografia, se non agiografia, del grande Gaetano Filangieri, la patria napoletana, si è trasformato via via tra le mani di Elena Croce in uno dei libri più complessi e compositi sulla quintessenza ambientale, sociale e filosofica di una Napoli tra Sette e Ottocento che sembra sfuggire ad ogni stereotipo. In un solo libro così disponiamo di molti libri.
Fiabe
Jacob Grimm, Wilhelm Grimm
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1999
pagine: 98
Con un linguaggio di alta espressività, denso di quelle parole capaci di dare un forte e sanguigno nerbo al testo tradotto in italiano, Landolfi ci conduce tra padri che per sottrarsi al demonio mozzano alla prole entrambe le mani e tremendi uomini selvatici, fra guerrieri di ferro e sguatteri dai capelli d'oro zecchino.
L'album perduto
Henri de Latouche
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1998
pagine: 176
Già quando Talleyrand viveva erano leggendari i suoi bons mots - una battuta sussurrata a un'amica con aria noncurante, uno strale lanciato a un avversario politico attraverso una tavola imbandita, una risposta piazzata al momento giusto per togliersi dai piedi un postulante -, destinati a riverberarsi di salotto in salotto e di corte in corte, fino ad assumere lo status di certe sentenze anonime che tutti ricordano ma di cui nessuno saprebbe indicare l'origine. Così accadde che nel 1829 Henri de Latouche, singolare poligrafo di cui spesso scorgiamo la sagoma dietro le quinte del Romanticismo francese, ebbe l'eccellente idea di raccoglierli e di pubblicarli in un delizioso libretto che la finzione letteraria vuole inviato da una misteriosa Madame de *** a un'altrettanto misteriosa Contessa di..., la quale risponderà a sua volta con un florilegio di motti e aneddoti folgoranti significativamente intitolato "Il rovescio della medaglia". Il libretto apparve mentre Talleyrand stava preparando il suo ultimo capolavoro: la sua uscita dalla scena del mondo. Mai riproposto in Francia dopo la prima edizione (che era già assai confidenziale), L'album perduto merita un posto accanto a quei preziosi "libri portatili" in cui lo spirito francese, da La Rochefoucauld a Chamfort, ha cristallizzato il meglio di sé, e al tempo stesso ci introduce al genio di uno dei rari esseri che, nel mondo moderno, hanno capito i segreti - fisici e metafisici - della politica e del potere.
Che cos'è la tradizione
Elémire Zolla
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1998
pagine: 370
"Tradizione" è la conoscenza primordiale a cui dobbiamo in qualche modo ricongiungerci se vogliamo avere nozione di ciò che è. Questo è il punto di partenza del volume, che Zolla pubblicò nel 1971 quasi come gesto provocatorio verso un mondo che andava in opposta direzione. Oggi i temi del libro sono più vivi che mai, e la radicale polemica legata al momento storico ha assunto valore retrospettivo.
Julie de Carneilhan
Colette
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1998
pagine: 176
A partire da qualche antica pendenza coniugale irrisolta, Colette imbastisce una vicenda di debiti e crediti che oppone il seduttore Herbert d'Espivant alla bella e non più giovane ex moglie Julie. Le schermaglie, i battibecchi, i reciproci inganni dei due danno luogo a una commedia in quattro atti, da cui l'autrice lascia a poco a poco trasparire un impietoso autoritratto.
Passeggiando tra i draghi addormentati
Alberto Arbasino
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1997
pagine: 272
Monogamia
Adam Phillips
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1997
pagine: 134
"In ogni coppia ci sono due cospiratori in cerca di un crimine. Spesso la sua migliore approssimazione è il sesso". L'autore ha affrontato in questo saggio il tema della coppia, rivoltandolo in modo da far vacillare i detentori di certezze. Quindi, a partire da alcune intuizioni non certo trascurabili, la sua indagine introduce in una "galleria di specchi" in cui nulla è quello che sembra.
Il picnic e altri guai
Gerald Durrell
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1996
pagine: 264
La morte di Ivan Il'ic-Tre morti e altri racconti
Lev Tolstoj
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1996
pagine: 200
Se si vuole avere il senso immediato, incontrovertibile della grandezza di Tolstoj già in poche pagine, basta aprire questo libro. Storia apparentemente delle più comuni – un personaggio mediocre e senza profilo scopre, dopo un banale incidente casalingo, di essere affetto da una malattia mortale –, la vicenda di Ivan Il'ič è forse l'opera dove, più che mai, la morte diventa presenza, interlocutore, addirittura potenza evocatrice di una nuova realtà. E questo prodigio narrativo si manifesta a noi con l'impassibile sicurezza di cui Tolstoj aveva il segreto. Come accadde per i Ricordi dal sottosuolo di Dostoevskij, Landolfi volle cimentarsi con un testo fra i più alti di Tolstoj – e ne risultò una traduzione memorabile. Insieme alla Morte di Ivan Il'ič, il lettore troverà qui le altre versioni landolfiane da Tolstoj: il racconto lungo Tre morti, Paleček il giullare e un fascio di racconti brevi. Quale 'envoi' per esse, potranno valere alcune felici parole che Landolfi dedicò una volta a Tolstoj: «Di fatto sta che egli, per motivi che alla più serrata analisi restano e devono restare oscuri, in quasi ogni suo scritto ci colpisce al cuore; e ci lascia, è vero, senza consolazioni e come vuoti (indice d'una forza eppure anche d'una debolezza), ma da quella stessa disperazione, da quel lavacro ciascuno potrà trarre nuova energia per procedere ovvero per tracciarsi daccapo la propria via, meglio ancora se diversa dalla sua».