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Libri di Alberto Arbasino

Paesaggi italiani con zombi

Paesaggi italiani con zombi

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1998

pagine: 404

I paesaggi, in questo bel paese apatico e feroce, si vanno affollando di zombi stralunati e cloni attoniti. E si diffonde l’oscura percezione che nell’Italia degli ultimi anni sia avvenuta ogni sorta di mutazioni sfuggenti e insidiose, lasciandosi dietro un brulichio che tutto ingloba e stravolge: come in quei gremitissimi quadri dei Bruegel dove i più gravi incidenti si confondono tra la ressa sgangherata. Ma i romanzeschi o drammatici fatti italiani sono spesso anche ridicoli; e inspiegabili o inattendibili: tanto che, al di là di generiche effusioni di malessere, preferibilmente si evita di affrontarli a caldo. Ed ecco invece che, a sorpresa, Arbasino – e chi altri se no? – dedica a un così imbarazzante «stato della nazione» un libro che con brutale lucidità nomina e cataloga, descrive e deride, seziona e insolentisce tutto il repertorio dei temi ricorrenti e delle manie e smanie vecchie e nuove nel «gran casino» peninsulare. Sfilano i luoghi comuni ossessivi e le classificazioni deliranti, lo sciocchezzaio del «politicamente corretto» a destra e a sinistra, il paleo e il retro e il neo e il post, il Nord e l’Est e il Sud e il West, le secessioni, le immigrazioni, le televisioni, gli inquinamenti culturali compromettenti, le colpe e scuse loquaci e tattiche, le figurette e le figuracce – sino al gran silenzio di fine millennio circa l’Aldilà.
18,00

Salomé. Testo inglese a fronte

Salomé. Testo inglese a fronte

Oscar Wilde

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1997

pagine: 188

Nello sterminato groviglio del decadentismo di fine secolo, dell'art Nouveau e di un ossessivo interesse per le mode, Salomè è un capolavoro di arguzia e sofisticatezza. è l'esemplificazione del concetto che Wilde aveva di arte: pura formalizzazione, puro artifizio, puro fatto stilistico. scritto a Parigi nel 1891, il dramma fu censurato a Londra in base a una vecchia legge che vietava di mettere in scena i personaggi biblici. solo nel 1931 poté essere rappresentato senza scandalo. Oramai, però, Salomè era considerato il miglior lavoro di Wilde. Questa edizione è accompagnata dai raffinati disegni di Aubrey Beardsley e dall'introduzione di Alberto Arbasino, che svela gli aspetti eccessivi e spettacolari del teatro wildiano.
10,00

Lettere da Londra

Lettere da Londra

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1997

pagine: 382

16,00

Parigi o cara

Parigi o cara

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1995

pagine: 312

Parigi negli anni Cinquanta era ancora piena di mostri sacri che non immaginavano di essere gli ultimi rappresentanti di una specie leggendaria. Céline, Mauriac, Cocteau, Jouhandeau, Simenon, Aron, Henry Miller, Julien Green, Renoir, Queneau, Klossowski, Robbe-Grillet, Barthes, erano tutti in giro, disposti alla confidenza e alla polemica. Il giovane Arbasino li va a trovare e li fa parlare, mettendo insieme una storica galleria di ritratti e incontri in appartamenti sontuosi e miserabili, in case editrici e ricevimenti ufficiali, redazioni di riviste e club notturni, studi cinematografici e parate militari, mostre, università, piscine, teatri e il Festival di Cannes... Gli estremi fuochi artificiali del Novecento francese.
16,00

Mekong

Mekong

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1994

pagine: 112

Da quando l'Oriente è diventato la discarica degli orrori dell'Occidente, il "viaggiatore incantato" può trovarsi a scoprire templi maestosi, divorati dalla vegetazione, all'interno di una corona protettiva di zone minate. Così accade ancor oggi, vent'anni dopo il conflitto in Vietnam, quindici dopo il genocidio in Cambogia, mentre l'Indocina si riapre agli stranieri e ai consumi e mostra le atroci rovine economiche e culturali delle guerre ideologiche più violente e più vane del nostro secolo. L'occhio e la penna di Arbasino ci trasmettono lo stupore provato di fronte al sorriso del Buddha affiorante da antiche pietre, come di fronte ai migliaia di teschi umani ordinati su scaffalature nel monumento-ossario dedicato alle vittime cambogiane del 1975-1979.
12,00

Romanzi e racconti. Volume Vol. 1

Romanzi e racconti. Volume Vol. 1

Alberto Arbasino

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2009

pagine: CCXXVIII-1506

L'edizione delle opere narrative di Arbasino nei Meridiani è organizzata in due volumi (il secondo celebrerà nel gennaio 2010 l'ottantesimo compleanno dell'autore). Questo primo volume è aperto da "Le piccole vacanze", i cui racconti contengono già in nuce i temi della produzione successiva: il clima asfittico della provincia italiana, l'atmosfera pettegola delle ville e dei salotti, il viaggio inteso sia come divagazione turistica sia come pretesto per una critica sociale e culturale. Seguono alcuni racconti pubblicati nel 1959 e mai più ripresi, e il romanzo epistolare "L'anonimo lombardo", la cui vis polemica e satirica determina la decisa rottura della forma narrativa tradizionale e l'adozione di uno stile tra il narrativo e il saggistico improntato alla "chiacchiera" salottiera e colta. Il celeberrimo romanzo "Fratelli d'Italia", per volontà dell'autore, è qui offerto nel testo della prima edizione (1963): resoconto del viaggio attraverso l'Italia di alcuni giovani intellettuali, è un'opera "aperta" a tal punto che l'autore l'ha riscritta più e più volte (1967, 1976, 1993), per aggiornarla in quanto affresco in progress della società italiana. Al romanzo fa da pendant teorico il saggio "Certi romanzi" (anch'esso secondo la prima edizione del 1964).
80,00

Le muse a Los Angeles

Le muse a Los Angeles

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2000

pagine: 286

Arbasino, da viaggiatore che nel corso del tempo ne ha viste e ascoltate d'ogni colore, decide un ritorno in quella California già cara per tante lontane vacanze: e il giro estivo non si limita all'ultimissima, monumentale istituzione (il Getty Center), ma si prolunga da Malibu e Pasadena a San Francisco tra un gran numero di opere splendide in dimore leggendarie e discutibili. Come quando si va per gallerie e pinacoteche senza fretta né obblighi, soffermandosi via via per un'infinità di paragoni, citazioni, associazioni e rievocazioni di artisti e collezionisti in episodi più o meno colti o comici.
18,00

Carlo Dossi

Carlo Dossi

Alberto Arbasino

Libro: Libro rilegato

editore: Ist. Poligrafico dello Stato

anno edizione: 1999

pagine: 1220

98,13

La bella di Lodi

La bella di Lodi

Alberto Arbasino

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 2000

pagine: 168

"La bella di Lodi" è una commedia d'amore e soldi tra una splendida ragazza possidente e prepotente e un intraprendente meccanico, molto attraente e sexy. Al di là dei conflitti di classe, i due finiscono presto energicamente avvinghiati, strapazzandosi in luoghi non propizi, lungo l'autostrada del Sole appena aperta: raccordi, svincoli, autogrill, garage, motel. Ma non si tratta solo d'amore. La coppia deve fare i conti anche con altri aspetti importanti nella vita italiana di sempre: lavoro, famiglia, società, motori, differenze patrimoniali, musica leggera.
10,00

Grazie per le magnifiche rose. Una scelta

Grazie per le magnifiche rose. Una scelta

Alberto Arbasino

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2020

pagine: 147

Nel 1965 Alberto Arbasino pubblicò "Grazie per le magnifiche rose", foltissimo volume di scritti sul teatro - non «teorizzazioni ipotetiche», si precisava, bensì «testimonianze su spettacoli innegabilmente avvenuti». Che la maggior parte di quegli autori e attori sia poi scomparsa dalla «memoria anche coltissima» senza lasciare «grandi tracce televisive e cinematografiche», come Arbasino avrebbe in seguito osservato, è certo vero. Ma è altrettanto vero che non occorre ricordare chi fosse Celeste Aida Zanchi per soccombere a un inciso come «indimenticabile perché il capocomico Ruggeri le proibiva di mettere le iniziali C.A.Z. sui bauli». L'inesauribile forza di seduzione di queste leggendarie cronache teatrali, difatti, sta tutta in una scrittura indiavolata, elettrizzante, che girando su sé stessa si appropria delle «cose viste» a Broadway come a Bayreuth - pubblico incluso - per poi ritrarle attraverso fulminanti comparazioni con il conosciuto («"divi" noti e abituali» per il lettore italiano) oppure attraverso fastose ecfrasi degne di Longhi e Gadda. Ma, soprattutto, palpita dietro ogni cronaca la felicità della scoperta - quella che, di solito trattenuta, esplode di fronte a musical come Gypsy, «di una bellezza da far urlare dall'entusiasmo». Così come palpita - vero protagonista di questo «Romanzo Critico» - il mondo, quale era in quegli anni.
14,00

La vita bassa

La vita bassa

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2008

pagine: 112

E se "la vita bassa", per i prossimi Lévi-Strauss, diventasse un Segno antropologico tribale ed elettorale non solo giovanile, in un Musée de l'Homme con foto di addomi e posteriori aborigeni di fronte e profilo? O non diventerà una Metafora, nella pubblicistica "easy" satura di cose che sono metafore di altre cose, dai nostri tempi alla condizione umana, al Paese, a tutto?
5,50

Ritratti e immagini

Ritratti e immagini

Alberto Arbasino

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2016

pagine: 353

Diffidare dei cartelli segnaletici: con Arbasino è la prima regola da osservare, perché ciascuno di questi ritratti "si morula" - direbbe Gadda - in infiniti altri ritratti, in altre imprevedibili storie. E quel che succede, alla lettera A, con Harold Acton, che fa risorgere la Firenze soavemente cosmopolita tra le due guerre, un crocevia dove si muovono Bernard Berenson, Vernon Lee, Aldous Huxley, D.H. Lawrence, Ronald Firbank, Norman Douglas, Edith Sitwell. O, alla lettera N, con il figlio di Vita Sackville-West e Harold Nicolson, Nigel: qui verremo addirittura inghiottiti da un dramma - qualcosa di simile a "un delirio dei Fratelli Marx sull'Orient Express" - che sconvolge quattro coniugi, otto suoceri e "parecchie zie cattive", con innumerevoli traversate della Manica, «nelle due direzioni, e sempre con un tempo orribile». Ritratti doppi, insomma, e molto di più: scintillanti 'trascritture' di opere musicali e teatrali (non perdetevi il Barbablù di Béla Bartók, "un impotente che si diletta nel collezionismo di ninnoli Sadik e soprammobili Diabolik", né la Carmen di Brook, dove Escamillo è un barbiere lezioso con pronuncia "gotico-pizzaiola"), e di mirabolanti luoghi, come le residenze di Ludwig II di Baviera, che neppure un "tycoon americano degli anni favolosi" avrebbe saputo concepire. Senza contare gli ormai 'mitici' ritratti dal vivo (la cinese Ding Ling, ad esempio, a casa della quale c'è un'aria "come fra Pupella Maggio e Paola Borboni"), le conversazioni 'à bàtons rompus', gli affondi critici che valgono un intero libro e le scorribande fra i 'santini' di una letteratura ahimè sfornita "di eros e di esprit e di senso della battuta": Manzoni, Parini, Pascoli - e De Amicis, che ritroviamo a Costantinopoli, in un bagno turco, torturato da due mulatti: "Cioè, praticamente, ecco Al Pacino nel film Cruising".
23,00

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