66thand2nd: Attese
La Formula. Geni, ribelli e fanatici che hanno rivoluzionato la Formula 1
Joshua Robinson, Jonathan Clegg
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 288
L’avvincente e controversa saga della Formula 1 raccontata senza filtri da due giornalisti del «Wall Street Journal». Descrivendo nei dettagli, dall’interno del paddock, lo spirito eclettico e spregiudicato di una lunga schiera di costruttori senza scrupoli, di geni dell’ingegneria e piloti impavidi, Robinson e Clegg narrano le storie sempre elettrizzanti, spesso feroci, a volte tragiche di uno sport arrivato a farsi impero dopo aver rischiato più volte di precipitare nell’abisso. Un mondo diverso da tutti gli altri, fondato sull’idea che per avere successo l’evoluzione e la sperimentazione contano più di ogni altra cosa. E che, quando queste non bastano, è necessario piegare le regole fin quasi a romperle. Grazie all’accesso diretto ai team e ai personaggi più celebri – dalla Ferrari alla Red Bull, da Bernie Ecclestone a Lewis Hamilton – La Formula offre una ricostruzione inedita e particolareggiata delle audaci scommesse che hanno plasmato l’automobilismo mondiale nel corso dell’ultimo mezzo secolo. E che hanno trasformato un «passatempo dispendioso per milionari oziosi» in un fenomeno dirompente in grado di occupare uno spazio di primo piano nella nostra cultura.
Doping. Una storia di sport
April Henning, Paul Dimeo
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 228
Il doping è un fenomeno esclusivamente contemporaneo? O è un problema endemico dello sport? E soprattutto, cos’è il doping e quali sono i suoi confini? Basandosi su casi di studio che vanno dall’inizio del secolo scorso ai giorni nostri, April Henning e Paul Dimeo esplorano la storia dell’attuale sistema antidoping, rintracciandone le radici nella fondazione delle moderne Olimpiadi. Dagli ideali di sport «pulito» di inizio Novecento alla crisi degli stimolanti nel dopoguerra, un problema che sembrava di facile risoluzione si è presto trasformato in una sfida impossibile, mentre la farmacologia avanzava, i sistemi politici arrancavano e la Guerra fredda caricava gli atleti di responsabilità che andavano ben oltre l’àmbito sportivo. E con l’istituzione della Wada, l’Agenzia mondiale antidoping, alla fine del Ventesimo secolo, la severità delle regole internazionali ha prodotto anche una serie di danni collaterali. Ripercorrendo alcuni dei casi più importanti, dalla morte del ciclista Tommy Simpson nel 1967 allo scandalo Ben Johnson nel 1988 fino all’espulsione della Russia dalle Olimpiadi invernali del 2018, questo libro è un resoconto acuto e provocatorio di un fenomeno tuttora dibattuto, e si interroga su come creare politiche antidoping che lavorino al fianco degli atleti e non contro di loro.
Corpi che contano
Nadeesha Uyangoda
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2024
pagine: 128
Percepire il proprio corpo, prenderne coscienza, mapparne le cicatrici, provando a ricordarsi di quando da bambini si pedalava in bicicletta o si nuotava in piscina, confrontando la propria esperienza limitata con quella dei grandi atleti che hanno fatto delle loro abilità fisiche una professione, e servirsi di questa nuova consapevolezza per scardinare pregiudizi di razza, genere e classe. Partendo da una simile urgenza, Nadeesha Uyangoda indaga il tema complesso del rapporto tra corpo e pratica sportiva, alternando il racconto autobiografico alla narrazione di alcuni momenti storici chiave, in cui lo sport – strumento di dominio politico e di egemonia culturale, ma anche grimaldello per abbattere muri e smontare falsi miti – ha contribuito in modo determinante a costruire le nostre identità. Esistono davvero gli sport «da femmine» e quelli «da maschi»? Quanto è radicato il razzismo nelle piste di atletica o nei campi da calcio? È vero che certi gruppi etnici hanno una naturale predisposizione alla velocità, alla resistenza, alla sopportazione del dolore? Quanto incide la condizione economica nel determinare l’accesso allo sport? E perché lo ius soli sportivo ha saputo guadagnarsi una certa dignità nel dibattito pubblico, al contrario della sua applicazione generalizzata? Il corpo dell’atleta – allenato, modificato, disciplinato, valutato e mercificato: reso un oggetto – diventa così un prezioso canovaccio su cui vengono incisi i segni della cultura e della biologia, «il confine ultimo tra individuo e società».
Delitto e castigo, l'Italia a Euro 2000
La Ragione di Stato
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2024
pagine: 128
«La pena giuridica comminata per il delitto spaventa il criminale molto meno di quanto pensino i legislatori», così scriveva Dostoevskij del suo capolavoro "Delitto e castigo". È stata forse questa la colpa della nostra Nazionale a Euro 2000: aver commesso, in semifinale contro l’Olanda, un delitto calcistico troppo grande, senza temere la pena. Gli Azzurri di Zoff infrangono le sacre norme che ti impongono di perdere quando devi perdere, che legano i destini della vittoria e della sconfitta. In questo ironico e divertentissimo Delitto e castigo la Ragione di Stato racconta la storia di una squadra che in un pomeriggio di Amsterdam del 2000 viola platealmente le leggi del pallone e della vita, credendo di farla franca con astuzia calcistica tutta italiana, pensando di aver realizzato, ai rigori contro i padroni di casa, il crimine perfetto – perfetto come il cucchiaio di Totti a Van der Sar. E racconta di come qualche giorno dopo, proprio a un passo dal trionfo, quando ormai si era convinti di aver ingannato la sorte, le leggi del romanzo russo, del pallone e della vita tornano a bussare implacabili con la più feroce e severa delle punizioni: i beffardi gol di Wiltord e Trezeguet che decretano la sconfitta in finale contro la Francia.
In mezzo scorre il fiume. Sport e storie a Torino
Miglietti Elena, Mauro Berruto
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2024
pagine: 208
Nel 1892, a Torino, Edmondo De Amicis scriveva "Amore e ginnastica", il primo romanzo capace di tenere insieme educazione sentimentale ed esercizio fisico. In quegli stessi anni, sempre a Torino, nasceva una visione d’avanguardia dello sport: alcuni pionieri fondavano le prime società sportive, e identificavano spazi e strutture della città dove mettere in pratica quella nuova cultura del movimento. Da allora sono trascorsi oltre centotrent’anni. Il fiume Po, i parchi pubblici (c’è forse, in tutta Europa, una palestra a cielo aperto più bella del Valentino?), le eleganti sedi dei circoli, gli stadi, i palazzetti, le piscine, ma anche i giardinetti rionali, le piastre per il pattinaggio o i moderni playground sono parte integrante del nostro orizzonte urbano. Sono i palcoscenici diffusi dove si è scritta la storia dello sport a Torino, che nel frattempo, con i Giochi invernali del 2006, si è guadagnata anche l’onore e la responsabilità di entrare nella ristretta élite delle città olimpiche. Questa guida sentimentale ai luoghi dello sport torinese è insieme un omaggio e uno strumento per chi vorrà cercare a Torino (e dintorni) tracce di passato, presente e, perché no, di futuro, innamorandosi della bellezza e della signorilità di una città magica. Anche nello sport.
Fra gli ultras. Viaggio nel tifo estremo
James Montague
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2024
pagine: 432
Nell’ultima tappa del suo giro del mondo tra le anime della sottocultura ultras, l’autore si ritrova a dover attraversare di corsa un’autostrada indonesiana inseguito da un gruppo di hooligan armati di machete, convinto di non avere alcuna «possibilità di sopravvivere». E si chiede: ne è valsa la pena? Probabilmente no, verrebbe da rispondere, anche se quel momento concentra in sé tutta la complessità, le contraddizioni e il fascino perverso del tifo estremo organizzato al centro di questa memorabile inchiesta. Dai barras bravas argentini agli Irriducibili di Diabolik, dai Delije serbi della Tigre Arkan ai Rodychi ucraini protagonisti di Euromaidan, fino alle neonate curve del soccer statunitense, la domanda è soltanto una: cosa significa essere ultras oggi? Le risposte invece sono tante, ma racchiuse da una cornice condivisa: perché ovunque, chi «guarda la partita con le spalle rivolte al campo» combatte il conformismo dilagante, la repressione sempre più feroce dell’autorità, l’ipocrisia dei media e la commercializzazione del prodotto calcio pensata per un pubblico di consumatori-zombie derubati del fuoco della passione. Dopo aver viaggiato in quattro continenti e aver intervistato centinaia di protagonisti di una scena temuta e bramata dal potere, James Montague arriva al cuore di una comunità di «nobili fuorilegge che vivono al di fuori di ogni meccanismo di controllo», senza compromessi. Una fratellanza che sfida la società a inasprire le sue regole per il solo gusto di infrangerle.
Sulla boxe
Joyce Carol Oates
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 216
Una raccolta di saggi, scritti nell'arco di vent'anni, quattro dei quali pubblicati per la prima volta in Italia, che ripercorrono la storia della boxe dai giochi gladiatori dell'antica Roma al pugilato a mani nude praticato in Inghilterra fin dal Diciottesimo secolo; dai combattimenti tra schiavi nell'America della Secessione alle sfide tra i fuoriclasse entrati ormai nella leggenda come Muhammad Ali, Mike Tyson, Jack Dempsey, Jack Johnson e Joe Louis. Joyce Carol Oates tratta con sensibilità e rispetto il mondo della boxe, che ha imparato a conoscere fin da bambina assecondando la passione del padre. Racconta le vite spesso rocambolesche dei campioni, le loro alterne vicende e fortune, i risvolti sociali e di costume, gli interessi che si intrecciano nell'attesa dei grandi incontri, gli aspetti controversi eppure affascinanti di questa disciplina. Intellettuale d'eccezione, Oates si accosta con entusiasmo e disincanto allo sport che forse più di altri incarna la miseria e la magnificenza della natura umana, offrendo un punto di vista inedito e virile sulla "nobile arte".
La gara di ritorno, Cile 1973
Gregorio Scorsetti
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 192
Santiago, 1973: il Cile è in fermento. Le elezioni parlamentari di marzo confermano il governo socialista di Salvador Allende aprendo a una lunga crisi politica, economica e sociale che spezza in due il paese e culmina nel colpo di stato militare dell’11 settembre, quando le truppe del generale Augusto Pinochet bombardano il palazzo della Moneda. Il nuovo regime invade presto anche il mondo dello sport: l’Estadio Nacional, monumento del calcio cileno, è convertito in campo di concentramento e di sterminio per gli oppositori. Politici, artisti come Victor Jara, attivisti, miti dello sport come Hugo Lepe: nessuno sfugge al controllo e alla repressione della dittatura militare. Neanche i calciatori della Roja, la Nazionale cilena, veri e propri idoli in patria impegnati nello spareggio contro l’Unione sovietica. Un incontro che deciderà l’accesso ai campionati mondiali, e che metterà presto nel mirino dei golpisti il capitano Francisco Valdés, amico e sostenitore di Allende. Il giocatore chiede che due suoi vecchi compagni vengano liberati dalla prigione del Nacional e minaccia di boicottare una gara di enorme importanza simbolica per la giunta. Comincia un lungo ed estenuante braccio di ferro che getterà Valdés nel mezzo di una crisi internazionale tra Pinochet, i sovietici e la Fifa, fino alla conclusione il 21 novembre, al Nacional, in quella che ancora oggi, a cinquant’anni di distanza, viene ricordata come la partita fantasma.
Perché nuotiamo
Bonnie Tsui
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 304
Sono tanti i motivi per cui nuotiamo. C’è chi si tuffa in acque gelide o nei fiumi infestati dai piranha per testare i propri limiti. Chi lo fa per puro piacere, o per tenersi in forma, o ancora per riprendersi da un infortunio. Ma noi esseri umani abbiamo in comune una cosa: a differenza di altri animali che sentono il richiamo dell’acqua, non siamo nuotatori nati. Dobbiamo imparare. E il nuoto, un tempo necessario alla sopravvivenza, è oggi uno degli sport più praticati al mondo. "Perché nuotiamo" ci immerge in una sequenza di storie che raccontano il nostro rapporto con l’ambiente acquatico: da un club di nuoto di Baghdad che si riunisce nella piscina del palazzo di Saddam Hussein all’eredità moderna delle tradizioni samurai giapponesi; dalle vicende di un pescatore islandese, sopravvissuto a una nuotata di sei ore nelle acque del Nord, alla disciplina ferrea dei campioni olimpici. Bonnie Tsui, a sua volta appassionata nuotatrice, ci accompagna in un viaggio dalla Baia di San Francisco al Mar cinese meridionale, per scoprire il potere di seduzione che l’acqua esercita su tutti noi che, immancabilmente, all’acqua facciamo sempre ritorno.
In ginocchio ci ribelliamo
Michael Holding
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 336
Dopo l’uccisione di George Floyd e l’ondata di sdegno che ha sollevato nel mondo, l’ex campione di cricket Michael Holding, noto commentatore televisivo, si è trovato a parlare di razzismo in diretta tv: di quello che ha subìto in prima persona e degli episodi di intolleranza che ha visto con i suoi occhi viaggiando come atleta professionista. Nel giro di pochi minuti è stato sommerso da manifestazioni di solidarietà. Decine, centinaia di persone, ispirate dalle sue parole, lo hanno invitato a diffondere il suo messaggio. È a questa esperienza che si ispira In ginocchio ci ribelliamo. In una serie di conversazioni con leggende come Usain Bolt, Thierry Henry, Michael Johnson, Naomi Osaka e Hope Powell, Michael Holding ci racconta come i pregiudizi e le discriminazioni disumanizzano le persone, e come l’ambiente dello sport non faccia eccezione. Ci mostra cosa si prova a essere trattati in modo diverso solo a causa del colore della pelle. E indaga i meccanismi che hanno permesso agli storici di ignorare i soprusi su cui si fondano le nostre società, e che ancora oggi perdurano. I diritti civili vengono negati agli immigrati, come è accaduto in Inghilterra con lo scandalo Windrush, gli esploratori africani precolombiani vengono rimossi dai libri di scuola. Nella nuova èra inaugurata dal #BlackLivesMatter e da Colin Kaepernick, col suo gesto di inginocchiarsi durante l’inno nazionale in segno di protesta nel 2016, Holding ci accompagna attraverso la storia per comprendere il razzismo di oggi, e ci trasmette un potente messaggio di speranza per il futuro, offrendoci una visione che può consentirci di cambiare le cose.
C'è un pugile sul Duomo. Storie e sport a Milano
Federica Venni
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 208
Girovagare tra i luoghi iconici della Milano sportiva, custodi di un passato irripetibile o artefici di nuove tendenze che delineano il futuro, consente a Federica Venni – giornalista che ama passeggiare velocemente – di osservare la sua città con lenti mai prima utilizzate. E di accompagnare il lettore lungo un viaggio a tappe che dallo stadio Meazza, la Scala del calcio, conduce alla scoperta degli altri templi dello sport meneghino e nazionale: dall’atmosfera sospesa dell’Ippodromo di San Siro e del Velodromo Vigorelli, alla rinnovata vitalità dell’Arena civica e dell’Idroscalo. Fino agli angoli meno conosciuti, ma frequentati ogni giorno da migliaia di atleti amatoriali: i playground metropolitani del basket, i campetti di padel all’ombra dei nuovi grattacieli disegnati dalle archistar, le palestre di boxe dei quartieri popolari e le piste ciclabili che sfumano verso la campagna. Un’indagine inedita e particolare sulla «milanesità» di ieri e di oggi, arricchita da aneddoti e personaggi che hanno contribuito a fare la storia di una metropoli sempre in grado di regalare sorprese: come nascondere la statua di una leggenda del ring tra le guglie della sua cattedrale.
I vagamondi. Scrittori in bicicletta
Claudio Gregori
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 264
La bicicletta era il veicolo più diffuso alla fine dell’Ottocento. Lo è ancora oggi e lo sarà anche domani per un’umanità assediata dalla crisi energetica e dall’inquinamento. In questo libro, con la consueta leggerezza, Claudio Gregori esplora passioni e peripezie ciclistiche di poeti e scrittori, da Salgari a Conan Doyle, da Fallaci a de Beauvoir, ciascuno testimone di un mondo che cambia, e di una pedalata da ricordare. Si comincia dalle origini, dai primi bicicli alti come cavalli, domati a fatica da Twain e immortalati nei racconti di Leblanc, il papà di Lupin. E si arriva ai nostri giorni: al teatro di Beckett, che diede alla sua creatura più celebre il nome di un pistard; fino all’intervista più lunga nella storia del ciclismo, firmata da quel genio di García Márquez. Certo, si parla di gare, di Giro e Tour, con Colette e Buzzati. Ma si lotta anche per la vita con Zola e Quiroga. Si sorride con Jerome e Jarry. Si pedala con fervore insieme a Gadda e Pasolini. Brera – inventore di neologismi, tra cui il bellissimo «vagamondo» – ha scritto che nell’ammorbante fracasso dei motori «veder pedalare in serena scioltezza uomini e donne affiancati desta cordiale ammirazione, incoraggia sinceramente a vivere». Una frase che si sposa bene con un’altra, attribuita a H.G. Wells: «Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, non dispero più per il futuro della razza umana».