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Società Editrice Romana: Stiledia

Lingua e cultura nei balletti di corte. La primavera trionfante dell'inverno

Lingua e cultura nei balletti di corte. La primavera trionfante dell'inverno

Elena Papa

Libro: Copertina morbida

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2021

La Primavera trionfante dell'Inverno, «gran balletto» rappresentato a Torino il 10 febbraio del 1657, celebra «la gloriosa Nascita» di Cristina di Francia, «Madama Reale qual'hà per dote geniale di far tramontare, nascendo frà i più benigni influssi le acerbe constellationi dell'Inverno». Rielaborando i motivi delle saghe nordiche e le conoscenze indotte dalle nuove scoperte geografiche, lo spettacolo prende la forma di un viaggio ideale, che muove dalle impervie terre dei ghiacci alla «bella città del Toro, [...] coronata dalle Alpi fiorite». La ricchezza delle scene e dei costumi è testimoniata dalle illustrazioni del codice miniato realizzato dal calligrafo di corte Giovanni Tommaso Borgonio. Per questo tramite è possibile indagare il lessico legato all'allestimento scenico, di cui le tavole forniscono una dettagliata rappresentazione. Il volume si propone di restituire visibilità al testo ponendolo in relazione con la coeva edizione a stampa, destinata a più ampia circolazione. L'analisi consente di documentare il ruolo della corte nella promozione di un modello di italiano colto, che si rivela nella scrittura attraverso il controllo esercitato sulle strutture formali
15,00

Lingua e cultura nei balletti di corte. L'unione per la peregrina Margherita reale e celeste

Lingua e cultura nei balletti di corte. L'unione per la peregrina Margherita reale e celeste

Daniela Cacia

Libro: Copertina morbida

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2021

Il balletto L'unione per la peregrina Margherita reale e celeste fu ideato nel 1660 dal conte Filippo d'Agliè in occasione dei solenni festeggiamenti per le nozze tra Margherita di Savoia, figlia di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Francia, e Ranuccio II Farnese, duca di Parma e Piacenza. Il volume restituisce visibilità al testo attraverso un'edizione filologicamente controllata. All'inquadramento storico-culturale presentato nella prima parte segue lo studio della tradizione testuale e degli elementi linguistici emergenti in campo fonomorfologico e sintattico. Il lavoro si chiude con una rassegna di voci che testimonia l'importanza dei balletti sabaudi come fonte per la conoscenza del lessico secentesco e talvolta come via d'accesso per l'introduzione di forestierismi nella lingua italiana.
15,00

Altri romaneschi. Percorsi in diamesia e in diafasia

Altri romaneschi. Percorsi in diamesia e in diafasia

Andrea Viviani

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

pagine: 128

Dal blog di Beppe Grillo al Premio "Strega", dai Simpson a facebook, dieci incursioni condotte con rigore scientifico e metodologico per terreni inesplorati (chat, biglietti augurali, persino il gergo da officina) alla scoperta delle nuove frontiere espressive della parlata di Roma. Il libro di Andrea Viviani si muove tra recupero della tradizione, definizione per lingua del senso d'appartenenza alla comunità cittadina e, anche, inaspettate reticenze. Con inattesi sconfinamenti all'uso oltre-mura e oltre-regione che inducono a riconsiderare al rialzo il prestigio di una varietà che sta ristrutturando, per consistenza e ambiti d'uso, i tradizionali rapporti con l'idioma nazionale. Il dialetto di Roma, come è stato dimostrato da una ormai lunga serie di contributi, si pone in un continuum rispetto alla varietà di italiano usato nella capitale e ha un rapporto particolarissimo, per certi aspetti simbiotico, con l'italiano contemporaneo. Questo consente la risalita di elementi locali anche in contesti insospettati, presso tra parlanti e scriventi romani che pure sono molto lontani dalla dialettofonia.
15,00

Grazia Deledda. Profilo linguistico della prima narrativa (1890-1930)

Grazia Deledda. Profilo linguistico della prima narrativa (1890-1930)

M. Rita Fadda

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2014

pagine: 296

Il libro nasce dall'esigenza di offrire un'analisi sistematica sulla lingua di Grazia Deledda, anche alla luce del rinnovato interesse critico nei suoi confronti. I pochi studi esistenti affrontavano singoli fenomeni di lingua e stile: la necessità di un approfondimento, per indagare la qualità della prosa della scrittrice sarda in rapporto alla prassi e alla norma del periodo, si impone anche per verificare l'attendibilità di alcuni giudizi in merito espressi dalla critica più o meno recente, non di rado diffidenti e spesso badati su semplici impressioni. Nella vasta opera di Grazia Deledda questo saggio osservare in particolare la produzione giovanile, la più trascurata, compresa tra il 1890 e il 1903 (anno del celebre romanzo Elias Portolu). A ciascun aspetto, fonologico, morfologico e sintattico, è dedicato un capitolo; in un altro sono raccolte osservazioni sul lessico e ulle figure retoriche. Sebbene si tratti di una fase compositiva i cui esiti appaiono meno felici rispetto ai romanzi della maturità, è comunque un apprendistato ricco di spunti interessanti dal punto di vista linguistico, nel quale si riconosce anche la lenta (e faticosa) definizione di uno stile.
23,00

Dal mondo alle parole. Definizioni spontanee e dizionari d'apprendimento

Dal mondo alle parole. Definizioni spontanee e dizionari d'apprendimento

Daniela Cacia, Elena Papa, Silvia Verdiani

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2014

pagine: 256

A partire dalle spiegazioni che i bambini forniscono sul significato delle parole, estrinsecando le loro conoscenze e il loro vissuto, il volume indaga le diverse forme di definizione naturale, mettendole a confronto con le scelte lessicografiche impiegate nei principali dizionari dedicati al primo apprendimento linguistico. Accanto alle soluzioni proposte dai dizionari per bambini, si impone oggi il problema di trovare risposte adeguate per i sempre più numerosi allievi di cittadinanza non italiana presenti nelle nostre scuole. Il corpus di definizioni spontanee raccolto costituisce un repertorio di lingua autentica che, in sinergia con l'analisi condotta sulle opere esistenti, può orientare le scelte glottodidattiche e sostenere la progettazione e l'elaborazione di strumenti di consultazione innovativi.
23,00

In Calabria dicono bella. Indagini sul parlato giovanile di Reggio Calabria

In Calabria dicono bella. Indagini sul parlato giovanile di Reggio Calabria

Maria Silvia Rati

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2014

pagine: 216

Ancora oggi molti giovani del Sud Italia si servono del dialetto come codice linguistico prevalente nelle conversazioni tra pari. Tuttavia, soprattutto nelle città, la perdita di terreno del dialetto come lingua della comunicazione quotidiana coinvolge anche gli usi giovanili: il caso di Reggio Calabria mostra come l'esigenza di utilizzare un linguaggio espressivo a fini ludici o identitari non sia soddisfatta, tra i parlanti giovani del luogo, unicamente dal ricorso a elementi dialettali. Dopo aver vagliato, attraverso questionari autovalutativi, la competenza di una serie di lemmi-bandiera da parte di un campione di studenti reggini, si pubblica e si analizza un corpus inedito di conversazioni spontanee tra giovani, facendo il punto sulla quota di gergalismi, colloquialismi, dialettismi (provenienti dal dialetto locale, ma anche da altre aree) e forestierismi in esse presenti. Viene inoltre tracciato, soprattutto in base ai fenomeni morfosintattici più ricorrenti, un quadro dell'italiano regionale calabrese "di nuova generazione", solo in parte coincidente con quello tradizionale. L'ultimo capitolo apre una finestra sulle scritture elettroniche dei giovani reggini, dai forum di discussione ai social network.
19,00

A parte. Per una storia linguistica della didascalia teatrale in Italia

A parte. Per una storia linguistica della didascalia teatrale in Italia

Ilaria Mingioni

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2014

pagine: 168

Lo studio nasce da una curiosità scientifica e da una passione particolare per il mondo del teatro. Analizza linguisticamente un aspetto particolare della scrittura per il teatro, le didascalie drammaturgiche, dal Medioevo fino a Pirandello. Si parte dall'osservazione di esempi concreti, tratti da testi particolarmente significativi per rappresentare le diverse tappe evolutive che il genere drammatico ha attraversato in Italia nel corso della storia letteraria e culturale. Le didascalie sono considerate dal punto di vista formale; nello studio si tiene conto di tutti i loro aspetti linguistici. Storia della lingua e linguistica generale si danno qui la mano e si supportano vicendevolmente. Le didascalie vengono analizzate dal punto di vista tecnico, ma senza strapparle dallo sfondo letterario e storico-culturale su cui si collocano: per questo il saggio risulta accattivante anche per un pubblico meno specialistico, o interessato ad altri aspetti dei testi. Il capitolo centrale analizza didascalie delle commedie di Carlo Goldoni, che costituiscono il culmine, sia qualitativamente sia quantitativamente, di questo particolarissimo tipo testuale, almeno fino a Pirandello con cui, non a caso, il lavoro si chiude. Il volume dà più spazio alla commedia che non alla tragedia (dove le didascalie hanno minore consistenza); non manca una sezione dedicata al melodramma, con l'analisi di didascalie tratte dai libretti delle opere più note.
15,00

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