Libri di Maria Silvia Rati
I giovani e l'italiano
Maria Silvia Rati
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 114
Oggi la creatività linguistica giovanile si esprime con modalità diverse rispetto al passato: le nuove generazioni interagiscono costantemente con la rete e lo slang di cui si servono su Internet – permeato di inglese e anglicismi – è anche la base del linguaggio che usano nella comunicazione tra pari. Il volume si propone di mettere a fuoco le caratteristiche di questa “LG digitale” senza rinunciare a offrire una panoramica sul linguaggio giovanile tradizionale (coi suoi gergalismi e le sue diverse componenti) e a tracciarne un excursus storico. Analizza, poi, il rapporto dei giovani col dialetto e con le varietà regionali, con riferimento sia al parlato, sia a forme testuali – come la canzone – interessate da fenomeni di nuova dialettalità. Infine si sofferma più da vicino sulle tendenze attuali: dal lessico dei commenti di YouTube ai tormentoni; dalle peculiarità degli elaborati scolastici e universitari (specialmente per quanto riguarda la punteggiatura e l’organizzazione del testo) alle parole che i giovani ricavano dal linguaggio della psicologia.
La lessicografia italiana dell'Ottocento. Bilanci e prospettive di studio
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 307
Negli ultimi vent’anni le ricerche sulla lessicografia italiana dell’Ottocento hanno mostrato una notevole vivacità e hanno condotto a importanti acquisizioni su temi e àmbiti di varia natura e portata. Il 24 e il 25 maggio 2022, presso l’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, si è tenuto il Convegno La lessicografia italiana dell’Ottocento: bilanci e prospettive di studio, di cui il volume presenta gli Atti. Si è inteso fare il punto sugli studi nel settore e, allo stesso tempo, offrire uno stimolo per l’approfondimento di opere e temi finora meno frequentati, concentrando l’attenzione sull’ampia produzione di vocabolari monolingui del XIX secolo ma allargando lo sguardo anche alla lessicografia dialettale. Il volume riproduce la suddivisione del Convegno in tre sessioni: la prima parte è dedicata ad alcune importanti imprese lessicografiche del primo Ottocento (Tramater, Crusca, repertori puristici), la seconda a particolari tipologie di dizionari che nel corso del secolo conoscono un’evoluzione sostanziale delle proprie caratteristiche (metodici, settoriali, etimologici) oppure mostrano grande vitalità editoriale e successo sul piano commerciale, la terza al Tommaseo-Bellini e alle numerose opere di ispirazione manzoniana apparse dopo l’Unità (dai vocabolari dell’uso a quelli di sinonimi).
L'alternanza tra indicativo e congiuntivo nelle proposizioni completive
Maria Silvia Rati
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 124
La sostituzione del congiuntivo con l'indicativo è uno dei tratti dell'italiano "neostandard" su cui si dibatte maggiormente. Le dinamiche sono diverse a seconda dei tipi di frase, e anche quando - come nel presente volume - si analizzi il fenomeno solo nel contesto delle proposizioni completive, la sua interpretazione è complessa, considerato l'intreccio dei fattori (semantici, sintattici, stilistici ecc.) che influenzano la scelta del modo verbale. L'obiettivo dell'autrice è quello di individuare tali fattori, partendo dall'osservazione dell'alternanza tra i due modi in italiano antico (nei primi due saggi) e focalizzando poi l'attenzione (nel terzo saggio) sull'italiano contemporaneo, in cui l'uso dell'indicativo pro congiuntivo nei testi scritti appare dettato prevalentemente da motivazioni stilistiche.
Affermare e negare nella storia dell'italiano
Maria Silvia Rati
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2015
pagine: 244
Sono numerosissime le modalità linguistiche di cui ci si è avvalsi, nella storia dell'italiano, per esprimere un concetto in modo affermativo o negativo: anche se ci si ferma alle sole unità lessicali specializzate in questa funzione - dunque a prescindere dai procedimenti grammaticali a cui è legata l'espressione dell'affermazione e della negazione -, le forme che grammatiche e dizionari menzionano dal Cinquecento a oggi sono realmente un centinaio. Nel presente volume si cerca di tracciare un quadro complessivo della distribuzione di queste forme in diacronia e in sincronia, concentrando l'attenzione soprattutto su quelle che appaiono a vario titolo più interessanti (Assolutamente, Affatto, Appunto, Infatti, Mai, Mica, Già). Vengono osservati le loro caratteristiche semantiche e il loro comportamento sintattico, con particolare riguardo alla posizione all'interno della frase. Nell'ultimo capitolo sono trattati in modo più sintetico altri moduli affermativi e negativi. Per quanto riguarda le motivazioni che sono alla base di questa indagine, alla volontà di documentare aspetti della grammatica che finora non sono stati indagati con l'ausilio degli archivi elettronici, si aggiunge l'intento di ricostruire la storia di avverbi il cui uso è spesso oggetto di dibattiti e di censure grammaticali.
In Calabria dicono bella. Indagini sul parlato giovanile di Reggio Calabria
Maria Silvia Rati
Libro: Libro rilegato
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2014
pagine: 216
Ancora oggi molti giovani del Sud Italia si servono del dialetto come codice linguistico prevalente nelle conversazioni tra pari. Tuttavia, soprattutto nelle città, la perdita di terreno del dialetto come lingua della comunicazione quotidiana coinvolge anche gli usi giovanili: il caso di Reggio Calabria mostra come l'esigenza di utilizzare un linguaggio espressivo a fini ludici o identitari non sia soddisfatta, tra i parlanti giovani del luogo, unicamente dal ricorso a elementi dialettali. Dopo aver vagliato, attraverso questionari autovalutativi, la competenza di una serie di lemmi-bandiera da parte di un campione di studenti reggini, si pubblica e si analizza un corpus inedito di conversazioni spontanee tra giovani, facendo il punto sulla quota di gergalismi, colloquialismi, dialettismi (provenienti dal dialetto locale, ma anche da altre aree) e forestierismi in esse presenti. Viene inoltre tracciato, soprattutto in base ai fenomeni morfosintattici più ricorrenti, un quadro dell'italiano regionale calabrese "di nuova generazione", solo in parte coincidente con quello tradizionale. L'ultimo capitolo apre una finestra sulle scritture elettroniche dei giovani reggini, dai forum di discussione ai social network.