Skira: Cataloghi
Hito Steyerl. The city of broken windows. Ediz. italiana
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 205
Artista visiva e film-maker, Hito Steyerl (Monaco di Baviera, 1966) è tra le figure più influenti del nostro tempo. Le sue opere sono riflessioni critiche sull'epoca digitale contemporanea e si concentrano sul ruolo pervasivo della tecnologia e della circolazione delle immagini nell'era della globalizzazione. Le sue installazioni, sconfinando dal cinema all'arte visiva, sono ambienti architettonici immersivi che indagano quanto la tecnologia e l'Intelligenza Artificiale plasmino oggi il reale e la sua esperienza. Questo catalogo accompagna la mostra The city of broken windows (La città delle finestre rotte, 2018) al Castello di Rivoli e contiene saggi inediti di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio, curatori della mostra, e della storica dell'arte femminista Griselda Pollock. Per l'occasione sono pubblicati per la prima volta i testi dell'artista "The city of broken windows" ("La città delle finestre rotte", 2018) e "The city of unbroken windows" ("La città delle finestre non rotte", 2018) nonché la traduzione italiana dell'importante saggio "In defense of the poor image" ("In difesa dell'immagine povera", 2009). Riccamente corredato da un'ampia sezione di immagini della mostra, il volume ospita una cronologia scientifica delle esposizioni, delle proiezioni e delle conferenze dell'artista accompagnata da un'antologia di saggi critici e interviste dal 1998 a oggi, con scritti di Anna Altman, Manuela Ammer, Julieta Aranda, Marius Babias, Camila Bechelany, Jochen Becker, Franco "Bifo" Berardi, Fred Camper, Lauren Cornell, T.J. Demos, Thomas Elsaesser, Harun Farocki, Joào Fernandes, Alwin Franke, Lynn Hershman Leeson, Marvin Jordan, Ann Kaneko, Heinz Kersten, Adam Kleinman, Brian Kuan Wood, Pablo Lafuente, Gil Leung, Maria Lind, Sven Liitticken, Anja Osswald, Trevor Paglen, Laura Poitras, Bert Rebhandl, Isabella Reicher, David Riff, Daniel Rourke, Berta Sichel, Roberta Smith, Kerstin Stakemeier, Anton Vidokle e Reinhard W. Wolf. Catalogo della mostra (Rivoli, 1 novembre 2018-30 giugno 2019).
Emilio Vedova. De America
Germano Celant
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 683
"È proprio dopo l'America... che certi pensieri mi incalzano nel profondo. Dopo l'America dove ho visto portato fino alle estreme conseguenze questo nostro mondo occidentale; dove ho visto fino ai suoi paradossi questa civiltà che è partita dall'Europa... Si parla tanto di questa pittura americana, ma dove la mettiamo la diaspora europea? Perché dovremmo essere noi i debitori? Ormai è tempo di dirlo: se gli europei hanno preso qualcosa dagli americani, è qualcosa che loro avevano già preso dall'Europa." Presentazione di Alfredo Bianchini.
Marco Lodola, Giovanna Fra. Tempus-time. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 128
Unione tra passato e contemporaneo, Tempus–time è un voluto riferimento al trait d'union che Marco Lodola e Giovanna Fra, grazie alle loro opere, creano fra il tempus, la dimensione temporale legata all'antichità, al classico, alla storica sede espositiva e il time, sintesi del mondo contemporaneo. Le monumentali sculture luminose di Marco Lodola rappresentano alcuni dei suoi soggetti tipici, uomini e donne, ballerini, danzatrici, animali, figure reali e immaginari che partecipano ad una festa di corte, almeno in senso metaforico. La luce che questi lavori emanano genera dinamismo, vitalità potenza, qualità che vengono trasmesse anche all'ambiente circostante. Le tele di Giovanna Fra sono caratterizzate da un forte cromatismo e incarnano quell'arte contemporanea in cui la contaminazione di tecniche e la sperimentazione sono elementi imprescindibili.
Sex & revolution! Immaginario, utopia, liberazione 1960-1977
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 264
Nel corso degli anni sessanta la rivoluzione sessuale, intesa come mix esplosivo di teorie rivoluzionarie e pratiche erotiche alternative, ha scardinato la morale tradizionale basata su matrimonio, famiglia, monogamia, pudore e decenza, e ha attaccato i valori simbolici centrali della società tardocapitalista, il lavoro, il progresso, la scienza, lo Stato, la nazione. Il volume "Sex & revolution!" ricostruisce questi percorsi attraverso la letteratura e il cinema, la cultura materiale e le proposte intellettuali, i nuovi movimenti politici e la controcultura, la pornografia e la censura. Catalogo della mostra (Reggio Emilia, 20 aprile-15 luglio 2018). Consigliato ad un pubblico adulto.
Turner. Opere dalla Tate
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 160
Il volume presenta oltre novanta opere d'arte, tra schizzi, studi, acquerelli, disegni e una selezione di oli, di Joseph Mallord William Turner (1775-1851), famoso per le sue opere a olio e ad acquerello, nonché uno dei più grandi maestri britannici nella pittura di paesaggio, tanto da meritare il soprannome di "pittore della luce" e da essere considerato un anticipatore del movimento impressionista. Conservate presso la Tate Britain di Londra e conosciute oggi come Lascito Turner, le opere provengono dallo studio personale del pittore e sono state "realizzate per suo proprio diletto", secondo la bella espressione del critico John Ruskin: un piacere estetico e visivo che conserva ricordi di viaggi, emozioni e frammenti di paesaggi visti durante i suoi soggiorni all'estero. La monografia curata da David Blayney Brown, uno dei maggiori esperti mondiali dell'artista inglese, permette di esaminare l'intera produzione di J.M.W Turner e di penetrare in modo unico nella mente, nell'immaginazione e nei risvolti privati di uno dei più grandi artisti del romanticismo, che con la sua pittura influenzò più di una generazione di artisti e, appunto, pose le basi per la nascita dell'impressionismo.
Divina sezione. L'architettura italiana per la Divina Commedia
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 183
La rappresentazione dei tre mondi attraversati da Dante all'interno della Divina Commedia ha appassionato per secoli artisti, illustratori e scienziati visionari. Da Botticelli a Galileo passando per Gustave Doré e Dalí, sono stati in tanti a cercare di riprodurre, attraverso potenti immagini, spazi, atmosfere e paesaggi dell'Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Nel '900 Giuseppe Terragni è stato il primo a dare forma architettonica all'immaginario dantesco attraverso il progetto mai costruito del Danteum a Roma, immaginando il viaggio ultraterreno come fosse un'esperienza spaziale oltre che spirituale, resa tangibile attraverso gli strumenti dell'architettura. Il volume che accompagna la mostra "Sezioni. L'architettura Italiana per la Divina Commedia", ospitata come prima tappa alla Reggia di Caserta, si propone di dare spazio a una visione contemporanea dell'escatologia dantesca, presentandp i disegni di oltre settanta architetti di diverse generazioni che hanno creato una personale visione contemporanea dei mondi raccontati nella Divina Commedia. Autori come Francesco Venezia, Paolo Portoghesi, Cherubino Gambardella, Aimaro Isola, Francesco Librizzi, Andrea Branzi e Franco Purini sono solo alcuni degli architetti che hanno contribuito con disegni originali a questa sfida visiva e intellettuale. Il libro è arricchito da contributi critici del dantista Riccardo Bruscagli oltre che da una serie di saggi di Alfonso Gambardella, Chiara Ingrosso, Simona Ottieri e Luca Molinari. La relazione visiva e concettuale tra l'immaginario tradizionale dantesco e una sua interpretazione attuale viene utilizzata come spunto per una riflessione più ampia che guarda al complesso e mutevole confronto tra racconto e immagine, filtrata attraverso visioni potenti e originali che riflettono sulla fragile natura del mondo contemporaneo riletto attraverso gli occhi di Dante.
Antonio Ligabue
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 158
La triste odissea di Antonio Ligabue inizia a Zurigo il 18 dicembre 1899, quando Elisabetta Costa, emigrata italiana, lo dà alla luce; un emigrato, Bonfiglio Laccabue, originario di Gualtieri (Reggio Emilia), sposa la donna e riconosce il bambino, pur non essendone il padre - Antonio è già stato dato in affido a una famiglia svizzero-tedesca. Nel 1919, dopo una vita errabonda e travagliata, di cui si ricorda la passione per gli animali e per il disegno, viene espulso dalla Svizzera. Approda a Gualtieri: parla il tedesco, fa, per sopravvivere, i lavori più umili, come lo scarriolante sugli argini del Po, dorme per anni in un capanno nella golena, in qualche stalla e fienile. Ormai "straniero in terra straniera", sa che la patria è perduta e che d'ora in poi sarà il tempo dell'esilio. Lo salvano dal naufragio la volontà e la consapevolezza di essere artista: scolpisce con l'argilla che trova nei campi; disegna animali e dipinge intensamente dopo l'incontro, nell'inverno 1928-1929, con Marino Mazzacurati. Irriso e umiliato, vive tra ostilità e indifferenza; subisce tre ricoveri nell'Istituto psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, ma sarebbe fuorviante classificarlo tra i "naif" o gli artisti della "follia": Ligabue è un "espressionista tragico", cui si debbono opere di straordinario fascino e forza comunicativa, nelle quali convivono visionarietà e gusto decorativo. Lo testimoniano i dipinti delle lotte senza tregua tra gli animali selvaggi, e gli autoritratti, specchio di un disagio esistenziale che non può essere lenito. Il suo valore di artista è a lungo non riconosciuto - cede le proprie opere in cambio di ciò che gli serve per vivere -; solo nella seconda metà degli anni cinquanta cresce l'interesse per i suoi lavori. Ma la malattia e la morte battono alla porta: Antonio Ligabue scompare il 27 maggio 1965.
Le nuove frontiere della pittura. The new frontiers of painting
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 174
Il volume, curato da Demetrio Paparoni, è realizzato in occasione dell'esposizione milanese ed è incentrato sull'opera di circa quaranta pittori nati in diverse parti del mondo, dopo il 1960. Questa ampia rassegna di immagini, accompagnate da schede esplicative, offre un quadro esaustivo della ricerca pittorica attuale. Tra gli artisti presenti troviamo Jules de Balincourt, Michaël Borremans, Kevin Cosgrove, Lars Elling, Inka Essenhigh, Laurent Grasso, Sophie Von Hellermann, Victor Man, Margherita Manzelli, Rafael Megall, Yue Minjun, Justin Mortimer, Tuan Thai Nguyen, Paulina Olowska, Alessandro Pessoli, Daniel Pitin, Nicola Samorì, Wilhelm Sasnal, Markus Schinwald, David Schnell, Dana Schutz, Vibeke Slyngstad, Anj Smith, Natee Utarit, Ronald Ventura, Nicola Verlato, Ruprecht Von Kaufmann, Wang Guangyi, Matthias Weischer, Zhang Huan, Zou Zixi.
Antonio Ligabue
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 111
"Non ha ancora vent'anni, Antonio Ligabue, quando, nel 1919, viene espulso dalla Svizzera - era nato a Zurigo il 18 dicembre 1899, figlio di un'emigrante italiana, che lo dà in affido a una famiglia svizzero-tedesca quando Antonio ha nove mesi. Approda a Gualtieri (Reggio Emilia), paese d'origine dell'uomo che gli ha dato il proprio cognome, pur non essendone il padre, e viene catapultato in una realtà ignota e presto ostile di fronte alle sue "stranezze". Antonio parla il tedesco, non conosce l'italiano: è da subito "straniero in terra straniera". Perduta è la patria (che mai dimenticherà, raffigurandola nei suoi paesaggi padani che vedono, nella parte superiore, i borghi e i castelli natii) e iniziato è il tempo dell'esilio. Per sopravvivere, fa i lavori più umili, come lo scarriolante sugli argini del Po; dorme in un capanno nella golena, in qualche stalla e fienile della zona; talvolta, nella casa ospitale di qualche amico e nel ricovero di mendicità di Gualtieri. Lo salva l'insopprimibile volontà di essere artista: scolpisce con l'argilla che trova nei campi; disegna animali come già faceva a scuola, nell'adolescenza; dipinge intensamente dopo l'incontro, nel freddissimo inverno del 1928-1929, con Marino Mazzacurati, al quale candidamente subito dice: "sono un artista". Subisce tre ricoveri nell'Istituto psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, ma sarebbe fuorviarne definirlo 'naif' (come troppo a lungo si è fatto e talvolta ancora si continua a fare) o artista da incasellare tra quelli segnati dalla follia: si tratta invece di un autentico "espressionista tragico", cui si debbono opere di straordinario fascino e forza comunicativa, nelle quali convivono visionarietà e gusto decorativo. Lo testimoniano i dipinti delle lotte senza tregua tra gli animali selvaggi - trasfigurando con la fantasia fonti iconografiche quali i manuali di zoologia, le figurine Liebig, le stampe popolari, la frequentazione dei circhi e della sezione naturalistica dei Musei Civici di Reggio Emilia - e gli autoritratti, specchio impietoso di un disagio esistenziale, di una solitudine e di una sofferenza cupa che non possono trovare lenimento, nei quali lui registra l'inesorabile procedere verso l'esito finale. Il suo valore di artista è a lungo non riconosciuto, costretto a cedere le proprie opere in cambio di ciò che gli serve per vivere; solo negli anni cinquanta comincia a diffondersi l'interesse per i suoi lavori, ma prima la malattia e poi la morte battono alla porta: Antonio Ligabue scompare il 27 maggio 1965." (Sandro Parmiggiani). Catalogo della mostra (Napoli, 11 ottobre 2017-28 gennaio 2018).
Anna Boghiguian. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 223
Anna Boghiguian (Il Cairo, 1946) crea libri d'artista, disegni, dipinti e installazioni. Utilizzando forme e materiali diversi che comprendono la fotografia, la scrittura a mano, l'encausto, il collage e oggetti trovati, l'artista egiziano-canadese di origine armena interpreta l'esperienza del viaggio e la percezione dei luoghi tra passato e presente, finzione e documentazione. Osserva le condizioni sociali, umane e politiche della realtà contemporanea che incontra nel mondo. Esplora il mondo digitale e globalizzato alla ricerca di connessioni storiche. Prodotto in occasione della mostra retrospettiva al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea e alla Sharjah Art Foundation, questo catalogo presenta poesie e testi inediti di Boghiguian, un nuovo progetto d'artista sviluppato attraverso gouache ispirate al soggiorno torinese di Friedrich Nietzsche (1888-1889), nuovi contributi critici di Carolyn Christov-Bakargiev, Marianna Vecellio, Hoor Al Qasimi e Chiara Vecchiarelli e una conversazione di Milovan Farronato con l'artista. Accanto a materiali d'archivio mai pubblicati prima, si presenta per la prima volta una cronologia scientifica completa delle mostre realizzate dall'artista. La selezione antologica raccoglie testi e interviste di Y. A., Natalie Bell, Cebé, Suzanne Cotter, Marie-Michèle Cron, Jacquelyn Davis, A. E., Nuria Enguita Mayo, Eric D. Girouard, Hassan Khan, Niki Marangou, Neery Melkonian, Gamal Nkrumah, Hans Ulrich Obrist, Christos Parides, Jean-Marc Prevost, Nigel Ryan, François Roux, Hossam Sakr, Eva Scharrer, Robert Shapazian, Alan Smart, Ingrid Wassmann, Axel Wieder e Kaelen Wilson-Goldie. Prefazione di Alberto Tazzetti e Hoor Al Qasimi.
Tullio Pericoli. Le colline davanti. Viaggio nelle terre di Langhe, Roero e Monferrato
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 124
La monografia presenta oltre ottanta opere dell'artista ispirate al paesaggio collinare di Langhe, Roero e Monferrato - i cui paesaggi vitivinicoli sono stati riconosciuti patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco - ritratto nelle varie stagioni. "L'amicizia con Giorgio Bocca - racconta Pericoli - mi ha portato in questi luoghi già a partire dagli anni '90. Lo accompagnavo ogni tanto alla ricerca di vini, e coglievo nei suoi occhi, quando arrivavamo davanti a questi paesaggi, uno sguardo d'amore. Un invito recente mi ha spinto a tornarci e a rivedere queste terre attraverso i miei attrezzi: gli occhi, la mano, la matita, i pennelli." Pubblicato in occasione della personale albese, il volume illustra un lavoro di oltre due anni, tele, tavole e carte, utilizzando e spesso sovrapponendo tecniche varie, come l'olio, l'inchiostro, l'acquarello, il collage. "Tutto è presente in questi dipinti per il piacere visibile e quasi tattile dell'occhio, scrive Giuseppe Montesano nel suo saggio, eppure tutto si sottrae, (...) una visione del mondo infranta, con irreparabile gentilezza, dalla danza che segni e arabeschi musicali scatenano intorno al vuoto strapieno di senso che si può dire solo con le immagini: e si esce da ognuno di questi dipinti con la sensazione che anche dopo aver consumato nel piacere le loro superfici belle, le immagini conservino integra la loro forza visionaria, e che potremmo ricominciare da capo a fissarle senza mai arrivare ad esaurirle." La monografia riunisce il testo di Giuseppe Montesano, un testo dello storico dell'arte Giovanni Romano e di Piercarlo Grimaldi, antropologo e rettore dell'Università degli studi di scienze gastronomiche (Alba, Cuneo, 23 settembre-26 novembre 2017).
Franco Guerzoni. Oeuvre. Appunti per un manuale di pittura-Franco Guerzoni. Oeuvre. Notes for a painting manual
Franco Guerzoni
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 190
"Quando fermare l'attenzione attiva verso il dipinto? Tema tanto trattato. Generalmente si abbandona il lavoro quando il dipinto sorride, ma il carattere soggettivo non consente una statistica. Nel mio caso in particolare, posso affermare con certezza che, dopo le innumerevoli prove, l'abbandono è provocato da una sorta di sfinimento. Non sempre il termine è carico di inflessioni negative: l'allontanamento può essere uno strappo, ma anche un patteggiamento col lavoro che abbandono in seguito alla promessa di un lavoro nuovo."