La nostalgia del paradiso, il desiderio di trovare nella terra, nella natura, consolazione alla mortalità è, da sempre, una delle più potenti aspirazioni dell'uomo. Attraverso l'analisi dell'opera di poeti, saggisti, architetti e teorici del Seicento, questo studio indaga l'atteggiamento della cultura inglese nei confronti del mondo naturale e percorre le contraddizioni, le ambiguità e i paradossi legati al giardino e alla sua rappresentazione. L'estetica del giardino, che parte dall'ordine, attraversa il caos e giunge di nuovo all'ordine, sembra seguire lo stesso percorso di nascita-morte-rinascita che si attua all'interno di un parco: nel tardo Rinascimento l'arte dei giardini, espressione concreta del desiderio di ricreare il mondo incontaminato delle origini, precipita negli inferi dell'artificio e della tecnologia per ritornare infine nel secolo successivo, sebbene solo in apparenza, alla spontaneità e purezza della natura primigenia.
Qui è l'inferno e quivi il paradiso. Giardini, paradisi e paradossi nella letteratura inglese del Seicento
Titolo | Qui è l'inferno e quivi il paradiso. Giardini, paradisi e paradossi nella letteratura inglese del Seicento |
Autore | Milena Romero Allué |
Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica |
Editore | Forum Edizioni |
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Pagine | 312 |
Pubblicazione | 05/2005 |
ISBN | 9788884202512 |