Definire l’ateismo al singolare può risultare un’operazione imprecisa e fuorviante; sarebbe più corretto parlare di ateismi, vista la varietà delle forme, dei contenuti e degli orientamenti. In ambito teologico la percezione è mutata profondamente e ha abbandonato i toni apologetici passando a un’attività di analisi e a una riflessione sulla testimonianza della speranza cristiana e della freschezza evangelica. Nell’ottica di Gallagher l’ateismo contemporaneo è da ricondurre alla crisi culturale che si è prodotta con la scomparsa dallo scenario europeo di personalità dotate di spirito enciclopedico e di cultura universale. Se, da un lato, il perfezionamento della ricerca scientifica e la moltiplicazione degli ambiti hanno prodotto risultati eccellenti e lodevoli, dall’altro hanno provocato una frattura nel mondo del sapere che ha avuto ricadute sia nell’elaborazione teologica sia nella percezione che gli uomini hanno di Dio. Prefazione di Nicolas Steeves.
Credere e non credere. La fragilità della fede nel mondo di oggi
Titolo | Credere e non credere. La fragilità della fede nel mondo di oggi |
Autori | Michael Paul Gallagher, Gabriele Palasciano |
Prefazione | Nicolas Steeves |
Argomento | Scienze umane Religione e fede |
Collana | Teologia viva, 92 |
Editore | EDB |
Formato |
![]() |
Pagine | 128 |
Pubblicazione | 11/2017 |
ISBN | 9788810409985 |