Autore dalla grandezza misconosciuta e controversa, Capuana ha attraversato con la sua opera le principali tendenze letterarie di fine Ottocento e inizio Novecento. Ha esordito nel periodo postunitario nel segno della fascinazione scapigliata; ha fondato con Verga il verismo; ha ripreso per via di contrapposizione il discorso dannunziano; ha influenzato in modo determinante l'estetica pirandelliana; ha sabotato dall'interno le strutture tematiche e formali di una tradizione da lui stesso avviata. Questo libro ne rilegge con occhi nuovi la produzione postverista e primonovecentesca, sfidando i luoghi comuni dell'apostolo dello zolismo e del sostenitore fuori tempo del naturalismo. L'analisi si concentra soprattutto sul genere della novella, ma si apre anche ai saggi e ai romanzi, senza trascurare la ricostruzione storico-documentaria e la revisione bibliografica. La prospettiva da cui si guarda ai testi è insieme filologica, narratologica e interpretativa. Ne emerge un ritratto inedito e originale: l'ultimo Capuana non è il narratore involuto e postumo a se stesso tramandato da una certa vulgata critica, ma è uno scrittore coraggiosamente sperimentale, che sfugge alle facili categorizzazioni e che si mostra capace di confrontarsi con l'orizzonte culturale del modernismo europeo, precorrendone con un tempo di anticipo i codici e gli strumenti.	 
			
    
    
    Capuana e il modernismo
| Titolo | Capuana e il modernismo | 
| Autore | Ilaria Muoio | 
| Collana | Strumenti di Filologia e Critica, 33 | 
| Editore | Pacini Editore | 
| Formato |  Libro: Libro in brossura | 
| Pagine | 221 | 
| Pubblicazione | 08/2023 | 
| ISBN | 9791254862568 | 

