Ancora oggi alcuni credono che il dominio dell'Occidente sia il risultato di una particolare "cultura" che sarebbe superiore a quella degli altri continenti; ma come spiegare allora che alla fine del Settecento l'India e la Cina fabbricavano più manufatti ed editavano più giornali che Italia, Francia, Inghilterra e Germania? Al termine di un'investigazione storica che attraversa i cinque continenti, incrociando dati economici, politici, artistici e religiosi, Bayly dimostra che la dominazione occidentale sul mondo non ha veri effetti che a partire dal XIX secolo. Alla fine del Settecento un'aspirazione alla libertà e all'uguaglianza si diffonde nell'intero pianeta e mette in discussione i diversi regimi. L'egemonia delle nazioni occidentali si manifesta qualche decennio più tardi, grazie a eserciti più agguerriti, alla padronanza delle regole del commercio e allo sviluppo interno di una società civile più indipendente dal potere politico.
La nascita del mondo moderno (1780-1914)
| Titolo | La nascita del mondo moderno (1780-1914) |
| Autore | Cristopher A. Bayly |
| Traduttori | G. Marchetti, S. Mobiglia |
| Collana | Biblioteca di cultura storica, 261 |
| Editore | Einaudi |
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| Pagine | 659 |
| Pubblicazione | 09/2007 |
| ISBN | 9788806178659 |

