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Giano-Culsans. Il doppio e l'ispirazione etrusca di Gino Severini. Dalle collezioni dell’Accademia Etrusca di Cortona

Giano-Culsans. Il doppio e l'ispirazione etrusca di Gino Severini. Dalle collezioni dell’Accademia Etrusca di Cortona
Titolo Giano-Culsans. Il doppio e l'ispirazione etrusca di Gino Severini. Dalle collezioni dell’Accademia Etrusca di Cortona
Curatori , ,
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Editore Fondazione Luigi Rovati
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 88
Pubblicazione 04/2025
ISBN 9788831338240
 
14,00

 
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La mostra “Giano-Culsans. Il doppio e l’ispirazione etrusca di Gino Severini. Dalle collezioni dell’Accademia Etrusca di Cortona” è dedicata al tema del dualismo e del doppio, nel rapporto bifronte, fisico e simbolico, di dialettica e contrapposizione. I protagonisti sono due bronzetti etruschi del III sec. a.C., a loro volta a confronto con due sculture di Gino Severini (1883-1966). Il primo dei due bronzetti etruschi datati III sec. a.C. è Culsans, la divinità etrusca corrispondente al romano Giano; il secondo è Selvans, dio della foresta e delle attività agresti. È proprio al Culsans etrusco che Severini si ispira per creare le due sculture esposte: il primo è Giano bifronte, un bronzo realizzato agli inizi degli anni Sessanta, mentre il secondo è una fusione postuma realizzata per volontà della figlia Romana Severini. Severini è un artista che da sempre ha mostrato interesse per il mondo etrusco, e più in generale per l’archeologia della sua terra d’origine con un forte legame con Cortona, sua città natale. Assiduo frequentatore del Museo dell’Accademia Etrusca, nelle proprie opere si è spesso ispirato ai reperti conservati nel museo. Il catalogo che accompagna la mostra, oltre a mettere in evidenza il rapporto tra Severini e l’arte etrusca, approfondisce il suo legame con Pablo Picasso, altro artista affascinato dal mondo antico ed etrusco in particolare, attraverso la riproposizione di uno scambio epistolare risalente al 1958.
 
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