Libri di Paolo Bruschetti
Giano-Culsans. Il doppio e l'ispirazione etrusca di Gino Severini. Dalle collezioni dell’Accademia Etrusca di Cortona
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Luigi Rovati
anno edizione: 2025
pagine: 88
La mostra “Giano-Culsans. Il doppio e l’ispirazione etrusca di Gino Severini. Dalle collezioni dell’Accademia Etrusca di Cortona” è dedicata al tema del dualismo e del doppio, nel rapporto bifronte, fisico e simbolico, di dialettica e contrapposizione. I protagonisti sono due bronzetti etruschi del III sec. a.C., a loro volta a confronto con due sculture di Gino Severini (1883-1966). Il primo dei due bronzetti etruschi datati III sec. a.C. è Culsans, la divinità etrusca corrispondente al romano Giano; il secondo è Selvans, dio della foresta e delle attività agresti. È proprio al Culsans etrusco che Severini si ispira per creare le due sculture esposte: il primo è Giano bifronte, un bronzo realizzato agli inizi degli anni Sessanta, mentre il secondo è una fusione postuma realizzata per volontà della figlia Romana Severini. Severini è un artista che da sempre ha mostrato interesse per il mondo etrusco, e più in generale per l’archeologia della sua terra d’origine con un forte legame con Cortona, sua città natale. Assiduo frequentatore del Museo dell’Accademia Etrusca, nelle proprie opere si è spesso ispirato ai reperti conservati nel museo. Il catalogo che accompagna la mostra, oltre a mettere in evidenza il rapporto tra Severini e l’arte etrusca, approfondisce il suo legame con Pablo Picasso, altro artista affascinato dal mondo antico ed etrusco in particolare, attraverso la riproposizione di uno scambio epistolare risalente al 1958.
La necropoli di Strozzacapponi (Perugia - Corciano)
Libro
editore: Bretschneider Giorgio
anno edizione: 2024
pagine: 377
Il lampadario di Cortona. Dal collezionismo delle origini alle raccolte contemporanee
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Luigi Rovati
anno edizione: 2023
pagine: 112
Tra i capolavori etruschi più noti, un posto da protagonista spetta al lampadario conservato al Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona. Con un peso di oltre mezzo quintale, è considerato uno dei più pregevoli esempi di bronzistica antica, unico esemplare di lampadario etrusco ritrovato integro, entrato a far parte delle collezioni museali a seguito di un ritrovamento fortuito e di una complessa trattativa di acquisto. Oggi gli esperti sembrano concordi nel ritenere che la monumentale lucerna a sedici beccucci sia stata prodotta in un’officina dell’Etruria interna centro-settentrionale, tra Arezzo e Orvieto: una zona che nel IV sec. a.C. era ben attrezzata per produzioni di questo tipo e dalla quale provengono altri grandi bronzi. La complessità dell’iconografia, la straordinaria qualità della tecnica fusoria e il pregio del materiale portano a escludere la collocazione privata di un manufatto di tale valore: l’ipotesi più plausibile è che fosse destinato a un santuario pubblico, dove avrebbe potuto svolgere con continuità ed efficacia la sua funzione. Il volume include alcuni saggi sul tema dell’illuminazione nel mondo etrusco, sulla storia antiquaria, sulla realizzazione e l’analisi dell’apparato decorativo, a cui si aggiungono una selezione di lettere e documenti tratti da Nuove letture del lampadario etrusco (1988) e un nuovo saggio introduttivo di Paolo Bruschetti e Giulio Paolucci, scritto in occasione dell’esposizione presso il Museo d’arte della Fondazione Luigi Rovati. Testi di Paolo Bruschetti, Giulio Paolucci, Paolo Giulierini, Riccardo Massarelli.
Frate Elia, i laici e le associazioni laicali cortonesi
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione CISAM
anno edizione: 2020
pagine: 218
Il ruolo assunto dai laici nell'ambito della società medievale è strettamente legato all'esperienza religiosa di frate Francesco. Predicazione, semplicità e sperimentazione attiva del Vangelo sono alla base del rinnovamento spirituale dell'epoca, alle cui origini c'è l'esempio di Francesco «ignorans et idiota» (EpOrd 39). Il volume, terzo della nuova serie della collana Cortona Francescana, intende evidenziare il ruolo assunto da frate Elia (inteso qui come "esempio" di tale rinnovamento), in un periodo caratterizzato dall'avvio di numerose esperienze religiose (eremitiche, ospitaliere, fraternali, penitenziali), che tra XII e XIII secolo mettono in crisi e in discussione la distinzione canonica tra genus clericorum e genus laicorum. Il volume è suddiviso in due sezioni: nella prima si approfondisce il profilo storico di Elia e l'esperienza spirituale di quattro figure femminili profondamente segnate dal messaggio francescano: Elisabetta d'Ungheria, Iacopa dei Settesoli, Rosa da Viterbo e Margherita da Cortona; nella seconda si presentano quattro saggi riservati allo studio dell'ambiente storico e religioso cortonese tra Due e Trecento, con particolare attenzione alla vita confraternale locale e al Laudario di Cortona, uno dei più noti esempi del sentimento popolare che si è espresso attraverso la musica e il canto.
Cortona. Ediz. inglese
Paolo Bruschetti, Nicola Caldarone, Isabella Consigli, Silvia Consigli
Libro: Libro in brossura
editore: Icona
anno edizione: 2019
pagine: 144
Carsulae. Gli scavi di Umberto Ciotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Astra
anno edizione: 2018
pagine: 390
In questo volume vengono presentati i documenti provenienti dall'Archivio del Dott. Umberto Ciotti, archeologo che si occupò, tra le altre cose, degli scavi archeologici di Carsulae. La documentazione era ancora inedita e la sua pubblicazione ha permesso di fornire un'ampia serie di dati scientifici di prima importanza su cui impostare tutte le future ricerche archeologiche che riguarderanno lo studio del sito. Oltre alla pubblicazione dei documenti e delle foto dell'archivio, oggi conservati presso la Biblioteca dell'Accademia Etrusca di Cortona, sono stati presentati studi sul sostrato geologico del sito, sul patrimonio epigrafico e sullo stato dei lavori di ricerca presso l'area delle terme della città.
La necropoli di Crocifisso del Tufo a Orvieto. Contesti tombali
Paolo Bruschetti
Libro: Libro rilegato
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2012
pagine: 332
La necropoli di Crocifisso del Tufo ad Orvieto, una delle testimonianze più importanti della civiltà etrusca, costituisce oggi un parco archeologico ed è formata da una serie di piccole tombe a camera a pianta rettangolare, allineate lungo le vie sepolcrali, secondo una plaminetria regolare impostata su assi ortogonali. Le ricerche, in anni recenti, hanno portato alla luce nuove tombe ed elaborato nuovi dati circa la forma delle deposizioni, i riti funerari e la cronologia relativa. Questo volume illustra i reperti appartenenti ai corredi funebri che è stato possibile associare alle singole tombe della necropoli, attraverso una lunga e attenta ricerca nei magazzini, nei musei, negli archivi e nei vecchi inventari; corredato da un ricco apparato di immagini, esso riunisce e ricolloca una grande serie di dati, che hanno permesso la ricomposizione di molti corredi, una nuova classificazione dei materiali e la messa a punto di un quadro di insieme che sarà la base delle ricerche future.