Zami, una parola carriacou per donne che lavorano insieme come amiche e amanti. Dai vividi ricordi dell'infanzia a Harlem alle lotte per i diritti civili agli incontri nei bar lesbo-gay degli anni Cinquanta, la prima vita della poeta e scrittrice afroamericana Audre Lorde (1934-1992) prende forma intrecciando racconti, sogni e storia con il sostrato mitico di culture afrocaraibiche. Il suo divenire complesso tra lingua e realtà mentre esplora criticamente i confini incerti, contestati e disciplinati tra genere, razza e sessualità, produce un manifesto per una politica dell'erotico di donne che si identificano con le donne. "Zami" si offre come un antefatto autobiografico degli interventi politici, dei saggi e delle poesie prodotti da Lorde durante il suo percorso di attivista guerriera "afro-caraibica-americana-lesbofemminista" negli anni Settanta e Ottanta.
Zami. Così riscrivo il mio nome
| Titolo | Zami. Così riscrivo il mio nome |
| Autore | Audre Lorde |
| Curatore | L. Borghi |
| Traduttore | G. Dicanio |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
| Collana | Altera, 10 |
| Editore | Edizioni ETS |
| Formato |
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| Pagine | 280 |
| Pubblicazione | 09/2014 |
| ISBN | 9788846738653 |

